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    Azione: Calenda, oggi nasce il terzo polo riformista

    “Oggi nasce il terzo polo del riformismo e della cultura di governo: dobbiamo costruire un’alternativa possibile al populismo e al sovranismo”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda,al Palazzo dei Congressi dove si svolge la seconda e conclusiva giornata del Congresso di Azione. Calenda è stato nominato per acclamazione segretario nazionale di Azione dai delegati del primo Congresso del partito.    “Il grande centro non esiste – ja affermato -, esiste un’area pragmatica che contiene le grandi famiglie politiche europee. Diciamo no a Fdi e M5s perchè con loro non si governa, perchè dicono no all’Europa, ai vaccini”.
    “Porto questo partito al 20% e poi ve lo lascio”, ha affermato  Calenda, nel suo intervento conclusivo del primo congresso del partito. “È il campo che ci ha portato al 20% a Roma, il campo dell’audacia, del combattimento per ogni voto, per ogni tessera”, ha aggiunto.
    Rivolgendosi poi a Letta, ha detto: “Certo, che voglio stare con te, ma devi venire tu nel nostro campo”. “Agli amici di Forza Italia – ha aggiunto – dico di venire anche loro nel nostro campo. A Renzi, che ritengo essere il migliore presidente dai tempi di De Gasperi, dico: certo che stiamo insieme. ma non è pensabile che tu sia pagato da uno Stato straniero. Decidi se vuoi fare politica o business. 
    “Io da quando faccio politica non ho più una consulenza. Lo stesso Matteo Richetti. Chi fa politica non fa consulenze: i soldi li trova dai suoi sostenitori. Matteo Renzi questo lo sa perfettamente”.

       

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    Mattarella: “Grati al personale sanitario, sempre in prima linea”

    “In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato desidero sottolineare ancora una volta il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva.    Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori di tali categorie si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto. E’ grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire.    Sono in programma investimenti e nuove strategie per garantire una migliore qualità della cura e dell’assistenza, per accrescere la capacità di prevenzione, per ridare centralità alla persona e al territorio nel quale vive: ma l’efficacia delle riforme, come sempre, è legata alla qualità e all’impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione. Quanto è avvenuto in questi anni difficili è motivo di rassicurazione per gli italiani.    Oggi è, pertanto, occasione per me e per tutto il popolo italiano di rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata del personale sanitario. 
    Anche il Papa all’Angelus ha ricordato che oggi è la Giornata nazionale del personale sanitario. “Dobbiamo ricordare tanti medici, infermiere e infermieri, volontari che stanno vicino agli ammalti, li curano, fanno sentire meglio, li aiutano”, “nessuno si salva da solo”. “Nella malattia abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti” e “l’eroico personale sanitario” ha mostrato la sua “eroicità al tempo del Covid ma rimane l’eroicità tutti i giorni. Ai nostri medici, infermiere e infermieri un applauso e un grazie grande”, ha detto il Papa invitando i fedeli in piazza San Pietro a battere le mani.
    “Se il Paese ha retto a una prova così difficile, pur pagando un prezzo importante in termini di vite umane, ma anche in termini di chiusure e di cambiamenti delle nostre esistenze, è perchè abbiamo uno straordinario Servizio sanitario nazionale che dobbiamo difendere e di cui il cuore sono le donne e gli uomini che lo animano”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla Fnomceo per la 2/a giornata del personale sanitario al quale rivolge “gratitudine” sottolineando la fine della stagione dei tagli e gli investimenti in campo: 124mld nell’ultima legge di Bilancio, 20mld del Pnrr e i fondi Ue sulle aree disagiate.
    “Due anni fa fummo costretti a fare scelte difficili, oggi il 91% della popolazione sopra i 12 anni si è vaccinata e questo ci mette nelle condizioni di gestire in maniera del tutto diversa la pandemia, che purtroppo è ancora in corso, e ci sta permettendo in queste ore di piegare la curva senza ricorrere a chiusure generalizzate”, aggiunge Speranza.”Abbiamo somministrato in 13 mesi e mezzo 133 milioni di dosi e questo lo può fare solo un grande Paese, solo un grande Servizio sanitario nazionale fatto – ha detto – di uomini e donne come voi”.    

