Centrodestra al lavoro alla caccia dei candidati nelle grandi città, mentre Forza Italia è scossa dallo strappo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, pronto, secondo alcuni rumors a dar vita a Montecitorio a un nuovo gruppo parlamentare. Il nome sarebbe ‘Coraggio Italia’, e vedrebbe la luce già nelle prossime ore grazie alla convergenza dei deputati ‘totiani’ di Cambiamo! e di alcuni azzurri del nord est. Iniziativa che, a quanto apprende l’ANSA, sarebbe stata accolta con una fortissima irritazione da parte del presidente Silvio Berlusconi. Nel frattempo, nel borsino del totonomi per il Campidoglio, salgono le quotazioni di Simonetta Matone, giudice minorile, romana doc, molto stimata per la sua carriera brillante, la cui popolarità è aumentata anche grazie alle frequenti apparizioni a “Porta a Porta”, il salotto tv di Bruno Vespa. Tutti i partiti della coalizione confermano che ancora non s’è presa alcuna scelta definitiva, che ora è il momento del confronto sulle ‘rose’ dei nomi possibili, almeno una decina.
“Non siamo alle finali, anzi nemmeno ai quarti…”, ironizzano in molti all’interno del centrodestra. Anche sull’ipotesi che la soluzione finale sia già nel ticket Michetti- Racca, Matteo Salvini è stato molto freddo: “Sulle comunali non inseguo i giornali. La chiusura di un accordo non la decide Repubblica ma noi. A breve troveremo un accordo. Racca e Michetti sono nomi importanti ma ce ne sono molti altri”.
Insomma, pare che per la conferma dei candidati definitivi serviranno quindi ancora diversi giorni. Detto questo, si inseguono voci più o meno incontrollate: la parola d’ordine è massima prudenza, evitare di bruciare candidati e lavorare nella massima riservatezza. Ma nelle chat dei partiti che seguono il borsino del toto-candidati l’ipotesi Matone è quella che viene più citata. Una soluzione suggerita dalla delegazione azzurra al vertice dei leader, ora apprezzata anche dalla Lega e al momento non esclusa da Fratelli d’italia. Già nel 2008 capo gabinetto del Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, la sua sembrava una candidatura di bandiera di Forza Italia, ma ora pare sia diventata qualcosa di più.
Sempre in corsa per il Campidoglio resta l’avvocato e l’opinionista radiofonico Enrico Michetti. Tuttavia sia la Lega, sia Fratelli d’Italia insistono che non è in ‘pole position’ ma un candidato interessante come ce ne sono diversi altri. Solo il tempo dirà se il candidato sia già lui e i partiti lo stanno in qualche modo ‘proteggendo’ o se, invece, ancora la partita è realmente tutta aperta. Insomma ‘calma e gesso’ malgrado chi ha parlato con Michetti ostenta ottimismo, tanto da prevedere la designazione definitiva addirittura.
Intanto, sul fronte milanese, in tanti a Montecitorio si chiedono quali siano i grandi imprenditori e i grandi primari che nelle prossime ore dovrebbero dare la sua disponibilità a Matteo Salvini, come annunciato dallo stesso segretario leghista, per sfidare Giuseppe Sala.
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml