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    Afghanistan: Onu, 'diritti delle donne sono linea rossa'

    (ANSA) – GINEVRA, 24 AGO – L’Alto commissario delle Nazioni
    Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, ha rivolto un
    appello ai Talebani affinché rispettino diritti e libertà delle
    donne e delle bambine afghane, definendole una “linea rossa”.   
    “Una linea rossa fondamentale per i talebani sarà il
    trattamento delle donne e delle bambine e il rispetto per i loro
    diritti alla libertà, al libero movimento, educazione,
    espressione, lavoro, sulla base delle norme internazionali sui
    diritti umani”, ha detto l’ex presidente cilena ad una sessione
    del Consiglio Onu sui Diritti Umani. (ANSA).   

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    Afghanistan: Draghi incontra i ministri Di Maio e Guerini in vista del G7

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri e della Difesa, Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini, il sottosegretario con delega alla Sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli, e il direttore generale del Dis, Elisabetta Belloni, per discutere sugli ultimi sviluppi della situazione in Afghanistan in vista della riunione straordinaria del G7 di domani pomeriggio.    

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    Mattarella lascia Pesaro dopo Gala Rossini

    (ANSA) – PESARO, 22 AGO – Pubblico in piedi e applausi
    scroscianti per il finale di Guillaume Tell, che ha chiuso il
    Gala Rossini a Pesaro, alla presenza del presidente della
    Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha lasciato
    piazza del Popolo intorno alle 22; giunto in forma privata, non
    ha rilasciato dichiarazioni prima di ripartire per Roma ma ha
    salutato il direttore Michele Spotti, sul podio dell’Orchestra
    Sinfonica Nazionale della Rai e alla guida del coro del teatro
    Ventidio Basso, il tenore Juan Diego Florez, protagonista della
    serata che chiude il Rossini Opera Festival 2021 e gli altri
    cantanti sul palco.   
    Pimi di allontanarsi ha anche salutato il pubblico con un cenno
    della mano. Mattarella, che è il primo presidente della
    Repubblica ad assistere al Rof, ha seguito il concerto seduto
    vicino alla senatrice a vita Liliana Segre. Tra gli ospiti
    anche l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes.   
    Al suo arrivo il capo dello Stato è stato accolto dal sindaco
    Matteo Ricci e dal presidente della Regione Marche, Francesco
    Acquaroli, oltre che dagli applausi del pubblico e dall’inno di
    Mameli. Sul palco di piazza del Popolo – affollata ma nel
    rispetto delle misure anti covid – il tenore Juan Diego Flórez,
    che ha festeggiato i 25 anni dalla sua prima apparizione al
    festival pesarese, affiancato da Eleonora Buratto, Marina Monzò,
    Marta Pluda, Pietro Spagnoli, Sergey Romanovsky, Giorgio
    Caoduro, Jack Swanson, Matteo Roma, Manuel Amati e Nicolò
    Donini, che hanno eseguiti pagine da La Cenerentola, Le Comte
    Ory, Ermione, Semiramide, La donna del lago, La gazzetta,
    Matilde di Shabran, L’Italiana in Algeri, Il viaggio a Reims,
    Guillaume Tell. Al termine del concerto il presidente ha
    raggiunto il cortile interno della vicina Prefettura da dove è
    ripartito alla volta di Roma. (ANSA).   

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    Afghanistan: Di Maio, su migranti risposta comune con l'Ue

    “La gravità della situazione in Afghanistan rende ineludibile un raccordo ancor più stretto con i nostri alleati, per definire una strategia comune a favore del popolo afghano e delle conquiste maturate finora”. Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Meeting di Cl. 
    “L’Italia, presente con il console e un nucleo di militari presso l’aeroporto di Kabul, continua a lavorare per portare in salvo i collaboratori e gli attivisti che vogliono lasciare il Paese. Abbiamo evacuato finora circa 1.600 civili afghani, nostri ex collaboratori e loro familiari. Il piano è di trasferirne in Italia circa 2.500”, ha aggiunto il ministro
     “La domanda di accoglienza di rifugiati e migranti di provenienza afghana è destinata ad aumentare. È necessario ed urgente mettere a punto insieme all’Unione Europea una risposta comune, in raccordo con i partner della regione”, afferma ancora Di Maio, aggiungendo che “l’Italia si sta battendo affinché sia garantito alle organizzazioni internazionali pieno accesso umanitario al Paese”. 
    Il terrorismo “non deve tornare ad annidarsi in Afghanistan. Sarà fondamentale, in tal senso, che la comunità internazionale eserciti anche un’azione rafforzata di contrasto ai traffici di droga e per l’eliminazione della produzione di oppio in Afghanistan. Dovremo costruire alleanze e coinvolgere una pluralità di Paesi attorno a questi obiettivi comuni: specie quelli della regione, che condividono questa preoccupazione, oltre a Russia e Cina, attori imprescindibili in questo scenario”.
    “L’Afghanistan negli ultimi venti anni ha rappresentato una delle principali sfide per il sistema multilaterale – ha sottolineato -. Nonostante 20 anni di presenza e investimento nel Paese da parte di una vasta coalizione internazionale, dell’Onu, di NATO e Ue, il collasso repentino del governo afghano e delle sue istituzioni – collasso sfuggito alle capacità di previsione della comunità internazionale – ci pone di fronte ad uno scenario drammatico. Un dramma rispetto al quale dovremo interrogarci, per capire gli errori commessi dall’Occidente e dall’intera comunità internazionale”.    

