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    Covid: Lega in Cdm chiede via green pass per i ristoranti al chiuso

     Il pacchetto di misure per l’uscita dalle restrizioni Covid non convince del tutto la Lega: secondo quanto si apprende il ministro Massimo Garavaglia in Cdm ha sottolineato alcune “incoerenze” come il green pass al ristorante e non in albergo chiedendo almeno di eliminare subito il green pass anche per i ristoranti anche al chiuso. Troppo avanti, il ragionamento, la data del 1 maggio. Il provvedimento comunque, sarebbe stato il giudizio complessivo, va “nella giusta direzione”.    

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    Mattarella: 'Battere le ragioni della guerra aperta dalla Russia in Europa'

     “La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa”. Lo dice il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio nella giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, commemorando il 161° anniversario del raggiungimento dell’unità del Paese.
    “Italiani ed europei siamo chiamati alla solidarietà e all’aiuto nei confronti delle popolazioni terribilmente colpite, e all’impegno perché si fermino i combattimenti, si ritirino le forze di occupazione e venga ripristinato il diritto internazionale”, dice inltre il capo dello Stato.
    “L’Italia celebra la giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, commemorando il 161° anniversario del raggiungimento dell’unità del Paese. Una storia lunga e travagliata, che ha portato a realizzare gli ideali di indipendenza, libertà, democrazia propri al Risorgimento e alla lotta di Liberazione e realizzati pienamente con la nascita della Repubblica e l’approvazione della Carta Costituzionale. La coesione e i valori che uniscono gli italiani hanno reso forte la nostra comunità, consentendole di affrontare e superare prove e difficoltà grandissime, come la tremenda pandemia e le sue conseguenze. La indivisibilità della condizione umana ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa. Italiani ed europei siamo chiamati alla solidarietà e all’aiuto nei confronti delle popolazioni terribilmente colpite, e all’impegno perché si fermino i combattimenti, si ritirino le forze di occupazione e venga ripristinato il diritto internazionale. Ora più che mai i simboli della Repubblica Italiana, in cui gli italiani si riconoscono, ci inducono a riflettere sull’importanza della libertà, della democrazia, sul valore dei diritti dell’uomo, primo dei quali è il diritto a vivere in pace. A tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita in nome di questi ideali si rivolge oggi il pensiero del popolo italiano”. E’ il testo integrale del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella, nella giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.

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    Il ponte di peluche che accoglie i bimbi in Romania

    Un ponte di peluche per alleviare il dramma dei bambini in fuga dall’Ucraina sotto le bombe. Così la guardia di frontiera romena, insieme ai tanti volontari accorsi ad aiutare i rifugiati, ha deciso di trasformare lo storico ponte sul fiume Tibisco, distrutto dai bombardamenti nel 1944 e poi ricostruito nei primi anni Duemila nell’illusione che le guerre fossero finite.
    Il checkpoint che collega la città ucraina di Solotvino a quella romena di Sighetu Marmatiei è diventato una delle principali vie di fuga degli ucraini dal 24 febbraio scorso, quando è iniziata l’invasione del Paese voluta da Putin. Nei primi giorni si era formato un serpentone lungo 15 chilometri di persone che cercavano di raggiungere il ponte. Intere famiglie in fuga, soprattutto donne, anziani e tanti bambini. In molti casi anche da soli, come la bimba di non più di cinque anni fotografata mentre attraversava la frontiera trascinando la sua piccola valigia. Uno scatto che ha fatto il giro del mondo. Ora la polizia e i volontari hanno deciso di provare a strappare un sorriso ai piccoli in fuga o almeno di alleviare la paura con la cosa più familiare e rassicurante per un bambino: i peluche, le bambole, i giochi.
    Le foto diffuse su Telegram da Ukrinform mostrano le guardie di frontiera che aspettano i piccoli con i pupazzi colorati in mano. E poi inquadrano il lungo ponte rivestito di legno che collega i due Paesi. Sui lati, adagiati a terra, file di orsacchiotti, cavallini, bambole di porcellana e dinosauri. Radunati in piccoli gruppi per tutta la lunghezza del ponte, per essere certi di raggiungere tutti i bambini che lo attraversano.   

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    Qui Londra, oligarchi sommersi e salvati

