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    A San Pietro tra i Nobel anche Giorgio Parisi

     Tra i Premi Nobel che prenderanno parte all’evento ‘Notalone’, a Piazza San Pietro, ci sarà anche Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica nel 2021. Lo riferiscono gli organizzatori.    Nel gennaio del 2008 fu tra gli accademici firmatari di una lettera in cui si definiva “sconcertante” l’iniziativa che prevedeva l’intervento di Papa Benedetto XVI all’Inaugurazione dell’Anno Accademico alla Sapienza. Ratzinger poi non partecipò e inviò al Rettore di allora un suo testo.    Parisi è stato lo scorso anno anche tra i firmatari della lettera per sostenere il referendum sull’eutanasia legale promosso dall’associazione Luca Coscioni.    In Vaticano Parisi dovrebbe firmare, insime agli altri Nobel presenti, una Dichiarazione sulla Fraternità Umana.       

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    A giorni i tecnici Ue a Roma: ‘Sul tavolo la revisione del Pnrr’

    La prossima missione dei tecnici della Commissione a Roma sul Pnrr “si svolgerà la settimana prossima”, a partire dal 12 giugno. “Prevediamo che le discussioni si concentreranno sulle richieste di pagamento, oltre che sulla via da seguire per la revisione del piano e del capitolo RePoweEu”. Lo spiega un portavoce della Commissione Ue sottolineando come Bruxelles “ha un costante scambio costruttivo con tutti gli Stati membri, compresa l’Italia, sull’attuazione dei loro piani”. “Fin dall’inizio dell’attuazione del Recovery, questo processo prevede incontri regolari per discutere i progressi compiuti”, aggiunge la Commissione.Le parole di Fitto sullo scudo erariale”Sul merito (dello scudo erariale) ne possiamo discutere, ma al di là di questo, siamo alla quarta proroga del terzo governo. Non è una posizione assurda proroghiamo una scadenza”. Così il ministro Raffaele Fitto parlando dello “scudo erariale” aprendo la seconda giornata del convegno all’Univeristà Cattolica di Milano su Pnrr e Controlli. La proroga allo scudo erariale “è un percorso in attesa di una riorganizzazione successiva. Non andiamo di proroga in proroga, abbiamo prorogato una scadenza, ma abbiamo l’idea di mettere mano a una riorganizzazione che definisca nel dettaglio questi aspetti” ha aggiunto Fitto.

    Agenzia ANSA

    Il Governo: ‘Incontrati molti ostacoli sulla via del Pnrr’. Modifiche al Piano possibili entro il 31 agosto (ANSA)

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    Berlusconi ricoverato all’ospedale San Raffaele

    (ANSA) – ROMA, 09 GIU – Il leader di Forza Italia Silvio
    Berlusconi, a quanto si apprende, è ricoverato all’ospedale san
    Raffaele di Milano. L’ex premier era stato dimesso dallo stesso
    ospedale il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero. (ANSA).   

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    Morto Guido Bodrato, ex ministro e parlamentare Dc

    “Guido ci ha lasciati ieri sera per unirsi alla sua amata Irma. Fino all’ultimo lo ha sostenuto una invincibile passione politica, a difesa della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento. Che il suo esempio ci conduca. Una preghiera”. E’ quanto si legge sull’account twitter di Guido Bodrato. L’ex deputato della Dc e più volte ministro è scomparso ieri all’età di 90 anni. “Mi inchino di fronte ad un grande maestro di buona politica. Generazioni intere di cattolici democratici si sono formate e si formeranno ancora seguendo il suo esempio, condividendo il suo pensiero e il suo europeismo profondo. La sobrietà del vivere e del parlare. Grazie”, è il ricordo dell’ex segretario del Pd Enrico Letta.
    Esponente della Democrazia Cristiana, Bodrato è stato, insieme a Donat-Cattin, il leader della corrente democristiana Forze Nuove e poi stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini e fondatore (insieme a Martinazzoli, Galloni, Granelli, Elia e altri) dell’Area Zac.
    Ha ricoperto l’incarico di Ministro della pubblica istruzione dal 1980 al 1982 (nei governi Forlani I e Spadolini I e II); dal 1982 al 1983 è stato Ministro del bilancio e della programmazione economica nel V governo Fanfani. E’ rientrato al governo (Andreotti VII, dal 1991 al 1992) come Ministro dell’industria e commercio. Commissario della DC a Milano all’epoca della bufera di Tangentopoli, ha sostenuto il rinnovamento voluto dalla segreteria Martinazzoli e ha appoggiato il passaggio al Partito Popolare Italiano. Dall’ottobre 1995 al 1999 è stato direttore politico del quotidiano Il Popolo

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    Greta si diploma e annuncia fine scioperi del venerdì

    (ANSA) – ROMA, 09 GIU – Fresca di maturità, la giovane
    attivista svedese per il clima Greta Thunberg ha annunciato la
    fine del suo emblematico sciopero scolastico con la fine del suo
    percorso scolastico in Svezia. “Oggi finisco la scuola
    superiore, il che significa che non potrò più fare scioperi
    scolastici per il clima. Quindi questo è il mio ultimo sciopero
    scolastico”, ha annunciato la ventenne svedese su Twitter.   
    Tuttavia, l’iniziatrice del movimento Fridays for Future ha
    intenzione di partecipare ad altre forme di manifestazione il
    venerdì, ha aggiunto. (ANSA).   

