Un’intera pagina sui record e i primati di Silvio Berlusconi per concludere “e quindi, chi come lui?”. È l’iniziativa che campeggia a pagina 5 de Il Giornale con cui ‘Forza Seniores’, il dipartimento di Fi che raccoglie gli over 65 azzurri, lancia la candidatura dell’ex premier al Quirinale.
“Chi è Silvio Berlusconi”: la locandina-manifesto, con in cima una foto del leader azzurro di qualche anno fa, elenca 22 meriti del fondatore di Forza Italia: la prima è “una persona buona e generosa”, l’ultima è “l’eroe della libertà che, con grande sprezzo del pericolo, è sceso in campo nel ’94 per evitare a tutti noi un regime autoritario e illiberale”.
Ecco perchè, per i seniores, Berlusconi merita di diventare il prossimo presidente della Repubblica: “il padre di cinque figli e nonno di quindici nipoti”, “un amico di tutti, nemico di nessuno”, “tra i primi contribuenti italiani”, “tra i primi imprenditori italiani per la creazione di posti di lavoro”, “il più giovane imprenditore italiano nominato Cavaliere del Lavoro”, “un self-made man, un esempio per tutti gli italiani”, “l’inventore e costruttore delle città “sicure” con tre circuiti stradali differenziati”, “il primo editore d’Italia e il più liberale”, “il fondatore della tv commerciale in Europa”, “il fondatore con Ennio Doris della ‘Banca del Futuro’, “il presidente di Club che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale”.
Dopo l’uomo e l’imprenditore ci sono i meriti politici: “parlamentare europeo in carica”, “il fondatore del centro-destra liberale, cristiano, europeista e garantista”, “il più votato parlamentare italiano con più di 200 milioni di voti”, “il presidente del Consiglio che ha governato più a lungo nella storia della Repubblica”, “l’ultimo presidente del Consiglio eletto democraticamente dagli italiani (2008)”, “il presidente del Consiglio che in soli sei mesi ha ridato una casa ai terremotati dell’Aquila (2009)”.
Infine, l’elenco dei successi e degli onori internazionali: “il presidente del Consiglio che mise fine alla guerra fredda realizzando l’accordo di Pratica di Mare tra George Bush e Vladimir Putin (anno 2002)”; “il leader occidentale più apprezzato e più applaudito (8 minuti) nella storia del Congresso Americano”, quindi “l’italiano più competente nella politica internazionale, ascoltato e apprezzato, autorevole e umano, capace di intessere e coltivare le amicizie personali più profonde con i più importanti leader mondiali”.
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