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    Quirinale, Salvini: pericoloso togliere Draghi da Chigi. Letta: mio profilo ideale è Riccardi

    “Togliere Draghi dalla presidenza del Consiglio sarebbe pericoloso”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando fuori dalla Camera. Salvini spiega – parlando alla Camera – che il nome di Pier Ferdinando Casini non è una proposta del centrodestra. “Non ho visto Letta, io ero con i delegati regionali”. Così il leader della Lega ai cronisti al termine della riunione con il suo partito a Montecitorio, dove c’era pure una riunione del segretario del Pd. Sulla possibilità che domani la Lega voti scheda, ha aggiunto: “Decideremo domani, vedrò i capigruppo”. “Sarebbe pericoloso per l’Italia in un momento difficile reinventarsi un nuovo governo da capo, fermerebbe il Paese per giorni e giorni. La Lega non vuole questo”.”Il centrodestra ha il diritto e dovere di fare proposte senza che nessuno metta ‘no’ pregiudiziali senza sapere neanche di stiamo parlando. Donne e uomini di assoluto spessore ci sono, li faremo nelle prossime ore, non ci sarà un nome imposto e proposto, ce ne sono 2,3,4. Io spero che da sinistra non arrivino ‘no no no’, perchè l’Italia merita una scelta veloce e condivisa”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini ai cronisti davanti a Montecitorio. Poi ha ribadito: “Il centrodestra voterà compatto dall’inizio alla fine. Io incontrerò tutti e anzi rinnovo l’invito a tutti a incontrarci ma non puoi sederti dicendo che qualunque proposta farà la fine di Berlusconi”.Come si apprende dalla Lega, c’è stata una telefonata lunga e cordiale tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: il leader della Lega ha ribadito al Cavaliere il ringraziamento e la stima per quanto ha annunciato ieri. Salvini e Berlusconi si sono confrontati sulla situazione politica: si stanno vagliando proposte di alto profilo, donne e uomini, “sulla cui levatura difficilmente qualcuno potrà porre veti” assicura Salvini. “Berlusconi è sereno e sta bene” conclude Salvini.Il segretario del Pd Enrico Letta ha incontrato i ministri Dem Lorenzo Guerini, Andrea Orlando e Dario Franceschini prima dell’assemblea con i grandi elettori Pd.”Molto probabile domani scheda bianca, per dare un segno di disponibilità e apertura all’interlocuzione, pur nella durezza della nostra condanna di quanto avvenuto ieri nel centrodestra”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, a quanto riferiscono fonti del Nazareno, in assemblea dei grandi elettori Dem.”Con i 5 stelle e Leu, insieme possiamo essere incisivi. E’ un rapporto positivo, costruttivo, che proseguirà in questi giorni. Insieme, oggi abbiamo deciso e comunicato un impegno a parlare con tutte le forze politiche. Un percorso per arrivare martedì o mercoledì a un nome condiviso da tutti”. Lo ha detto Enrico Letta, a quanto riferiscono fonti del Nazareno, aprendo l’assemblea dei grandi elettori Pd. “Il mio profilo ideale è Andrea Riccardi, per quello che rappresenta, per ciò che fa, per esperienza istituzionale. Non è un candidato di bandiera. È l’unico italiano che ha ottenuto il Premio Carlo Magno, maggiore riconoscimento europeo”, ha detto Letta.Vigilia del primo scrutinio per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. Giornata frenetica per partiti e grandi elettori, con incontri pubblici e riservati. C’è tempo fino a giovedì per trovare il nome giusto, visto che nelle prime votazioni serve la maggioranza dei due terzi e dalla quarta basteranno 505 voti. 
    “Servono candidati di alto profilo, largamente condivisi e che siano in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nelle prossime ore promuoveremo i confronti necessari per arrivare a un tavolo con tutti i gruppi parlamentari per indicare il nome condiviso”. Così la nota congiunta di Enrico letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza al termine della riunione tra Pd, M5s e Leu. “Nella riunione di domani mattina sarà concordato il comportamento per la prima votazione”. 