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    I partiti si compattano sul governo, Letta loda Draghi

    “Siamo determinati a lavorare perché il governo Draghi completi il suo lavoro senza ambiguità. E’ impegno che ci prendiamo. Draghi ha fatto bene: ci sono temi negoziabili da quelli non negoziabili e su questi va bene mettere la fiducia”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, lasciando il congresso di Azione. “Mario Draghi ha fatto bene” a strigliare i partiti. “Lo invito a essere determinato”.
    “Serve un governo che decida, una democrazia che aiuti la crescita senza pensare a tornaconti elettorali. Serve un importante impegno di riforme: da vent’anni abbiamo avuto cambi di maggioranze, solo in questa legislatura un campionario incomprensibile per i nostri osservatori esteri. Ma ora al di là delle baruffe quotidiane i richiami che vengono sull’aggiornamento delle istituzioni siano ineludibili, penso ai tre poteri, ma anche al rapporto tra governo e parlamento”. Così il ministro per lo Sviluppo economico e vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, in collegamento con il Congresso di Azione.

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    Al via il primo congresso di Azione. Calenda, non dialogo con M5s e FdI

    Primo congresso di Azione, il partito fondato dall’ex ministro Carlo Calenda, al palazzo dei Congressi dell’Eur davanti a oltre trecento delegati da tutta Italia. La scenografia è tutta azzurra: a destra e sinistra del palco su alcuni pannelli lo slogan della manifestazione: “La politica non è rumore ma Azione: l’Italia sul serio”. Un breve saluto di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, quindi l’apertura formale dei lavori congressuali con l’intervento di Matteo Richetti, di Stéphane Séjourné, Presidente del Gruppo Renew Europe ed Europarlamentare.
    “Sono sicuro che insieme faremo grandi cose per il futuro del nostro Paese, che insieme senza ambiguità vinceremo le politiche del 2023 e dopo il voto daremo un governo riformista, democratico e europeista eletto dai cittadini per rendere la politica al servizio del nostro Paese”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, ospite al congresso. “Sono sicuro che discuteremo, ma anche che litigheremo, con Carlo funziona così, ma poi sempre si prenderanno le decisioni giuste per il bene del Paese”.
    “Non vi posso promettere come ha fatto Letta che vinceremo insieme le elezioni ma sono certo che tra noi ci saranno ampi margini di collaborazione”, ha detto il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, in collegamento con il Congresso.
     “Non dialoghiamo e non accettiamo il confronto con M5s e Fdi: è una scelta netta e definita – così il leader di Azione, Carlo Calenda -. Il dialogo parte da valori comuni. Dove nella matrice, nelle radici culturali dei popolari, dei liberali e dei socialdemocratici viene la possibilità di sottomettersi ai sovranisti e ai populisti. E’ esaltazione del machiavellismo. Ma lui scriveva quando c’era il primato della forza”. “Con qualunque sistema elettorale non saremo mai alleati con populisti e sovranisti”.  “Se facessi una scelta di convenienza andrei rimosso. E ragazzi, qua ci siamo trovati un candidato. Cottarelli è là pronto….”, ha aggiunto Calenda.
    “A volte è capitato che Banana33, come li chiama Checco Zalone, mi dava lezione di etica – ha detto ancora -. Per un lungo periodo ho risposto agli account anonimi sui social, ora non lo faccio più. Il diritto alla parola deve essere legato alla responsabilità”
    Riferendosi alla lettera del padre di Matteo Renzi, Calenda ha detto di trovare “ignobile che si pubblichi una lettera di un padre a un figlio senza che avesse alcuna rilevanza penale”.

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    Don Repole, in mia nomina vedo estro e fantasia Spirito

