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    Meloni riceve Tom Cruise: ‘Mission impossible ogni giorno al governo’

     La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riceve a Palazzo Chigi Tom Cruise. La stella di Hollywood, protagonista della saga Mission Impossible, è arrivato nella sede del governo a bordo di una berlina di lusso con i vetri posteriori oscurati, seguita da un’altra auto e quattro van.L’incontro con la premier è durato circa mezz’ora.
    “Lieta che la Capitale d’Italia sia protagonista dell’ultimo film di Tom Cruise. Oggi a Roma la prima mondiale. Le ‘mission impossible’ sono anche il nostro pane quotidiano al governo”. È il messaggio, accompagnato dall’emoticon di un sorriso, pubblicato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con una foto assieme all’attore stella di Hollywood ricevuto a Palazzo Chigi.

    Agenzia ANSA

    Anteprima mondiale a Roma per il nuovo capitolo della saga (ANSA)

       

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    Meloni riceve Tom Cruise a Palazzo Chigi

     La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riceve a Palazzo Chigi Tom Cruise. La stella di Hollywood, protagonista della saga Mission Impossible, è arrivato nella sede del governo a bordo di una berlina di lusso con i vetri posteriori oscurati, seguita da un’altra auto e quattro van.L’incontro con la premier è durato circa mezz’ora.

    Agenzia ANSA

    Anteprima mondiale a Roma per il nuovo capitolo della saga (ANSA)

       

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    Pd, Schlein: ‘Mobilitare il partito per un’identità chiara. Bene le critiche ma serve lealtà’

    “E’ ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione introduttiva alla direzione in corso al Nazareno.

    Pd, Schlein: ‘Bene le critiche ma serve lealta’ sui temi’

    “Ringrazio Roberto Speranza e Articolo Uno per questa scelta coraggiosa e Bersani per aver scelto di rientrare e darci una mano” ha sottolineato la segretaria del Pd. “Lavoriamo tutti insieme, in maniera corale, serve un’orchestra che suona lo stesso partito. Vanno bene le discussioni e le critiche, ma anche la lealtà sui temi che ci uniscono. Non mi dovrete mai convincere che la segretaria non basta da sola, l’ho detto io fin dall’inizio. Io credo nel gioco di squadra, nella leadership collettiva. A me tocca provare tenervi insieme nella chiarezza della linea politica uscita dal congresso” ha sottolineato la segretaria del Pd.

    “Proponiamo un’estate militante” su alcuni temi, come il Pnrr. “Chiedo ai parlamentari e alle parlamentari di organizzare sui territori un confronto sui Pnrr, così sentiremo suonare dal basso una sveglia per il governo” ha precisato  Schlein nella relazione introduttiva alla direzione in corso al Nazareno. “L’altra grande questione è l’autonomia differenziata, che vuol portare a compimento i mai sopiti sogni della secessione leghista” .”Svolgeremo una grande iniziativa il 14 e 15 luglio sull’autonomia differenziata. E chiediamo a nostri eletti di promuovere discussioni nei consigli comunali e provinciali affinché tutti si prendano le loro responsabilità. Presenteremo nei Comuni un testo base per un ordine del giorno”.

    Pd, Schlein: ‘Chi non condivide la linea lo ammetta, senza scuse’

    “Continuiamo a insistere con le altre opposizioni sul salario minimo, l’auspicio è arrivare a una posizione comune. Spingiamo per un congedo paritario di tre mesi, anche su quello si può lavorare con le opposizioni” ha detto la segretaria del pd annunciando “Il 30 giugno una grande iniziativa per la casa, insieme ai sindaci”. “Apprezziamo e guardiamo con attenzione alla manifestazione di sabato della Cgil sulla sanità pubblica. Noi ci saremo, saremo al loro fianco”.
    “Chiediamo a tutte le federazioni di mobilitarsi sulla sanità pubblica, lasciamo ai territori la scelta delle forme, iniziative pubbliche, banchetti. L’importante è tenere alta l’attenzione su quello che Meloni non sta facendo”, conclude. “Il governo si butta ogni giorno su bandierine ideologiche perché sa solo cavalcare le paure, ma non sa dare risposte” ha detto la segretaria Pd Elly Schlein annunciando per “il 6 luglio una serie di incontri sulle politiche industriali”.
    “Siamo sempre stati chiari e lineari nel pieno supporto all’Ucraina per la difesa anche con aiuti militari. Abbiamo tenuto e continueremo a tenere un atteggiamento coerente, ma non dismettiamo la prospettiva di una pace giusta, facciamo nostre le parole di Mattarella di non distogliere la ricerca di un approdo di pace. Una forza di sinistra come la nostra non può dismettere la parola pace” ha detto la segretaria Elly Schlein.
    “Siamo disponibili a lavorare a una riforma dell’abuso d’ufficio, ma l’abrogazione sarebbe in contrasto con la normativa europea”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein alla direzione del partito. La riforma della giustizia nel suo complesso è “la montagna che ha partorito il topolino con pochi interventi spot”.

