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    Da Mattarella Gran Croce a Sami Modiano

     Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato Sami Modiano, testimone diretto degli orrori di Auschwitz, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica.    In occasione del suo 90º compleanno, che cade oggi, il presidente Mattarella ha fatto pervenire a Sami Modiano i suoi auguri più sentiti. Lo ha reso noto il Quirinale.    

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    Palamara: 'Non lascio la magistratura'

    “Il mio obiettivo prioritario è difendermi nel processo e non lasciare la magistratura”: così Luca Palamara in un’intervista a Radio Radicale ha risposto se fosse pronto a scendere in politica. Alla domanda se abbia paura dei propri giudici nel procedimento disciplinare che si terrà la prossima settimana, Palamara ha invece risposto: “Ho fiducia nel sistema e credo sia interesse di tutti, non solo mio che mi trovo dall’altra parte, che il giudizio si esplichi” secondo le regole dello stato di diritto”; si tratta di “come esplicare al meglio il diritto di difesa”.
     “Penso che questo sistema, con le vicende che sono emerse che vedo con dolore legate al mio nome, hanno segnato un punto di non ritorno”, ha detto Luca Palamara con riferimento alle correnti della magistratura.    Palamara ha anche sottolineato che “il carrierismo sfrenato fa perdere la bussola, probabilmente anche a me”. “Che le correnti siano state al centro, il motore, della vita interna della magistratura….nulla si muove all’interno della magistratura se la corrente non lo vuole. E’ il momento di guardare a chi è rimasto fuori da questo meccanismo?”, si chiede Palamara.
    Palamara davanti al procedimento disciplinare vuole “contestare che le interferenze” a lui attribuite “non sono tali avendo parte fatto parte di un sistema, quello delle correnti, che a torto a ragione caratterizza l’organizzazione interna alla magistratura”. Lo ha detto lo stesso Palamara in un’intervista a Radio Radicale aggiungendo: “Non è mio intendimento fare ‘muoia Sansone con tutti i Filistei’ ma piuttosto un ragionamento serio e approfondito di come il potere delle correnti abbia influenzato non solo la vita interna della magistratura ma la vita politica del Paese”.
    “Sono determinato a chiarire tutto”: lo sottolinea Luca Palamara riferendosi al procedimento disciplinare a suo carico e per il quale ha chiamato 133 testi.
        “Prendere le distanze” dalle correnti? Qualcuno potrebbe dire: “Prima hai mangiato in quel piatto e ora, non voglio dire una cosa volgare, fai lo schizzinoso. Chiunque mi ha conosciuto negli anni sa che ho sempre sviluppato uno spirito critico, sono sempre stato fortemente convinto che quel sistema doveva cambiare”, ha detto a Radio Radicale riferendosi al sistema delle correnti.
        Ci sono “due anime interne alla magistratura: la prima, e maggioritaria, pensa che tutto sia possibile risolvere con l’autoriforma e chi invece ritiene che l’autoriforma non può risolvere tutto e debba entrare la politica”. “Io penso che il meccanismo dell’autoriforma non sia la strada risolutiva di tutti i problemi” fermo restando che “la riforma debba mettere al centro il grande tema dell’indipendenza della magistratura”.
    “C’è un sistema di proprietà all’interno della magistratura – afferma Palamara -, le correnti sono proprietarie della magistratura. E’ un sistema superato? Penso che bisogna attentamente fare una riflessione” pensando anche che “indubbiamente penalizza chi è esterno” a questo sistema. 
    Era stato deciso di “accentuare i poteri di una sola persona, pensando che si potessero risolvere i problemi” è invece è sorta “una serie di ulteriori problematiche” e questo “ha aumentato l’incidenza e l’influenza del Procuratore della Repubblica nella vita politica del Paese.    Occorre una seria e approfondita riflessione”: lo ha detto il magistrato con riferimento al ruolo dei procuratori capo.

