More stories

  • in

    Giorgio Napolitano, operato a Roma il presidente emerito

     Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, 96 anni, è stato operato all’addome all’ospedale Spallanzani di Roma. L’intervento è stato eseguito dall’equipe del professor Giuseppe Maria Ettorre, ne ha dato notizia lo stesso nosocomio. “L’intervento, condotto con tecnica mininvasiva, è riuscito – si legge nel comunicato – Attualmente il paziente è ricoverato presso la terapia intensiva dell’Inmi Spallanzani. Il presidente è sveglio con quadro clinico stazionario. La prognosi resta riservata”. Il professor Ettorre è uno dei massimi esperti nel campo della chirurgia oncologica, di quella epatobiliare e dei trapianti di fegato. Napolitano, ha detto il chirurgo, “sta bene ed ha superato l’operazione. Le sue condizioni sono compatibili con quelle di un paziente della sua età”.

    È il secondo intervento per Napolitano da quando ha lasciato la presidenza della Repubblica, all’inizio del 2015, dopo due anni del secondo mandato. Il 24 aprile del 2018, infatti, nove giorni dopo aver parlato con il presidente Mattarella al Quirinale per le consultazioni dopo le elezioni, il senatore a vita è stato ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma per un improvviso malore ed ha subito un complesso intervento all’aorta, eseguito dal professor Francesco Musumeci. Fu dimesso il 22 maggio. Da allora l’ex inquilino del Colle ha diradato la sua presenza fisica a Palazzo Madama, pur continuando a seguire la vita politica. Il 16 ottobre successivo era in Aula ad ascoltare il premier Giuseppe Conte per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo e la presidente Casellati lo salutò affettuosamente sottolineando la sua “passione istituzionale”. 

    Agenzia ANSA

    Dalla dirigenza del PCI al bis al Quirinale (ANSA)

    Anche nelle consultazioni condotte dal capo dello Stato per per la nascita dei governi Conte II, nel 2019, e Draghi, nel 2021, seppure telefonicamente, Mattarella ha sentito il consiglio del suo predecessore. E al momento di entrambi i voti di fiducia Napolitano – pur assente in aula “per motivi di salute”, come egli stesso disse – volle far conoscere pubblicamente il suo appoggio ai due esecutivi. Sempre da casa, il 3 febbraio scorso seguì “con partecipazione” la cerimonia di insediamento per il secondo mandato alla presidenza della Repubblica di Mattarella, con il quale si era congratulato quattro giorni prima, subito dopo la rielezione. A Napolitano sono arrivati, direttamente e attraverso i social, gli auguri di esponenti politici e di semplici cittadini. 