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    Nordio va avanti sulla riforma, la maggioranza lo blinda

    La riforma della Giustizia non è neanche arrivata al Quirinale per la firma che già il braccio di ferro tra maggioranza e toghe si profila intenso e senza esclusioni di colpi. Il Governo mantiene il punto, con il ministro degli Esteri e coordinatore di FI, Antonio Tajani, che ribadisce l’importanza della separazione dei poteri. “Le leggi le scrive il Parlamento, non le scrivono i giudici”, rimarca. “I giudici”, la legge, la “devono applicare”, poi, possono anche esprimere “le loro opinioni”, ma un conto è il potere legislativo, un conto quello giudiziario. Una presa di posizione che conferma ‘l’altolà’ arrivato dal Guardasigilli Carlo Nordio nei giorni scorsi quando definì le critiche dell’Anm delle “interferenze”. Tajani assicura anche che sul testo, atteso alla Camera per i prossimi giorni, “non c’è nessuno scontro” perché “la questione dell’abuso di ufficio trova un consenso quasi unanime”. Anche nel Pd con la “stragrande maggioranza dei sindaci che è d’accordo con noi”.

    Nordio: ‘Piu’ la Repubblica e’ corrotta, piu’ sforna leggi’

    Nordio continua a difendere la sua riforma, stavolta per la parte che riguarda le intercettazioni, assicurando che l’intenzione del governo è quella di intervenire “per attuare completamente l’articolo 15 della Costituzione che afferma la libertà e la segretezza delle conversazioni”. Per ora, si cerca di tutelare i terzi. “Ma poi – è il suo impegno – interverremo per tutelare la dignità e la libertà delle persone che devono parlare fra loro in totale riservatezza,che è l’altro lato della libertà”.
    “Certo – assicura – senza compromettere le indagini per i crimini della delinquenza organizzata”. Sul fronte dell’inappellabilità delle assoluzioni per i reati meno gravi da parte dei Pm, altra misura calda della riforma, il ministro sostiene che si è tenuto conto della sentenza della Corte Costituzionale che nel 2007 definì illegittima, perché in contrasto con il principio del giusto processo (art.111 della Costituzione) la ‘legge Pecorella’, dal nome del parlamentare di FI Gaetano Pecorella che la propose nel 2006. E che pertanto è inattaccabile.
    Quindi, punta il dito contro l'”incertezza delle norme”, nelle cui pieghe si “annida la corruzione”. In difesa della riforma si schiera anche il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto che spiega come, con la stretta sulle intercettazioni, finirà “il Bronx nel cercare quelle più gossippare che solleticavano anziché informare”. “Si è cercato un equilibrio affidando la scelta delle intercettazioni più utili al giudice. E mi stupisce – incalza – che la magistratura si lamenti di questo”. Le toghe sembrano ormai pronte allo scontro. Il Csm fa sapere che se non sarà interpellato dal governo per avere un parere sul ddl, lo darà comunque. E duro è il tono di Magistratura Democratica. La corrente delle toghe invisa alla maggioranza spiega come i dati del governo sull’abuso d’ufficio siano falsati e critica il ddl nel suo complesso. Il numero fatto anche da Nordio dei “5.000 procedimenti per l’abuso d’ ufficio”, “falsifica lo stato dell’arte” perché in realtà, grazie “alla scrematura operata dai magistrati (il 90%)” vanno a giudizio “solo 455 casi”. Sul fronte della politica, la maggioranza assicura di essere “compatta” sul ddl, visto che Nordio ne avrebbe parlato prima e a lungo con tutti gli alleati che ora assicurano di non voler presentare “emendamenti correttivi” alla riforma.
    L’opposizione, invece, si spacca. La Segretaria Pd Elly Schlein ribadisce il no all’abrogazione dell’abuso d’ufficio perché metterebbe l’Italia in contrasto con l’Ue che invece, dopo il Qatargate, sta rafforzando il reato. E contrari sono anche il M5S e AVS con Nicola Fratoianni che invita l’Esecutivo a “fare un passo indietro” e con Angelo Bonelli che definisce “gravissimo” il voler eliminare le intercettazioni per i reati contro la P.A perché questo “apre la strada alle mafie”. Il Terzo Polo con Carlo Calenda ribadisce, invece, la sua disponibilità a dire sì al’intero ddl

