More stories

  • in

    Regionali: Marche 'laboratorio' Pd-M5s tra spinte e altolà

    (ANSA) – ANCONA, 14 AGO – “Sapevo che a Pesaro avremmo anticipato i tempi con Francesca Frenquellucci e i 5stelle pesaresi. Tra l’altro le cose qui stanno andando molto bene. Ora basta tentennamenti, si faccia l’alleanza nelle Marche per Maurizio Mangialardi Presidente. I 5stelle diventino protagonisti di un progetto di rinascita della Regione dopo l’emergenza Covid: ticket Mangialardi-Mercorelli e andiamo a vincere”. Così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali- Autonomie Locali Italiane, spinge per il ‘laboratorio Marche’ dopo il via libera dalla piattaforma Rousseau alle alleanze M5s con i partiti tradizionali per le amministrative. Altolà all’ipotesi dal candidato M5s Gian Mario Mercorelli: “Un eventuale accordo elettorale con il Pd riguarderebbe le Comunali, ma se dovesse coinvolgere le Regionali non sarà certo fatto con il sottoscritto che ha una parola sola. Va bene essere uomo di partito, ma prima viene l’uomo”. (ANSA).   

  • in

    M5s apre ad alleanza col Pd. Raggi:'Ora avanti a testa alta'

     La consultazione degli iscritti M5s per la modifica del mandato zero e che consentirà alla sindaca di Roma, Virginia Raggi di ricandidarsi ha ottenuto 39.235 voti pari all’80,1 % dei votanti. I No hanno ricevuto 9.740 voti , pari al 19,9 % del totale dei voti. Passano entrambi i quesiti posti agli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau per chiedere l’azzeramento del primo mandato comunale e la possibilità di fare alleanze locali con altri partiti. Si è conclusa la consultazione su Rousseau attraverso la quale gli iscritti certificati e abilitati al voto del M5s hanno potuto esprimersi su due quesiti proposti dal Capo Politico del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi: un primo relativo alla modifica del mandato zero per i consiglieri comunali e un secondo relativo alle alleanze delle liste del Movimento 5 Stelle a livello comunale con i partiti tradizionali. Hanno partecipato alle due votazioni un totale di 48.975 aventi diritto che hanno espresso complessivamente 97.685 preferenze.
    Il quesito agli iscritti M5s sulla possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali ha ricevuto 29.196 voti favorevoli, pari al 59,9% dei votanti sulla piattaforma Rousseau. I No sono stati 19.514, il 40,1% del totale. Passa così la linea sostenuta dai big del movimento, Di Maio e Fico in testa. Si pone ora il tema dell’accordo con il Pd alle Regionali, magari a partire dalle Marche a settembre. Zingaretti apprezza il voto sulle alleanze, ma precisa che il Pd ‘non sosterrà mai’ la ricandidatura della Raggi. ‘Inizia una nuova era’, esulta Di Maio. 
    “Mi ricandido. Ora avanti a testa alta. #Insieme. Grazie a tutti per il sostegno e l’incoraggiamento che non avete mai fatto mancare. Parlo al plurale perché noi siamo una squadra: uniti vinceremo le sfide che ci attendono. E’ un compito complesso. Sappiamo che richiede sacrificio, tempo, costanza e umiltà, ma noi abbiamo sempre trovato la forza di rialzarci perché crediamo in un progetto. E sappiamo che siamo “scomodi” a tanti”. Così in un post la sindaca Virginia Raggi dopo che l’esito del voto sulla piattaforma Rousseau.
     
    “Un grande in bocca al lupo a Virginia Raggi per la sua ricandidatura e buona fortuna a tutti i candidati sindaco che saranno a capo di coalizioni politiche nei Comuni dove correremo per le elezioni del 20 settembre. Da oggi inizia una nuova era per il MoVimento 5 Stelle nella partecipazione alle elezioni amministrative”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, commentando i risultati della consultazione su Rousseau. “Includere e aggregare – sottolinea – saranno le vie da percorrere, rispettando e difendendo sempre i nostri valori. Oggi abbiamo scelto di incidere. Oggi abbiamo scelto di provarci. Si riparte ascoltando i territori. Viva il Movimento 5 Stelle”.    

  • in

    Tridico in audizione in commissione alla Camera: 'Nomi non li sa nessuno, privacy tutelata'

    Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione in commissione Lavoro alla Camera sul caso bonus Inps: “Con il Cura Italia il governo ha risposto mettendo a disposizione 10 miliardi e cercando di dare una risposta veloce ai cittadini. Erano momenti convulsi, con cittadini che assalivano i negozi, l’istituto ha risposto in modo efficace in 15 giorni, predisponendo una misura che non esisteva. Il bonus per gli autonomi. Lo ha elargito in 15 giorni, come chiesto dal governo”. 
    “La procedura costruita dall’amministrazione si basa sulla legge, basandosi sui nostri archivi, si attinge alla presenza o meno di altri fondi previdenziali obbligatori”. “Gli approfondimenti (dell’Inps sulla posizione di chi ha richiesto il bonus, ndr) sono in corso ancora oggi”.
    “Nel periodo di covid l’esigenza era pagare e non controllare, pagare subito e poi controllare, questo è fatto”, ha detto ancora Tridico in audizione.
    [embedded content]
    “Questa notizia non è uscita dal sottoscritto né direttamente né indirettamente, nel modo più assoluto”, ha detto ancora Tridico parlando dei politici che hanno percepito il bonus da 600 euro.
    “Da fine aprile l’antifrode si è concentrata sulla percezione dei bonus da parte di chi fosse iscritto ad altre forme previdenziali. Sulla base di ciò l’antifrode manda ad altre direzioni una tranche di 40 mila soggetti che risultavano presenti e iscritti a un’altra forma di previdenza. Per evitare comportamenti fraudolenti l’attenzione si è concentrata sugli amminisratori locali”.