More stories

  • in

    Regeni: Fico, situazione intollerabile, cambiare strategia

    Se non ci sono risultati, occorre un cambio di passo, di strategia. Il presidente della Camera Fico interviene così dopo gli ultimi sviluppi sul caso Regeni: ‘Abbiamo ricevuto uno schiaffo – riflette – e non capisco come l’Italia non abbia una reazione forte e immediata per arrivare alla verità. E’ una situazione intollerabile’. Alla cerimonia del Ventaglio, Fico affronta numerosi argomenti, e dopo l’accordo europeo sottolinea il ruolo centrale del Parlamento che, spiega, deve dare un atto di indirizzo che dica come spendere i fondi del Recovery fund, indicando quali priorità. Sul caso Regeni, sottolinea Fico, “sono state provate tante strategie che non hanno funzionato. Vanno ripensate dal governo. Spero che ci siano passi in avanti ma fino ad ora non ci sono stati. Non posso io indicare quale sia la strategia, ho delle idee ma vedre.
    Il presidente della Camera durante la cerimonia ha parlato anche del Recovery Fund: “Il Parlamento deve dare un atto di indirizzo che dica come spendere i fondi del Recovery fund, indicando quali priorità. Il Parlamento ha il ruolo centrale e prioritario. Troveremo gli strumenti migliori ed adeguati per un atto di indirizzo importante. Qui ci giochiamo il futuro dell’Italia”. “Il risultato raggiunto dall’Italia a Bruxelles – sostiene Fico – è un momento di svolta: ora come Paese dobbiamo avere la capacità di progettare, di saper spendere fino in fondo e di avere una visione di quello che l’Italia dovrà essere da ora ai prossimi 20 anni. Sono convinto che abbiamo davanti una sfida epocale e dobbiamo saperla cogliere, governo e Parlamento”.
    “Noi siamo ad un bivio e possiamo avere o un’ Italia che cresce e diventa florida o un’Italia che ha solo fatto più debito e non ha sfruttato l’opportunità che aveva. Quindi occorre grande responsabilità e tutta la classe politica deve essere all’altezza per raccogliere la sfida”.   

  • in

    Pd, Cdm impugna riparti Piemonte

    (ANSA) – TORINO, 23 LUG – “Nel corso della discussione sul Riparti Piemonte il nostro Gruppo ha, più volte, evidenziato che nel testo erano presenti profili di illegittimità, ma le nostre parole sono rimaste inascoltate. Nella notte il Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge piemontese, avanzando rilievi su cinque articoli in tema di turismo, commercio, semplificazione e edilizia”. Lo rende noto il presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale del Piemonte, Raffaele Gallo.    “Avevo affermato – prosegue Gallo – che il Riparti Piemonte sarebbe stato un fuoco di paglia che avrebbe lasciato i piemontesi nel buio di una crisi lunga e profonda, oggi si certifica che era anche una legge sbagliata e contro le norme nazionali! Le tanto sbandierate semplificazioni che dovrebbero rilanciare l’edilizia sono una deregulation totale e rischiano di rovinare l’ambiente e il paesaggio e lo Stato ha evidenziato come entrino in conflitto con le norme nazionali poste alla base della tutela del paesaggio”.    “Ora perderemo altro tempo per correggere, ancora una volta, errori che si sarebbero potuti evitare e che dimostrano l’incapacità di governare del centrodestra! A tutto questo si aggiunge il pasticcio del bonus per i dipendenti della Sanità che speriamo possa essere risolto in tempi rapidi dal ministro Speranza”, conclude Gallo. (ANSA).   

  • in

    Coronavirus: De Luca, chiusura per negozi che non usano le mascherine

    “È pronta una nuova ordinanza per la chiusura dei negozi dove non solo gli addetti, ma anche i clienti, non usano le mascherine di protezione”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo – ha aggiunto De Luca – a settembre, con la ripresa delle scuole, si rischia la ripresa del contagio e a quel punto si dovrà chiudere tutto”.
    Alla consegna del primo treno “Rock” di Trenitalia, Vincenzo De Luca dedica quasi metà del suo intervento alle mascherine anti-Covid-19 ed ai rischi di una ripresa dell”epidemia. “EAV e le altre aziende di trasporto regionale – ha detto il presidente della Campani a- debbono seguire l’esempio di Trenitalia, e bloccare i mezzi dove ci sono passeggeri senza mascherina.Bisogna indicarli all’Indignazione pubblica – ha aggiunto De Luca – sono cafoni incivili, che mettono a rischio la salute degli altri “. “Se il Governo apre, com’è giusto, alla mobilità interregionale dobbiamo prevedere comportamenti responsabili da parte dei cittadini. Altrimenti avremo un ritorno del contagio a settembre”.   

  • in

    Recovery Fund, non c'è diritto di veto dei paesi membri

     Sull’applicazione della procedura dell’accordo sul Recovery Fund non c’è diritto di veto dei Paesi membri. E’ quanto viene di fatto sottolineato nel parere legale del servizio giuridico del Consiglio Ue che, a quanto si apprende, la delegazione italiana ai negoziati di Bruxelles ha chiesto che venisse allegato al testo dell’accordo.    “La delegazione italiana aveva acquisito parere legale del servizio giuridico del consiglio e ha preteso venisse allegato.    Il documento conferma piena competenza delle prerogative della Commissione. Questo significa nessuna possibilità di veto in nessuna fase della procedura”, spiegano infatti fonti italiane.    Nel documento si sottolinea che la commissione Ue ha il potere di “dare esecuzione al bilancio e ai programmi di gestione”, “sotto la propria responsabilità” e “in conformità ai principi della buona gestione finanziaria”. E, si spiega nel testo, le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 17-20 luglio “non toccano i poteri che i Trattati conferiscono alla commissione”. 

