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    Vaccini, Messa: 'Tenere ferma la barra e andare avanti'

    “Bisogna pensare agli altri in questo momento e non a se stessi. Capisco che uno possa pensare che questa sia una lesione della propria libertà individuale, ma esiste una libertà collettiva che ha prevalenza”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, rispondendo in diretta su Radio24 nel corso della trasmissione 24 Mattino a una domanda sulla lettera di alcuni professori universitari contro il green pass. “Il mondo dell’università è quello dove la dialettica è forse al suo massimo”, ha proseguito il ministro. “Gli studiosi sono persone, hanno le loro opinioni e convinzioni che portano avanti, in genere, non tutti purtroppo ma la maggior parte, sulla base dello studio. Io li ascolto assolutamente perché credo serva sempre ascoltare, ma poi bisogna tenere ferma la barra e andare avanti”.   

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    Green pass: Salvini apre sugli statali, Conte frena su obbligo vaccinale

    Continua il dibattito tra le forze politiche sull’estensione del Green Pass. Apre il leader della Lega Matteo Salvini.Il green pass per gli Statali proposto dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta “per chi ha a che fare con il pubblico può essere un ragionamento” secondo il segretario della Lega Matteo Salvini. Se ne parla settimana prossima in cabina di regia” ha detto aggiungendo che “diverso è il green pass per uno che sta a casa e fa un esame all’università da remoto”, quello è “teatro dell’assurdo”. 
    Per Brunetta il Pass “è una patente di libertà”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione,in una intervista a Rai News24 a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Il green pass ti apre alla vita – ha aggiunto – al lavoro e alla socializzazione. Cosa accadrà nei prossimi giorni lo ha detto il presidente Draghi affermando che intende estendere il green pass. Io lo estenderei a tutto il mondo del lavoro, sia pubblico che privato. Se questo accadrà il passo successivo, almeno per quanto mi riguarda, sarà il ritorno a lavoro in presenza di tutti i dipendenti pubblici”.
    “Siamo pronti in ogni condizione. Il governo userà tutti gli strumenti laddove fosse necessario”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, risponde a una domanda sulla possibilità dell’obbligo vaccinale a scuola durante SkyTg24.
    “Noi sosteniamo il governo Draghi convintamente nell’estensione del green pass e degli obblighi vaccinali là dove è necessario”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta sottolineando che “la serietà dell’applicazione delle regole vuol dire essere in grado di ripartire in sicurezza” . “Dobbiamo essere tutti seri, tutti responsabili, e nessuno giochi – ha aggiunto – non si può essere per il green pass e contro, si dicano parole di chiarezza” . “Crediamo – ha concluso – che l’intero Paese debba lottare contro il virus e non contro il green pass” .
    Favorevole ad un maggiore uso del green Pass anche Giuseppe Conte. “Io sono favorevole ad un utilizzo maggiore del green pass”, per quanto riguarda “l’obbligo secco vaccinale, se sarà necessario dobbiamo considerarlo come estrema ratio”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte alla festa del Fatto Quotidiano. “Valutiamo i dati e manteniamoci aperti a tutte le soluzioni che diano sicurezza ai cittadini”, ha aggiunto. 

       
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    Salvini e Meloni si abbracciano, prove tecniche di governo

