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    Scholz, l’Italia è un partner e un amico affidabile

    (ANSA) – ROMA, 08 GIU – “L’Italia è per noi è un partner e un
    amico affidabile. Nell’ambito della Nato, del G7, del G20
    collaboriamo con Roma, ci troviamo d’accordo e facciamo
    riferimento uno all’altro”. Così il cancelliere tedesco Olaf
    Scholz nelle dichiarazioni congiunte con la presidente del
    Consiglio Giorgia Meloni al termine dell’incontro a Palazzo
    Chigi. (ANSA).   

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    Kermesse del Ppe a Roma, Weber: ‘il nostro approccio è vincente’

    Kermesse del Ppe a Roma.  “Volevo ringraziare Manfred Weber: questa iniziativa qui a Roma è un importante riconoscimento al nostro Paese e a Forza Italia, l’anima del Ppe nel nostro Paese”. Lo afferma il ministro degli Esteri, vicepresidente del Ppe e coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, aprendo il suo intervento alla kermesse del Ppe “Con i valori cristiani al centro: la classe dirigente per l’Europa di oggi e domani”.
    “La possibile alleanza può essere fatta tra conservatori, liberali e popolari. Non è possibile fare un’alleanza con il gruppo di ID. La Lega è molto diversa da Afd e deciderà cosa fare, se rimanere in quella famiglia politica o fare altre scelte. Rispetto la volontà di quel partito e toccherà a loro decidere cosa fare. Siamo alleati in Italia, e le questioni europee riguardano le famiglie europee. In Italia lavoriamo bene insieme e siamo in una coalizione solida”. Lo afferma il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, rispondendo sulla collocazione europea della Lega, a margine della kermesse del Ppe
    “Dopo il voto in Grecia, in Irlanda, anche al Nord, siamo andati bene: speriamo che anche in Spagna il prossimo premier sia Feijoo. Ciò vuol dire che il nostro approccio sta vincendo”. Lo afferma il presidente del Ppe, Manfred Weber, chiudendo l’intervento alla kermesse popolare “Con i valori cristiani al centro: la classe dirigente per l’Europa di oggi e domani”.  “Viviamo in un mondo in cui le chiese cattoliche o protestanti perdono terreno: ma chi ha una funzione pubblica non deve essere timido nel dimostrare quello che è, come credente. Non forzo nessuno a credere, ma mostrare i nostri valori cristiani nell’Europa di oggi deve essere più frequente. Dobbiamo esserne fieri”. Lo afferma il presidente del Ppe, Manfred Weber, intervenendo alla kermesse popolare “Con i valori cristiani al centro: la classe dirigente per l’Europa di oggi e domani”.
    “Salvini nel Ppe? Il nostro obiettivo è lavorare sui contenuti, la gente non è interessata a questioni strategiche. La gente vuole soluzione ai propri problemi come l’inflazione e l’immigrazione illegale, ed è questo a cui lavoriamo” ha detto Manfred Weber, a margine della due giorni di studio alla popolare.

    Ue, Tajani: ‘Non e’ possibile alleanza con Id, Salvini decidera’ cosa fare’

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    Meloni, intesa con Scholz sul Piano d’azione Italia-Germania

    (ANSA) – ROMA, 08 GIU – “Vogliamo rafforzare e intensificare
    il dialogo bilaterale anche grazie al Piano d’Azione
    Italia-Germania su cui abbiamo sostanzialmente raggiunto
    l’intesa e che vorremmo adottare nel prossimo vertice
    intergovernativo che si terrà in Germania entro fine anno”. Così
    la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di
    dichiarazioni congiunte con il cancelliere tedesco Olaf Scholz
    al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. (ANSA).   

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    Meloni, il nuovo Patto aiuti la crescita con regole flessibili

    (ANSA) – ROMA, 08 GIU – “Serve dal mio punto di vista un
    nuovo Patto di stabilità che guardi molto al sostegno alla
    crescita: la competitività europea ha bisogno di essere
    sostenuta da una visione e regole adeguate, è importante” che ci
    siano “regole fiscali flessibili”. Così la presidente del
    Consiglio Giorgia Meloni nel corso di dichiarazioni congiunte
    con il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine dell’incontro
    a Palazzo Chigi. (ANSA).   

