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    La maglia del Sorrento in dono a Draghi

     Il premier Draghi atterra in elicottero a Sorrento, per il Forum “Verso Sud” e riceve in dono una maglia rossonera con il numero 1 ed il suo nome. Non è quella del Milan, ma quella Sorrento calcio, che ha gli stessi colori e gioca in serie D. A consegnargliela è il segretario del club, Benito Starace.    L’ elicottero del premier è atterrato sul campo di gioco della squadra di calcio della cittadina costiera.    

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    Dl Aiuti, Sala: 'Sbagliato che Roma abbia più fondi'

    (ANSA) – MILANO, 13 MAG – “Considero una cosa sbagliata” che
    al Comune di Roma siano destinati più fondi di quelli spettanti
    a Milano, come prevede la bozza del decreto Aiuti. Lo ha detto
    il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine
    dell’inaugurazione del festival ‘In&Aut- Inclusione&Autismo’.   
    “Ci sto lavorando – ha continuato il sindaco – volevo sentire
    anche il sindaco Gualtieri. Nulla in contrario che Roma sia
    sostenuta, ma anche la grande Milano in questo momento ha
    bisogno e ha molto bisogno anche la Città metropolitana”.   
    (ANSA).   

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    Il premier Draghi interviene al Forum Ambrosetti: 'Vogliamo Sud protagonista, stop a pigri pregiudizi'

    Sono iniziati a Sorrento, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i lavori del forum ‘Verso Sud – Strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo’, appuntamento di carattere internazionale promosso dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, che si protrarrà fino a domani, sabato 14 maggio. Dopo i saluti del presidente della Camera Roberto Fico ora l’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi. Al forum partecipano anche numerosi ministri del governo italiano.
    “Il quadro geopolitico che ci muta davanti – ha detto Draghi – presenta rischi, ma anche opportunità, in particolare per i Paesi del Mediterraneo. La giornata di oggi è un segno della nostra volontà di immaginare e costruire un Sud diverso. Un Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi”. “L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti.La storia economica del Sud nel Secondo Dopoguerra è però più complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi”.
    “La guerra in Ucraina ha fatto emergere la pericolosità della nostra dipendenza dal gas russo. L’Italia si è mossa con la massima celerità per diversificare le forniture di gas – e intende continuare a farlo. Il Sud è centrale. Allo stesso tempo, acceleriamo lo sviluppo dell’energia rinnovabile, per migliorare la sostenibilità del nostro modello produttivo”.
    LA DIRETTA
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    “La struttura del PNRR – ha evidenziato Draghi – prevede che lo stanziamento di finanziamenti sia vincolato al rispetto delle scadenze, al raggiungimento di precisi obiettivi. Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud”.
    “Oggi si apre una nuova stagione, siamo qui per marcare l’inizio di una nuova stagione, iniziata nel 2021 con le risorse dell’Ue. Ci siamo ispirati a una visione meridionalista fattiva e orgogliosa, distante dal disfattismo e dalla rassegnazione che abbiamo conosciuto finora. Per la prima volta abbiamo vincolato al Sud una quota percentuale una quota superiore, il 40%, cioè circa 80 miliardi di euro per i progetti per il Sud”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna intervenendo alla prima giornata dei lavori del forum ‘Verso Sud’ iniziato oggi a Sorrento alla presenza del Capo dello Stato.

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    M5s indica nomi commissione Esteri, anche Castellone e Licheri

    Sono i senatori Gianluca Ferrara, Simona Nocerino, Paola Taverna, Ettore Licheri e Mariolina Castellone i nomi indicati dal Movimento 5 stelle per la commissione Esteri del Senato, ‘azzerata’ per effetto del pressing per le dimissioni del presidente pentastellato Vito Petrocelli. Il M5s quindi conferma 3 dei suoi 5 ex componenti (esclusi quindi Petrocelli e Alberto Airola) e aggiunge la capogruppo al Senato e il suo predecessore nello stesso ruolo, Licheri. Sono i nominativi arrivati alla presidenza del Senato e gli unici mancanti per il rinnovo della commissione. La deadline indicata è oggi alle 13.    

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    Di Maio arrivato in Germania, partecipa a G7 e vertice Nato

    (ANSA) – OLDENBURG IN HOLSTEIN, 12 MAG – Il ministro degli
    Esteri Luigi Di Maio è appena arrivato al resort di Weissenhaus,
    dove fino a sabato si terrà la Ministeriale Esteri G7. Sempre
    nella giornata di sabato, il titolare della Farnesina si
    sposterà a Berlino fino a domenica. Nella capitale tedesca avrà
    luogo la riunione informale dei Ministri degli Esteri della
    Nato. Nel corso della missione in Germania previsti anche vari
    incontri bilaterali. (ANSA).   

