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    Berlusconi positivo al Covid-19

    Berlusconi positivo al Covid. In seguito a un ulteriore controllo precauzionale – informa Forza Italia – il Presidente Berlusconi è risultato positivo al SARS-COV-2. Il Presidente continua a lavorare dalla sua residenza di Arcore, dove trascorrerà il periodo di isolamento previsto. Continuerà in ogni caso – concludono le stesse fonti – a sostenere i candidati di Forza Italia e del centro-destra alle elezioni regionali ed amministrative, con interviste quotidiane sui giornali, sulle televisioni e sui social.
    “Sarò presente in campagna elettorale con interviste Tv e sui giornali e secondo le limitazioni imposte dalla mia positività al Coronavirus. Putroppo mi è successo anche questo ma continuo la battaglia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento con il Movimento azzurro donne.Due figli di Silvio Berlusconi, Luigi e Barbara, sono risultati positivi al tampone per il coronavirus, secondo quanto apprende l’ANSA. Barbara ha avvertito sintomi che sono durati un paio di giorni.
    Berlusconi, già il 25 agosto, il giorno del ricovero di Flavio Briatore, si sottopose al doppio tampone per il Covid che però risultò negativo. Quel giorno rientrò ad Arcore come da programma e riprese il lavoro per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali. Nel periodo precedente il Cavaliere aveva trascorso diversi giorni in Sardegna e proprio nella sua villa aveva incontrato lo scorso 12 agosto Flavio Briatore, che venne ricoverato al San Raffaele per il Covid e nei giorni successivi poi dimesso.Dalla Bbc a El Pais la notizia della positività al Covid-19 di Silvio Berlusconi è breaking news in tutto il mondo e apre le homepage di molti siti internazionali. ‘L’ex premier italiano è positivo al coronavirus’, titola il britannico Guardian aprendo così il suo aggiornamento live sulla pandemia. ‘Berlusconi, 83 anni, è in isolamento ad Arcore e continuerà a lavorare da lì’, scrive la Bbc. ‘L’ex premier Silvio Berlusconi ha annunciato di avere il coronavirus’, è l’apertura del live dello spagnolo El Pais. ‘Berlusconi, che compirà 84 anni a fine mese, è risultato positivo a due test sul coronavirus ma continua a lavorare’, titola il belga Le Soir.”Cari Amici, ho appena sentito il presidente e volevo rassicurarvi sul fatto che, nonostante tutto, sta bene e ci teneva a farvi sapere che continuerà a fare campagna elettorale, come avrete modo di vedere, tra collegamenti vari ed interviste.Forza Italia, Forza Presidente!!!”. E’ il messaggio che Sestino Giacomoni ha appena diffuso ai parlamentari azzurri sullo stato di salute del Cavaliere.”Auguri di pronta guarigione e un abbraccio virtuale all’amico Silvio Berlusconi”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, dopo la notizia del Cavaliere positivo al Covid.”Al presidente Silvio Berlusconi i migliori auguri di pronta guarigione da me e da Fratelli d’Italia. Che è un leone lo ha dimostrato tante volte: siamo certi che supererà brillantemente anche questo”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Voglio fare a Silvio Berlusconi gli auguri di una pronta guarigione a nome di tutta la comunità dei democratici. Combatterà con forza anche questa battaglia. A presto”. Lo afferma sui social il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, che a fine marzo fu positivo al Covid.”Faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione a Silvio Berlusconi. Spero si riprenda presto e che combatta con la forza che lo ha sempre contraddistinto anche questa battaglia”. Lo scrive Luigi Di Maio in una nota.

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    La nuova legge elettorale, il testo base è in commissione LA GRAFICA

