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    Scuola: troppi positivi tra prof, ombre sulla riapertura delle scuole

     Si parte in salita a meno di una settimana dalle riaperture delle scuole. Con l’avvio dello screening sul personale emergono i primi casi di positività tra i docenti: finora già 20 in Umbria e 6 nel Trevigiano. E sono ancora tanti i nodi da affrontare, per una partita che si gioca sempre di più sul piano politico.
    Il governo serra le fila per arginare le critiche che arrivano anche da alcuni governatori, annunciando un nuovo vertice oggi. E sul tema dei trasporti già ci sono le prime indicazioni: per salire sugli scuolabus bisognerà prima misurare la febbre a casa e a bordo sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto che duri un massimo di 15 minuti.    Nuovi provvedimenti che però dovranno essere condivisi. Per questo il lavoro dell’Esecutivo prosegue sul fronte del dialogo con i governatori, molti dei quali sul piede di guerra.    “Chiederemo al governo chiarimenti – ha annunciato il presidente della Liguria Toti – sui tempi dell’assegnazione del personale aggiuntivo di cui ci è stato assicurato il raddoppio, sui tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine. Ma noi diciamo no all’uso della mascherina durante la lezione. Il governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l’ha ancora fatto”. Il confronto – che non si annuncia certo facile – si riaprirà in queste ore, quando si affronteranno anche i temi dei trasporti, dei test e della gestione di eventuali episodi di contagio tra gli alunni. Al prossimo vertice, oltre ai governatori, parteciperanno i ministri per gli Affari Regionali, l’Istruzione, la Salute e i Trasporti e il commissario per l’Emergenza Arcuri.    Qualche indicazione nel frattempo c’è già. Sul tema spinoso del trasporto il Mit – oltre alle indicazioni sulla misurazione della febbre e sulla capienza massima consentita per un quarto d’ora – c’è il divieto di far salire sul mezzo gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui siano stati a contatto con positivi nei quattordici giorni precedenti. Dal canto suo, il Comitato tecnico scientifico non ha derogato al metro di distanza sui mezzi pubblici, anche con l’uso della mascherina.    “Con le attuali regole riusciremo dare risposta alle aspettative degli studenti e delle famiglie”, scrivono all’Esecutivo gli enti territoriali della Toscana. “Non possiamo permetterci passi falsi nel trasporto e dall’altra parte dobbiamo garantire agli enti locali la possibilità di sostenere i costi aggiuntivi”, chiarisce il vice ministro Anna Ascani. E la ministra Bonetti assicura che in caso di quarantena sarà data la possibilità ai genitori di restare a casa con i figli. Il Pd invece rilancia la proposta di riattivare per le scuole i servizi di vigilanza sanitaria in presenza, assegnando un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture 0-6 e un medico per ogni scuola autonoma.    Tra gli attacchi alla ministra dell’Istruzione, molti arrivano dai social – in particolare da un gruppo di militanti leghisti – e in alcuni casi con parole tanto violente e sessiste da ricevere la condanna di diversi esponenti politici, che hanno manifestato solidarietà ad Azzolina. La stessa ministra commenta: “Nessuna donna dovrà mai più leggere commenti così infimi, subire attacchi volgari e abietti come questi. È e sarà la mia battaglia. E la faremo a scuola”.    Aldilà delle polemiche, sono appena partiti nel Paese i test sierologici al personale della scuola, mettendo già in luce una serie di dati che alimentano timori. Solo in Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici. “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola.    Per arginare difficoltà e preoccupazioni, gli Enti proseguono in ordine sparso con propri provvedimenti: a Roma il Comune ha stabilito che la misurazione della temperatura sarà per bimbi, genitori, prof e a tutti gli altri operatori direttamente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia così come la Campania ha deciso di acquistare termoscanner da assegnare agli istituti scolastici. In Sardegna i collegi dei docenti per diversi istituti saranno ancora a distanza, su piattaforme telematiche.    E in qualche scuola nella Capitale, nonostante l’arrivo dei banchi, sarà necessario ricorrere comunque alla didattica a distanza.    

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    Coronavirus, i complimenti di Sharon Stone a Zingaretti per il vaccino bene comune

    “Sono contento di questo messaggio che abbiamo ricevuto da Sharon Stone. Confermo: siamo parte della grande alleanza internazionale che vuole il vaccino anti Covid bene comune!”. Così il governatore del Lazio e leader del Pd Nicola Zingaretti rilancia su fb il messaggio dell’attrice americana che su Instagram ringrazia Zingaretti per la sperimentazione in corso allo Spallanzani per il vaccino che sarà di uso pubblico.   

