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    Giustizia: Letta, riforma non si fa coi referendum

    (ANSA) – ROMA, 17 MAG – “Non è coi referendum che si fa una
    riforma complessiva”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico
    Letta, alla direzione del Pd, in corso al Nazareno. I referendum
    vengono da “proposte di sette consigli regionali del
    centrodestra”, ha ricordato. Per Letta “la riforma Severino è da
    cambiare, il nostro impegno va in questa direzione, ma alcune
    fattispecie sono molto gravi e verrebbero travolte
    dall’approvazione dei referendum”. (ANSA).   

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    Referenudum Giustizia: le critiche dei radicali, l'ok di Salvini

    Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale criticano la decisione del Governo e la tv pubblica che negherebbe la possibilita’  ai cittadini “diconoscere e ai promotori di essere conosciuti. Una tornata elettorale e referendaria tra il 12 e il 26 giugno equivale a boicottare la partecipazione popolare, a delegittimareulteriormente la politica, a boicottare i referendum. Se questo e’  l’obiettivo lo si puo’  considerare sin d’ora raggiunto. Noi non ci stiamo – aggiungono – ad avallare questo scempio mentre si poteva legittimamente rimandare il voto amministrativo e referendario a meta’  ottobre”.
    Salvini si dice invece soddisfatto “perche’  hanno ascoltato la richiesta della Lega. L’election day  comporta un risparmio di tempo e soldi, almeno 200 milioni di euro che chiederemo vengano usati per tagliare ancora i costi di bollette e benzina”.

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    Infanzia: in Emilia-Romagna inglese dal nido per 13.900 bimbi

    (ANSA) – BOLOGNA, 17 MAG – Dal prossimo anno scolastico, in
    262 nidi e in 38 scuole dell’infanzia dell’Emilia-Romagna i
    bambini e le bambine cominceranno a imparare l’inglese, 13.900
    quelli coinvolti. La Regione ha deciso di stanziare risorse per
    triplicare il progetto sperimentale avviato già quest’anno
    “Sentire l’inglese”, che ha già visto partecipare 75 nidi, 3500
    bimbi e 525 operatori, un’esperienza unica in Italia per
    estensione territoriale e numeri.   
    L’obiettivo è avvicinare i più piccoli a un’altra lingua,
    riconoscendone prima il suono, poi imparando a collegare le
    parole agli oggetti più comuni, in un contesto di gioco.   
    “I bambini di oggi quando entreranno un domani nel mercato
    del lavoro o della ricerca saranno più forti se una lingua
    straniera la conosceranno al pari o quasi della lingua madre-
    ha commentato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano
    Bonaccini, facendo il punto sul progetto-pilota, al nido Mazzoni
    di Bologn a- credo che dovrebbe essere una politica nazionale,
    non lasciata alla buona volontà di una singola regione”.   
    Volontà che è quella di portare nei prossimi anni l’inglese
    in tutti i nidi e in tutte le scuole dell’infanzia del
    territorio. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con
    il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di
    Bologna, che si è occupato della formazione degli educatori:
    saranno oltre 1800 quelli coinvolti nel prossimo anno
    scolastico.   
    Per la vice-presidente della Regione con delega al Welfare,
    Elly Schlein “l’esperienza sta funzionando bene, è utile anche
    per l’inclusione sociale. Se ci si abitua da subito a un
    ambiente plurilingue, si rendono più solide le capacità di
    apprendimento future dei bambini”. Bonaccini ha colto
    l’occasione per ribadire l’impegno della Regione
    sull’azzeramento delle liste d’attesa ai nidi: “E’ vero che
    siamo una delle regioni in Europa con più posti nei nidi, ma c’è
    una percentuale di famiglie che è rimasta fuori, bisogna sempre
    migliorare”. (ANSA).   