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    'Ndrangheta, scarcerato colonnello Cc

    (ANSA) – CATANZARO, 18 LUG – La Corte di Cassazione ha dichiarato l’annullamento senza rinvio dei reati per i quali era stato arrestato il colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli, ex comandante del Reparto operativo di Catanzaro, disponendone l’immediata liberazione. Naselli, difeso dagli avvocati Giuseppe Fonte e Gennaro Lettieri, era stato arrestato nel dicembre scorso nell’ambito dell’operazione ‘Rinascita Scott’, con l’accusa di violazione di segreto d’ufficio. “Termina qui la vicenda cautelare e probabilmente anche processuale – commenta l’avvocato Fonte in una nota – del colonnello Naselli. La decisione di annullamento senza rinvio, anche in assenza di deposito della motivazione, è indicativa della insussistenza giuridica dei fatti contestati al Naselli. E’ molto triste la presa d’atto che, per avere ragione sulla illegittima privazione della libertà di un uomo, si sia dovuto ricorrere alla Corte di Cassazione”.   

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    Fase 3: Salvini, proroga emergenza? Lega farà barricate

    “Se il Governo pensa di prorogare lo stato di emergenza a fronte di un’emergenza sanitaria ormai inesistente, la Lega farà le barricate dentro e fuori il Parlamento”. Lo ha detto a Matera il leader della Lega, Matteo Salvini, inaugurando la nuova sede provinciale del partito.
    Secondo Salvini, la proroga dello stato di emergenza rappresenterebbe “un danno economico enorme per tutta l’Italia: solo annunciare che potremmo ritornare a chiudere significa essere in malafede”.   

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    Liguria, Grillo sente Crimi: 'Avanti con Sansa'

    Il M5s scioglie la riserva sulla candidatura di Ferruccio Sansa in Liguria: il sostegno viene confermato dopo contatti tra Beppe Grillo, Vito Crimi e Luigi Di Maio. Secondo fonti M5s Grillo avrebbe fatto trapelare fin dalla scorsa settimana alcuni dubbi e perplessità sarebbero state espresse, nei colloqui interni al Movimento, anche da Di Maio.
    I contatti di questa mattina, confermati da fonti qualificate, sembrano aver dato il via libera alla candidatura. “E’ il meno peggio”, avrebbe osservato Grillo. Chi è vicino a Di Maio assicura che il ministro rispetta le scelte del Movimento, nella convinzione che si debba lavorare “uniti e compatti”.
    Dunque i pentastellati sciolgono le riserve. E anche Sansa conferma di aver parlato con il capo politico dei 5 Stelle Vito Crimi. “Sì ci siamo sentiti – dice all’ANSA -. Ha detto che il Movimento ha scelto compatto sia a livello regionale che nazionale, che sono molto contenti”, “sapevano quando mi hanno scelto che sono un giornalista rompiscatole: le ho rotte al Pd, ai 5s è un po’ la mia ragione sociale. Sono tranquillissimo”.
    Anche il fondatore del M5S Beppe Grillo ha sentito al telefono il capo politico Vito Crimi e gli ha confermato il sostegno alla candidatura di Ferruccio Sansa alla presidenza della Liguria.

       

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    Regionali: Crimi, avanti su Laricchia in Puglia

    “Contrariamente a quanto riportano i falsi ‘retroscena’ e ricostruzioni che stanno circolando al solo scopo di indebolire questo governo, non ci sarà alcun incontro per chiedere un passo indietro ad Antonella”. Lo scrive su Facebook Vito Crimi, capo politico del M5s, in un lungo post sulla candidata del Movimento alle elezioni in Puglia, Antonella Laricchia.
    “La Puglia ha bisogno di un cambiamento vero – è la premessa – Non il solito valzer fra partiti di destra e sinistra che si scambiano poltrone senza cambiare nulla, ma una reale inversione di rotta, che consenta a questa meravigliosa regione di valorizzare appieno le sue bellezze naturali e le sue risorse, e di liberare le sue immense potenzialità per venire finalmente incontro alle esigenze dei cittadini”.   