    È “molto probabile” che il centrosinistra vada verso la scheda bianca alla prima votazione. Lo affermano fonti di centrosinistra al termine del vertice alla Camera. La decisione sarà presa nel vertice di domani mattina.  “Finalmente ci si può confrontare sui nomi. L’identikit è quello indicato ormai da settimane: profilo non di parte, autorevole. Incontri che dovrebbero preludere a un tavolo tra tutte le forze politiche. Si ragiona su Andrea Riccardi come profilo di presidente ideale”. Lo affermano fonti del Nazareno sottolineando che è stato un “buon incontro” stamani tra Conte, Letta e Speranza, in un “clima positivo” e con “spirito unitario”.
    Letta oggi dovrebbe tornare a incontrare anche Matteo Renzi, mentre fonti Dem spiegano che vedrà Matteo Salvini appena possibile, così come gli altri leader del centrodestra. “Draghi ha salvato l’Italia, va bene a Palazzo Chigi, va bene al Colle, ma non può stare da entrambe le parti. Al Quirinale non si va contro i partiti. Penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo che abbia questo elemento politico. Al Quirinale ci vai soltanto con un’iniziativa politica”, dice Renzi, leader di Italia viva, a Mezz’ora in più. “La prima possibilità è che si vada su un presidente o una presidente che garantisca Draghi a Palazzo Chigi, perché di perderlo non possiamo permetterci. L’alternativa è una scelta politica”, aggiunge.
    Ieri a sparigliare le carte è arrivato il passo indietro di Silvio Berlusconi che rappresenta l’avvio di una partita che si gioca su un piano inclinato. Tenere insieme Quirinale e governo, questa la scommessa di Enrico Letta e anche di Giuseppe Conte, che solo garantendo il prosieguo della legislatura può tenere uniti i suoi gruppi parlamentari. “Affrontiamo questo difficile passaggio coi nostri alleati. Coi quali a partire da oggi, dopo la fine della candidatura di Berlusconi che aveva bloccato fino a ieri tutto, concorderemo nomi e proposte”, ha scritto su Twitter in mattinata il segretario del Pd.
    “Il Movimento 5 stelle ha un unico obiettivo e lo perseguirà fino alla fine: ha 235 voti di grandi elettori che mette a disposizione degli interessi degli italiani di avere un presidente autorevole che ci renda tutti orgogliosi di essere italiani e ben rappresentati. Continueremo a lavorare in questa direzione”. Così Giuseppe Conte prima della riunione con gli alleati dopo la quale si è dichiarato “molto soddisfatto” .  “Sono ottimista e lo sono ancor di più quando lavoro nell’interesse del Paese”, dice parlando con i cronisti al termine del vertice alla Camera di centrosinistra. “Non abbiamo parlato di nomi”, risponde a chi gli chiede dell’ipotesi Pier Ferdinando Casini. Salvini vi ha presentato la sua rosa di nomi? “Non abbiamo ancora parlato di nomi neanche con lui”, risponde. E’ caduto il veto M5s sul nome di Mario Draghi? “Noi facciamo proposte, non poniamo veti”.
    “Non si può partire dopo tutto questo stallo con un diritto di prelazione da parte del centrodestra. Serve una figura che possa rappresentare il Paese e non una marcatamente di parte”. Lo ha affermato la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, arrivando alla Camera per la riunione del centrosinistra sul Quirinale. “Mario Draghi deve restare a palazzo Chigi? Valuteremo la soluzione migliore per il Paese nel corso della riunione del centrosinistra”, ha aggiunto De Petris, assieme al capogruppo del partito alla Camera, Federico Fornaro che, a chi gli domandava se c’è l’intenzione di proporre un nome di bandiera, ha risposto: “Si valuterà insieme. Oggettivamente Berlusconi era l’ostacolo maggiore sulla strada di un nome condiviso e votato dalla maggioranza”.
    Salvini oggi incontrerà i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e successivamente i governatori e i delegati regionali della Lega. Le riunioni sono previste nel pomeriggio.
    “Dopo la straordinaria generosità di Silvio Berlusconi, il centrodestra è al lavoro nella certezza che – nell’interesse del Paese – da sinistra non ci saranno No o veti incrociati come avvenuto fino a ieri. Siamo pronti a proporre donne e uomini di altissimo profilo”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

