Quirinale: Mattarella consegna le onorificenze ai cittadini per l'impegno civile
Cerimonia al Quirinale di consegna delle onorificenze Omri, conferite “motu proprio” a cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile.
LA DIRETTA
Cerimonia al Quirinale di consegna delle onorificenze Omri, conferite “motu proprio” a cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile.
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Dibattito sempre aperto tra i partiti sul tema del Quirinale. “Il Cav al Colle? Sarà un’ipotesi concreta quando e se Berlusconi dovesse manifestare la sua disponibilità. Ad oggi questa disponibilità non c’è, ma naturalmente se ne parla. Io credo che sia un suo diritto candidarsi, è la personalità più influente del centrodestra, una delle più influenti della storia recente del nostro paese”. Lo dice la ministra azzurra per il Sud Mara Carfagna alla festa del Foglio. “Se non dovesse esserci questa candidatura, sarebbe molto bello se davvero si ragionasse su un profilo femminile”, aggiunge. “Di donne in giro competenti, autorevoli e credibili ne vedo tante”, afferma.
“Sarebbe incredibilmente contraddittorio che la maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica possa essere piu piccola di quella che sostiene Draghi”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, alla Festa dell’ottimismo organizzata dal quotidiano Il Foglio.
“L’Italia non può permettersi di perdere Mario Draghi. Anche perche’ il 2022, al di là delle scelte che la politica farà sul Quirinale, è l’anno in cui si avvierà il dibattito sul nuovo Patto di stabilità”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla Festa del Foglio. “Saremo i primi a collaborare lealmente all’attività di questo governo, che deve rimanere in carica per tutto il tempo necessario, fino al 2023, fin quando saremo usciti dall’emergenza. Allora si potrà tornare alla naturale alternanza fra due schieramenti in competizione fra loro”, ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una riunione del partito a Villa Gernetto di Lesmo, in Brianza.
“Credo che sia sbagliato utilizzare il Quirinale per ottenere elezioni anticipate” e questo “è un rischio che c’è”, dice Carfagna intervistata alla festa del Foglio. Secondo Carfagna qualcuno “coltiva questo pensiero. Magari lo coltiva il Pd per arrivare a gruppi parlamentari più gestibili, Salvini e Meloni per risolvere la loro competizione interna, il M5s per consolidare la nuova leadership. Mi sembrano tutte argomentazioni risibili” e “poco raccontabili ad una opinione pubblica stremata”. La ministra sostiene che “le elezioni nel 2022 affonderebbero il Pnrr”.
“La Costituzione quando mette una soglia cosi’ alta per eleggere il Presidente della Repubbica dice che il presidente va trovato in un campo condiviso. Non ho alcun dubbio che va trovata una persona che sia capace di esprimere l’Unita’ del paese, ancora di piu’ in questo momento cosi difficile. Non si puo’ partire che dall’indicazione di un consenso piu’ alto possibile”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso del suo intervento alla Festa dell’Ottimismo de Il Foglio, in corso a Palazzo Vecchio.
(ANSA) – ROMA, 28 NOV – Un documentario sulle proteste a
favore della democrazia a Hong Kong ha vinto ieri a Taiwan un
prestigioso premio ai Golden Horse Awards, la versione asiatica
degli Oscar. Lo riporta la Cnn.
‘Revolution of Our Times’ di Kiwi Chow è stato nominato
miglior documentario, suscitando un lungo applauso e grida di
sostegno per Hong Kong da parte del pubblico durante la serata a
Taipei. Chow, che ha inviato un messaggio preregistrato da Hong
Kong ringraziando per il premio, ha dedicato il film agli
abitanti dell’ex colonia britannico, augurandosi che il premio
portasse loro un po’ di conforto.
“Ho pianto molto durante la realizzazione di questo film,
tante volte il documentario mi è servito per esprimere la mia
rabbia, il mio odio, per affrontare la mia paura e il mio
trauma”, ha detto il regista, originario di Hong Kong, con la
voce rotta dall’emozione. Il documentario riprende diverse
manifestazioni e scontri tra manifestanti e polizia durante le
manifestazioni del 2019. E’ stato mostrato quest’anno al
Festival di Cannes. (ANSA).
“Martedì richiesta ufficiale della delegazione della Lega a Draghi: servono miliardi, subito, per bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas, il resto può aspettare. Impensabile regalare 9 miliardi a troppi furbi ed evasori col Reddito di Cittadinanza, aiutiamo famiglie e imprese che pagano il doppio per luce e gas. E torniamo a parlare di nucleare pulito di ultima generazione, sicuro e green”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
“Una porcheria”. Così l’esponente pentastellato Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, commenta quanto annunciato da Matteo Salvini. “Pare che martedì la delegazione della Lega chiederà a Draghi di spostare le risorse del Reddito di cittadinanza per bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas. Non è una proposta di politica economica, ma un modo per alimentare la guerra tra poveri e far azzannare le persone tra loro. Non so come chiamarla, se non una porcheria. Ovviamente non è venuto in mente a Salvini e ai suoi di proporre strumenti seri per combattere l’evasione fiscale e recuperare in questo modo risorse necessarie per il Paese”.
