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    Conte proroga emergenza, 'non è autoritarismo'

    La proroga dello stato di emergenza non è “una torsione autoritaria”, è una misura “legittima e inevitabile perché il virus continua a circolare”. Il premier Giuseppe Conte, in Aula a Palazzo Madama, formalizza la decisione del governo e della maggioranza di prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. In una lunga “arringa” prima del voto del Senato, Conte elenca tutti i presupposti giuridici ed empirici che portano l’esecutivo a tenere quella cornice normativa che permette di intervenire “con tempestività ed efficacia” e di completare quanto finora fatto. Ma il premier non convince le opposizioni. Fi, Lega e Fdi tornano a compattarsi contro la proroga e Matteo Salvini, nel pomeriggio, chiama il presidente Sergio Mattarella per urlare il suo “sconcerto”.
    Alla fine il Senato da’ il via libera alla proroga, ma con solo 157, 125 contrari e 3 astenuti, mentre Mattia Crucioli, già in passato in dissenso con il M5S, vota contro il suo gruppo. E votano contro anche due ex M5S, Carlo Martelli e Lelio Ciampolillo. La mozione dell’opposizione viene bocciata ( preclusa e non votata) nella parte che dice no alla proroga ma approvata nella passaggio che chiede il coinvolgimento delle regioni con 281 sì e 3 astenuti.
    Conte si presenta a Palazzo Madama dopo aver concordato la proroga in mattinata nel Consiglio dei ministri. Non è il premier, formalmente, ad indicare la data del 15 ottobre, che invece viene scritta nero su bianco in una risoluzione di maggioranza, frutto anche di un compromesso tra la linea più dura, che propendeva per la proroga al 31 ottobre e chi, anche in maggioranza, avrebbe preferito fissarne la fine a fine settembre. Il capo del governo arriva a Palazzo Madama consapevole della trincea dell’opposizione. Anche di quella più dialogante, Forza Italia. “La tenuta del governo sarà avvantaggiata” dallo stato di emergenza sottolinea in Aula Anna Maria Bernini mentre alla Camera, Mariastella Gelmini spiega come la decisione faccia apparire “l’Italia come un Paese malato”. E ad accendere il centrodestra c’è anche la questione migranti, destinata a crescere visto il forte stato di instabilità economica della Tunisia.
    Conte, punto per punto, nel suo intervento tenta di confutare le tesi dell’opposizione. “Lo stato di emergenza non dà potere di emanare i Dpcm, che solo una norma di rango primario può dare”, sottolinea il premier difendendo la legittimità giuridica dello stato di emergenza, benché non sia previsto espressamente dalla Costituzione. “Dal 2014 ad oggi è stato dichiarato lo stato di emergenza 150 volte e 84 volte è stato prorogato”, ricorda il premier illustrando le diverse, “necessarie”; conseguenze che ha la misura: dal mantenimento delle ordinanze emanate dalla Protezione al potere di coordinamento affidato allo stesso Borrelli, fino ai poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, governatori delle Regioni compresi. Tra le misure che perderebbero effetto senza la proroga, “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento”, puntualizza il premier. Non solo. Lo stato di emergenza, spiega il premier, permette anche al commissario Domenico Arcuri di provvedere alle misure straordinarie per la scuola, come l’acquisto dei banchi.
    Insomma, per Conte lo stato di emergenza è il presupposto per provvedere con “tempestività ed efficacia”. Anche perché, ricorda più volte il premier, gli effetti del Covid “sono circoscritti e contenuti ma non esauriti”, è la premessa del premier. Ma il suo tentativo va a vuoto. “Conte mente, in una deriva liberticida”, è la stoccata che Giorgia Meloni sferra proprio mentre parla Conte. E Salvini, nel pomeriggio, protesta direttamente con il Quirinale. “Senza emergenza non c’è stato di emergenza”,. attacca il leader della Lega che, da qualche giorno, ha intrapreso una vera e propria crociata “negazionista”. E l’ex vicepremier parla in Aula senza mascherina proprio nel giorno in cui i senatori Questori avviano un’istruttoria sulla conferenza stampa di ieri alla biblioteca di Palazzo Madama, quando il leader leghista si è rifiutato di indossare il dispositivo di protezione. “Parole motivate dall’ideologia”, sottolinea Conte che, cosa quasi mai successa finora, decide di replicare alle opposizioni. Irritato e deluso da una polemica che nel governo non si fatica a definire meramente “strumentale”.   

