Via la nuova mappatura complessiva del catasto, da rilasciare entro il 2026 e un focus sulla ricerca degli immobili fantasma: è il cuore della proposta di mediazione elaborata da Forza Italia e sottoscritta da tutti i capigruppo di centrodestra della maggioranza – Fi, Lega e Ci e Nci – che ora sarà sottoposta al governo e al resto dei partiti. Si prevede il coinvolgimento degli enti locali e che “le informazioni rilevate non sono utilizzate né per finalità fiscali né per il computo” dell’Isee né “per incrementare il gettito fiscale totale fatta salva l’emersione di base imponibile” grazie l’accertamento dei beni non accatastati.
“La nostra strategia di chiedere più tempo sta portando frutti, ora dipende dal governo”: ha detto all’ANSA il capogruppo di Fi in commissione Finanze della Camera Antonio Martino spiegando che Forza Italia ha elaborato una proposta sul catasto “che tiene compatto il centrodestra in maggioranza” ed è “condivisa da Lega e Coraggio Italia”. Ora la proposta sarà quindi sottoposta al governo che dovrà dare il suo parere sulla riformulazione dell’articolo 6 della delega fiscale elaborata da Fi. La commissione è convocata alle 14.30 per iniziare a votare gli emendamenti.
“La Lega, insieme agli alleati di centrodestra di governo, ha lavorato a una mediazione per riformulare la norma sul catasto contenuta nella legge delega. Obiettivo primario: non aumentare le tasse sulla casa agli italiani e far emergere gli immobili fantasma, recuperando così gettito. Confermiamo la nostra volontà di arrivare a una soluzione condivisa che tuteli la casa degli italiani”. Così i capigruppo della Lega delle commissioni Finanze e Bilancio, Giulio Centemero e Massimo Bitonci e il vicepresidente della VI commissione Alberto Gusmeroli.
Forza Italia sta presentando al governo il nuovo emendamento sul catasto sottoscritto dal centrodestra di governo. In vista della riunione della commissione Finanze della Camera alle 14.30 per l’esame degli emendamenti, una delegazione azzurra sta presentando il testo al presidente della commissione Luigi Marattin, al ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, ai sottosegretari al Mef Federico Freni e Maria Cecilia Guerra.
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