“La richiesta di Salvini di chiedere al premier Draghi di parlare di nucleare e di abbassare il prezzo del gas utilizzando le risorse del reddito di cittadinanza è indecente.” lo dichiara il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. ” Salvini- continua l’esponente Verde- chiede il nucleare green, che non esiste, che essendo un’energia costosissima porterebbe lo Stato ad essere fortemente indebitato considerato che i francesi per costruire la centrale di Flammanville , i cui lavori iniziati nel 2007 non sono ancora terminati, hanno speso oltre 20 miliardi di euro: altro che riduzione delle bollette, avremmo il costo dell’energia raddoppiato con la la ricetta Salvini.” “La presenza della Lega nel governo è un problema serio per l’Italia ed è vergognoso trattare i poveri come se fossero furbi e la povertà come un privilegio, è chiaro che la Lega vuole logorare il premier Draghi con richieste inaccettabili come quella sul nucleare che è stato bocciata dagli italiani per ben due volte con un referendum”, conclude Bonelli.
“Forza Italia chiederà al presidente del Consiglio un’azione forte per incrementare gli 8 miliardi destinati alla riduzione della pressione fiscale”. Lo dice il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a Villa Gernetto, a margine dell’incontro con i coordinatori regionali dei giovani del partito. “Chiederemo anche un rinvio selettivo delle cartelle esattoriali e il rinvio di tutti gli adempimenti che scadono il 30 novembre, almeno fino alla metà del prossimo anno – aggiunge -, poi servirà intervenire sull’eco bonus, cercando di prorogarne la durata. In definitiva, meno tasse e più aiuti per favorire la crescita”.
L’Agcom “assolve” Barbara Palombelli per le parole sui femminicidi pronunciate nel corso di una puntata di Forum dello scorso settembre. A darne notizia su facebook è Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro della Giunta Gualtieri a Roma. “Qualche mese fa – scrive – ho presentato un esposto ad Agcom per delle parole di Barbara Palombelli sui femminicidi che reputai molto gravi. Palombelli sostenne durante una puntata di Forum che “è lecito chiedersi se questi uomini siano completamente fuori di testa o siano stati in qualche modo esasperati dalle loro donne” per arrivare a ucciderle. La risposta di Agcom al mio esposto arriva proprio nella settimana del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È però solo un apparente riconoscimento delle nostre ragioni: le affermazioni di Palombelli colpevolizzano la vittima e deresponsabilizzano l’autore delle violenze e si configurano come una violazione, ma Agcom giustifica tale violazione alla luce delle sopravvenute scuse della giornalista, che invece articolavano proprio i concetti espressi nella frase originaria oggetto della mia segnalazione”.
“Le parole hanno un peso, specie se a pronunciarle è chi con queste esercita una professione che incide sulla formazione dell’opinione pubblica – aggiunge -. E abbiamo tutti una responsabilità per bandire, dai media e dal discorso pubblico, l’odioso concetto del “te la sei cercata”. Abbiamo un enorme problema culturale: qualsiasi atteggiamento superficiale è complice e non va accettato. Oggi scendiamo in piazza e sfiliamo per le strade di Roma con questa determinazione, senza alcuna ambiguità”. (ANSA).
Papa Francesco celebrerà anche quest’anno la Messa della ‘notte’ di Natale, il 24 dicembre, alle 19.30. Lo riferisce il portale di informazione vaticana riportando il calendario delle celebrazioni presiedute dal Papa per il periodo di Natale. Lo scorso anno la Messa della notte del 24 dicembre era stata anticipata per via del coprifuoco, due ore prima rispetto all’orario delle 21.30 nel quale si teneva la celebrazione (fin dagli anni in cui Benedetto XVI era il Papa) nella basilica vaticana. Papa Francesco ha stabilito di mantenere l’orario delle 19.30 scelto lo scorso anno.
Il primo appuntamento nel calendario reso noto oggi dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche, così come rilanciato dal portale vaticano, è quello del 23 dicembre alle ore 10.00 per gli auguri alla Curia Romana nella Sala Clementina. Poi, l’inizio del calendario natalizio: il 24 dicembre alle 19.30 Francesco presiede nella Basilica di San Pietro la Messa della notte di Natale. Al mattino di sabato 25 dicembre alle ore 12 la tradizionale Benedizione “Urbi et Orbi”. Venerdì 31 il Papa presiederà, nella Basilica di San Pietro, alle ore 17, i Primi Vespri e il Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso. Il primo giorno del nuovo anno, cinquantacinquesima Giornata mondiale della Pace e Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, il Papa presiede alle ore 10 la Messa come anche il 6 gennaio, Solennità dell’Epifania sempre alle ore 10. Il 9 gennaio, nella Cappella Sistina, alle ore 9.30, Francesco presiederà la Messa e il Battesimo di alcuni bambini.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è alla Camera per prendere parte alla Cerimonia per ricordare i 150 anni dalla prima seduta a Palazzo Montecitorio in Roma Capitale, in concomitanza con le celebrazioni del 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Oltre a Mattarella, l’evento vede la presenza del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Presidente della Camera, Roberto Fico. Alla Cerimonia sono invitate rappresentanze delle città dantesche e delle capitali del Regno d’Italia e delle relative scuole.
Dopo il saluto del Presidente della Camera, sono previsti gli interventi di Carlo Ossola, Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche e di Marina Formica, docente di Storia moderna all’università Tor Vergata di Roma. All’attore Paolo Briguglia è affidata la lettura di un canto della Divina Commedia e con l’interpretazione degli studenti dell’Accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, vengono proposti il discorso della Corona del 27 novembre 1871 e il discorso di insediamento del Presidente della Camera, Giuseppe Biancheri, del primo dicembre 1871. Per l’occasione la facciata di Montecitorio viene illuminata con i colori della bandiera tricolore dalle ore 18 di questa sera fino all’una di sabato e dalle 18 di sabato all’una di domenica 28 novembre. Dalle ore 14, inoltre, è in programma una nuova edizione di “Montecitorio a porte aperte”, l’iniziativa che consente ai cittadini di visitare le sale e gli ambienti più rappresentativi della Camera dei deputati.
“Impegno primario per le istituzioni deve essere quello di adoperarsi per superare, in coerenza con il dettato della nostra Costituzione, divari inaccettabili che minano alla radice il senso di comunità”, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico, aprendo la Cerimonia per i 150 anni dalla prima seduta del Parlamento italiano.
“La celebrazione odierna deve ricordarci come il Parlamento abbia svolto un ruolo decisivo in tutte le tappe della storia nazionale, contribuendo, malgrado fasi difficili e buie, al consolidamento dell’unità del Paese e alla sua evoluzione istituzionale, economica e sociale”.
Il governo si assuma “la responsabilità di un’iniziativa legislativa urgente e immediata per mettere in sicurezza il settore, accompagnata da un’adeguata e incisiva azione in sede comunitaria”. È il cuore di lunga lettera inviata da Giorgia Meloni, presidente di FdI, al premier Mario Draghi sulla situazione degli stabilimenti balneari (nonché di porti turistici, alberghi e altri pubblici esercizi) dopo le sentenze del Consiglio di Stato del 9 novembre, che impongono le aste per le concessioni dal 1 gennaio 2024 e che Meloni critica duramente nel metodo, ravvisando un’invasione di campo rispetto al potere legislativo, e nel merito. “Ancora una volta non vengono prese in considerazione le ragioni che vorrebbero tali concessioni non rientranti nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein”, scrive la leader di FdI, come riferisce una nota, e prosegue richiamando i casi “ben più eclatanti come quelli di Spagna e Portogallo, i cui legislatori hanno normato il settore disponendo proroghe lunghissime senza incorrere in alcuna sanzione” da parte della Commissione Ue. Meloni definisce il turismo balneare italiano “un unicum nel panorama europeo e mondiale” grazie “agli investimenti sostenuti negli anni dalle imprese” e mette in guardia Draghi sul rischio in un “esproprio di fatto di migliaia di imprese” che non riusciranno a fronteggiare gli appetiti di grandi investitori stranieri e sull’impatto sociale che ne deriverebbe. Uno scenario definito “catastrofico” da Meloni, che conclude la lettera mettendo a disposizione del Governo le proposte depositate negli ultimi anni da Fratelli d’Italia e invitando il presidente del Consiglio a convocare al più presto le associazioni di categoria per discutere la questione. Proprio da un incontro tra i vertici di FdI, guidati dalla stessa Meloni, e i rappresentanti nazionali di categoria è nata l’iniziativa della lettera a Draghi, alla quale seguirà nei prossimi giorni la presentazione da parte di FdI in tutti i Consigli regionali di ordini del giorno dello stesso tenore. “Mi auguro, signor Presidente, – la conclusione di Meloni – che non lasci cadere questo grido di allarme e che assuma le iniziative conseguenti per tutelare un pezzo fondamentale del nostro comparto turistico”.