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    Coronavirus:Berlusconi negativo a tampone,in ottima salute

    Silvio Berlusconi, a quanto apprende l’ANSA, si è sottoposto al doppio tampone per il Covid ed è risultato negativo. L’ex premier – fanno sapere da Forza Italia – gode di ottima salute. Il leader di Fi è rientrato ad Arcore come da programma ed ha ripreso il lavoro per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali.
    L’ex premier si è concesso anche una giornata ad Angera sul lago Maggiore. Il Cavaliere aveva trascorso diversi giorni in Sardegna e proprio nella sua villa aveva incontrato lo scorso 12 agosto Flavio Briatore, ora ricoverato al San Raffaele per il Covid.    

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    Scuola, allarme dei pediatri: rischiamo di chiedere tampone per tutti

    Norme confuse e contradditorie, che di fatto obbligano i pediatri a isolare tutti non appena si presentino sintomi compatibili con il Covid-19, chiedendo il tampone per tutti. Una situazione che potrebbe essere più gestibile se gli venissero dati degli strumenti diagnostici, al momento non previsti. Così Rinaldo Missaglia, segretario del Sindacato nazionale medici pediatri di famiglia (Simpef), commenta all’ANSA le norme previste per il rientro a scuola.
    “C’è molta preoccupazione, perchè le norme sanitarie e medico-legali sono contraddittorie. A tal fine abbiamo chiesto un chiarimento al Ministero della Salute”, precisa. Una prima contraddizione riguarda il limite dei 3 giorni di malattia. Se l’assenza non li supera infatti, “è il genitore che può far riammettere il bambino, facendo una sorta di autocertificazione in cui dichiara di non aver avuto contatti con altri”, continua Missaglia. Superati i 3 giorni invece, “siamo noi pediatri a dover certificare la riammissione, e che nei 3 giorni passati non c’è stata malattia. Tutto questo senza poter visitare di persona il bambino, ma solo sentendo per telefono i genitori”, continua. Di fatto “dovremmo certificare l’assenza di malattia e di sintomi e autorizzare la riammissione a scuola senza alcuno strumento diagnostico per poterlo fare. In questo modo saremo costretti a richiedere all’Ats il tampone e disporre l’isolamento per tutti”, prosegue Missaglia. Sarebbe invece opportuno, conclude, che “ci venissero dati degli strumenti per la diagnosi, come i test salivari che si stanno usando ora negli aeroporti. Quando saranno più diffuse febbre e influenza da ottobre in poi, un test del genere ci permetterebbe di fare uno screening importante”.

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    Alla sorella di Kim deleghe chiave su Corea del Sud e Usa

    Kim Yo-jong, la sorella minore del leader nordcoreano Kim Jong-un, controlla il dipartimento Organizzazione e orientamento del Comitato centrale, un’unità chiave del Partito dei Lavoratori essendo responsabile degli affari con la Corea del Sud e gli Usa: lo ha detto il ministro della Difesa sudcoreano Jeong Kyeong-doo, parlando delle deleghe della giovane Kim, il cui titolo ufficiale è “primo vicedirettore del Comitato centrale”. In audizione parlamentare, Jeong ha rilevato che è consolidata l’opinione secondo cui il leader mantenga il “controllo esclusivo” di partito, regime e militari, avendo delegato solo alcuni “ruoli e responsabilità” ai suoi aiutanti.
    Kim Yo-jong, secondo il ministro della Difesa sudcoreano, sovrintende sulle linee strategiche di Pyongyang dedicate a Seul e Washington, alla base dei dossier più caldi della diplomazia nordcoreana. Il perimetro più chiaro delle deleghe segue di appena pochi giorni le indicazioni emerse sempre in un’audizione parlamentare da parte dei vertici del Nis, l’intelligence di Seul, secondo cui il leader aveva dato maggiori responsabilità agli assistenti più stretti, in particolare alla sorella, destinataria dell’incarico di dirigere “gli affari generali dello Stato”, divenendo “de facto il numero due” quando manca un successore nominato da Kim.
    Jeong, nel resoconto della Yonhap, ha anche affermato che non ci sono attività insolite rilevate da parte della Corea del Nord sulla possibilità di una mossa provocatoria, ribadendo che i militari “faranno del loro meglio per proteggere sicurezza della Repubblica di Corea, vite e proprietà delle persone”, ha aggiunto in merito a una possibile situazione critica. Il ministro ha detto che il Nord sta continuando a sviluppare un missile balistico lanciato da sottomarini (Slbm) al largo della costa orientale, avendo acquisito la capacità d’accensione dei vettori da lanciatore fisso posto sott’acqua, mentre sta conducendo “vari” esperimenti correlati. In una riunione parlamentare separata, Suh Choo-suk, il vicedirettore della sicurezza nazionale dell’Ufficio presidenziale, ha detto che la Corea del Nord sta accusando pressioni di triplice natura: le sanzioni internazionali, la pandemia del Covid-19 e i danni causati dalle inondazioni. Suh, in particolare, ha predetto che il peggioramento della situazione economica del Paese eremita servirà da “fondamento” per la sua spinta a “nuovi cambiamenti”.    