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    Lavoro, Letta alle imprese: 'Nessuno è contro, difendo Orlando'

    “Noi abbiamo bisogno di pensare con una nuova bussola cosa vuol dire attrarre investimenti. Lo dico al mondo delle imprese: nessuno di noi è contro gli imprenditori, siamo a favore degli imprenditori che hanno a cuore l’impresa, il territorio e i lavoratori, la crescita, la crescita del territorio e lo sviluppo. In tutta l’Ue si sta ridiscutendo attorno questi temi. Ci sono situazioni assurde” e “non è possibile il licenziamento via Whatsapp, è incompatibile con lo spirito della nostra costituzione repubblicana”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta durante la preagorà di Belluno “difendendo il ministro Orlando”.  
    “La concertazione a tre, sindacati, governo e associazioni delle imprese è il luogo giusto per trovare la soluzione migliore. E’ evidente che va tutto fatto in sicurezza e in modo che funzioni. Io sono affinché ci sia il massimo uso del green pass e il protagonismo di tutti. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Tutti abbiamo voglia di sicurezza, non di problemi”, ha detto Letta a margine della pre-agorà di Belluno. Per Letta “non si può sbagliare. Oggi noi abbiamo uno strumento in più: il green pass, le vaccinazioni. Bisogna che sia esteso al maggior numero di attività”.    

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    Salvini da Berlusconi per convincerlo sulla federazione

    Chissà se verrà ricordato come “l’incontro di Villa Certosa”: per la prima volta Matteo Salvini, accompagnato dalla fidanzata Francesca Verdini, entra nella residenza sarda di Silvio Berlusconi. Un incontro annunciato, per la nascita di una nuova Confederazione del centrodestra (non un partito con le diverse sigle come spingeva inizialmente Berlusconi), in forza da settembre, da Roma a Bruxelles. Un colloquio per convincere il Cavaliere che l’unità del centrodestra serve al Paese e serve a puntellare con forza il governo Draghi. Una Confederazione quindi che vada da Palazzo Madama a Montecitorio perchè il leader del Carroccio aspira a non essere più “sei forze di centrodestra che sembrano una squadra di calcetto” ma una “colonna per Draghi”, fino al Parlamento europeo dove immagina “un gruppo unico di 200 europarlamentari che contrasti socialisti e sinistra”.
    Operazione di rafforzamento rispetto agli avversari, ma anche di sostegno dei singoli partiti. La nuova partita a scacchi per il Quirinale, infatti, si avvicina e Berlusconi ne vuole essere regista e forse non solo. Soprattutto, ci sono le elezioni alle porte tra Amministrative, Regionali calabresi e suppletive di Siena e Roma-Primavalle. E le politiche sono “solo” nel 2023.
    Al di là di intenzioni e proclami da Villa Certosa, però, la strada non è tutta in discesa. Primo scoglio da superare, il fatto che la Confederazione, almeno per ora, nasce orfana di Giorgia Meloni, che ha subito rimarcato come Fratelli d’Italia si trovi sin da febbraio all’opposizione del Governo Draghi. Al contrario dei suoi due alleati. Inimmaginabile quindi, una comune attività di sostegno, pur essendo “disponibili a una riunione settimanale dei capigruppo del centrodestra per rafforzare le idee della coalizione nelle politiche del governo”. A Bruxelles, poi, Lega, Fi e FdI sono addirittura in tre schieramenti diversi. Senza dimenticare che il partito di via della Scrofa cresce e strappa consensi, fuori e dentro l’aula, rosicchiando numeri anche dai due alleati.
    Ma sul tavolo tra Lega e FI ci sono anche altri temi che nei prossimi giorni rischiano di essere indigesti. A partire dalla politica estera e l’accoglienza dei profughi dall’Afghanistan.
    “L’unica strada è quella della diplomazia e del soccorso umanitario”, la posizione di Berlusconi. Più rigido Salvini, che vorrebbe “corridoi umanitari per collaboratori, bimbi, donne e ragazzi” puntando il dito sul “rischio infiltrazioni terroristiche e malavitose” che “tra gli uomini è alto”. E in queste ore si è aperta anche la questione vaccini. Chiara la posizione del leader del Carroccio, assolutamente “contrario all’obbligo”, da Forza Italia si delinea invece un fronte pro-obbligo. La prima a promuoverlo è la presidente dei senatori azzurri Anna Maria Bernini, che parla di “ultimo tabù da superare”, seguita dalla responsabile per i rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli. “Se poi da questo vertice uscisse la notizia delle dimissioni del Sottosegretario Durigon – dichiara con un colpo di coda il deputato Elio Vito – sarebbe una buona cosa anche per l’unità e le prospettive del centrodestra”.