     Il segretario della Lega Matteo Salvini e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono abbracciati davanti alle telecamere prima di lasciare il Workshop Ambrosetti di Cernobbio. “Sono prove tecniche di Governo” hanno commentato prima di lasciarsi. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono seduti sul parapetto dell’Hotel Villa d’Este di Cernobbio in riva al lago di Como per fotografarsi con il telefonino. Alla domanda dei giornalisti su quali fossero i rapporti tra i due partiti hanno risposto abbracciandosi e pronunciando la frase ‘prove tecniche di governo’. 
    Le cose con la presidente di Fdi Giorgia Meloni vanno “benissimo”. Il segretario della Lega Matteo Salvini, che con lei ha partecipato al Forum Ambrosetti, lo ha detto ai giornalisti aggiungendo “governeremo insieme”. Sui tempi ha spiegato che “dipende da Draghi. Se vuole fare il presidente della Repubblica è complicato un quarto governo in quattro anni anche se capisco che c’è chi voglia tirare a campare, soprattutto i 5stelle”. “Draghi tutti lo piazzano. Io – ha ironizzato – lo vorrei allenatore del Milan…”
    “Io non ho un piano B nelle alleanze: per me esiste solamente l’alleanza di centrodestra, spero che per la Lega e Forza Italia valga alla stessa maniera, questo l’ho chiesto più volte, ma sono abbastanza ottimista che nel 2023 il centrodestra si presenterà compatto e anche sul fatto che possa avere, per il tramite del consenso degli italiani, la possibilità di governare”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni a margine del Forum Ambrosetti.    

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    Mattarella, vaccinarsi un dovere civico e morale. Sottrarsi mette a rischio vite

    Il tema della salute come bene pubblico “richiama alla responsabilità sociale e in questo periodo al dovere, morale e civico della vaccinazione. E’ lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pavia.
    “Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui. Chi pretende di non vaccinarsi, con l’eccezione di chi non può farlo per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunciare alla propria possibilità di recuperare in pieno luoghi e modi e tempi di vita”. 
    “Non posso non dire una parola – ha aggiunto – sulla violenza e le minacce che affiorano in questo periodo, contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni, fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore”.
    “L’economia – ha detto in un altro passaggio del suo intervento – è ripartita, il governo ha fatto presenze e che i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo. Questo è possibile perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con la prudenza che non contrasta con la normalità della vita”.

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    Di Maio: “Lotta al terrorismo fondamentale”

     “La lotta al terrorismo rimane fondamentale: c’è in ballo la sicurezza dell’Afghanistan, ma anche di tutta l’Ue, e non possiamo permetterci di abbassare la guardia”,scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, spiegando gli argomenti dei colloqui che ha in programma con le autorità del Qatar durante la tappa a Doha della sua missione nella regione.
    “Dobbiamo essere tutti orgogliosi delle donne e degli uomini della difesa e dell’intelligence che hanno lavorato per salvare oltre 5mila afghani facendo sì che l’Italia potesse diventare primo Paese Ue per numero afghani”, ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso del suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Al momento – ha aggiunto – restano oltre 30 italiani in Afghanistan. Voglio ringraziare le onlus e agenzie delle Nazioni Unite che hanno lavorato per salvare vite”.
    “Incontrerò oggi l’emiro del Qatar e poi il ministro degli Esteri perché è nostra intenzione di ricollocare a Doha l’ambasciata che avevamo a Kabul”, ha detto Di Maio. “Domani – ha aggiunto – sarò in Pakistan per visitare il campo profughi al confine con l’Afghanistan. Il nostro obiettivo è quello di aiutare questi Paesi a gestire i flussi dei migranti. C’è un grande dibattito in Italia sui corridoi umanitari. Ricordo che il corridoio umanitario inteso come evacuazione di civili afghani verso l’Italia o l’Europa sul piano bilaterale non credo sia praticabile perché non possiamo immaginare di dare le liste di coloro che vogliamo evacuare ai talebani. Sarebbe come creare delle liste di proscrizione quindi il lavoro che possiamo fare è quello di collaborare con i Paesi confinanti. Il Qatar è diventato il centro nevralgico delle relazioni diplomatiche rispetto a questo Governo afghano che deve nascere”.
    “L’Italia, nel corso dell’ultimo consiglio dei ministri, ha convertito i 120 milioni di euro che utilizzava per la formazione delle forze di sicurezza afghane in progetti di assistenza umanitaria”, ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Mai. “E dopo che avremo avviato la collaborazione – ha aggiunto – ad esempio con il Pakistan, potremo avviare la fase due che ruota intorno ad un piano italiano per il popolo afghano. Il nostro Piano ha già mosso i primi passi con una riunione interministeriale coinvolgendo tutte le istituzioni, le onlus e la società civile. Stiamo cercando di fare sistema per gestire una fase completamente diversa da quella che si è conclusa”.