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    Coronavirus: violano regole a Mykonos, scuse reali Olanda

    (ANSA) – ROMA, 25 AGO – Il Re e la Regina d’Olanda si sono scusati dopo aver ammesso di aver violato le regole sul distanziamento sociale mentre erano in vacanza a Mykonos in Grecia: scuse arrivate dopo che sui social media era circolato una foto in cui i reali erano ritratti con un uomo, il proprietario di un ristorante dove avevano mangiato, che abbraccia la sovrana per lo scatto, secondo quanto scrive Kathimerini.    Re Willem-Alexander e la regina Maxima si sono giustificati su Twitter con la “spontaneità del momento, per questo non siamo stati attenti. Ma avremmo dovuto. Perché anche in vacanza, rispettare le regole contro il coronavirus è essenziale per sconfiggerlo”. (ANSA).   

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    In classe il 7 settembre a Bolzano, il 24 in Puglia

     Lo ha confermato il ministero dell’Istruzione: la scuola riaprirà e le lezioni riprenderanno il 14 settembre. Già dal primo del mese, oltretutto, gli istituti saranno impegnati nel recupero degli apprendimenti. I più scettici dovranno quindi ricredersi: alunni e professori torneranno in classe, finalmente, dopo un’estate ricca di dubbi, decisioni e discussioni.    La data fissata dal MI, tuttavia, è indicativa e sono le singole Regioni a stabilire quando far partire l’anno scolastico. Nonostante questo, molte Regioni si accoderanno al calendario proposto dal Ministero. Ecco come secondo Skuola.net si ripartirà.    In provincia di Bolzano, in Alto Adige, i ragazzi torneranno in classe il 7 settembre. Non è una novità: già gli anni scorsi gli studenti di questa zona d’Italia sono tornati a scuola “in anticipo”. E si tornerà a scuola il 7 settembre anche a Vo’. La località padovana, diventata “zona rossa” insieme a Codogno, potrà così “rodare” l’organizzazione scolastica in vista della visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, prevista per il 14 settembre. “Anticiperemo l’apertura al 7 per la scuola d’infanzia e al 9 per le elementari e medie”, ha detto il sindaco Giuliano Martini. Per il resto, le decisioni di gran parte delle Regioni sono state in linea con quanto comunicato dal ministero dell’Istruzione: il 14 settembre è infatti la data di inizio delle lezioni in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Liguria, Piemonte, Sicilia, Provincia di Trento, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.    Ritarda di qualche giorno, invece, il Friuli Venezia Giulia, che riaprirà i cancelli a partire dal 16 settembre. In coda la Sardegna, dove la campanella suonerà a partire dal 22 settembre, la Calabria e la Puglia, dove si ripartirà addirittura il 24 settembre.    

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    A Pesaro un murales per Liliana Segre

    (ANSA) – PESARO, 24 AGO – Un murales per Liliana Segre sarà “il dono di Pesaro alla senatrice a vita per il suo compleanno”.    Lo annuncia il sindaco Matteo Ricci. L’opera, attualmente un work in progress, si potrà ammirare all’Ipsia ‘Benelli’ e “sarà un simbolo per la memoria, contro intolleranza e odio: lo regaleremo a Liliana nei primi giorni di settembre”, spiega il sindaco, nel sopralluogo al bozzetto. “Volevamo sviluppare un progetto che rendesse omaggio ad una delle più grandi donne italiane dell’ultimo secolo. Un’icona simbolo della battaglia contro odio e razzismo”. L’opera verrà realizzata dallo street artist David Diavù Vecchiato, al lavoro con i suoi assistenti: “sono onorato di prendere parte al progetto e soprattutto di farlo in un muro di una scuola. Nel disegno saranno raffigurate alcune lacrime che ricordano una bandiera italiana, perché le leggi razziali che hanno trasformato la vita di Segre sono state nostra responsabilità. C’è l’immagine di Liliana da bambina. E di lei oggi a 90 anni. Tutto il tempo è racchiuso in un unico momento. Si chiamerà ‘Ricorda’”. (ANSA).