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    Calenda, M5s incompatibile con ogni forma di governo

    (ANSA) – ROMA, 30 MAG – “La destra ha vinto, ha sempre
    funzionato così in Italia, prima con i Cinque Stelle ora la
    Meloni. E’ un film che conosciamo. Dopodichè quando ci sono le
    alleanze riformiste, non c’è il Movimento Cinque Stelle, ma ci
    siamo noi e si riesce anche a vincere. Questo è successo a
    Vincenza e a Brescia dove abbiamo preso il 7%, non è successo ad
    Ancona dove la candidata era molto in gamba. A livello nazionale
    la situazione è più complessa. Il problema è che il Movimento è
    incompatibile, io lo dico da diversi anni, con qualsiasi forma
    di proposta di governo. I voti si spostano, una cosa che ci
    dimentichiamo è che i voti si riprendono. Non è che la Meloni
    viene da una storia dove ha sempre avuto il 30%, il compito è
    andare a riprendersi i voti”. Lo afferma Carlo Calenda, leader
    di Azione a Radio Anch’io parlando dell’esito delle elezioni
    amministrative. (ANSA).   

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    Meloni: ‘Complimenti ai sindaci, il centrodestra ha confermato sua forza’

    “Complimenti a tutti i sindaci eletti in questa tornata di voto amministrativo. Anche oggi, come nel primo turno, il centrodestra ha confermato la sua forza nelle urne. Gli elettori apprezzano il lavoro della coalizione di governo, il risultato odierno è una ulteriore spinta a proseguire nella nostra azione, a seguire con coerenza e chiarezza il programma di riforme economiche, sociali e istituzionali con il quale abbiamo ottenuto la fiducia degli italiani. Ci attendono sfide impegnative, in uno scenario non privo di criticità, ma se resteremo concentrati sui nostri obiettivi con il massimo impegno, l’Italia avrà un lungo periodo di stabilità politica e crescita economica”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una nota.   

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    Mattarella nei luoghi simbolo dell’alluvione

    Parte da Modigliana, una delle realtà più piccole ma anche una delle più danneggiate, la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna alluvionata.
    Il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell’Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco Jader Dardi e i cittadini, poi sarà a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell’emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l’acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: probabilmente Cesena, Lugo, Ravenna. “Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Lo devo ringraziare – ha proseguito – lo scorso anno in occasione del decennale del terremoto, venendo a Medolla e poi a Finale Emilia, nei due epicentri delle due scosse del 20 e del 29 maggio disse ‘l’Italia deve essere grata all’Emilia, agli emiliano-romagnoli e alla sua gente per quello che hanno dimostrato’. Abbiamo avuto una ricostruzione esemplare e ora vogliamo fare la stessa cosa”.
    LA DIRETTA

       Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio e quella della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il 25. “Per la nostra comunità – dice Dardi, sindaco di Modigliana – assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture del nostro Comune.   

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    Fabio, una professoressa nuovo sindaco di Siena

    Nicoletta Fabio è la prima donna a guidare Siena. “Chiamatemi sindaco, non per una questione di genere ma per una questione istituzionale” ha già spiegato.    “Fieramente senese”, così si definisce, 62 anni, Fabio è professoressa, ora in aspettativa, di italiano e latino alle superiori. La sua candidatura, per il centrodestra, è arrivata appena a marzo scorso: Fdi, Lega, Forza Italia e Udc, inizialmente aveva sostenuto il candidato civico Emanuele Montomoli, biologo, docente universitario e imprenditore nella ricerca, poi però ‘scaricato’ dopo che lui stesso aveva reso noto la sua appartenenza alla massoneria. Fabio, che sul suo sito per le elezioni, parlando di sè, si è definita “adorata figlia unica di babbo e mamma senesi, dal loro esempio ho imparato il senso del dovere delle persone perbene che rispettano gli altri e che si fanno rispettare per la propria coerenza”, a Siena era nota anche per aver ricoperto i ruoli di presidente del Consorzio per la tutela del Palio e di rettore del Magistrato delle contrade.     

