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Pd, Zingaretti: 'Dobbiamo ricostruire unità tra di noi'

“Dobbiamo ricostruire una unità tra di noi, non unanimismo, ma uno sforzo collettivo con delle iniziative politiche in cui ci si sente parte di una stessa comunità che indichi una via al Paese, dobbiamo credere in noi stessi”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti nella prima direzione dopo la sua elezione alla guida dei dem. 

“C’è un ritorno di forze che vogliono tornare a dialogare e noi dobbiamo farci trovare aperti e pronti”, ha detto a proposito delle amministrative di primavera. “C’è Italia Comune di Pizzarotti e Pascucci, che hanno fatto molti accordi in Italia come in Piemonte; ci sono le liste civiche legate a sindaci comunque argine allo sfondamento della destra: c’è +Europa, c’è Democrazia solidale, una nuova realtà che dobbiamo aiutare a consolidarsi e crescere perché sono una attrattiva a pezzi di elettorato in uscita dal centrodestra che non guardano a noi in primo luogo; c’è Campo Progressista. E’ il brodo in cui può lievitare una inaspettata risposta positiva di tante persone”. Zingaretti ha anche citato i movimenti civici visti per esempio a Milano o a Torino.

“L’intuizione di un lista unica era giusta”, ma il Pd deve rispettare le scelte fatte da altri partiti del centrosinistra di correre da soli alle Europee, avendo tuttavia “l’assillo” di non disperdere nemmeno un voto. “E’ evidente che il sistema proporzionale ma con la soglia del 4% – ha detto il segretario del Pd – ci pone l’ assillo di proposta nuova, diversa, aperta, e che nemmeno un voto vada disperso”. “Per ora non si sono realizzate le condizioni di una lista di soggetti politici che si mettono insieme ma noi dobbiamo andare avanti, noi dobbiamo essere quella forza più proiettata ad aggregare soggetti della società che si presenta come baluardo della rifondazione dell’Europa per salvare l’Europa”. “Rispetto +Europa – ha aggiunto – le scelte diverse che hanno fatto non viviamole contro di noi. Non è avversario, ma alleato”.

La Direzione del Pd ha approvato la relazione del segretario Nicola Zingaretti, con 17 astenuti e i restanti voti favorevoli. L’area Giachetti si è astenuta mentre l’area Martina ha votato a favore.

“D’accordo con Zingaretti su invito a lavoro unitario e massimo impegno per europee ed amministrative. Sulla proposta di lista aperta alle europee piena condivisione per quanto ci riguarda ma, come ha detto il segretario, senza rimettere le lancette all’indietro”, ha detto Lorenzo Guerini a margine della direzione del Pd.

“La relazione di oggi di Zingaretti in direzione ci ha offerto un quadro condiviso del lavoro che dobbiamo fare. L’ho apprezzata”. Così Maurizio Martina a margine della direzione nazionale del Partito democratico. “Chi ha liquidato il dato lucano a colpi di tweet pensando ancora al congresso – ha aggiunto Martina – non ha capito molto di quello che è accaduto. Bene ‘Siamo Europei’ nel simbolo PD e la costruzione di liste aperte. Bene aver chiarito che il tema non è il ritorno del PD di chi ha deciso di andarsene tempo fa. L’unita’ delle forze italiane che si richiamano al socialismo europeo e’ una condizione per me necessaria ma non sufficiente; occorre lavorare a coinvolgere anche nuove energie liberal-democratiche, riformiste, ambientaliste. Noi non dobbiamo fare testimonianza, noi dobbiamo sviluppare un progetto per l’alternativa aperto e riformista. Di cambiamento e di innovazione”. “Per me il cuore del progetto – ha concluso – e’ l’uguaglianza sostenibile e la nuova sicurezza sociale da offrire come alternativa a chi da destra scommette sulla paura”.


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