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    Azzolina, la scuola riaprirà il 14 settembre e sfido Salvini in tv

    LA scuola riaprirà regolarmente il 14 settembre ed escludo nuovi lockdown. Mi attaccano ma ora vado in tv e spiego io, adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima. Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Sono pronta ad un confronto televisivo con Salvini sulla scuola”. Lo dice la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina all’Huffington post aggiuungendo: “Sono donna, sono un ministro Cinque stelle, sono giovane, c’è l’idea che noi M5s siamo incompetenti, anche se io ho due lauree, l’abilitazione all’insegnamento, specializzazioni. Adesso, anche basta. In realtà, la scuola viene usata per prendere consenso elettorale e se restiamo così non cambierà mai nulla. E invece è una cosa serissima. Siccome oggi la scuola parla alla metà delle famiglie del Paese, a 8 milioni di studenti, a un milione 250mila circa di lavoratori, questo fa sì che ci sia un’attenzione forte, ma che in passato non c’è stata. In realtà stiamo facendo cose meravigliose per la scuola italiana, a partire dalla digitalizzazione delle graduatorie provinciali che danno anche ai giovani la possibilità di iniziare il percorso all’insegnamento, giovani sempre maltrattati”.
    “Non ci sarà più un lockdown generalizzato come quello che c’è stato – ha evidenziato la ministra – siamo molto più pronti. Nelle linee guida riportiamo quel che il ministero della Salute ha detto si deve fare se si dovessero verificare contagi nelle scuole. Ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti, a partire dalla misurazione della temperatura a casa. Se un bambino ha 37,5 non lo mettiamo sugli autobus, non lo facciamo uscire da casa, non mettiamo in pericolo gli altri. Prevenzione e precauzione”, prosegue Azzolina. “Ho voluto la nomina di Arcuri per velocizzare le tempistiche. Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto Semplificazioni e lì ci sono i poteri da commissario straordinario per Arcuri per avviare immediatamente tutto. Ma anche qui solo polemiche. Prima ci portano ad esempio la bella scuola dei paesi scandinavi, poi quando proviamo a rendere più bella la scuola in Italia solo chiacchiere. I nuovi banchi serviranno a costruire una scuola innovativa”, spiega ancora la titolare del dicastero di viale Trastevere. “Stiamo, intanto, scrivendo le linee guida sulla didattica a distanza per colmare il vuoto che c’era. Poi si penserà al contratto nazionale. Le reggenze dei presidi non finiranno ma saranno di numero inferiore perché assumeremo altri dirigenti scolastici”, conclude.
    “Nel decreto Rilancio c’è un’enorme novità sfuggita quasi a tutti: sulle classi più numerose possiamo iniziare, compatibilmente con gli spazi, a derogare. Non possiamo eliminare le classi pollaio in un mese e mezzo, ma è l’inizio di un processo. Quando arriveranno i soldi del Recovery Fund li utilizzeremo anche per questo obiettivo: edilizia scolastica, meno alunni per classe e innovazione didattica, come ci chiedono gli studenti”, ha aggiunto la Azzolina.
    La reazione della ministra arriva dopo le parole di Francesco Sinopoli segretario Flc Cgil scuola. “Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene – ha detto il sindacalista – bisognerebbe essere onesti. A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza”. Così Francesco Sinopoli segretario Flc Cgil scuola.Sinopoli ha parlato nel corso della conferenza stampa “La scuola si fa a scuola” promossa da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola.
    “La preoccupazione che sta nascendo è che poichè il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza. Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse. Abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza”, ha concluso il sindacalista.
    Sul tema scuola è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini. “Nessuna certezza per insegnanti e maestre, presidi e sindaci, studenti e famiglie. Siamo a metà luglio e non si sa nulla: non è possibile avere un ministro così incapace! Azzolina bocciata!”.