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    Doppia preferenza Puglia non approvata

    (ANSA) – BARI, 29 LUG – Il Consiglio regionale pugliese non ha approvato nemmeno questa volta la doppia preferenza di genere, nell’ultima seduta prima delle vacanze estive e della pausa che precede le elezioni regionali di settembre. Nella notte, dopo una lunga e accesa discussione tra maggioranza e opposizione, il centrosinistra ha deciso di abbandonare l’Aula facendo cadere il numero legale, una scelta annunciata dal capogruppo Pd, Paolo Campo, dopo l’approvazione con voto segreto di un emendamento dell’opposizione che avrebbe stoppato la candidatura dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, capo della task force pugliese anti-Covid, prevista in una lista di centrosinistra a sostegno del governatore Michele Emiliano.    La seduta era cominciata con 5 ore di ritardo e i 2mila emendamenti presentati alla proposta di legge, quasi tutti di Fratelli d’Italia, che si si era poi detta disponibile al ritiro se fossero stati ritirati anche quelli di maggioranza e M5s, ma l’accordo politico non si è trovato, nonostante una sospensione dei lavori ad hoc. E’ proseguito così un ostruzionismo teso a indurre la maggioranza a ritirare emendamenti che avrebbero introdotto altre misure come l’obbligo delle percentuali di genere (60%-40%) nelle liste elettorali, pena l’esclusione dal voto.    “Piuttosto che stare qui a discutere del nulla – ha accusato Campo – è meglio affidarsi a quanto il Governo nazionale farà sostituendosi al Consiglio regionale”, come preannunciato nei giorni scorsi in una vera e propria diffida. Il presidente dell’Assemblea, Mario Loizzo, ha dovuto prendere atto delle numerose assenze tra i banchi della maggioranza e dichiarare la chiusura dei lavori. (ANSA).   

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    Cosa prevede lo stato emergenza