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    Premi: i vincitori del Premiolino di giornalismo

     In occasione della 62ª edizione, la Giuria de ‘Il Premiolino’ di giornalismo si è riunita a Milano nei giorni scorsi, ha discusso le candidature e proceduto alla votazione. Questi dunque i vincitori dell’edizione 2022 assegnati a un gruppo selezionato di giornalisti della carta stampata, radio, e televisione e dei nuovi media che si sono distinti per l’impegno professionale e per la difesa della libertà di stampa.    Gabriele Micalizzi, fotoreporter indipendente da anni in prima linea per i reportage da Mariupol sulla distruzione del teatro e dal sottosuolo delle acciaierie Azovstal trasmessi da Piazza Pulita – La 7;
    Domenico Iannacone per il programma a puntate di Rai 3 “Che ci faccio qui” ;
    Luigi Garlando in occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci per il libro “Per questo mi chiamo Giovanni” e per la pubblicazione dell’intervista al collaboratore di giustizia, Gaspare Mutolo, sul settimanale Oggi;
    Francesco Costa, vicedirettore de Il Post per “Morning”, la rassegna stampa in formato podcast;
    Marta Serafini entrata al ‘Corriere della Sera’ nel 2007 e dal 2015 alla redazione Esteri per il diario di guerra da Odessa;
    Silvia Sciorilli Borrelli corrispondente per l’Italia del Financial Times per il suo impegno nel giornalismo d’inchiesta e come opinionista sui temi economici;
    Luca Steinmann per i servizi sulla guerra nel Donbass dal fronte russo per lo Speciale TgLa7 e per La Repubblica e per Limes.   
    Il Premio BMW SpecialMente per l’inclusione sociale, giunto alla sua quarta edizione, è stato assegnato a Fiamma Satta per il programma ‘A spasso con te’ in onda su Rai 3.   
    La Giuria del ‘Premiolino’ di giornalismo è composta da: Chiara Beria di Argentine (presidente), Piero Colaprico (vicepresidente), Giulio Anselmi, Ferruccio de Bortoli, Milena Gabanelli, Massimo Gramellini, Enrico Gramigna, Enrico Mentana, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella, Carlo Verdelli e Roberto Olivi per BMW Italia.   
    La cerimonia di premiazione dell’edizione 2022 si svolgerà lunedì 12 settembre presso il Giardino della Triennale di Milano.    

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    Mafia: Fondazione Falcone, nessun candidato sarà invitato

       “In questi giorni da numerosi candidati alle prossime elezioni amministrative sono arrivate alla Fondazione Falcone richieste di invito a partecipare all’evento di ricordo delle vittime delle stragi di Capaci e Via D’Amelio del 23 maggio. Si comunica che le celebrazioni, che si svolgeranno dalle 10 di mattina al Foro Italico, saranno aperte a tutta la cittadinanza che saremo lieti di accogliere numerosa.    La Fondazione, dunque, non inviterà nessun candidato, ma accoglierà chiunque vorrà partecipare affermando così con la sua presenza una precisa scelta di campo”. Lo scrive in una nota la Fondazione Falcone.

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    Le parole di Mattarella nella Giornata contro l'omofobia: “Rispetto ed uguaglianza non derogabili”

    “Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia.    

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    Sciopero delle toghe. Anm: adesione importante

    “In un contesto generale non facile, c’è stato un livello di adesione all’astensione intorno al 50%, comunque importante. Il che dimostra come l’ANM si sia fatta interprete autorevole del disagio e della preoccupazione reale di tanti magistrati. Ci sono ancora i tempi e gli spazi per modifiche migliorative del testo e spero ci sia anche la volontà delle forze politiche di confrontarsi per apportare i dovuti correttivi”. Lo afferma il segretario dell’Anm Salvatore Casciaro.
    Lo sciopero dei magistrati contro la riforma Cartabia indetto dall’Anm “io non l’avrei fatto: nel momento in cui è stato fatto speriamo porti dei frutti, però la riforma bisogna chiuderla in qualche modo”. Così David Ermini, vicepresidente del Csm, a margine della presentazione di un libro a Bagno a Ripoli (Firenze). “Ho sempre detto che preferisco il dialogo – ha aggiunto – e quindi anche in questo caso: lo sciopero è stato indetto, è legittimo farlo, però io preferisco sempre il dialogo, e spero che quelle discussioni che ci sono state possano essere in qualche modo ricondotte a far sì che la riforma venga approvata”.
    “Questa legge sarà pure compatibile, ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia intervenendo al Palazzo di Giustizia di Milano per l’assemblea aperta delle toghe nel giorno dello sciopero dei magistrati contro la riforma dell’ordinamento giudiziario.
    “Io ho parlato – ha spiegato Santalucia ai cronisti prima di partecipare all’assemblea aperta indetta dall’Anm milanese – più che di incostituzionalità diretta, perché poi questo semmai lo diranno, se ci saranno questioni, gli organi deputati a farlo, di un abbassamento del tono costituzionale. Gli studiosi – ha chiarito – dicono che la legge sull’ordinamento giudiziario non solo deve essere compatibile con la Costituzione e quindi non violarla, ma deve essere conforme, deve recepirne ed attuarne fino in fondo il messaggio politico che l’architettura costituzionale detta”. E ha concluso: “Questa legge sarà pure compatibile ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”.
    “Gli obiettivi indicati dal Pnrr – ha detto Santalucia – come l’abbattimento dell’arretrato civile e penale, non si possono raggiungere se non si coinvolge la magistratura come soggetto protagonista di questa grande rivoluzione, non come soggetti che devono essere sospettati di essere i primi responsabili di guasti e quindi controllati disciplinarmente”.
    “Continuiamo a sperare che ci possano essere miglioramenti – ha spiegato Santalucia, intervenendo all’assemblea aperta – anche se il realismo politico di molti ci dice che se apriranno a modifiche queste saranno peggiorative”. Tuttavia, l’Associazione nazionali magistrati “deve coltivare la fiducia in un Parlamento che sappia vedere gli aspetti che non vanno e sappia consegnarci una legge sull’ordinamento giudiziario conforme alla Costituzione”. E ha concluso: “Bisogna fare lo sforzo di accantonare sentimenti che ci sono e serpeggiano in alcuni settori della classe politica-parlamentare di rivalsa sulla magistratura. Non è questo il momento”.

