“I cantieri, secondo me, dovrebbero riaprire già da domani o da martedì. Potrebbero riaprire per l’edilizia scolastica, le strade. Molte imprese, penso all’agroalimentare, non hanno mai chiuso: se vengono rispettate le norme, se ci sono garanzie di sicurezza, ci sono luoghi di lavoro più sicuri delle file ai supermercati”. E’ quello che Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni chiederà al governo alla riunione del pomeriggio della cabina di regia. Ne ha parlato a Sky Tg24.
“Oggi bisogna decidere, non è più tempo di aspettare”, ha detto Bonaccini, in vista della cabina di regia fissata per le 15 con il Governo. “Ci sono alcune questioni da decidere – ha detto – come la riapertura delle manifatture di interesse internazionale, come automotive, moda, ceramica. Le apriamo il 4 o già domani? Per aprire nuove attività produttive nessuna regione può fare da sola, senza un decreto nazionale, le Regioni possono restringere. Mancano poche ore a lunedì e le decisioni vanno prese perbene per poi comunicarle bene: mai come oggi si è capito quanto sia fondamentale comunicare bene”.
Nella fase due, in vista delle riaperture, sarà importante “differenziare gli orari delle città”, ha detto Stefano Bonaccini. “Il Governo – ha detto – ci consegnerà linee guida sia sui dispositivi di protezione che sul distanziamento sociale e noi le rispetteremo e applicheremo. Bisognerà però organizzarsi per aumentare le corse del trasporto pubblico, differenziare gli orari delle città. La riapertura dei negozi dovrà avvenire con scaglionamenti di orari, con un arco temporale più lungo per fare i turni e perché sui mezzi pubblici potrà salire molta meno gente di prima”. Secondo Bonaccini, comunque, per alcune attività “si prorogherà ancora, avranno un tempo di riapertura un po’ più lungo quelle che mettono in campo il rischio di persone che si incontrano come i bar e i ristoranti”.
“Le mascherine dovrebbero essere rese obbligatorie. Non solo si dovrebbe ridurre, ma togliere l’Iva sulle mascherine”, ha detto Bonaccini. “Il flusso delle mascherine – ha detto – è aumentato stabilmente, abbiamo avuto ulteriori forniture perché sono cominciate le produzioni, che vanno incentivate”.
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