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    Wikileaks, l’estradizione di Assange è ‘pericolosamente vicina’

    (ANSA) – LONDRA, 09 GIU – Potrebbe essere “pericolosamente
    vicina” secondo Wikileaks l’estradizione negli Usa di Julian
    Assange, rinchiuso nella prigione di massima sicurezza di
    Belmarsh a Londra, dopo che è stato respinto un nuovo appello
    presentato all’Alta Corte britannica al fine di fermare l’iter
    per il trasferimento dell’attivista australiano. Il giudice
    monocratico Jonathan Swift, lo stesso che l’anno scorso aveva
    rigettato il ricorso presentato dalle ong contro il controverso
    piano del governo conservatore per trasferire i richiedenti
    asilo in Ruanda, ha ribadito la validità dell’ordine di
    estradizione emesso un anno fa dall’allora ministra degli
    Interni, Priti Patel.   
    Ma Stella Assange, la moglie del fondatore di Wikileaks, non
    demorde e annuncia che verrà presentata una “nuova domanda di
    appello all’Alta Corte” già la prossima settimana e in quel caso
    sarà valutata da due nuovi giudici in un’udienza pubblica. La
    linea scelta dai legali di Assange è quella di mettere in
    discussione l’ordine emesso dal governo britannico in quanto
    violerebbe il trattato con gli Usa secondo cui non si può
    concedere l’estradizione per i reati politici. (ANSA).   

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    L’intelligence ucraino intercetta ufficiali russi, ‘abbiamo colpito la diga’

        L’intelligence ucraina ha intercettato e reso noto l’audio di una conversazione telefonica tra ufficiali russi in cui dicono di essere stati loro a far saltare la diga di Kakhovka e non gli ucraini. Lo riporta Rbc-Ukraine. “Non sono stati loro (gli ucraini) a colpire la diga. C’è il nostro gruppo di sabotaggio. Volevano spaventare la gente con questa diga. Non è andata secondo i piani, ma più di quanto avessero previsto”, afferma l’ufficiale militare russo intercettato descrivendo le conseguenze dell’esplosione. 
       Mosca finora ha sempre negato di essere responsabile del crollo della diga, ma ci sono forti dubbi sulla sua versione e Kiev ha chiesto assistenza internazionale sul caso: “Oggi in Consiglio spiegherò che sono entrato in contatto con il procuratore generale dell’Ucraina e che è importante organizzare investigazioni nazionali e internazionali, con il coinvolgimento della Corte penale internazionale dell’Aia, sulla distruzione della diga di Kakhovka, e dobbiamo sostenere il procuratore in questo sforzo”, ha detto Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, arrivando al Consiglio in Lussemburgo.
        L’intelligence ucraina ha postato su Telegram la clip audio di un minuto e mezzo in cui due militari russi intercettati affermano che è della Russia laresponsabilità dell’esplosione della diga di Kakhovka. Nella traduzione dal russo fatta dal Guardian, il primo militare afferma: “Il problema principale è che la centrale idroelettrica raffredda il loro reattore nucleare (della centrale di Zaporizhzhia)”. E il secondo risponde: “Non c’è problema. Esploderà e sarà tutto finito”.
       Primo militare russo: “Quindi sono stati i nostri. Non sono loro (gli ucraini), sono i nostri”. E l’altro dice,  “davvero, sono stati i nostri? Hanno detto che sono stati i khokhol (termine dispregiativo per gli ucraini) a farlo saltare in aria”. E il primo militare: ” Non l’hanno fatta saltare. Il nostro gruppo di sabotatori è lì. Volevano causare paura con questa diga. Non è andata secondo i piani. (il risultato è ) più di quanto avessero previsto”. E l’altro: “Sì, beh, naturalmente.Sarà come Chernobyl, giusto?”. Il primo militare: “E’ stata costruita negli anni ’50. È andata giù velocemente, è andata giù (la centrale idroelettrica di Kakhovka)”.
       E intanto l’operatore nucleare ucraino Energoatom ha informato stamane che “Il livello dell’acqua nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stabile”. “Nonostante l’occupazione russa abbia minato la diga della centrale di Kakhovka, la situazione rimane stabile e sotto controllo”, si legge nel comunicato “Alle ore 08:00 (le 7:00 in Italia) del 9 giugno, il livello dell’acqua nel bacino di Kakhovka, vicino a Nikopol, era di 11,74 metri e nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya di 16,66 metri, sufficiente a soddisfare le esigenze dell’impianto”, precisa Energoatom.
       Da parte sua, il principale fornitore privato di energia elettrica in Ucraina, Dtek, non esclude possibili blackout nel Paese che in seguito all’attacco alla centrale idroelettrica di Nova Kakhovka: lo ha reso noto il direttore esecutivo della società, Dmitry Sakharuk, come riportaRbc-Ucraina. Sakharuk ha spiegato che la produzione di elettricità è aumentata nelle centrali ucraine in modo che i consumatori intutto il Paese non debbano subire blackout, ma non ha escluso questa possibilità durante le ore serali.
       “La produzione di elettricità è sufficiente a coprire il fabbisogno dei consumatori, ma la situazione nel sistema energetico rimane difficile e la sera, a causa del numero limitato di unità di potenza in funzione, potrebbe verificarsi una carenza di energia”, ha affermato.

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    Meloni, stupido parlare ora di Mes, non ho cambiato idea

    (ANSA) – ROMA, 09 GIU – “Il Mes è un tema che sarebbe stupido
    aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato
    idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno
    discussi nel loro complesso. Non ha snso ratificare la sua
    riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e
    crescita. Non sono convinto aulla proposta della commissione”.   
    Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,
    intervistata da Bruno Vespa al forum ‘L’Italia che verrà’ alla
    Masseria Li Reni. (ANSA).