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    Dl Ucraina bis: slitta il voto in Aula alla Camera. Salvini da Draghi: 'Altre armi non sono la soluzione'

    La votazione sulla pregiudiziale di Fdi al dl Ucraina bis si terrà domani alle 10: lo ha annunciato all’Assemblea di Montecitorio, “apprezzate le circostanze” il vicepresidente Andrea Mandelli. La decisione è stata assunta sulla base del fatto che il numero legale sarebbe mancato per la terza volta a causa delle assenze dei deputati.
    “Dalla discussione di oggi è emerso, sia nelle forze di maggioranza che in quelle di opposizione un senso di forte rammarico per il fatto che il testo sia arrivato ‘blindato’ e che verrà posta la questione di fiducia. Il rammarico nasce dalla consapevolezza che i deputati non abbiano potuto esprimersi ed esercitare al meglio il loro ruolo”. Lo dichiara Nunzio Angiola, deputato di Azione e relatore al provvedimento all’esame della Camera. “Motivi di ulteriore recriminazione derivano anche dal fatto che la scadenza del decreto è fissata per il 20 maggio e che in commissione sia stata data appena un’ora per il deposito degli emendamenti e soltanto due per l’analisi e la votazione degli stessi. Un vero peccato perché la discussione tra i deputati, che in Senato ha portato a miglioramenti del testo, sarebbe stata un momento di confronto politico importante, pur in un momento molto delicato. Ci auguriamo perciò che questa anomalia non diventi la prassi e che nel frattempo, pur vivendo tempi difficili, continui a prevalere il senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche”, aggiunge Angiola.
    “La maggioranza di Governo si è dimostrata estremamente superficiale su un provvedimento delicato come il decreto Ucraina. Le forze di Governo, nonostante possano contare sulla maggioranza più numerosa della storia della Repubblica Italiana, riescono a non permettere il raggiungimento del numero legale in Aula. Fratelli d’Italia è presente per rispettare il proprio ruolo d’opposizione costruttiva e per ricordare, alla maggioranza dei “migliori assenti”, che il lunedì è un giorno lavorativo…” Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali della Camera. 
    “Mandare aiuti economici e militari all’Ucraina” inizialmente era “giusto e lo abbiamo votato con convinzione”. Ora “ulteriori invii di armi non penso siano la soluzione giusta. Il dialogo non si prepara con l’invio di altre armi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine dell’incontro con il premier Mario Draghi. Non comment. “Se la guerra va avanti” Salvini ha sottolineato anche un altro dato: “Anche in Italia ci sarà una “strage di posto di lavoro”.
    Il colloquio – si legge in una nota – si è incentrato sulla recente visita negli Stati Uniti, nel corso della quale è stato riaffermato l’impegno dell’Italia per la pace attraverso il sostegno all’Ucraina, l’imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati credibili.