    (ANSA) – LONDRA, 17 MAR – Ci sono gli oligarchi russi
    sommersi ormai a decine da sanzioni che non risparmiamo neppure
    i loro familiari, e gli oligarchi che (per ora) restano nella
    cerchia dei salvati. Vale per tanti Paesi occidentali, sullo
    sfondo della rappresaglia contro sodali veri o presunti di
    Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina. E vale in primis
    nel Regno Unito, dove nonostante la stretta draconiana imposta
    nelle ultime settimane contro gli asset dei miliardari post
    sovietici di quella che fu la Londongrad sul Tamigi dal governo
    di Boris Johnson, non mancano le polemiche su qualche nome
    chiacchierato sottratto alla lista nera dei ‘cattivi’.   
    La caccia è tutt’altro che chiusa, assicura l’esecutivo, che
    oggi per bocca del ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ha
    annunciato ad esempio in Parlamento che indagini sono in corso a
    un certo numero di yacht di lusso, ormeggiati oltre Manica,
    riconducibili a società (o prestanome) dietro cui si sospetta
    possano nascondersi “complici di Putin”. Ma questi richiami alla
    linea dura non fermano chi accusa l’esecutivo e il premier di
    continuare a tenere al riparo magnati russi (o di origine russa)
    ben ammanigliati. Le contestazioni riguardano in particolare
    lord Ievgheni Lebedev, cooptato nella camera alta di Westminster
    per volontà del primo ministro due anni fa nonostante alcune
    riserve espresse negli ambienti dei servizi segreti britannici:
    riserve evocate di recente dal Times e confermate ora anche da
    Dominic Cummings, ex guru di Downing Street in cerca di vendetta
    dopo essere stato silurato, secondo le cui rivelazioni Johnson
    avrebbe liquidato all’epoca ogni obiezione come il frutto di un
    indiscriminato pregiudizio “anti-russo” . Lebedev, che vive nel
    Regno da quando aveva 8 anni e ha la doppia cittadinanza, ha in
    effetti legami a vasto raggio con l’establishment del Regno e
    con il jet set, oltre a essere un donatore generoso del Partito
    Conservatore, un amico personale di BoJo (di altri politici) e
    l’editore di testate liberali come l’Evening Standard o
    l’Independent (peraltro anti Brexit); mentre di recente non ha
    mancato di denunciare pubblicamente la guerra in Ucraina (dopo
    aver giustificato in passato l’annessione della Crimea a Mosca).   
    Ma resta pur sempre figlio di Aleksandr Lebedev, ex ufficiale
    del Kgb divenuto miliardario e trapiantato oltre Manica da 20
    anni, che con Putin non ha mai rotto del tutto i ponti pur
    essendo comproprietario in Russia di Novaia Gazeta, giornale
    d’opposizione su cui scriveva Anna Politkovskaia. Cosa che
    avrebbe dovuto almeno suggerire un dubbio di opportunità sulla
    sua designazione a membro della Camera dei Lord, secondo il
    leader dell’opposizione laburista Keir Starmer: che non perde
    adesso occasione per sfidare il primo ministro Tory al “dovere”
    di dare spiegazioni in Parlamento. (ANSA).   

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    Dl sostegni: da Senato sì a fiducia con 191 voti, passa alla Camera

     L’Aula del Senato conferma la fiducia al governo approvando con 191 sì, 33 no e nessun astenuto, il maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl di conversione del decreto in materia di sostegno alle imprese e per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Il provvedimento, in scadenza il 28 marzo, passa alla Camera dove il governo porrà la fiducia il 22 marzo dopo le 17. L’esame del testo avrà inizio in Aula dalle 13.30.. 

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    Nave Carabiniere: Meloni, non è pacifismo, è idiozia

     “Insulti e sassi contro una fregata della Marina Militare italiana. Quanto avvenuto a Taranto è un’offesa a chi ogni giorno, con indosso una divisa, difende l’Italia con coraggio e sacrificio. Questo non è pacifismo, è idiozia”. Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.   

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    Si dimette consiglio Castelrotto in rotta con sindaco no vax

    (ANSA) – BOLZANO, 17 MAR – L’intero consiglio comunale di
    Castelrotto, in Alto Adige, si è dimesso in protesta contro il
    sindaco Andreas Colli, che in questi mesi ha assunto in più
    occasioni posizioni no vax. La famosa goccia che ha fatto
    traboccare il vaso – scrive il portale news Salto.bz – sarebbe
    stato il diniego del primo cittadino di farsi vaccinare,
    nonostante abbia più di 50 anni. In merito all’obbligo di Super
    green pass in consiglio comunale, Colli aveva risposto che
    l’avrebbe controllato lui di persona. All’ultima seduta però non
    avrebbe controllato i qr dei consiglieri e non avrebbe neanche
    lasciato l’aula. A questo punto le delibere rischiavano di
    essere annullate. Nei prossimi giorni la giunta provinciale
    dovrà nominare un commissario che guiderà il centro turistico
    alle elezioni comunali. Secondo Salto.bz, Colli potrebbe
    ricandidarsi con una lista no vax. (ANSA).   

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    Ucraina: bimbi profughi 'quando rivedremo nostri genitori?'

    (ANSA) – CUNEO, 17 MAR – “Quando torneremo a casa? Quando
    rivedremo i nostri genitori? Perché non applicate la no fly
    zone?”. Sono le tante domande rivolte ieri sera
    all’europarlamentare Antonio Tajani e al governatore del
    Piemonte Alberto Cirio dai giovanissimi ucraini. Profughi
    arrivati a La Morra, in provincia di Cuneo, grazie a una
    missione umanitaria organizzata dalla Juventus.   
    Sessanta minori, alcuni arrivati in Piemonte senza i
    genitori, che la missione umanitaria della Juventus ha raccolto
    nel fine settimana nella città ungherese di Zahony anche in
    seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio
    ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole
    calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai
    bombardamenti.   
    Con loro anche trenta adulti, soprattutto mamme, ospitati
    grazie alla Protezione civile all’hotel Santa Maria. “Per
    favore, fate finire la guerra il prima possibile”, è l’appello
    di una mamma. I ragazzi hanno già iniziato le prime lezioni di
    italiano e sono seguiti da due interpreti. “Bisogna lavorare
    molto. E pregare. L’Europa ha emesso sanzioni contro la Russia
    per convincere Putin a sedersi a un tavolo e trovare la pace –
    ha risposto Tajani -. Al Parlamento europeo abbiamo votato tutti
    a favore dell’ingresso dell’Ucraina nella Ue: se accadrà ci
    saranno nel parlamento i vostri rappresentanti, magari in futuro
    qualcuno di voi”. (ANSA).