    Con l’approvazione della proroga dello stato d’emergenza da parte del Senato facciamo chiarezza su cos’è e cosa comporta questo istituto.
    Va ricordato che lo stato d’emergenza è regolato dalla legge 24 febbraio 1992 n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile) come da ultimo modificata dal D.L. n. 59/2012 (Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile), all’articolo 5 reca norme concernenti lo stato di emergenza e il potere di ordinanza ad esso connesso.
    QUANTO DURA – La durata massima dello stato di emergenza, pari a novanta giorni è prorogabile o rinnovabile di regola una sola volta – previa ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri – di ulteriori sessanta giorni.
    QUALI INTERVENTI PERMETTE – l’organizzazione e l’effettuazione degli interventi di soccorso e di assistenza ai soggetti colpiti dall’evento; la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati e dei beni culturali gravemente danneggiati; il ripristino delle infrastrutture e delle reti indispensabili per la continuità delle attività economiche e produttive e per la ripresa delle normali condizioni di vita. Per l’emanazione delle ordinanze da parte del Capo del Dipartimento della protezione civile è necessario acquisire l’intesa delle regioni territorialmente interessate
    SMART WORKING – Con il Dpcm del 25 febbraio è stato consentito di adottare lo smart working senza necessità degli accordi individuali previsti dalla legge (81/2017) nelle sei regioni più colpite dal Covid-19. Il Dpcm del 1° marzo ha consentito di adottare la modalità semplificata a tutto il territorio nazionale fino al 31 luglio. La nuova scadenza al 15 ottobre estende ulteriormente questa possibilità. Inoltre il decreto Rilancio ha riconosciuto il diritto allo smart working ai lavoratori con figli minori di 14 anni per tutta la durata dello stato d’emergenza.
    SCUOLA – Lo stato di emergenza, come ha spiegato il premier Conte in aula al Senato, permette al commissario Domenico Arcuri di provvedere alle misure straordinarie per la scuola, come l’acquisto dei banchi. Il provvedimento permetterà di acquistare tutto il materiale necessario(mascherine, gel, banchi, distanziatori di plexiglas), saltando alcuni passaggi per l’affidamento degli appalti che seguono percorsi agevolati.
    ZONE ROSSE – Con lo stato d’emergenza è possibile istituire delle “zone rosse” con divieti rigidi e controlli rafforzati. 
    STOP A INGRESSI DA ALTRI PAESI – Lo stato di emergenza consente, per motivi sanitari, anche di bloccare i voli da e per gli Stati ritenuti a rischio, oppure di limitare gli ingressi in da alcuni Paesi. In questo momento, non può entrare in Italia chi proviene (o è transitato) da 16 Paesi 
    NAVI PER LA SORVEGLIANZA DEI MIGRANTI – Con il permanere dello stato d’emergenza – ha ricordato Conte – “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”.
    CTS, PROTEZIONE CIVILE E GOVERNATORI – Con la proroga dello stato di emergenza non cessa il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come non decadono i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione. Resta attiva anche la funzione del Comitato tecnico scientifico. 
    PENSIONI – Con la conferma dello stato d’emergenza proseguirà anche per i mesi successivi ad agosto l’anticipo dei termini di pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento per gli invalidi civili: l’obiettivo è consentire un accesso contingentato e scaglionato presso gli uffici postali. La finestra prevista per la riscossione anticipata di agosto è dal 27 al 31 luglio.
       

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    Recovery fund, comitato affiancato da una task force tecnica

    Il Comitato interministeriale per gli affari europei sarà affiancato, per la gestione dei fondi europei, da una task force tecnica composta dal Comitato tecnico di valutazione – già previsto dal decreto istitutivo del Ciae – e da una cabina di regia parallela, presumibilmente con membri scelti anche dagli enti locali. E’ quanto avrebbe detto, secondo diverse fonti che partecipano alla riunione, il premier Giuseppe Conte intervenendo al Ciae.
     “Si lavorerà anche ad agosto – ha aggiunto il premier -, abbiamo tempi strettissimi. Non partiamo da zero, abbiamo un piano di rilancio già elaborato a livello di ministri e di forze di maggioranza. Abbiamo presentato il piano alla consultazione nazionale a Villa Pamphili. Dobbiamo partire non da zero ma da quel programma”. 
    “Ci predisponiamo a interloquire con il parlamento, nella consapevolezza che la responsabilità nell’elaborazione dei progetti e nel perseguire il disegno di politica economica e sociale del Paese spetta al Governo. Programma di tale portata che è giusto il pieno coinvolgimento del Parlamento. L’interlocuzione sarà sostanziale e non solo formale”, ha spiegato Conte.
    “Vorrei che tutti a questo tavolo – tutti i ministri e responsabili egli enti locali coinvolti – entrassimo da subito in una prospettiva che è l’unica giusta: dobbiamo affrontare una grande responsabilità, per noi stessi, per il Paese intero che ci guarda e per l’Europa: è una grande sfida. Abbiamo vinto la prima sfida, quella di contribuire come Italia tutti insieme a varare questa svolta – è la prima volta che in Europa si ragiona di debito comune, vengono emessi titoli – ed è evidentemente una grande responsabilità”. 
        “Noi saremo chiamati a risponderne nei confronti di noi stessi, dei nostri figli, delle prossime generazioni, di tutti i cittadini europei. La puntualità nell’elaborazione del piano è una condizione, una premessa indispensabile per poter accedere a questo piano europeo ma direi che non è sufficiente”, ha aggiunto.