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    Dl Ucraina bis: Senato conferma fiducia con 178. Draghi aggiorna ministri su missione Usa

    Con 178 voti favorevoli, 31 contrari e un’astensione, l’Aula del Senato ha confermato la fiducia sul maxi emendamento al decreto Ucraina bis, la cosiddetta legge taglia prezzi per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 20 maggio, passa ora all’esame della Camera. Come risulta dai tabulati di Palazzo Madama, 211 senatori hanno partecipato al voto per la fiducia sul decreto Ucraina bis. Unico astenuto il senatore del gruppo Misto, Gregorio De Falco, mentre 41 sono gli assenti non giustificati (tra cui Vito Petrocelli del M5s). I gruppi con più assenze ingiustificate sono Forza Italia e Misto, ciascuno con 11 parlamentari. Dei 31 voti contrari, 14 sono di Fratelli d’Italia, 11 del gruppo Cal (Costituzione, ambiente, lavoro) e 6 del Misto. A favore si sono espressi Pd, M5s, Lega, Forza Italia, Italia viva e Autonomie e 16 senatori del Misto.
    Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per intervento all’estero già deliberato in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina. Lo riferisce Palazzo Chigi che spiega: “La proroga è volta a continuare a garantire le attività di soccorso e assistenza alla popolazione, nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’Unione europea, sul territorio dell’Ucraina e dei Paesi limitrofi interessati dall’emergenza”. In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti – ha spiegato il premier – devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli, con la capacità non di dimenticare, perché “impossibile”, ma di “guardare al futuro”. In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Perchè la guerra ha preso una fisionomia nuova. E il vero obiettivo è chiedersi in che modo si costruisce il futuro. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti – ha spiegato – devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli”.
    “Io credo che dopo un terzo decreto” di invio di armi all’Ucraina “avremo già dato come Italia un contributo” sufficiente avendo “fatto la nostra parte: ora dobbiamo caratterizzarci per essere in prima linea su un altro fronte, quello di spingere fortemente per un negoziato ed una soluzione politica”. Così il leader M5s Giuseppe Conte alla registrazione di Piazza Pulita dove aggiunge: “Lo ripeto, credo che ci sia una concentrazione di armamenti in Ucraina sufficiente”. Occorre “dare atto al M5s” che sul conflitto in Ucraina e sulle armi “non stiamo fissando bandierine ma stiamo facendo un discorso chiaro e trasparente: stiamo vivendo uno scenario di emergenza assolutamente imprevisto. Il governo era nato per affrontare l’emergenza pandemica e il Pnrr, ma di fronte ad uno scenario imprevisto non possiamo pensare che il governo vada avanti da sé, decidendo di volta in volta cosa fare e come posizionarsi perché non ha un mandato politico”. Così Giuseppe Conte a Piazza Pulita dove torna a chiedere di sentire il premier in Parlamento: “è giusto ci sia un aggiornamento sullo stato della guerra”.

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    Rigettata richiesta Palamara di ricusare giudici Perugia

    (ANSA) – PERUGIA, 12 MAG – La Corte d’appello di Perugia ha
    rigettato l’istanza di ricusazione avanzata da Luca Palamara dei
    giudici del tribunale del capoluogo umbro che lo stanno
    giudicando per corruzione. L’udienza per la trattazione
    dell’istanza si era svolta il 9 maggio scorso e i giudici si
    erano riservati di decidere.   
    La difesa di Palamara aveva avanzato la richiesta di
    ricusazione sostenendo che “il tema sulla terzietà del giudice”
    è stato “creato” dall’Anm “che ha chiesto di costituirsi parte
    civile in un processo dove due membri del collegio sono iscritti
    alla medesima associazione”.   
    La Procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani,
    aveva chiesto invece il rigetto della domanda affermando che
    “non sussistono ragioni per ritenere un interesse dei giudici
    nel processo, in quanto le condotte addebitate all’imputato, in
    relazione alle quali l’Anm ha inteso presentare la propria
    domanda di costituzione di parte civile, sulla base della
    prospettazione accusatoria, si pongono in assoluto contrasto con
    i principi che governano l’agire del magistrato e che
    danneggiano il prestigio e l’indipendenza della magistratura”.   
    (ANSA).   