    (ANSA) – TORINO, 19 FEB – “Ho il cuore colmo di emozione. La
    mia nomina ad arcivescovo di Torino e vescovo di Susa era
    umanamente del tutto imprevedibile”. Queste le prime parole di
    don Roberto Repole dopo l’annuncio in Vaticano e, in
    contemporanea al Santuario della Consolata, del successore di
    monsignor Nosiglia. “La mia nomina – ha detto – non può essere
    opera semplicisticamente umana. Nella fede la leggo come l’opera
    della fantasia e dell’estro dello Spirito. E vivo sicuro che
    come la mano di Dio non mi ha mai abbandonato in questi anni e
    come anzi la sua presenza si è fatta con il tempo sempre più
    intensa, così continuerà ad affiancare i miei passi”.   
    “Sono certo – ha sottolineato – di non aver mai cercato in
    alcun modo un ministero come quello che oggi mi viene affidato.   
    E poi ho la grande grazia di dover servire due Chiese che
    conosco, pur in modo evidentemente diverso. La Chiesa di Torino
    è la mia Chiesa, tanto amata. È qui che ho ricevuto il dono più
    bello di tutti, quello della fede, quello della compagnia di
    Cristo. La Chiesa di Susa ho avuto modo di conoscerla invece
    soprattutto attraverso diversi incontri di formazione e di
    ritiro dei preti. Ne ho sempre raccolto la sensazione di una
    comunità in cui, con semplicità, si serve il Signore e ci si
    vuole bene”.   
    “Le Chiese di Torino e di Susa – ha aggiunto – non hanno solo
    un glorioso passato, hanno un presente e tale presente può
    essere stimolante e avvincente. Ciò che offriamo è la
    straripante bellezza del Vangelo, che può generare senso di vita
    per i più giovani, sollievo e compagnia per i più anziani,
    vicinanza e cura per i malati, accoglienza ospitale per tutti i
    poveri e gli emarginati”. (ANSA).   

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    Tempesta Eunice sferza nord Europa, almeno 8 morti

    (ANSA) – LONDRA, 19 FEB – La tempesta Eunice, che ieri ha
    colpito il Regno Unito prima di raggiungere il continente
    europeo con violente raffiche di vento e onde spettacolari, ha
    provocato la morte di almeno otto persone e creato un caos nei
    collegamenti in tutta l’Europa nord occidentale destinato a
    ripercuotersi per tutta la giornata.   
    Centinaia di voli, treni e traghetti sono stati cancellati a
    causa dei venti forti di Eunice, giunta a meno di 48 ore da
    un’altra perturbazione, denominata Dudley, che aveva provocato
    almeno sei morti sul continente.   
    Nei Paesi Bassi sono morte 4 persone, secondo i servizi di
    emergenza olandesi, per la caduta di alberi o in incidenti
    durante il passaggio della tempesta, che ha innescato il livello
    di allerta più elevato. All’Aja decine di case sono state
    evacuate per paura del crollo del campanile di una chiesa.   
    In Irlanda, il primo Paese colpito, un uomo di 60 anni è
    morto nel sud-est del Paese, secondo la polizia. A Londra, una
    donna sulla trentina è stata uccisa nel pomeriggio da un albero
    caduto sull’auto su cui viaggiava nel sedile del passeggero, e
    un uomo sulla cinquantina è morto vicino a Liverpool in un
    incidente provocato dalla caduta di detriti sul parabrezza del
    veicolo su cui si trovava.   
    In Belgio, un canadese di 79 anni che viveva su una barca nel
    porto turistico di Ypres è morto dopo essere caduto in acqua
    mentre cercava di recuperare degli oggetti rubati, ha riferito
    all’Afp la polizia locale.   
    In Inghilterra, sull’Isola di Wight, è stata registrata una
    raffica di 196 km/h, senza precedenti, e altre a più di 110 km/h
    nell’entroterra, anche all’aeroporto di Londra Heathrow. (ANSA).   

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    Bolivia, manifestanti impediscono ricovero ex presidente

    (ANSA) – LA PAZ, 18 FEB – Manifestanti che sostengono il
    governo in Bolivia hanno impedito il ricovero in ospedale,
    ordinato da un giudice, dell’ex presidente Jeanine Añez,
    incarcerata da marzo 2021 e in sciopero della fame dal 9
    febbraio.   
    Centinaia di sostenitori del partito presidenziale Movimento
    per il socialismo (MAS, di sinistra) hanno circondato la
    prigione dove si trova l’ex capo di Stato a La Paz, gridando
    “non uscirà!” e gridando “assassino !” e “30 anni di prigione!”.   
    L’ex presidente, 54 anni, che si considera una “prigioniera
    politica”, doveva essere “assistita urgentemente” in un ospedale
    della capitale a causa del “peggioramento del suo stato di
    salute”, secondo un’ordinanza del tribunale ma, di fronte alle
    proteste, il direttore del carcere ha informato il tribunale
    dell’ “impossibilità materiale” di trasferire Jeanine Añez, e il
    giudice ha ordinato ai medici di entrare in carcere per curarla
    “anche contro la sua volontà”.   
    Gli oppositori di Anez si sono scontrati con la polizia
    quando hanno cercato di smantellare una tenda eretta dai
    sostenitori che ne sollecitavano il rilascio. Alla fine sono
    riusciti a dare fuoco al gazebo e i sostenitori dell’ex leader,
    compreso il suo legale, sono stati costretti a ritirarsi sotto
    il lancio di uova degli altri manifestanti.   
    Jeanine Añez è accusata di aver guidato un “colpo di Stato”
    del novembre 2019 contro l’ex presidente di sinistra Evo
    Morales. (ANSA).   