  • in

    Giorgio Napolitano, una vita in politica

    Una vita lunga e intensa percorsa da Napoli, dove è nato il 29 giugno 1925, a Roma sempre in compagnia della moglie Clio, conosciuta negli anni ’50.
    Il primo presidente nella storia repubblicana ad essere stato eletto due volte al Quirinale. Un bis storico per un esponente politico che viene dal partito comunista e che con il tempo ha saputo convincere tutti con il suo pragmatismo, l’ammirazione per gli Stati Uniti (dove era considerato un saldo punto di riferimento atlantico) e la sua eleganza “british”. Ben 96 anni per un presidente in realta’ poco ‘napoletano’ nel senso popolare del termine: uomo riservato, ne’ ciarliero ne’ estroverso, ‘Giorgio il migliorista’ quasi volava nei corridoi del Quirinale dove – in verita’ – di rado appariva. E quando appariva molti lo temevano, per la scrupolosita’ a tratti sconfinante in una pignoleria incapace di delegare. Un presidente mai sopra le righe, attentissimo sul lavoro, garbato nei modi ma inflessibile nelle sue decisioni. Un uomo tutto d’un pezzo del Novecento, merce sempre piu’ rara in questo nuovo millennio.
    La storia di “Giorgio l’inglese” – un comunista d’esportazione, volto ideale per sdoganare all’estero il vecchio Pci – nasce da lontano e va ben oltre i nove anni passati al Colle: primo dirigente comunista ad ottenere il visto per gli Stati Uniti, ammiratore della cultura anglosassone, ottima padronanza dell’inglese, Napolitano ha sempre amato la politica estera conquistando il rispetto delle Cancellerie. Uno “standing” internazionale guadagnato nel tempo, partendo da lontano e da ruoli politicamente connotati in quegli anni di forti contrapposizioni. Partendo dalla sua Napoli, dove avvenne l’entrata nel Pci attraverso il viatico del ”servizio d’ordine” al congresso regionale. E da li’ a breve attraverso una lunghissima attivita’ parlamentare che lo ha portato al vertice delle istituzioni repubblicane.
    Ma il passaggio che lo consegnera’ alla storia come ‘re Giorgio” (cosi’ lo incorono’ il New York Times accostandolo a Giorgio VI, il sovrano divenuto simbolo della resistenza britannica ai nazisti) e’ quello che nel novembre 2011 porta Mario Monti a palazzo Chigi. I critici parlarono di Repubblica presidenziale, di eccessivo ‘interventismo’ e di interpretazione estensiva delle sue prerogative. I sostenitori la giudicarono una mossa determinante per evitare che il Paese, spinto sull’orlo del baratro sull’onda della crisi del debito sovrano, precipitasse.
    Fu lui poi a rompere il tabu’ di un doppio mandato alla presidenza della Repubblica, quasi costretto – gia’ in eta’ avanzata – dalla crisi della politica che si dimostro’ incapace di esprimere un nome condiviso nel voto delle Camere. Era il 20 Aprile del 2013 e al sesto scrutinio avvenne la sua rielezione con l’ampia maggioranza di 738 voti favorevoli su 997 votanti. Alla scadenza di ogni settennato, l’idea di lasciare sul Colle piu’ alto l’inquilino di turno si e’ sempre manifestata; eppure il ‘bis’ al Quirinale fino ad allora non era riuscito mai a nessuno.
    Fin qui l’attivita’ politica. Ma il Napolitano privato e’ strettamente connesso con Napoli, seppur da decenni viva a Roma nel rione Monti. La Napoli degli studi giovanili, quella del liceo Umberto, e quella degli amici di sempre, quella dei musei, ma anche quella delle tradizioni, come la tazzina di caffe’ al Gambrinus. Cosi’ come Giorgio Napolitano non ha mai rinunciato alle sue visite ad uno dei marchi storici della napoletanita’ , Marinella, dove ama comprarsi le cravatte. Al punto da essersi piu’ volte definito ‘un vero testimonial’ dell’azienda con sede alla Riviera di Chiaia.

  • in

    Elezioni: Berlusconi ai militanti, sarò di nuovo in campo

    “Dopo l’espulsione forzata dal Senato di nove anni fa, sarò di nuovo in campo con voi”. Questo l’annuncio dato da Silvio Berlusconi alla platea di Forza Italia riunita a Napoli su un suo rinnovato impegno in prima persona alle prossima elezioni Politiche. “Dobbiamo lavorare per le elezioni 2023 – ha detto Berlusconi tra gli applausi dei militanti – che sono decisive per costruire il futuro che vogliamo”.
    “Questo centro-destra è la casa comune di tutti, ma per vincere deve tornare ad avere una forte connotazione liberale, cristiana, garantista europeista ed atlantista. La nostra connotazione, quindi”. E’ quanto invoca Silvio Berlusconi, leader di orza Italia, intervenendo dal palco di Napoli. “Con la sinistra al governo – ha aggiunto – avremmo meno libertà”. 

    Berlusconi: ‘Gravi conseguenze dalla guerra in Ucraina, no ad aumenti di tasse’

    Nella “nostra politica fiscale abbiamo rispettato l’impegno di non permettere mai, in nessun caso, di aumentare le tasse. Anche con l’attuale governo i nostri parlamentari si sono battuti con successo, in seno alla maggioranza, per evitare ogni ipotesi di maggiore tassazione sulla casa scongiurando la tassazione delle unità immobiliari sulla base del loro ‘valore patrimoniale’. E’ stata una battaglia vinta, nonostante le forti opposizioni che abbiamo trovato”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi dal palco della convention di Forza Italia a Napoli. 
    “Io rivolgo un appello accorato a tutti gli italiani perché vadano a votare e diano il loro voto su un argomento che, prima o poi, potrebbe riguardarli tutti personalmente”. Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sui referendum sulla giustizia al voto su il 12 giugno, dal palco della convention azzurra a Napoli. E ha aggiunto sono “referendum che potrebbero contribuire a cambiare davvero il rapporto Stato-cittadino e fare dell’Italia un Paese più garantista e quindi più libero. Incredibilmente, di questi referendum si parla poco o nulla”, sottolineando che “incredibilmente si è deciso di votarli in un giorno solo”.