  • in

    Gb: principe George compie 7 anni, diffuse due foto

    In occasione del suo settimo compleanno, due foto del principe George sono state oggi diffuse Kensington Palace, precisando i suoi genitori, i duchi di Cambridge, sono “felici” di condividerle.    Si tratta di due fotografie scattate da sua madre, in cui il futuro re guarda alla fotocamera sorridendo. Risalgono all’inizio di luglio e , secondo Bbc News online, è probabile che le foto siano state scattate nella loro casa di Norfolk.    Il principe George, pronipote della regina Elisabetta, sarà il 43/mo monarca da quando Guglielmo il Conquistatore ottenne la corona d’Inghilterra nel 1066 se, come previsto, salirà al trono dopo suo nonno, il Principe di Galles, e poi suo padre, il Duca di Cambridge. (ANSA).   

  • in

    Fase 3: Faraone (Iv), 'Riaprire confini a coppie binazionali'

    “Il Governo valuti l’opportunità di riaprire i confini a tutte quelle coppie binazionali che hanno una relazione duratura e debitamente provata, nei cui confronti l’emergenza epidemiologica e le conseguenti restrizioni hanno determinato una separazione de facto”. Lo chiede Davide Faraone, Presidente dei senatori di Italia Viva, depositario di una interrogazione scritta al Ministro delle infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli. “Le misure restrittive del Coronavirus – spiega – imposte in tutto il mondo hanno interessato non solo le imprese e i viaggi di piacere, ma hanno anche separato famiglie e fidanzati. Passare attraverso una crisi sanitaria, una crisi finanziaria, una pandemia, un momento mentalmente impegnativo come questo senza essere in grado di vedere il proprio partner è straziante. Alcuni Paesi hanno già adottato misure finalizzate a consentire il ricongiungimento delle coppie transfrontaliere: tra questi, l’Olanda che ha deciso di allentare il divieto di ingresso alle condizioni per l’ingresso di persone care da paesi terzi che intrattengono relazioni interurbane con qualcuno dei Paesi Bassi, a partire dal 27 luglio, la Danimarca ha aperto i confini ai partner residenti nei Paesi scandinavi o in Germania, mentre la Repubblica Ceca ha adottato un puntuale protocollo per far rientrare nel Paese i partner legati a cittadini cechi da una relazione duratura, documentalmente provata. Centinaia e migliaia di coppie hanno il diritto di potersi sostenere in questi tempi difficili e sono pronte a prendersi le proprie responsabilità, seguendo tutte le misure necessarie, come quarantena, test, protezioni. Riteniamo giusto promuovere opportuni accordi tra le compagnie aeree e le autorità indipendenti competenti nel settore al fine di elaborare protocolli organizzativi e sanitari, nel rispetto delle vigenti norme igieniche e di sicurezza, che consentano il ricongiungimento di coppie transfrontaliere legate da una relazione stabile e adeguatamente provata, impossibilitate a riunirsi in questi mesi a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Chissà cosa ne pensa il governo?”, conclude. 

  • in

    Da Maastricht a Nizza, i vertici che hanno fatto la storia dell'Unione

     “La più importante decisione economica dall’introduzione dell’euro”: in questa frase, twittata dal commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni all’alba di martedì, è racchiusa la portata di quanto avvenuto al vertice straordinario di Bruxelles. Da dove è giunto il via libera alla prima significativa operazione di condivisione del debito a livello Ue, una tappa storica nel cammino dell’Ue avviato con il trattato di Maastricht.
    Ecco i più importanti summit che dal ’92 hanno segnato questo percorso.
    – Maastricht ’92. L’omonimo Trattato viene approvato dai leader dei 15 Paesi partner nel vertice che si svolge in dicembre nella cittadina olandese. Rappresenta l’atto di nascita dell’Unione, fino ad allora Cee, e l’inizio del cammino che nel 2002 porterà l’euro nelle tasche dei cittadini di molti Paesi europei. Il Regno Unito, la Svezia e la Danimarca ottengono la cosiddetta clausola dell’opting out, ovvero la possibilità di non adottare la moneta unica anche avendone i requisiti.
    – Bruxelles ’98. Il 3 maggio il Consiglio Europeo decide che l’Italia e altri dieci Paesi rispettano i parametri fissati dal Trattato di Maastricht per adottare l’euro.
    – Nizza 2000. Alla fine di una maratona durata quattro giorni e quattro notti, dal 7 all’11 dicembre, i capi di Stato e di governo dell’Unione riescono a trovare un’intesa sul Trattato che prenderà il nome della città francese. L’accordo stabilisce le riforme delle istituzioni europee e dei sistemi di voto in vista dell’ingresso nell’Unione di un nuovo cospicuo gruppo di Paesi candidati. Va in scena una battaglia che vede il gruppo dei ‘piccoli’ Paesi, capitanati da Belgio e Portogallo, confrontarsi con i grandi. Con Nizza viene introdotto il meccanismo delle cooperazioni rafforzate.
    – Lisbona 2007. A dicembre si firma nella capitale lusitana il Trattato che chiude una tormentata stagione iniziata nel 2003 per varare una Costituzione europea. Iniziativa naufragata in seguito ai ‘no’ giunti dai referendum svoltisi in Francia e Olanda. A Lisbona si cerca di andare oltre questo fallimento varando riforme importanti tra cui l’ampliamento sostanziale dei poteri di co-decisione del Parlamento europeo e la nascita della presidenza permanente del Consiglio Europeo.