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    Usa: rogo in California minaccia l'iconica Highway 1

    (ANSA) – WASHINGTON, 22 GEN – Ancora emergenza incendi in
    California dove un enorme rogo si sta estendendo nella regione
    della costa centrale del Big Sur, minacciando l’autostrada che
    costeggia il Pacifico, l’iconica Highway 1, e costringendo le
    autorità a emanare un’ordine di evacuazione nella contea di
    Monterey dove vivono circa 430.000 persone. L’incendio, chiamato
    Colorado Fire, è partito dal canyon di Palo Colorado e ha già
    ridotto in cenere circa 600 ettari di vegetazione. Al momento è
    stato contenuto solo al 5%. L’autostrada è chiusa. (ANSA).   

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    Via dal governo 'perché musulmana', nuova tegola su BoJo

     Ancora grane per Boris Johnson, non bastasse il cosiddetto scandalo Partygate sui ritrovi alcolici organizzati a Downing Street dalla tarda primavera del 2020 in barba alle restrizioni anti Covid cui lo stesso governo Tory aveva sottoposto in quei mesi milioni di britannici, dalla regina in giù. Questa volta a creare imbarazzo e polemiche è una deputata del suo partito, Nusrat Ghani, la quale ha denunciato di essere stata esclusa dall’esecutivo due anni fa solo per il fatto di essere “una donna musulmana”.    L’accusa, rivolta al ministro capogruppo (Chief Whip) della maggioranza Tory alla Camera dei Comuni, Mark Spencer, l’uomo incaricato di sorvegliare la disciplina di partito in Parlamento, è stata respinta dall’interessato. Ma il vespaio divampa sia tra le opposizioni (decise a cavalcare l’ondata che minaccia sempre più concretamente di travolgere Johnson), sia soprattutto nella parrocchia del premier, dove s’invoca l’ennesima inchiesta interna.

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    Mattarella a Palermo: folla lo applaude, “Grazie presidente”

    Il capo della Stato Sergio Mattarella è a Palermo dove trascorrerà la giornata in attesa della prima votazione di domani a Montecitorio per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Poco prima delle 11 Mattarella è uscito dalla sua abitazione, nella centrale via Libertà, per recarsi a Messa, anche se questa volta dovrebbe assistere alla funzione religiosa all’interno della caserma del Comando Regione carabinieri in Corso Vittorio Emanuele e non, come di consueto, nella vicina parrocchia di San Michele.
    All’uscita di casa, ad attenderlo, ha trovato una folla di curiosi che lo ha applaudito gridando “Grazie presidente”. Il capo dello Stato ha risposto con un sorriso e salutando con la mano.
    Il presidente della Repubblica, che ha raggiunto ieri il capoluogo siciliano, dovrebbe rientrare a Roma martedì ma potrebbe anticipare già a domani nel caso di una elezione immediata del suo successore già al primo scrutinio.

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    Quirinale, al primo voto senza intesa. Si ragiona sull'ipotesi Riccardi

    Vigilia del primo scrutinio per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. Giornata frenetica per partiti e grandi elettori, con incontri pubblici e riservati. C’è tempo fino a giovedì per trovare il nome giusto, visto che nelle prime votazioni serve la maggioranza dei due terzi e dalla quarta basteranno 505 voti. 
    “Servono candidati di alto profilo, largamente condivisi e che siano in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nelle prossime ore promuoveremo i confronti necessari per arrivare a un tavolo con tutti i gruppi parlamentari per indicare il nome condiviso”. Così la nota congiunta di Enrico letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza al termine della riunione tra Pd, M5s e Leu. “Nella riunione di domani mattina sarà concordato il comportamento per la prima votazione”. 
    È “molto probabile” che il centrosinistra vada verso la scheda bianca alla prima votazione. Lo affermano fonti di centrosinistra al termine del vertice alla Camera. La decisione sarà presa nel vertice di domani mattina.  “Finalmente ci si può confrontare sui nomi. L’identikit è quello indicato ormai da settimane: profilo non di parte, autorevole. Incontri che dovrebbero preludere a un tavolo tra tutte le forze politiche. Si ragiona su Andrea Riccardi come profilo di presidente ideale”. Lo affermano fonti del Nazareno sottolineando che è stato un “buon incontro” stamani tra Conte, Letta e Speranza, in un “clima positivo” e con “spirito unitario”.
    Letta oggi dovrebbe tornare a incontrare anche Matteo Renzi, mentre fonti Dem spiegano che vedrà Matteo Salvini appena possibile, così come gli altri leader del centrodestra. “Draghi ha salvato l’Italia, va bene a Palazzo Chigi, va bene al Colle, ma non può stare da entrambe le parti. Al Quirinale non si va contro i partiti. Penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo che abbia questo elemento politico. Al Quirinale ci vai soltanto con un’iniziativa politica”, dice Renzi, leader di Italia viva, a Mezz’ora in più. “La prima possibilità è che si vada su un presidente o una presidente che garantisca Draghi a Palazzo Chigi, perché di perderlo non possiamo permetterci. L’alternativa è una scelta politica”, aggiunge.
    Ieri a sparigliare le carte è arrivato il passo indietro di Silvio Berlusconi che rappresenta l’avvio di una partita che si gioca su un piano inclinato. Tenere insieme Quirinale e governo, questa la scommessa di Enrico Letta e anche di Giuseppe Conte, che solo garantendo il prosieguo della legislatura può tenere uniti i suoi gruppi parlamentari. “Affrontiamo questo difficile passaggio coi nostri alleati. Coi quali a partire da oggi, dopo la fine della candidatura di Berlusconi che aveva bloccato fino a ieri tutto, concorderemo nomi e proposte”, ha scritto su Twitter in mattinata il segretario del Pd.
    “Il Movimento 5 stelle ha un unico obiettivo e lo perseguirà fino alla fine: ha 235 voti di grandi elettori che mette a disposizione degli interessi degli italiani di avere un presidente autorevole che ci renda tutti orgogliosi di essere italiani e ben rappresentati. Continueremo a lavorare in questa direzione”. Così Giuseppe Conte prima della riunione con gli alleati dopo la quale si è dichiarato “molto soddisfatto” .  “Sono ottimista e lo sono ancor di più quando lavoro nell’interesse del Paese”, dice parlando con i cronisti al termine del vertice alla Camera di centrosinistra. “Non abbiamo parlato di nomi”, risponde a chi gli chiede dell’ipotesi Pier Ferdinando Casini. Salvini vi ha presentato la sua rosa di nomi? “Non abbiamo ancora parlato di nomi neanche con lui”, risponde. E’ caduto il veto M5s sul nome di Mario Draghi? “Noi facciamo proposte, non poniamo veti”.
    “Non si può partire dopo tutto questo stallo con un diritto di prelazione da parte del centrodestra. Serve una figura che possa rappresentare il Paese e non una marcatamente di parte”. Lo ha affermato la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, arrivando alla Camera per la riunione del centrosinistra sul Quirinale. “Mario Draghi deve restare a palazzo Chigi? Valuteremo la soluzione migliore per il Paese nel corso della riunione del centrosinistra”, ha aggiunto De Petris, assieme al capogruppo del partito alla Camera, Federico Fornaro che, a chi gli domandava se c’è l’intenzione di proporre un nome di bandiera, ha risposto: “Si valuterà insieme. Oggettivamente Berlusconi era l’ostacolo maggiore sulla strada di un nome condiviso e votato dalla maggioranza”.
    Salvini oggi incontrerà i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e successivamente i governatori e i delegati regionali della Lega. Le riunioni sono previste nel pomeriggio.
    “Dopo la straordinaria generosità di Silvio Berlusconi, il centrodestra è al lavoro nella certezza che – nell’interesse del Paese – da sinistra non ci saranno No o veti incrociati come avvenuto fino a ieri. Siamo pronti a proporre donne e uomini di altissimo profilo”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