    Italia Viva mette da parte il proprio “niet” alla legge elettorale, che aveva bloccato il Germanicum per tutto luglio, permettendo a questa riforma sollecitata dal Pd di compiere martedì prossimo il primo passo formale. Il partito di Renzi ha infatti dato il proprio consenso in Commissione Affari costituzionali della Camera a calendarizzare per l’8 settembre l’adozione del Germanicum come testo base. suscitando le reazioni positive del Pd, il cui segretario Nicola Zingaretti, su Repubblica, aveva lanciato il proprio “J’accuse” contro gli alleati. Con il cammino della legge elettorale si incrocia il referendum sul taglio dei parlamentari, con i due fronti che scenderanno entrambi in piazza il 12 settembre.
    “Non e’ più possibile sopportare l’ipocrisia di chi agisce per destabilizzare il quadro politico attuale” ha scritto Zingaretti in una lettera a Repubblica. In particolare il segretario Dem ha stigmatizzato chi vuote “indebolire il Pd e il governo” attraverso la vittoria del No al referendum e bloccando le riforme collegate al taglio dei parlamentari, compresa quella elettorale, su cui il Pd insiste dopo che erano state concordate nella maggioranza.
    Un richiamo forte che almeno in Commissione Affari costituzionali della Camera ha trovato un riscontro: il capogruppo di Italia Viva, Marco Di Maio, ha dato l’assenso a votare martedì prossimo il Gemanicum (proporzionale con soglia al 5%) come testo base, mentre venerdì 4, saranno presentati gli emendamenti alla riforma costituzionale a prima firma di Federico Fornaro (Leu) che vuole compensare gli effetti negativi del taglio dei parlamentari. Un via libera da parte di Iv, che faciliterà Zingaretti nel proporre alla Direzione di lunedì prossimo il sì al referendum, alla luce del fatto che “il cantiere delle riforme si è rimesso in moto” come hanno detto Roberta Pinotti e Andrea Orlando. E un plauso al “passo avanti” viene da molti dirigenti Dem, come Stefano Ceccanti o Emanuele Fiano, che è anche relatore alla legge elettorale.
    E il presidente della Commissione Affari costituzinali, Giuseppe Brescia, M5s, si è detto pronto a “parlare” anche di una richiesta di Iv, vale a dire la sfiducia costruttiva che dovrebbe accompagnare un ritorno al proporzionale. Di ben altro parere il centrodestra, i cui capigruppo in Commissione (Igor Iezzi della Lega, Emanuele Prisco di Fdi e Francesco Paolo Sisto di FI) hanno tuonato contro “la forzatura sulla calendarizzazione del voto per l’adozione del testo base della legge elettorale che ignora totalmente le priorita’ del Paese, privilegiando le spicciole ragioni di convenienza politica del Pd”. “Il testo base della maggioranza non sara’ mai legge, ma c’e’ chi si accontenta” ha ironizzato Maria Stella Gelmini. Se si rasserena il tempo sulla legge elettorale, in casa Dem ci sono ancora nuvoloni sul referendum.
    I promotori del No, come Tommaso Nannicini, Matteo Orfini, Francesco Verducci e Fausto Racini criticano Zingaretti che ha politicizzato l’esito legando ad esso la sopravvivenza del governo. In una conferenza stampa i parlamentari di vari partiti che hanno raccolto le firme per il referendum hanno detto di cominciare a credere in una vittoria del No, specie se gli elettori saranno poco numerosi. Renato Brunetta ha esortato Berlusconi, Salvini e Meloni a fare un patto per lasciare libertà di voto. M5s punta invece a mantenere l’attuale prevalenza di sì, fotografata dai sondaggi, e il 12 settembre organizzerà un “VotaSiDay”, con gazebo e banchetti nelle piazze di tutta italia. Lo stesso giorno ci sarà una manifestazione anche del Comitato giovanile per il No, a cui aderiranno anche le Sardine. 

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    Solinas, di controlli a frontiere è responsabile il Mit

    (ANSA) – CAGLIARI, 02 SET – “Sono gli uffici sanitari di frontiera, marittima e aeroportuale, di competenza del ministero delle Infrastrutture e trasporti, ad avere la responsabilità di controllare la salute di chi passa le frontiere e si muove negli scali”. L’ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ricordando che così è previsto dal dpcm e dalle ordinanze regionali. Il governatore è intervenuto in Consiglio, dove si discute degli attacchi mediatici all’Isola sulla gestione dell’emergenza a ridosso di Ferragosto e in risposta al dossier della Giunta del Lazio. Quindi, sostiene il presidente, “non è utile dire oggi che i casi che registriamo nel Lazio provengono dalla Sardegna perché la Regione non ha controllato i positivi in uscita”. Solinas passa al contrattacco e chiarisce: “Noi abbiamo reso confessi sui social network, sui giornali e sulle televisioni che hanno raccontato di aver assunto del paracetamolo per abbassare la loro temperatura e passare i controlli indenni. Davanti a questi comportamenti incoscienti che responsabilità può essere attribuita alla Regione Sardegna?”. (ANSA).   

