Alle elezioni di maggio 2019 il Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta (Efdd) punta ad aumentare la partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche in Europa.
Chi fa parte di Efdd
Il gruppo, fortemente euroscettico e di destra, racchiude al suo interno il Movimento 5 Stelle – che però nelle ultime settimane pare voglia abbandonare – e il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (Ukip), il movimento pro-Brexit guidato fino al 2016 da Nigel Farage. Aderiscono al gruppo nel Parlamento Ue le delegazioni di 7 Stati membri, per un totale di 8 partiti. All’interno anche i tedeschi dell’AfD ma lo scenario politico in vista delle elezioni è in evoluzione ed è possibile che nel gruppo confluiscano nuovi movimenti. Gli eurodeputati italiani presenti nel gruppo Europa della Libertà e della democrazia diretta sono quattordici.
Il gruppo punta il dito contro la burocratizzazione dell’Europa e la creazione di un unico superstato europeo centralizzato.
“Libertà e cooperazione tra popoli dei vari Stati membri. Fedele ai principi di democrazia, libertà e cooperazione tra Stati-nazione, il Gruppo favorisce una cooperazione aperta, trasparente, democratica e responsabile tra Stati europei sovrani e si oppone alla burocratizzazione dell’Europa e alla creazione di un unico superstato europeo centralizzato. Rispetto della storia, delle tradizioni e dei valori culturali dell’Europa. I popoli e le nazioni d’Europa hanno il diritto di proteggere le loro frontiere e di rafforzare i loro valori storici, tradizionali, religiosi e culturali. Inoltre, il Gruppo aderisce al concetto di democrazia diretta, considerandola la forma di controllo per eccellenza sulle élite politiche.
Così si legge sul sito del gruppo Europa della Libertà e della democrazia diretta. Co presidente di Efdd sono David Borrelli (Italia), membro di spicco del Movimento 5 Stelle che nel 2014 viene eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione “Italia nord-orientale” e Nigel Farage (Regno Unito).
Chi è Nigel Farage
Membro del Parlamento europeo dal 1999 in qualità di copresidente del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta, Farage è sposato ed ha quattro figli. Nato nel Kent, ha studiato al “Dulwich College” prima di stabilirsi a Londra per dedicarsi al brokeraggio di merci. Si descrive come un libertario e da sempre battuto per un ritiro ordinato del Regno Unito dall’unione politica dell’UE. A seguito della proroga della Brexit, vista quindi la partecipazione del Regno Unito alle elezioni Europee di maggio, Nigel Farage ha annunciato di volersi ricandidare. “Sono pronto a tornare alla battaglia”, proclama in un’intervista a SkyNews, confermando così di volersi ripresentare alla guida del nuovo Brexit Party dopo aver lasciato l’Ukip.
“Le Europee – dice Farage – sembrano ormai certe”. “Sono felice? Non lo sono perché avrei altre cose da fare nella mia vita e credevo di aver già vinto la battaglia per la Brexit dopo 25 anni d’impegno. Tuttavia, se si vota sarò capolista del Brexit Party. Sarà la controffensiva e il risultato sorprenderà tutti”.
Tra gli euroscettici che si presentano alle elezioni europee ci sono i “Nuovi Non Affiliati” in cui confluisce “Les Emergents”, partito nascente dal movimento di protesta dei Gilet Gialli, a guidarlo l’ex portavoce dell’ala moderata Jacline Mouraud.
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