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    I 145 anni del Messaggero, porte aperte ai lettori

     Il Messaggero festeggia i suoi 145 anni di storia con eventi e incontri dedicati ai propri lettori che si concludono lunedì 19 giugno. Per l’occasione la sede storica del giornale si è aperta al pubblico con mostre, esposizioni di prime pagine storiche e ospiti d’eccezione. I visitatori possono avere la stampa della prima pagina che più ha segnato le loro vite: un omaggio per celebrare l’indissolubile legame tra il quotidiano e i suoi lettori. Tutti gli incontri sono trasmessi in streaming sui maxischermi posizionati in via del Tritone e sulle piattaforme web e social.    Ospiti della giornata conclusiva di Fausto Brizzi, Ilenia Pastorelli ed Enrico Brignano, Maria Teresa Fendi, Guillermo Mariotto (Gattinoni), Stefano Dominella e gli street artist Maupal, Lucamaleonte e Diavu. Chiuderanno gli Ad di Italgas e Autostrade, Paolo Gallo e Roberto Tomasi. Oggi è anche il giorno del grande evento che conclude le celebrazioni alla presenza di cariche istituzionali presso Villa Miani, mentre in edicola il quotidiano è uscito l’inserto speciale sui 145 anni Roma capitale del Futuro.    Nelle giornate precedenti nella sede storica di Via del Tritone sono passati Carlo Verdone, Valerio Lundini, Sebino Nela, Nando Orsi, Nancy Brilli, Carlotta Proietti e i presidenti dei circoli storici di Roma. E poi ancora Michela Giraud, Pilar Fogliati, Barbara Ronchi, The Pills, Giovanni Malagò, Ariete, Massimo Ghini, Ricky Memphis ed il rapper Ludwig. Oltre agli Ad di Enel ed Acea Flavio Cattaneo e Fabrizio Palermo. Alex Britti si è esibito sulla terrazza, dove peraltro c’è stato anche uno show cooking di Chef Ruben.
    Il messaggio del Papa. Francesco ha inviato il suo messaggio di auguri al quotidiano Il Messaggero che compie 145 anni. Francesco sottolinea l’importanza di un evento, il Giubileo 2023, che “riguarderà da vicino la città di Roma, ma che interessa l’Europa e il mondo intero. La Città Eterna ritorna a essere il polo di attrazione per rilanciare il messaggio cristiano e riaccendere la speranza per quanti, nelle fatiche della vita e nelle attese interiori, vi giungeranno come pellegrini”, sottolinea il Papa nella lettera indirizzata al presidente Francesco Gaetano Caltagirone e pubblicata sul numero speciale del giornale. E allora “il Giubileo ha una valenza non esclusivamente religiosa, ma implica anche una rinascita etica, morale, sociale e culturale capace di guarire le ferite provocate dall’ingiustizia e dalle varie forme di violenza, di superare le disuguaglianze economiche e le discriminazioni, di rifondare un clima collettivo di fiducia e speranza, e di avviare processi di crescita umana integrale, con speciale attenzione per i più fragili e i più vulnerabili. Si tratta – sottolinea ancora il Pontefice – allora di un Anno in cui dare corpo e forma al tema biblico della ‘liberazione’, in tutti i suoi risvolti antropologici e comunitari: intraprendere azioni e percorsi capaci di liberare le persone, le città, le nazioni e i popoli da ogni forma di schiavitù e di degrado”. Con un pensiero particolare al quotidiano romano, il Pontefice sottolinea che “rappresenta ancora un punto di forza del giornalismo e dell’informazione. Un compito, il vostro, che vorrei incoraggiare e promuovere specialmente per la sua dimensione etica, dal momento che ci troviamo in una stagione sociale e culturale in cui diventa sempre più difficile discernere la verità distinguendola dalle fake news”.
    Il messaggio di Mattarella. “Nato nel 1878, Il Messaggero è divenuto, con la sua storia, uno degli elementi caratterizzanti il divenire dell’identità della Capitale d’Italia. In occasione del 145 anniversario mi è grato rivolgere ai suoi redattori e lettori un saluto cordiale. Protagonista con le sue battaglie nei cambiamenti del nostro Paese, il giornale ha dato voce alle istanze di Roma e dei territori dell’Italia Centrale, alle forze sociali, civili, economiche, ai cittadini che lavorano per la costruzione di una società più moderna”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al direttore de ‘Il Messaggero’ Massimo Martinelli, in occasione del 145 anniversario della Fondazione del quotidiano romano. “Un racconto quotidiano – aggiunge Mattarella – che non ha mai rinunciato all’esercizio dello spirito critico proprio al tessuto del nostro pluralismo politico, sociale e culturale, elemento di ricchezza. Un giornale che ha sempre difeso con vigore la causa di Roma Capitale della Repubblica e il suo ruolo essenziale nella crescita e ammodernamento dell’intero territorio nazionale”. “Accanto alle istituzioni, ai palazzi del potere, ‘Il Messaggero’ ha tracciato un percorso di informazione come bene pubblico, elemento irrinunciabile della fisionomia democratica dell’Italia. I suoi giornalisti, la loro professionalità, autonomia e coraggio, sono elementi che hanno arricchito il dibattito pubblico e la partecipazione. Ai giornalisti, a tutti coloro che lavorano nel giornale, al direttore e all’editore, ai lettori – protagonisti tutti di questa impresa – va l’augurio piu’ intenso di buon lavoro”.
    L’informazione della ragione, “che separa i fatti dalle opinioni” contro una deriva informativa, provocata anche dai fatti ‘non ordinari’ come il Covid e la guerra in Ucraina, nella quale le persone più deboli sono portate “a non verificare razionalmente quanto proposto e ad ascoltare chi urla più forte, slogan di facile aspirazione o peggio il fai da te delle informazione”. L’editore Francesco Gaetano Caltagirone racconta così la filosofia che ispira Il Messaggero in occasione delle celebrazioni per i 145 anni dalla nascita. Un lavoro, quello dei giornalisti del quotidiano, “sentito come una missione”. “Abbiamo sempre ritenuto importanti per il giornale principalmente, l’indipendenza, l’identità e la ragione. Questo terzo aspetto più delicato per l’affievolirsi di una parte del pubblico di mettere la ragione al centro di ogni giudizio”, ha detto Caltagirone aggiungendo anche che tra le caratteristiche che si impongono ci sono anche “prudenza e la moderazione” Nel suo intervento l’editore ha delineato anche le ‘sfide’ del quotidiano. “Le sfide sono molte e il Messaggero se ne farà carico come dovere verso i lettori e la collettività”, ha detto ricordando che “Roma con tutto quello che significa di eccezionale nella storia dell’Umanità è al centro del Messaggero: Roma è dove ha sede il Vaticano, è il giornale di Roma e vuole essere il giornale che tutto il mondo consulta per quanto riguarda la santa sede”. Così dopo il ringraziamento a Papa Francesco per lo speciale rapporto che lo lega al quotidiano (“i più sinceri auguri di una ripresa completa”), l’editore ha accennato al Giubileo che “potrà essere un evento spirituale, potrà essere un rilevante un fatto economico, che influirà sul rilancio della città” e nel quale il quotidiano “vorrà dare tutto il contributo possibile per il successo dell’evento”. Tra le sfide c’è poi l’innovazione. “Le cose cambiano rapidamente – ha detto Caltagirone – ormai i lettori digitali sono molti di più di quelli cartacei, viviamo una rivoluzione. Soprattutto i cambiamenti oltre che rapidi sono frequenti, e richiedono molte energie e nuove risorse. C’è un divario generazionale sull’informazione che occorre coprire pena il declino”.   