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    Silvetti rompe il tabù del centrodestra ad Ancona

    In politica da trent’anni, Daniele Silvetti, avvocato, 49 anni, sposato e con due figlie, è il nuovo sindaco di Ancona, il primo espresso da una colazione di centrodestra da 30 anni a questa parte. Inizialmente ha militato nella formazione giovanile di Alleanza nazionale, dal 2014 ha aderito a Forza Italia, riconoscendosi nei valori del partito popolare europeo. Dal 2021 è presidente del Parco del Conero e dal gennaio scorso anche coordinatore di Federparchi.    Consigliere comunale di Ancona dal 1997 al 2006, dal 2006 al 2015 è stato consigliere regionale delle Marche, ricoprendo anche il ruolo di vice presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Ambiente, Cave e Torbiere. Nella sua professione si occupa di Diritto civile e societario ed è iscritto nell’albo dei Custodi giudiziari del tribunale di Ancona. Negli anni è stato designato a vari incarichi e, dal luglio 2018, è componente effettivo del Cncu (Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti), organo permanente del Ministero dello Sviluppo Economico, per conto della conferenza allargata Stato-Regioni-Comuni. È appassionato di modellismo statico ambientato nella Seconda Guerra Mondiale; collezionista ed intenditore di scotch whisky e di sigari cubani. E’ stato tra i fondatori della SS Mantakas calcio a 5 di Ancona.    

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    Il centrodestra fa cappotto e vince 9 a 3, Pd in crisi

    (ANSA) – ROMA, 29 MAG – Il centrodestra fa cappotto ai
    ballottaggi: torna a vincere in Toscana, strappa Ancona, città
    governata da oltre 30 anni da amministrazioni di centrosinistra,
    e si afferma anche a Brindisi. Il Pd è in crisi ed Elly Schlein
    riconosce la sconfitta netta. I 5 stelle riflettono e a caldo
    non spendono parole per commentare il risultato. Alla fine,
    tenendo conto dei risultati di quindici giorni fa, la
    maggioranza trionfa con un evidente 9 a 3. Oltre il caso di
    Terni dove vince un candidato autonomo, prima erano 8 del
    centrodestra e 5 del centrosinistra. Anche in Sicilia si profila
    l’en plein. C’è stato un ulteriore calo dell’affluenza, ma i
    dati sembrano smentire il tabù secondo cui il doppio turno
    aiuterebbe i candidati del centrosinistra. Un voto che conferma
    una lunghissima luna di miele tra l’esecutivo e il Paese:
    un’onda lunga che resta forte ben otto mesi dopo la vittoria
    delle politiche. Dati locali che però, inevitabilmente,
    rafforzano l’attività del governo e mettono in difficoltà le
    opposizioni, consolate solo dalla conquista di Vicenza. (ANSA).   

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    Conti l’agronomo che porta per mano centrodestra

     Michele Conti, pisano, 53 anni, è dottore agronomo e dopo essere stato direttore del consorzio agrario di Pisa, è attualmente dirigente del Consorzio del Tirreno, oggi Consorzi Agrari d’Italia. Attivo in politica fin da giovane, nel 1994 è stato eletto al consiglio comunale con Alleanza Nazionale, restando in carica fino al 2005. Nel 2018 è stato eletto sindaco dopo essersi candidato per la Lega in una coalizione sostenuta dal centrodestra unito. Superò lo sfidante del centrosinistra al ballottaggio. Ora si è ricandidato per il bis alla guida di una coalizione composta dai partiti di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) ma ha voluto distinguere la sua posizione politica fondando una propria lista civica, ‘Pisa al centro’, entrata in coalizione insieme ad altre due liste civiche che hanno contribuito alla sua elezione, ‘Sviluppo e territorio’ e ‘Pisa Punto Zero’.        

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    Bandecchi, il nuovo sindaco che guida la Ternana

    E’ livornese di nascita e romano d’adozione il nuovo sindaco di Terni Stefano Bandecchi, 62 anni.    E’ fondatore e presidente dell’Università Niccolò Cusano e dal 2017 ricopre anche la carica di presidente della Ternana calcio.    Bandecchi ha un passato tra i paracadutisti, è sposato, ha due figli ed è anche nonno di due nipotini. Il neosindaco si è presentato alle elezioni amministrative di Terni rispolverando Alternativa popolare, il partito fondato da Angelino Alfano, per poi essere sorretto da altre tre liste civiche, tra cui “Con Bandecchi per Terni”. Bandecchi è molto attivo sui social. Sia come presidente della Ternana che come, finora, candidato sindaco.