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    Stati Generali della natalità, appelli di Papa e Mattarella per la famiglia

    “Il tema della natalità rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Non è immediatamente percepibile, come altri problemi che occupano la cronaca, ma è molto urgente: nascono sempre meno bambini e questo significa impoverire il futuro di tutti; l’Italia, l’Europa e l’Occidente si stanno impoverendo di avvenire”. Lo afferma papa Francesco nel saluto inviato ai partecipanti alla seconda edizione degli Stati Generali della Natalità, che hanno luogo oggi e domani presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma, di cui viene data lettura all’apertura dei lavori. “C’è una periferia esistenziale in Occidente, poco vistosa, che non si nota immediatamente. È quella delle donne e degli uomini che hanno il desiderio di un figlio, ma non riescono a realizzarlo”, afferma papa Francesco. “Molti giovani faticano a concretizzare il loro sogno familiare – sottolinea il Pontefice -. E allora si abbassa l’asticella del desiderio e ci si accontenta di surrogati mediocri, come gli affari, la macchina, i viaggi, la custodia gelosa del tempo libero… La bellezza di una famiglia ricca di figli rischia di diventare un’utopia, un sogno difficile da realizzare”. “Questa è una nuova povertà che mi spaventa – osserva Francesco -. È la povertà generativa di chi fa lo sconto al desiderio di felicità che ha nel cuore, di chi si rassegna ad annacquare le aspirazioni più grandi, di chi si accontenta di poco e smette di sperare in grande”. “Sì, è una povertà tragica – aggiunge -, perché colpisce gli esseri umani nella loro ricchezza più grande: mettere al mondo vite per prendersene cura, trasmettere ad altri con amore l’esistenza ricevuta”. “Non vedere il problema della denatalità è un atteggiamento miope; è rinunciare a vedere lontano, a guardare avanti. È girarsi dall’altra parte, pensando che i problemi siano sempre troppo complessi e che non si possa fare nulla. È, in una parola, arrendersi. Per questo – prosegue il Pontefice – mi piace il titolo del vostro evento, organizzato dalla Fondazione per la Natalità e promosso dal Forum delle Famiglie: ‘Si può fare’. È il titolo di chi non si rassegna. È il titolo di chi spera contro ogni speranza, contro numeri che inesorabilmente peggiorano di anno in anno”. Secondo Francesco, “si può fare vuol dire non accettare passivamente che le cose non possano cambiare”, e “le cose possono cambiare se senza paura, andando oltre gli interessi di parte e gli steccati ideologici, ci si impegna insieme”.
    “La accentuata diminuzione della natalità rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti delle dinamiche sociali contemporanee e segnala una difficoltà” e dunque occorre “assumere con determinazione l’obiettivo di affrontare la crisi della struttura demografica del Paese”, favorendo la “famiglia e l’adempimento dei relativi compiti” come “prescrive l’art.31 della Costituzione, che ci richiama, conseguentemente, alla tutela della maternità, dell’infanzia e della gioventù”. Così Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente della Fondazione per la Natalita’ e del Forum delle Associazioni Familiari, Gianluigi De Palo.”La struttura demografica del Paese soffre di gravi squilibri che incidono in modo significativo sullo sviluppo della nostra società”, scrive il presidente della Repubblica.”Un fenomeno – evidenzia Mattarella – accentuatosi con la pandemia e che ha generato nuove disuguaglianze e una diffusa precarietà che scoraggia i giovani nella costruzione di una famiglia. Le azioni previste nell’ambito della legge delega 32/2022, recentemente approvata dal Parlamento, meritano di essere rapidamente rese esecutive, per contribuire alla ripartenza del Paese”.Per il Capo dello Stato “occorre insistere nel perseguire condizioni che consentano alle giovani generazioni di costruire il proprio futuro e, in questo senso, va garantita piena dignità ai giovani, alle donne, alle famiglie”. Le “istituzioni a tutti i livelli” hanno la “responsabilità”, ricorda, di tutelare “la maternità, l’infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. Le donne “devono affrontare ancora oggi troppi impedimenti e difficoltà per raggiungere una piena parità e un apporto essenziale può venire dalla conciliazione dei tempi di cura della famiglia e dei tempi di lavoro. È questione che interpella anche le imprese e la loro funzione sociale. Non può esservi opposizione tra impegno professionale, attività lavorativa e scelta di maternità. Le politiche per la famiglia sono un contributo essenziale allo sviluppo” del Paese.Se non verrà invertita la rotta della natalità con misure strutturali nel 2050 l’Italia avrà 5 milioni di abitanti in meno: solo poco più di una persona su due sarebbe in età da lavoro, con un 52% di persone tra i 20-66 anni che dovrebbero provvedere sia alla cura e alla formazione delle persone sotto i venti anni (16%), sia alla produzione di adeguate risorse per il mantenimento e l’assistenza ai pensionati (32%). In questo quadro le nascite annue potrebbero scendere nel 2050 a 298 mila unità. Sono alcuni dei dati Istat illustrati dal presidente Gian Carlo Blandiardo agli Stati Generali della Natalità.