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    Proroga emergenza al 15 ottobre Conte: 'Virus continua a circolare'

    Il Senato approva la mozione della maggioranza che proroga lo stato di emergenza fino al 15 ottobre con 157 sì, 125 contrari e 3 astenuti.Il Consiglio dei ministri è stato convocato mercoledì alle 20. Sul tavolo è atteso il via libera alla proroga dello stato di emergenza al 15 ottobre. ‘La proroga è inevitabile e legittima, il virus continua a circolare’, dice il premier Conte che invita maggioranza e opposizione alla ‘convergenza’ perché su questi temi ‘non si deve ragionare su logiche precostituite’. Pieno sostegno a Conte da Zingaretti. Critica la leader di FdI Meloni: ‘Pericolosissima deriva liberticida’.  Salvini a Mattarella: ‘Sconcerto per la proroga’.
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    “Ho visto alcuni interventi in particolare dell’opposizione colorati di venature polemiche e direi anche ideologiche, su un tema che mi ero permesso di classificare come una questione tecnica e giuridica. C’è stato qualche intervento che ha chiarito come nella nostra Costituzione non si ragiona di stato di emergenza. Ma non dobbiamo confondere il fatto che non ci sia un percorso ad hoc nella nostra Costituzione con il fatto che non bisogna adottare misure nel segno della tempestività e dell’efficacia. Quando si dice che nella Costituzione non c’è uno stato di emergenza non significa che questo sia illegittimo. Lo stato di emergenza è previsto. Dal 2014 ad oggi lo stato di emergenza è stato dichiarato 154 volte e prorogato 84″. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula del Senato.”La proroga dello stato d’emergenza è disposta da ragioni tecniche ma non volevo precludere una valutazione politica: in quest’aula tutti, il governo per primo e anche voi, siete chiamati a operare una valutazione politica”, spiega Conte nella replica in Aula al Senato. “L’appello alla maggioranza e all’opposizione è perché queste valutazioni nascano da queste basi tecniche per assicurare un obiettivo che è invece politico, cioè garantire la continuità operativa del sistema che abbiamo messo in piedi, per dare assistenza e sostegno e ripristino delle attività economiche e sociali. Vi sfido a interrogare i presidenti di Regione e confrontarvi con loro: vediamo se sono disponibili a dismettere queste misure di protezione”, dice all’opposizione.”Ognuno ha la sua opinione ma nessuno dovrebbe imputare con onestà intellettuale la volontà di prorogare paure e allarmismi o torsione autoritarie. Sin dall’inizio questo governo ha agito in piena trasparenza e garantismo, si è venuto a confrontare in Parlamento. Dal 18 maggio quando questo governo si è assunto la responsabilità di allentare le misure restrittive non si è parlato di allarme sociale. Stiamo mantenendo delle misure minimali di precauzione”.Dobbiamo partire più forti di prima, dobbiamo far ripartire i consumi, dobbiamo correre, e credo sia un obiettivo da condividere, a prescindere dalla maggioranza e d all’opposizione”, sostiene il premier nella sua replica.”Pur in assenza del vincolo normativo ritengo doveroso condividere con il Parlamento” la decisione della proroga dello stato di emergenza. Lo dice il premier al Senato.”La dichiarazione dello Stato di emergenza è prevista dal codice di protezione civile: la legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte Costituzionale. Costituisce il presupposto per l’attivazione di una serie di poteri e facoltà necessari per affrontare con efficacia e tempestività le situazioni emergenziali. Tra i poteri fondamentale è il potere di ordinanza, che consente norme in deroga a ogni disposizione vigente, nei limiti indicati dalla dichiarazione di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico e dell’Unione europea”. Dice il premier.”La proroga dello stato di emergenza è una facoltà espressamente prevista dalla legge ed è attivabile ove si renda necessaria la prosecuzione degli interventi. Questa esigenza si verifica quasi sempre. Lo stato di emergenza viene ordinariamente prorogato dal governo. Sarebbe incongruo sospendere bruscamente l’efficacia delle misure adottate se non quando la situazione è’ riconducibile a un tollerabile grado di normalità. Se questo è vero per eventi che si esauriscono una volta per tutte, come un terremoto, è ancor più vero per la pandemia”.L’emergenza Coronavirus ha “i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti”.Tra le misure che perderebbero effetto se non ci fosse la proroga dello stato d’emergenza “c’è anche il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”.”Se lo stato di emergenza non fosse prorogato cesserebbe il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come decaderebbe i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione. Verrebbe a cessare la sua funzione anche il Comitato tecnico scientifico. A questo occorre aggiungere che al 31 luglio sono prorogati numerosi termini normativi di rango primario e