    Agenzia ANSA

    Accolto dagli appalusi della platea, ha fatto il suo ingresso nella sala dove è in corso la convention di Forza Italia a Napoli, Ronn Moss, la star della soap ‘Beautiful’ (ANSA)

       

  • in

    Fi: alla convention c'è Ridge di Beautiful, 'Voterei Berlusconi'. E il Cav lo ringrazia

     Accolto dagli appalusi della platea, ha fatto il suo ingresso nella sala dove è in corso la convention di Forza Italia a Napoli, Ronn Moss, la star della soap ‘Beautiful’ in cui interpreta il personaggio di Ridge.    “Sono molto felice di essere qui – ha detto salendo sul palco – e ringrazio Silvio Berlusconi. Se fossi residente in Italia non avrei dubbi, voterei per lui”. Nel suo intervento Moss ha testimoniato il suo amore per la Puglia che lo ha portato di recente a investire in una masseria del XVIII secolo tra Fasano e Monopoli. 
    “Grazie a Ronn Moss per le sue parole e per aver voluto partecipare alla convention di Forza Italia a Napoli. Beautiful!”. Così su Instagram il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha ringraziato l’attore protagonista della serie tv ‘Beautiful per la fiducia espressa nei suoi confronti dal palco della manifestazione azzurra. Quindi ha postato una foto insieme a lui alla fiera d’Oltremare.    

  • in

    La benedizione di Francesco per riapertura della porta della spoliazione

     “In occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del Santuario della Spogliazione, dove San Francesco d’Assisi rinunciò ai suoi beni e si spogliò delle sue vesti, assicuro la mia vicinanza spirituale e, invocando la protezione della Beata Vergine Maria, di cuore imparto la mia benedizione a quanti prenderanno parte al sacro rito”: è la lettera che Papa Francesco ha scritto al vescovo di Assisi, mons. Domenico a Sorrentino, in occasione della riapertura della porta nell’antico Vescovado. Lettera che è stata letta in occasione della cerimonia di riapertura dell’antica porta nei sotterranei del Vescovado di Assisi.  

  • in

    Tar riammette Lady Demonique, candidata nel comasco

    Doha Zaghi , performer fetish con il nome di Lady Demonique, potrà correre come candidato sindaco per il partito Gay – LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale a San Bartolomeo Val Carvagna nel Comasco. Dopo che la sua candidatura era stata “ingiustamente bocciata dalla Commissione Elettorale” è infatti stata riammessa dal Tar della Lombardia.
    Lo rende noto Fabrizio Marrazzo portavoce del partito Gay secondo cui “i giudici riconoscono “gli errori presenti sul manuale elettorale del Ministero degli Interni, che fissa erroneamente la definizione del censimento dei cittadini al censimento del 2011 e non a quello dell’ultimo anno disponibile (ossia 2020)”. Lady Demonique aveva fatto parlare di sé quando, a causa del suo lavoro, Carlo Calenda aveva stoppato la sua candidatura a consigliera comunale di Como per la lista appoggiata da Azione. 

  • in

    Draghi: 'I miei idoli? I genitori, gli insegnanti e mia moglie'

    “In classe mi hanno chiesto qual è il mio idolo. Io sempre più spesso penso se devo qualcosa a qualcuno, e mi vengono in mentre tre gruppi, i genitori, gli insegnanti e mia moglie”. Così il premier Mario Draghi ai ragazzi della scuola media di Sommacampagna (Verona). “I miei genitori – ha spiegato Draghi – mi hanno aiutato non tanto dal lato materiale ma dal punto di vista spirituale, psicologico, formativo. L’amore per il lavoro, parte della nostra esistenza, il rispetto delle regole, ma anche una coscienza, sapere chi sei, cos’è che combini, vengono dai miei genitori. Poi ho avuto degli insegnanti straordinari a scuola, all’università e anche dopo negli studi successivi in America e in Italia. Quanti bravi insegnanti ci siano la gente lo ignora, ma sono tanti e bravissimi e li avete davanti, sono quelle persone che non solo si sacrificano; si divertono a stare con voi e vi danno primi messaggi della vita, che vi aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi. E gran parte lo fanno col sorriso”. Infine, “la terza persona più importante degli ultimi 40-50 anni è mia moglie. Ogni tanto mi viene in mente la quantità di fesserie che avrei fatto senza di lei. La capacità di capire il momento psicologico che passavo, e la famiglia che si è formata. È una storia bella che si regge su di lei”, ha concluso. A Draghi i ragazzi hanno donato una rosa, destinata alla sua consorte.