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    Draghi: 'In campo quasi 8 miliardi senza scostamenti, aiuti a famiglie e imprese'

    Via libera del Cdm all’unanimità, secondo quanto si apprende da fonti di governo, al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus.
    BOLLETTE -‘In campo quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti’ : Mario Draghi in conferenza stampa spiega i decreti bollette e superbonus varati dal Cdm. “L’obietitvo è rilanciare una crescita equa e sostenibile e affrontare il mercato del lavoro”, combattendo la “precarietà”. “L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni. Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell’ energia e per sostenere il settore automobilistico: mettiamo in campo quasi 8 mld euro di cui 6 per l’energia e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio” ha precisato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, spiegando il decreto sui rincari energetici nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Gli interventi nel decreto hanno lo scopo di “evitare che l’impatto dei prezzi dell’energia sia troppo negativo” per la crescita ha detto il ministro dell’Economia, illustrando i nuovi interventi tra cui la replica di quelli già attuati come l’azzeramento degli oneri di sistema sia per i piccoli che per i grandi utenti, l’abbattimento dell’aliquota Iva sul gas al 5%, e la conferma della protezione dei 3,5 milioni di nuclei familiari con redditi bassi che godono del bonus bollette. Vengono poi replicati gli interventi per le imprese energivore, circa 4mila, estendendolo anche alle imprese che autoproducono energia elettrica consumando gas. Inoltre, si aggiunge un sostegno di oltre 500 milioni per le gasivore che sono circa mille. 
    “L’obiettivo del decreto è sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia” precisa il presidente del Consiglio. “Sì ci aspettiamo che i grandi produttori di energia condividano con il resto della popolazione il peso dei rincari dell’energia, sul come ci stiamo riflettendo”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo a chi gli chiede se il governo stia pensando di chiedere un contributo alle grandi aziende. “Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie: il numero degli occupati è cresciuto in Italia fra gennaio e dicembre di oltre 650 mila unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti percentuali ritornando al livello di prima della pandemia ma ovviamente ci sono delle criticità a cui ci siamo abituati e a cui non dobbiamo abituarci. La maggior parte dei nuovi dipendenti nell’ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contatto permanente”. Il presidente del consoglio ha poi fatto una battuta: ‘Avete visto che bravi ministri che ho, ho un governo bellissimo…’ e poi:  “Ieri ho semplicemente ricordato quello che è il mandato del governo, creato dal presidente della Repubblica, per affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati”. 
    UCRAINA -Il premier ha parlato anche della crisi ucraina.  “Il colloquio è stato richiesto da Putin e la cosa importante è che l’atteggiamento dell’Italia, ma anche degli altri paesi, è l’unità della Nato che è senza sfumature. Ma accanto a questo è importante che ci sia una posizione ferma di fronte all’attacco in Ucraina. Ora tenere aperte tutte le possibilità di dialogo. L’ambizione è portare tutti allo stesso tavolo noi dobbiamo fare tutto il possibile perchè ciò avvenga”. Così il premier, Mario Draghi, in una conferenza stampa dopo il Cdm. Sulla visita a Mosca Draghi precisache sarà ‘a breve’. Il presidente del consiglio ha confermato che il presidente russo Putin nel colloquio telefonico si è detto pronto ad aumentare le forniture di gas all’Italia. “Putin ha accennato alla possibilità di continuare a garantire le fornitura di gas all’Italia e di aumentarla se necessario. Questo va considerato anche alla luce degli impegni e delle relazioni con gli alleati e degli effetti delle sanzioni. È un impegno che apprezzo molto, ma ad oggi rimane solo un impegno” . cos’ il presidente del consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. 