secondario”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato.”Dobbiamo essere consapevoli che se non prorogassimo” lo stato di emergenza, “cesserebbero di avere effetto le ben 38 ordinanze, di cui 4 al vaglio della Ragioneria, così come i conseguenti provvedimenti attuativi”, spiega Conte. “Ad esempio – cita il premier – decadrebbero le misure per la gestione delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone positive, il volontariato di protezione civile, il reclutamento di personale sanitario a supporto delle regioni e dei penitenziari, il numero verde, il pagamento dilazionato delle pensioni negli uffici postali, l’attivazione del sistema Gros, che è la centrale operativa remota di soccorso sanitario per cui in mancanza di posti letto in una regione, Gros interviene per la ripartizione e il trasferimento dei pazienti in altre regioni”.”Con la proroga dello stato di emergenza continueremo a mantenere in efficienza quel sistema di misure che rendono il nostro Paese più sicuro a beneficio degli italiani ma anche degli stranieri che vogliano visitare il Paese La scelta di prorogare lo stato di emergenza non può ritenersi lesiva della nostra immagine all’estero. Non vi è affatto questo rischio, anzi, è vero il contrario. L’Italia è vista da tutti come un Paese sicuro proprio grazie al sistema di monitoraggio e precauzione” messo in campo, sottolinea Conte.”Con questa decisione” di proroga dello stato di emergenza “consentiamo di prorogare gli effetti di misure necessarie e infine in base al principio di precauzione, adeguatezza e proporzionalità, ci predisponiamo a mantenere un cauto livello di guardia per intervenire con speditezza ove vi fosse un peggioramento della situazione”, afferma Conte.”Quest’accusa si fonda su un evidente equivoco. La proroga dello stato di emergenza sui poteri del presidente del Consiglio di emanare decreti. Il potere di emanare Dpcm è al momento correlato alla data del 31 luglio non perché ci sia una formale connessione tra Dpcm e stato emergenza ma perché questo prevede la norma di rango primario legittimante. La dichiarazione dello stato di emergenza è un presupposto di fatto ma non potrebbe in alcun modo legittimare l’adozione di Dpcm se non fosse affiancata da una fonte di rango primario”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato e spiegando che, quindi, per rinnovare il potere di emanazione di Dpcm oltre il 31 luglio, servirebbe “un decreto”.”La mia presenza qui dimostra la massima disponibilità del governo a interloquire col Parlamento e tenere conto delle indicazioni delle Camere con riferimento alla scelta di proroga” dello stato di emergenza. “Stamane in Consiglio dei ministri abbiamo inserito una mera informativa: non abbiamo assunto nessuna decisione. Dopo aver esaminato tutte le indicazioni e i pareri, incluso uno dell’Avvocatura dello Stato, è emerso l’indirizzo di limitarne l’estensione temporale al prossimo mese di ottobre”.”Mi rivolgo alle forze di maggioranza ma anche di opposizione, perché su questi temi non si deve ragionare su schieramenti precostituiti o logiche precostituite” e “resto fiducioso che possa maturare in quest’Aula con consapevolezza e piena assunzione di responsabilità una convergente valutazione positiva su questo decisivo passaggio da cui discendono rilevanti conseguenze per l’intera comunità nazionale”, sottolinea Conte.”Sono più di dieci milioni di persone che dovranno rientrare nelle scuole in massima sicurezza, obiettivo che richiede sforzo collettivo elevato, una grande sfida per il paese”.”Resto fiducioso che anche in quest’occasione possa maturare in quest’ Aula una convergente valutazione positiva da cui discendono importanti conseguenze anche a livello internazionale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte concludendo il suo intervento al Senato.”Condivido in pieno quanto detto dal Presidente Giuseppe Conte sullo stato di emergenza. Una misura utile: nessun allarmismo o drammatizzazione, ma il virus circola e dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti per contenerlo e fermarlo”. Lo scrive su Facebook, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.In un cordiale colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il leader del centrodesta Matteo Salvini ha espresso grande sconcerto e preoccupazione per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l’aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l’assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari. Salvini ha anche sottolineato il rammarico per l’ennesimo mancato coinvolgimento dell’opposizione sul decreto economico in votazione domani. Lo fanno sapere fonti della Lega. La telefonata è stata confermata dal Quirinale.”Sono scioccata. Conte sta sostenendo ora al Senato che senza lo stato di emergenza il Governo non è in grado di fare normalissimi decreti, decreti legge, ordinanze. Questa è una grossolana menzogna e una pericolosissima deriva liberticida. Dove vuole arrivare il Governo?”. Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