  • in

    Tensione sulla Concorrenza, la Lega non vuole la fiducia

    Tensione sulla Concorrenza, dopo che ieri il premier, Mario Draghi, ha convocato il consiglio dei ministri, durato in tutto dieci minuti, per chiedere di velocizzare l’iter di approvazione del ddl ed evitare di non rispettare le scadenze del Pnrr. Il presidente dl consiglio ha chiesto di porre la fiducia qualora fosse necessario sul testo condiviso e l’esecutivo l’ha autorizzata qualora le circostanze lo rendessero necessario.

    Agenzia ANSA

    Tra queste Concorrenza. Per i ministri non è escluso il ricorso alla fiducia (ANSA)

    “Sulla concorrenza troveremo un accordo come abbiamo fatto per il catasto”, ha affermato oggi  il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Radio 24. 
    Salvini non ha dubbi sul fatto che il provvedimento sarà votato senza fare ricorso alla fiducia. Il leader della Lega ha fatto riferimento alla necessità di garantire il diritto di prelazione alle piccole imprese. 
    “Non penso che il governo rischi né per le spiagge né per il termovalorizzatore di Roma. Certamente mi ha stupito il Consiglio dei ministri convocato all’improvviso perché penso che per me, per tutti gli italiani e per mezzo mondo la priorità sia la pace”, ha detto successivamente Salvini in visita a Garbagnate Milanese per sostenere la ricandidatura a sindaco di Davide Barletta.
    “Ritengo allucinante – ha continuato – che i Cinque stelle dicano che il governo può saltare se i rifiuti di Roma diventano energia e ricchezza”. Per il leader leghista, “la priorità assoluta è pace, lavoro, il cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, e tornare a nutrire, con il grano bloccato nei porti, il continente africano altrimenti sarà una strage. Devo dire che sentire il presidente Draghi parlare di pace e non più solo di armi e guerra rincuora. Lavoriamoci”.
    Sul decreto concorrenza, ha aggiunto: “Noi lavoriamo per risolvere i problemi”, e “lo faremo sulle spiagge garantendo che 30mila famiglie possano continuare a lavorare e offrire servizi a chi andrà in vacanza al mare in Italia, senza che le spiagge italiane vengano svendute all’estero. Credo che tutelare questo sia interesse mio, di Draghi e di tutti gli altri”.  
     Draghi, parlando a Sommacampagna agli studenti della scuola Dante Alighieri, ha affermato di non essere stato “eletto ma nominato. Il Presidente Mattarella mi ha chiamato e mi ha chiesto se me la sentivo. Io ho detto si. Mi sono venute in mente le cose che dovevo fare. Era un momento molto difficile: il virus circolava dappertutto, c’era molta gente che moriva, l’economia andava male. Ho pensato a come affrontarle”. 
    Il presidente del Consiglio ha scritto una lettera alla presidente del Senato in cui chiede, tra l’altro, che il ddl concorrenza venga approvato entro maggio. Elisabetta Casellati appena ricevuta la lettera l’ha letta e poi girata al presidente della decima commissione di palazzo Madama e a tutti i capigruppo. I contenuti della missiva saranno oggetto di discussione alla prossima conferenza dei capigruppo che si terrà martedì prossimo alle 15. 
     Dopo aver ricordato che il ddl è stato presentato al Senato il 3 dicembre scorso, il presidente del Consiglio – fanno sapere le stesse fonti – ha segnalato che la commissione competente ha fissato il termine per gli emendamenti e i sub emendamenti fra il 14 e 17 marzo scorso e “ad oggi, malgrado numerose riunioni con le forze parlamentari, le operazioni di voto non risultano effettivamente iniziate. “Coerentemente con gli impegni assunti con il Pnrr, entro il mese di dicembre 2022 – ha aggiunto Draghi – risulta necessario approvare non solo il disegno di legge annuale sulla concorrenza e il mercato, ma anche i relativi strumenti attuativi”