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    Papa: il Covid ha messo in crisi la politica, occasione per migliorare

     “La pandemia, con il suo lungo strascico di isolamento e di ‘iper-tensione’ sociale, inevitabilmente ha messo in crisi anche l’agire politico in sé stesso, la politica in quanto tale. Ma pure questo fatto può diventare un’opportunità, per promuovere una ‘migliore politica’, senza la quale non è possibile ‘lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l’amicizia sociale'”. Lo ha detto papa Francesco ricevendo oggi in udienza in Vaticano i membri della ‘Fondation Leaders pour la Paix’, provenienti da varie parti del mondo. “Una politica – mi metto nella vostra prospettiva – che si attui come ‘architettura e artigianato della pace'”, ha spiegato il Pontefice, secondo cui “per costruire la pace sono necessarie entrambe le cose: l”architettura’, ‘nella quale intervengono le varie istituzioni della società’, e l”artigianato’, che dovrebbe coinvolgere tutti, anche quei settori che spesso sono esclusi o resi invisibili”. Francesco ha sottolineato che “il nostro incontro avviene in un momento storico particolarmente critico, lo sappiamo. La pandemia, purtroppo, non è stata ancora superata e le sue conseguenze economiche e sociali, specialmente per la vita dei più poveri, sono pesanti”. “Essa – ha rilevato – non solo ha impoverito la famiglia umana di tante vite, ognuna preziosa e irripetibile; ha anche seminato molta desolazione e aumentato le tensioni”. “Di fronte all’aggravarsi di molteplici crisi convergenti, politiche e ambientali – fame, clima, armamento nucleare, per citarne alcune – il vostro impegno per la pace non è mai stato tanto necessario e urgente”. Per il Papa, “la sfida è quella di aiutare i governanti e i cittadini ad affrontare le criticità come opportunità”. Ad esempio: “certe situazioni di crisi ambientale, purtroppo aggravate dalla pandemia, possono e dovrebbero provocare una più decisa assunzione di responsabilità, prima di tutto da parte dei dirigenti più alti, e quindi, a cascata, anche ai livelli intermedi e nell’intera cittadinanza”. In realtà, ha aggiunto, “vediamo come non di rado è ‘dal basso’ che provengono sollecitazioni e proposte”. “Questo è molto buono – ha osservato -, benché a volte tali iniziative vengano strumentalizzate per altri interessi da gruppi ideologizzati. Sempre c’è pericolo di ideologizzazione”. Secondo il Pontefice, che più volte nel suo discorso ha citato la sua enciclica ‘Fratelli tutti’, “si tratta dunque di lavorare contemporaneamente a due livelli: culturale e istituzionale”. Al primo livello “è importante promuovere una ‘cultura dei volti’, che ponga al centro la dignità della persona, il rispetto per la sua storia, specialmente se ferita ed emarginata. E anche una ‘cultura dell’incontro’, in cui ascoltiamo e accogliamo i nostri fratelli e sorelle”. Al secondo livello – quello delle istituzioni – “è urgente favorire il dialogo e la collaborazione multilaterale, perché gli accordi multilaterali garantiscono meglio di quelli bilaterali ‘la cura di un bene comune realmente universale e la tutela degli Stati più deboli'”.    

