“Cambiare il nome? Parliamo di sostanza. E poi a me il nome Pd piace”: così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, ha risposto all’ANSA che, poco fa, a Potenza, gli ha chiesto un giudizio sulla proposta del vicesegretario del partito, Giuseppe Provenzano, di ripensare il nome del Partito democratico. “Temo che se le prossime settimane le spendiamo a discutere sul cambio del nome o del simbolo discuteremmo di forma quando invece, mai come oggi – ha aggiunto Bonaccini – serve parlare di sostanza”.
La proposta del cambio di nome del Pd dopo il congresso lanciata oggi da Provenzano “penso che nasca anche da Bologna, dal sindaco Lepore, ed è sicuramente un tema che può essere sottoposto agli iscritti anche se in questo momento questo congresso ci deve servire innanzitutto a mettere al centro idee, contenuti e una visione chiara, coraggiosa”. Lo ha detto la candidata alla segretaria del Pd Elly Schlein a margine dell’incontro pubblico di Napoli.
“In questi giorni vedo una voglia di partecipare non solo alla ricerca di un o una leader, ma per metterci un po’ della propria competenza, di tempo ed energia per costruire un Pd nuovo e per costruire un partito che abbia più ascolto della base. A noi non serve né un partito degli eletti né un partito delle correnti, ci serve un partito che sia davvero della sua comunità e che sappia ascoltarla su alcune scelte fondamentali, senza paura di consultarla”. Lo ha detto la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein a Napoli “Da questo punto di vista – ha detto – il ponte che stiamo vedendo è tra un pezzo di militanti della base del partito che hanno voglia di riscatto e tornare a essere orgogliosi del simbolo che hanno nella bandiera, una parte di persone che si erano allontanate in questi anni perché delusi da alcune scelte, e una parte che si affaccia per la prima volta, molti giovani, mondi associativi, culturali, sindacali. So che un pezzo del gruppo dirigente ha preferito fare altre scelte, va bene così, è un congresso ed è fatto apposta. A me piace quando ci confrontiamo sulle idee e sulla linea politica, di certo io non sono una che sta offrendo posti, al massimo sto offrendo un posto nuovo da ricostruire insieme per farci sentire tutti di nuovo a casa”.
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