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    Gestazione per altri, scontro dentro e fuori dal Parlamento

    Proteste in piazza, davanti a Montecitorio, e cartelli in Aula. Parte in questo modo l’iter parlamentare della controversa proposta di legge sulla maternità surrogata reato universale. La maggioranza, con Fratelli d’Italia in testa, difende il provvedimento, su cui a Montecitorio si è tenuta una discussione generale in un’aula vuota, come accade nelle giornate in cui non siano previste votazioni. “Si tratta di estendere la punibilità di una condotta commessa all’estero che è già considerata reato nel nostro ordinamento”, spiega la relatrice, Carolina Varchi di Fdi. 

    Magi: ‘Gestazione per altri reato universale? Inapplicabile’

    “Sulla assoluta pericolosità di questa condotta nei confronti delle donne e nei confronti delle relazioni sociali la nostra Corte costituzionale ha chiarito in più di una circostanza che questa pratica offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane. Quindi è una scelta di coerenza interna quella che il legislatore decide di compiere nel momento in cui affronta l’esame di questa legge”. Ma il centrosinistra non ci sta. 

    Gestazione per altri, a Roma la manifestazione ‘Genitori! Non criminali’

     
    “E’ possibile che il ministro ‘garantista’ Nordio non riesca a dire nulla su questo obbrobrio giuridico della GPA reato universale? Fermatevi, non c’è alcun bel mondo antico da difendere, che non era per niente bello per le donne, e soprattutto che non tornerà”, dice Benedetto Della Vedova di +Europa, il cui collega di gruppo Riccardo Magi ha esposto un cartello in Aula con la scritta “Genitori! Non criminali”.Lo stesso cartello che veniva esposto poco prima dai manifestanti davanti a Montecitorio. “Con questa legge assistiamo ad un attacco pesantissimo alle famiglie arcobaleno ed alla comunità Lgbt. Dei bambini a Fdi non frega assolutamente nulla”, attacca Alessandro Zan del Pd. “Perchè Giorgia Meloni non ha trattato Elon Musk da criminale invece di trattarlo come un capo di Stato? Siccome è etero e ricco – continua Zan- per lui (che ha utilizzato la pratica dell’utero in affitto) si sono chiusi non uno ma due occhi, invece di dire che è un criminale sulla base di questa legge che è un abominio giuridico”. Anche i 5 stelle parlano”abominio giuridico”. “Siamo genitori, non criminali” la frase sui cartelli degli attivisti in piazza, e tra di loro anche i deputati di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova.

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    Comunità ebraica Roma,nessun presidente eletto, decide Consiglio

    (ANSA) – ROMA, 19 GIU – Si chiudono senza l’elezione del
    presidente le elezioni della comunità ebraica di Roma. Nessuna
    delle tre liste candidate, infatti, ha raggiunto il quorum del
    45% che consente di esprimere direttamente il presidente. Sarà
    dunque ora il nuovo Consiglio a prendere questa decisione.   
    Al termine degli scrutini la lista più votata è risultata
    “Dor Va Dor” guidata da Victor Fadlun con il 37,87% delle
    preferenze. A seguire la lista “Per Israele” di Antonella Di
    Castro (cui faceva parte la presidente uscente Ruth Dureghello)
    con il 36,27% e infine “HaBait” di Daniele Regard con il
    25,86%. Il nuovo Consiglio, che dovrà riunirsi entro 15 giorni
    per eleggere il presidente, sarà composto da 10 seggi di “Dor Va
    Dor”, 10 di “Per Israele” e 7 di “HaBait”. A votare sono stati
    3.240 ebrei romani con un’affluenza del 33,6%. (ANSA).   

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    Schlein, chi non condivide la linea lo ammetta, senza scuse

    (ANSA) – ROMA, 19 GIU – “Quando sento che non c’è una linea
    politica sorrido, di contenuti siamo pieni ma siamo bravi a
    coprirli con le divisioni interne. Se a qualcuno questa linea
    non piace lo ammetta e non trovi altre scuse. Chi cerca
    l’incidente ogni giorno mi troverà sempre dall’altra parte”. Lo
    ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione
    introduttiva alla direzione in corso al Nazareno. (ANSA).