    COVID – “Voglio uscire al più presto possibile. Quindi anche limitare le restrizioni al più presto possibile, non abbiamo una road map specifica ma è questione di giorni in modo da eliminare ogni incertezza. E’ importante per le famiglie e le imprese”. Così il premier, Mario Draghi, in una conferenza stampa dopo il Cdm. “La situzione sanitaria continua a migliorare. Calano terapie intensive e i ricoveri ordinari: la campagna di vaccinazione procede. Voglio ringraziare Figliuolo e tutti gli italiani che hanno deciso di vaccinarsi”. “Le misure sono state prese con l’opinione degli scienziati che hanno seguito la pandemia, non sono politici che si sono inventati esperti ma scienziati che ci hanno sempre consigliato. Se usciamo così dalla pandemia è perché ci siamo vaccinati. L’Italia ha preso dei provvedimenti necessari per contenere il contagio e ci è riuscita”. 
    Valgono circa 5,8 miliardi per il secondo trimestre gli interventi sulle bollette.  Questi comprendono azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell’Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni. Nel provvedimento oltre al capitolo energia anche l’automotive e la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus.
    Arrivano multe e anche carcerazione per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.  Arrivano altri 100 milioni per il 2022 per fronteggiare nei primi sei mesi dell’anno gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione. Lo prevede la bozza del dl bollette all’esame del Cdm. La compensazione per i contratti in corso sarà determinata applicando le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi superiori l’8 per cento se riferiti esclusivamente all’anno 2022 ed eccedenti il 10 per cento se riferiti a più anni.
    Sempre secondo quanto si apprende da fonti di governo, arrivano altri 400 milioni di euro per le spese Covid delle Regioni per far fronte alla quarta ondata e per l’aumento della bolletta energetica per le strutture sanitarie. Lo stanziamento per l’acquisto di farmaci anti-Covid è di 250 milioni di euro. L’intervento sarebbe stato fortemente sollecitato al ministro della salute Roberto Speranza.
    Nasce l’Anagrafe dei dipendenti pubblici. “Per il completo raggiungimento dei traguardi e obiettivi” della missione del Pnrr su digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione e “per il completamento del fascicolo elettronico del dipendente”, nella bozza del decreto bollette all’esame del cdm è previsto l’avvio del censimento anagrafico permanente dei dipendenti pubblici, avvalendosi della base di dati del personale della PA, istituita presso il Ministero dell’economia e finanze.
    “Grande soddisfazione” della Lega: fonti del Carroccio sottolineano che “sono state accolte molte delle richieste del partito di Matteo Salvini. In particolare: aiuto alle famiglie e alle imprese per fronteggiare l’aumento delle bollette, l’incremento della produzione nazionale di gas, la semplificazione per la crescita di energie rinnovabili, l’intervento fiscale sugli enormi guadagni di poche grandi aziende da redistribuire a migliaia di piccole imprese”.
    Con il decreto bollette arriverà un fondo unico pluriennale per l’automotive: secondo quanto si apprende da fonti di governo, nel corso della cabina di regia sul provvedimento è stata accolta la richiesta in primis del ministro Giancarlo Giorgetti di intervenire subito per sostenere il settore. Ci sarà uno stanziamento di 800 milioni nel 2022, che poi salirà a 1 miliardo l’anno.
    Arriva il credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti per l’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle regioni del Sud, pari a 145 milioni di euro all’anno per il biennio 2022 e 2023. Per promuovere invece la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le Pmi nasce il “Fondo Rinnovabili Pmi” con una dote di 267 milioni. Per quanto riguarda il credito d’imposta, rientrano nell’agevolazione “gli investimenti per conseguire” maggiore “efficienza energetica e per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive”.
    Fondi ai comuni per coprire gli extra-costi per le bollette legati ai rincari dell’energia. E risorse ad hoc per gli impianti sportivi e le piscine in particolare, tra le più colpite dal mix tra restrizioni Covid e caro-bollette. Sono, secondo quanto si apprende, alcuni degli interventi accolti in cabina di regia e da inserire nel decreto. Si starebbero ancora facendo i calcoli definitivi per indicare le risorse, che per lo sport, istanza portata al tavolo dal ministro Giancarlo Giorgetti, potrebbero aggirarsi attorno ai 100 milioni.