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Referenudum Giustizia: le critiche dei radicali, l'ok di Salvini

Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale criticano la decisione del Governo e la tv pubblica che negherebbe la possibilita’  ai cittadini “di
conoscere e ai promotori di essere conosciuti. Una tornata elettorale e referendaria tra il 12 e il 26 giugno equivale a boicottare la partecipazione popolare, a delegittimare
ulteriormente la politica, a boicottare i referendum. Se questo e’  l’obiettivo lo si puo’  considerare sin d’ora raggiunto. Noi non ci stiamo – aggiungono – ad avallare questo scempio mentre si poteva legittimamente rimandare il voto amministrativo e referendario a meta’  ottobre”.

Salvini si dice invece soddisfatto “perche’  hanno ascoltato la richiesta della Lega. L’election day  comporta un risparmio di tempo e soldi, almeno 200 milioni di euro che chiederemo vengano usati per tagliare ancora i costi di bollette e benzina”.


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