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    Zangrillo, Berlusconi al San Raffaele da stamattina

    (ANSA) – MILANO, 23 GEN – “Il Presidente Silvio Berlusconi si
    trova da questa mattina all’ospedale San Raffaele e si sta
    sottoponendo ai controlli clinici periodici, programmati da
    tempo inseriti in un protocollo standard”: è quanto comunica in
    una nota il primario del San Raffaele Alberto Zangrillo.   
    “Proprio per la contemporaneità tra la scadenza dei controlli
    e il delicato momento politico, il Presidente Berlusconi –
    prosegue la nota – ha deciso di recarsi oggi al San Raffaele
    solo dopo aver comunicato le sue intenzioni rispetto alla
    candidatura per la Presidenza della Repubblica”. (ANSA).   

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    Berlusconi al San Raffaele per controlli di routine.

    Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è all’ospedale San Raffaele per eseguire alcuni esami di controllo di routine. Ieri l’ex premier ha annunciato la propria rinuncia alla corsa al Colle. Berlusconi è ricoverato all’ospedale San Raffaele da giovedì scorso.    

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    Quirinale, Renzi: Casini è tra i nomi, Riccardi non ha chance

     “Casini sicuramente quando ha fatto il presidente della Camera lo ha fatto bene. Viene fuori sui giornali che è una delle personalità a cui si pensa”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, a Mezz’ora in più. Andrea Riccardi? “E’ una persona straordinaria, gli voglio molto bene, ha fatto benissimo il ministro, ma credo che non abbia nessuna possibilità di essere eletto. Il M5s lo vuole come candidato di bandiera, per stare sui giornali. Ma questo non è Sanremo, non si vince il premio della giuria”, aggiunge.
    “Draghi ha salvato l’Italia, va bene a Palazzo Chigi, va bene al Colle, ma non può stare da entrambe le parti. Al Quirinale non si va contro i partiti. Penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo che abbia questo elemento politico. Al Quirinale ci vai soltanto con un’iniziativa politica”, dice Matteo Renzi. “La prima possibilità è che si vada su un presidente o una presidente che garantisca Draghi a Palazzo Chigi, perché di perderlo non possiamo permetterci. L’alternativa è una scelta politica”, aggiunge.
     “Stiamo alle grandi finte, siamo al tatticismo esasperato. Come quando ci si deve aggiustare ai canapi alla linea di partenza. Avete presente il Palio di Siena? L’elezione del presidente della Repubblica è come il Palio di Siena, tatticismo per ore e poi si risolve tutto in pochi minuti. Io non escludo Draghi. Al momento è tutta tattica”, dice Renzi.
    “Riunisco i grandi elettori di Iv domani alle 9. Martedì sera c’è riunione molto più decisiva dei grandi elettori di Italia viva, in questa ammuina penso che difficilmente venga fuori un nome prima”, dice Renzi. “Al momento è tutta tattica, si capisce meglio qualcosa martedì”, aggiunge.