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Zone rosse senza contributi, Regioni contro decreto rilancio

Sale la tensione sulla norma del decreto Rilancio che esclude alcune ‘zone rosse’ dai fondi a favore delle aree colpite dall’emergenza covid. Il governatore del Veneto Zaia annuncia ricorso: “Questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto”. Il governatore della Campania De Luca critica a sua volta la decisione “di escludere le ex zone rosse (Vallo di Diano, area Ariano Irpino) dal Fondo dedicato alle aree colpite dall’emergenza Covid” e chiede una correzione al governo. Sul tema interviene anche il ministro degli Esteri Di Maio che chiede una modifica al decreto durante la conversione in Parlamento per “estendere i fondi a tutti i comuni diventati zona rossa durante questa pandemia”.

Il Veneto ricorrerà contro le norme contenute nel Decreto Rilancio riguardanti i fondi per le “zone rosse”, da cui sono state escluse le aree della regione. Lo ha annunciato il presidente Luca Zaia, secondo cui “questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto, perché a mio avviso è assolutamente imbarazzante”. 

“Abbiamo dato incarico già oggi al professor Bertolissi”, ha annunciato Zaia ai giornalisti. Nella prima stesura del Dl Rilancio, ha riepilogato Zaia, “c’è stata una dimenticanza delle zone rosse venete, dopodiché il decreto viene bollinato e diventa legge. Poi in maniera irrituale, e gli esperti giuristi dicono di non aver mai visto una cosa del genere, con un comunicato ‘errata corrige’ si mette in Gazzetta un nuovo testo, e noi siamo scomparsi”. Zaia ha quindi specificato che “noi non abbiamo solo Vo’, abbiamo Treviso, Venezia e Padova. Quelle sono le famose tre zone rosse istituite l’8 marzo, che arrivano in coda ai 10 Comuni del Lodigiano, alle province di Brescia e Bergamo, Lodi e Piacenza. Dopo 24 ore da quell’8 marzo l’Italia diventa tutta zona rossa, ma nessuno ha revocato le nostre, che vanno a braccetto con quelle lombarde. Il Decreto dice che deve essere stata zona rossa almeno per 30 giorni; le zone rosse sono state revocate il 13 aprile. Per magia – ha concluso – sono sparite le zone del Veneto e sono rimaste quelle dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Questo decreto verrà buttato nel cestino e dovrà essere riscritto, perché a mio avviso – ha concluso – è assolutamente imbarazzante per noi vedere quello che sta accadendo”.

“Come ha giustamente sottolineato il deputato Generoso Maraia, penso che sia doveroso intervenire durante la conversione in parlamento del dl rilancio per correggere la norma sui fondi ai comuni colpiti dal Covid – ha detto il ministro Luigi Di Maio -. Invece di limitarla ai comuni di 5 province bisogna estendere i fondi a tutti i comuni diventati zona rossa durante questa pandemia”. 

“In Parlamento, la norma che stanzia 200 milioni ai Comuni “Zona rossa”, va aumentata ed estesa a tutte le realtà che lo sono diventate in questi mesi. È oggettivo che questi Comuni, indipendentemente dalla dislocazione territoriale, siano stati maggiormente penalizzati. Sono certa che l’intero arco costituzionale supporterà questa modifica”, ha detto il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.


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