Sono 978 i Comuni chiamati al voto il 12 giugno nell’election day per il primo turno delle amministrative, per un totale di circa 8 milioni 890mila cittadini. Sono 26 i capoluoghi: 4 di Regione e 22 di Provincia. Sessantotto tra i Comuni chiamati a rinnovare le Giunte andranno al voto per ragioni diverse dalla scadenza naturale del mandato: dimissioni dei sindaci o voto di sfiducia.
Tra i capoluoghi, 16 sono governati dal centrodestra (Alessandria, Asti, Catanzaro, Como, Frosinone, Genova, Gorizia, L’Aquila, La Spezia, Lodi, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Rieti e Verona), 4 dal centrosinistra (Cuneo, Lucca, Padova e Palermo), 2 da coalizioni civiche (Belluno e Parma), mentre 4 sono quelli commissariati (Barletta e Taranto dopo un voto di sfiducia, Messina e Viterbo a causa delle dimissioni del sindaco).
Sette tra i sindaci uscenti dei capoluoghi non hanno potuto ricandidarsi perchè già in carica per due mandati consecutivi, mentre 14 primi cittadini al primo mandato hanno chiesto di nuovo la fiducia dei propri concittadini (inclusi i sindaci di Barletta e Taranto che sono stati sfiduciati dal Consiglio comunale).
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