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    Opus Dei: sabato Parolin ordina 29 nuovi preti,da 13 nazioni

    Sabato prossimo, 5 settembre, alle 10.00, nella basilica di Sant’Eugenio a Roma, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ordinerà 29 sacerdoti della prelatura dell’Opus Dei. I 29 candidati provengono da Italia, Spagna, Messico, Guatemala, Cile, Uruguay, Costa d’Avorio, Slovacchia, Argentina, Costa Rica, Olanda, Uganda, Perù. Pensando al suo futuro di sacerdote, l’italiano Giovanni Vassallo desidera “che in questi tempi di pandemia si sappia ‘stare’ con le persone”. Giovanni è nato a Palermo e, prima degli studi di teologia nella Pontificia Università della Santa Croce, ha frequentato i corsi di Filologia Classica all’Università La Sapienza di Roma. Per 10 anni ha fatto parte del gruppo direttivo della Residenza Universitaria Internazionale, nella quale vivono universitari di numerosi paesi; è stato anche professore di latino e letteratura in una scuola di Roma.
    Tra gli ordinandi c’è Andrej Matis, 31 anni, che sarà il primo sacerdote della prelatura in Slovacchia. Prima di studiare teologia a Roma, era un musicista professionista e ha lavorato per alcuni anni come violinista del quartetto di musica da camera “Mucha”, col quale si è esibito in concerti in Svizzera, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Francia, Austria, Lussemburgo… “La bellezza può aprire le porte e mostrare il cammino”, spiega. Un altro è il giovane medico cileno Juan Esteban Ureta, di 37 anni, che ha lavorato come internista in un centro medico di Concepción. Afferma che ora, come sacerdote, è entusiasta di “poter essere strumento affinché a molte persone arrivi il perdono e la misericordia del Signore. Vorrei saper trasmettere la buona novella del Vangelo, che tutti siamo amati da Cristo”.
    Tra i nuovi sacerdoti vi sono diversi africani, come l’ugandese Andrew Ekemu. Nato a Kapchorwa nel 1981, Andrew ha studiato veterinaria nella Makerere Unversity di Kampala. Ha lavorato per diversi anni nella vaccinazione di bovini contro la nagana (grave infezione dei bovini in molti paesi africani) e nelle terapie del marabú africano nel giardino zoologico nazionale dell’Uganda. Nei suoi studi di teologia precedenti l’ordinazione sacerdotale ha concluso la sua tesi dottorale su “La visione della storia nel libro del profeta Daniele”. In questo momento speciale, il messicano Roberto Vera ringrazia Dio per “la famiglia meravigliosa nella quale mi ha fatto nascere, nella quale ho imparato ad amarlo al di sopra di tutte le cose”. “Dio mi chiede ora di essere sacerdote per celebrare la messa, riconciliare attraverso la confessione, amministrare altri sacramenti, parlare di Gesù agli altri, fare compagnia a chi me lo chiede, e una lunga serie di eccetera. Si tratta di una missione molto grande”, afferma. Guillermo Bueno è nato a Siviglia (Spagna) nel 1983.  Ingegnere delle Telecomunicazioni all’Università di Siviglia, si è specializzato nella Robotica e Automatica. Prima del sacerdozio, si è dedicato all’insegnamento e all’ingegneria, in particolare allo sviluppo di sistemi di identificazione biometrica. Nel 2013 si è trasferito a Roma per preparare la laurea e il dottorato in teologia morale all’Università della Santa Croce. “Io ho come esempio stupendo di sacerdote san Josemaría Escrivá – spiega -, un uomo che seppe darsi interamente a tutti, cercando di amare come Dio voleva chiunque incontrasse”. 