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    Australia: prosegue costruzione ambasciata russa a Sydney

    (ANSA) – SYDNEY, 8 GIU Il governo australiano è stato
    costretto a rinunciare al tentativo di bloccare la costruzione
    della nuova ambasciata russa nell’area delle rappresentanze
    diplomatiche, dopo che la Corte Federale ha stabilito che la
    costruzione può procedere. L’Authority della capitale nazionale
    aveva deciso di chiudere la concessione ottenuta dal governo
    russo nel 2008, per non aver completato la costruzione durante i
    14 anni successivi e fra il timore che avrebbe coinvolto i
    servizi segreti nelle installazioni tecnologiche.   
    La Corte Federale, riferisce il quotidiano The Australian, ha
    stabilito che i tentativi dell’Authority della capitale di
    terminare la concessione sono “invalidi e privi di efficacia” e
    ha imposto all’ente stesso di astenersi dall’interferire con “il
    pacifico godimento del terreno concesso”. In un comunicato, il
    governo di Mosca si è detto pronto a riprendere i lavori sul
    sito e a completare in tempo la costruzione”, recita il
    comunicato. L’area delle rappresentanze diplomatiche comprende
    le ambasciate di numerosi paesi, fra cui Stati Uniti, Gran
    Bretagna, Canada e Sudafrica. (ANSA).   

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    Australia ridà nome aborigeno a un’isola protetta da Unesco

    (ANSA) – SYDNEY, 08 GIU – L’Australia ha ufficialmente
    ‘restituito’ il suo nome aborigeno K’gari (paradiso) a Fraser
    Island in Queensland, prospiciente la costa nordest
    dell’Australia, patrimonio mondiale dell’Unesco. E’ la più
    grande isola di sabbia al mondo, formatasi dal lento e continuo
    movimento della sabbia in oltre due milioni di anni.   
    Era stata nominata Fraser Island nell’epoca coloniale dal
    nome di Elisa Fraser, moglie scozzese del comandante di una nave
    naufragata al largo della sua costa nel 1836. Coperta da una
    rara foresta pluviale radicata su dune, attira ogni anno più di
    mezzo milione di turisti. Una cerimonia formale per segnare
    l’occasione si è tenuta ieri nel centro dell’isola, con la
    partecipazione della premier laburista del Queensland Annastacia
    Palaszczuk e dei proprietari tradizionali.   
    L’iniziativa è la più recente, e la più significativa, in un
    programma del governo statale, nel suo percorso verso un
    trattato con le prime nazioni indigene, abbracciando i loro nomi
    e rimuovendo termini razzisti da località attraverso lo stato. E
    la premier ha affermato che il cambiamento di nome è un
    ulteriore gesto a favore della riconciliazione nella società
    australiana. Altri stati e territori australiani hanno avviato
    procedure di doppie denominazioni di località. (ANSA).   

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    Schlein, abbiamo garantito il pluralismo nei gruppi

    (ANSA) – ROMA, 08 GIU – “Abbiamo promesso e ci siamo
    impegnati a garantire il pluralismo nei gruppi, si è lavorato in
    questo senso. Ci sono due nuovi capigruppo espressione della
    maggioranza ed è giusto che ci siano due vicari che non hanno
    votato me al congresso. E questo ha comportato altre scelte che
    tenessero conto del pluralismo. Credo che in questo contesto
    tutti possano proseguire a portare il proprio contributo e a
    vedersi valorizzati”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly
    Schlein, in conferenza stampa al Nazareno, rispondendo a una
    domanda sul post di Vincenzo De Luca dopo il cambio dei
    vicecapigruppo. (ANSA).   

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    ‘Nessun approccio ideologico, la Rai  deve essere di tutti’

    Durante l’audizione in commissione Vigilanza l’Ad Roberto Sergio, ha assicurato che “i criteri guida per la selezione delle figure apicali sono stati (e saranno, per le nomine che seguiranno): competenza e capacità manageriale, bilanciando continuità e innovazione. Sono stati scelti quindi professionisti validi, prestando molta attenzione a salvaguardare, laddove rilevante per la posizione, il pluralismo”. Ed ha aggiunto: “La Rai deve essere di tutti, pena l’incompatibilità con i dettami costituzionali e il venir meno della sua universalità – ha aggiunto -. Ne consegue che, per un verso, non può escludere alcuno e, per altro verso, non può essere appannaggio solo di alcuni”.
    “Abbiamo ottenuto in azienda una significativa riduzione del gender gap. Uno sforzo non fatto in occasione ultime nomine, in particolare alle testate, dove sono stati scelti tutti uomini. Uno strappo grave alle policy di genere aziendali ratificate dal cda un anno fa”. Ha invece denunciato a presidente Rai, Marinella Soldi, in audizione. “Vorrei trasferirvi – ha poi aggiunto – un senso di urgenza. L’azienda, pur avendo chiuso l’ultimo bilancio in pareggio, affronta una situazione di indebitamento pari a 580 milioni di euro nel 2022. Per un rinnovo necessario delle forme di finanziamento, serve un piano industriale credibile e realistico da approvare a stretto giro e tassativamente non oltre il 2023”.