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    Eutanasia, Marcucci a Casellati: 'Calendarizzare ddl'

    “A distanza di quasi due anni, il monito della Corte Costituzionale sul fine vita, è rimasto inascoltato. Per questo chiedo alla Presidente del Senato Casellati di adottare ogni iniziativa di sua competenza affinché i disegni di legge sul tema possano iniziare il loro iter. La sentenza che ieri ha assolto Marco Cappato e Mina Welby segnala di fatto un vuoto disarmante del Parlamento. Chiedo anche a tutti i colleghi capigruppo, di maggioranza e di opposizione, di unirsi al mio appello”. Così il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci in una lettera alla presidente del Senato Casellati.   

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    Fase 3: Meloni, da Conte deriva liberticida

     “Sono scioccata. Conte sta sostenendo ora al Senato che senza lo stato di emergenza il Governo non è in grado di fare normalissimi decreti, decreti legge, ordinanze.    Questa è una grossolana menzogna e una pericolosissima deriva liberticida. Dove vuole arrivare il Governo?”. Lo scrive su twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.    

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    Noi denunceremo, Bocelli venga a Bergamo

    (ANSA) – BRESCIA, 28 LUG – “Che si faccia un convegno di questo tipo in un luogo istituzionale è un ulteriore sfregio a tutti i morti che ci sono stati e un ulteriore schiaffo a tutti i parenti delle vittime che stanno chiedendo verità”. Così Luca Fusco, il presidente del Comitato Noi denunceremo che ha depositato decine di denunce in Procura a Bergamo sui decessi durante la pandemia, interviene sulla conferenza indetta ieri al Senato, sul tema del Covid, che ha visto la presenza di Vittorio Sgarbi e di Matteo Salvini, oltre che di Andrea Bocelli.    “Non sorprende che nessuno dei presenti al convegno di ieri venga da Bergamo o Brescia” ha aggiunto Fusco. “Sono molto amareggiato perché neanche 35.000 morti in 5 mesi, di cui 16.000 in Lombardia, e 11.500 nelle sole Bergamo e Brescia, sono bastati per far sì che alcune autorità politiche prendessero atto del problema e degli errori commessi. Vorrei invitare Bocelli, che ho sempre apprezzato come artista, a venire a Bergamo e Brescia quando lo vorrà. Sono certo che cambierà idea su molte cose”. (ANSA).