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    Test università, si cerca soluzione per chi sta in quarantena

    “Questo è un tema molto delicato dal punto di vista giuridico. E’ all’attenzione del Governo, stiamo valutando tutte le opzioni. Facciamo domani i test per la maggioranza dei ragazzi, poi valuteremo queste situazioni particolari”. Lo ha precisato il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, rispondendo alla domanda se fossero state individuate soluzioni alternative per i candidati che domani non potranno sostenere i test di accesso alla facoltà di Medicina, poiché in isolamento fiduciario anticovid, a margine di Esof2020. Toti, no a un rinvio della riapertura  – “Credo che rinviare ulteriormente la partenza delle scuole creerebbe ulteriore incertezza nelle nostre famiglie, ulteriori disagi e un danno ai nostri ragazzi”. Così il presidente della Regione Liguria e vice presidente della conferenza delle Regioni Giovanni Toti oggi pomeriggio a Genova commenta l’appello dell’Ordine dei medici della Liguria di rinviare di dieci giorno la riapertura delle scuole. “I nostri ragazzi da molti mesi non hanno una didattica in presenza, come dovrebbe essere – evidenzia – Stiamo lavorando affinché tutto vada nel migliore dei modi, sul Tpl e sui protocolli sanitari anti covid all’interno degli istituti l’accordo è stato raggiunto, capisco la prudenza di tutti e gli appelli, ma credo che le procedure siano state condivise e mi auguro che il Miur in queste ore faccia tutto quello che deve”. “Sarebbe stato meglio votare il 6 settembre e riaprire le scuole il 14 settembre, come avevamo ragionevolmente proposto al Governo, non è stata colta la nostra ragionevolezza, oggi non mi sento di dare ulteriori elementi di incertezza”, aggiunge.   

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    Università: Manfredi, valuteremo situazioni quarantene

    (ANSA) – TRIESTE, 02 SET – “Questo è un tema molto delicato dal punto di vista giuridico. E’ all’attenzione del Governo, stiamo valutando tutte le opzioni. Facciamo domani i test per la maggioranza dei ragazzi, poi valuteremo queste situazioni particolari”. Lo ha precisato il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, rispondendo alla domanda se fossero state individuate soluzioni alternative per i candidati che domani non potranno sostenere i test di accesso alla facoltà di Medicina, poiché in isolamento fiduciario anticovid, a margine di Esof2020. (ANSA).   

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    Premio per 'eroi Covid' in Alto Adige

    (ANSA) – BOLZANO, 02 SET – In Alto Adige gli ‘eroi Covid’, ovvero il personale delle strutture sanitarie e sociali che si è speso durante l’emergenza coronavirus, riceverà un premio in denaro, che ammonta tra i 750 e i 1800 euro, oppure dieci giorni di ferie extra. Accederanno oltre 6.600 dipendenti.    Cinque milioni per ciascun settore, pari a complessivi 10 milioni di euro, sono le risorse stanziate dalla Giunta provinciale di Bolzano nel bilancio di assestamento destinate a premi per il personale della sanità e del sociale.    Si tratta di premi straordinari per il personale che ha prestato servizio in condizioni particolarmente critiche durante l’epidemia da nuovo coronavirus. La giunta ha stabilito i criteri sulla base dei quali pagare i premi. A seconda del tipo di lavoro, impegno e rischio di infezioni ogni lavoratore riceverà fra 750 e 1.800 euro. L’importo più alto va a coloro che hanno operato nelle terapie intensive Covid. Come ha sottolineato l’assessore Thomas Widmann, “il loro impegno non potrà mai essere compensato davvero, si tratta solo di un gesto simbolico di riconoscimento”. (ANSA).   

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    Legge elettorale: Germanicum in Aula il 28 settembre

    La legge elettorale sarà esaminata dall’Aula della Camera a partire da lunedì 28 settembre, mentre il venerdì precedente, il 25, inizierà l’esame della legge Fornaro con i correttivi costituzionali al taglio dei parlamentari. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo della Camera. 
    “Soddisfatto” il capogruppo del Pd Graziano Delrio: “il patto sulle riforme tiene”. La Conferenza dei capogruppo si è riunita per definire il calendario del mese di settembre al di là delle sedute di oggi sulla fiducia al decreto Covid.
    I due provvedimenti su cui insisteva il Pd, vale a dire la legge elettorale e la legge Fornaro, sono dunque stati calendarizzati a fine mese, appunto rispettivamente lunedì 28 e venerdì 25, giorni nei quali si svolgerà la discussione generale sui due provvedimenti. Nelle giornate tra il 29 settembre e l’1 ottobre si svolgeranno le sedute con le votazioni sugli emendamenti.