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    Bonomi, molto preoccupato per l'autunno. E attacca i sindacati e Orlando

    “Sono molto preoccupato. Temo che in autunno l’azione del governo venga fermata e non ce lo possiamo permettere”. Lo dice il presidente di Confindustria Carlo Bonomi al Meeting di Cl. “Abbiamo davanti due passaggi importanti: le amministrative in grandi città e dal 3 agosto il semestre bianco. I distinguo dei partiti sono già iniziati. Sono molto preoccupato che l’azione del governo sulle riforme sia rallentata da una maggioranza eterogenea”, conclude. 
    “Noi – spiega Bonomi – abbiamo riforme importantissime da fare. Non dico che è l’ultima spiaggia, ma abbiamo oggi un’occasione storica se vogliamo creare uno Stato moderno, efficiente e inclusivo”.    Rilevando che Confindustria “non dà mai giudizi al governo ma ai singoli provvedimenti”, Bonomi aggiunge: “A Draghi riconosco di aver accelerato una campagna vaccinale fondamentale. Ora porti avanti le riforme. Su questo i corpi intermedi hanno un valore fondamentale”. 
     “Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese” e non averlo fatto, alla possibilità di “rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme. Abbiamo fallito e mi ci metto anche io anche ma i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio, non abbiamo tempo da perdere”, ha aggiunto Bonomi.  
    “Sul tema della legge” sulla vaccinazione obbligatoria, ha aggiunto, “è troppo facile rimandare la lattina alla politica. C’è una differenza di posizione tra i partiti che difficilmente potrà farci arrivare a una legge. Ma possiamo sederci a un tavolo oggi stesso ed aggiornare i protocolli di sicurezza. Io sono pronto anche oggi se i sindacati si vogliono sedere a un tavolo. Siamo una comunità”. 
    Bonomi ha attaccato anche il  ministro Orlando e il sottosegretario Todde che “pensano di colpire con un dl le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altra origine e su cui dobbiamo intervenire”. 
    “Dobbiamo pagare di più e meglio giovani e donne – ha affermato -. E’ un processo culturale che dobbiamo portare avanti per costruire l’idea di comunità larga ed inclusiva”.
    “Nonostante i numeri dicano che non c’è stato un picco” nelle morti sul lavoro, “anche un solo morto non possiamo accettarlo. Si possono istituire in ogni azienda delle commissioni paritetiche sui temi della sicurezza”, ha detto ancora  il presidente di Confindustria.  “Io – spiega – devo sapere ex ante se un sistema di sicurezza su un macchinario è stato disattivato. Sono pronto domani mattina a firmare sulla partecipazione dei dipendenti alla sicurezza. La mia responsabilità rispetto al Paese viene prima di qualsiasi altra cosa”, conclude. 
    Nel Paese il “primo collo di bottiglia è la scuola. Dobbiamo far ripartire la scuola a settembre ma siamo al punto dell’anno scorso, non abbiamo fatto nulla e i sindacati” anche sul versante scolastico, “dicono no al Green pass”, ha sottolineato Bonomi.    

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    Covid: Giovannini, su autobus e treni capienza dell'80%

    Le regole per bus e metro, pullman e treni locali sono quasi pronte: servono ancora alcuni affinamenti e la validazione del Cts. La capienza sarà dell’80% su bus e treni sia in zona bianca sia in zona gialla; ci vorrà la mascherina chirurgica anche se è consigliata la Ffp2; potranno essere previsti orari di ingresso differenziati sia per le scuole sia per le aziende e gli uffici pubblici; sarà possibile introdurre gli scuolabus anche per gli studenti delle superiori. Per applicare le regole “ci saranno più organizzazione e più controlli, anche perché è da aprile che stiamo dialogando con Regioni e Comuni, cui spetta la programmazione e la gestione del trasporto pubblico locale, in vista di settembre” spiega il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che illustra le misure in un’intervista al Corriere della Sera.
    “Siamo intervenuti sia sull’offerta, destinando per la seconda parte dell’anno 618 milioni di euro agli enti locali per servizi aggiuntivi come il noleggio di pullman turistici per aumentare le corse, sia sulla domanda – ricorda il Ministro – grazie al lavoro dei tavoli prefettizi che dallo scorso gennaio organizzano il piano della mobilità provincia per provincia, incentivando la creazione delle figure dei mobility manager nelle imprese e nelle amministrazioni pubbliche con più di cento addetti nei Comuni con oltre 50mila abitanti”. Quest’anno “ai tavoli prefettizi parteciperanno loro, in modo che si moduli il servizio pubblico per tutta la comunità, non solo per le scuole”. Le aziende e gli enti che “presentano i piani entro il 31 agosto tra l’altro potranno ricevere incentivi a valere sul fondo di 50 milioni di euro”.
    Per i controlli sui trasporti “ritengo necessario reintrodurre i controllori. Oltre a verificare i biglietti, dovrebbero far scendere dall’autobus chi non ha la mascherina”. Sono stati anche stanziati fondi “per rafforzare la sanificazione, che dovrà essere eseguita anche più volte al giorno”.