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    Mattarella, in Ue risposta a pandemia efficace e tempestiva

    “L’Ue ha dimostrato, di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze sul piano economico e sociale, una capacità di reazione efficace e tempestiva. Le azioni intraprese, sia sul terreno delle campagne di vaccinazione sia sul terreno del sostegno alle crisi sociali e alla ripresa economica, confermano la bontà delle scelte effettuate in direzione di una sovranità condivisa a livello continentale. La integrazione europea consente di giocare a livello internazionale sul piano economico una massa critica a tutto vantaggio dei popoli europei”. Così Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al forum Ambrosetti. “Analogo impegno deve riguardare ora il contributo dell’Unione Europea alla causa della pace, dello sviluppo, della sicurezza e della stabilità internazionale. La globalizzazione dei mercati importa che avvenga contemporaneamente alla diffusione dei diritti, per il raggiungimento della piena dignità delle persone in ogni angolo del mondo. Di qui la necessità di una politica estera e di sicurezza comune. È materia in cui la Ue si è mossa, sin qui, troppo timidamente”.Europa, come di consueto, protagonista della seconda giornata del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Ad aprire i lavori il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A seguire, con focus sul Next Generation Eu, un dibattito tra Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale; Bruno Le Maire, Ministro dell’Economia, delle Finanze e del Rilancio della Francia ,Nadia Calviño, vice presidente del governo spagnolo e Ministra per gli Affari Economici e la Trasformazione Digitale del Governo Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia. Tra i temi in esame anche il mercato del lavoro e le pari opportunità con protagonisti Nicolas Schmit, Commissario Europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali ed Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. Sotto la lente infine la transizione energetica con l’intervento, tra gli altri , del ministro della transizione ecologica , Roberto Cingolani. A chiudere i lavori la ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

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    Salvini: 'Restiamo al governo ma non rinunciamo alle battaglie'

    “Noi siamo al governo, e ci rimarremo, per aiutare gli italiani ad uscire dall’emergenza sociale, sanitaria ed economica, come richiesto dal presidente Mattarella. Stiamo lavorando per portare avanti tutte le riforme necessarie, dal fisco alla giustizia, dalla pubblica amministrazione alla concorrenza, con l’obiettivo di utilizzare al meglio i fondi europei del Pnrr. Ciò non toglie che, in caso di divergenze su singoli provvedimenti, la Lega confermerà in Parlamento le sue posizioni di sempre, evidentemente diverse da quelle della sinistra su temi come aumento delle tasse, immigrazione, taglio delle pensioni e obbligo vaccinale (che non esiste in nessun Paese europeo). La Lega ha scelto di entrare in questo governo di emergenza per responsabilità e amore per l’Italia e ci rimarremo: Pd e 5Stelle si mettano l’animo in pace, non li lasceremo certo soli a governare per imporre nuove tasse, ius soli, taglio delle pensioni o ddl Zan. E se in Parlamento si troverà una maggioranza per modificare, o addirittura cancellare, il reddito di cittadinanza, tutti ne dovranno prendere atto”, ha detto in mattinata il leader della Lega, Matteo Salvini. 
    “Ho chiesto a Draghi un confronto con il ministro Lamorgese perché o cambia rotta e comincia a fare il ministro oppure sarà un problema”, ha detto a ‘Radio radio’ in seguito rispondendo a una domanda sul confronto chiesto tra lui, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese e il premier.E ha ribadito sull’incontro: “Me lo auguro, l’ho chiesto al presidente Draghi”.
    Poi ancora: “Penso che Berlusconi sarebbe un ottimo presidente della Repubblica, in politica estera ha fatto molto più di tanti altri, ma parlarne il 3 settembre lascia il tempo che trova”, ha detto Salvini dal palco di ‘Itaca 20.21’ a Formello.
    Parlando di vaccini e green pass di cui si sta discutendo nella commissione Affari sociali della Camera: “L’abbiamo proposto in commissione e ce l’hanno bocciato ma lo riproporremo in Aula: se tu Stato, non dico mi imponi ma fai di tutto per portarmi a vaccinare, io dico: ‘Bene, ma se ci sono dei danni conseguenti, mi risarcisci tu che mi sta portando a fare questa scelta’. Non può essere sulla pelle dei cittadini la conseguenza”.