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    Stop bimbi- mamme in carcere, dalla Camera arriva il primo ok

    Niente più carcere per i bambini piccoli, figli di madri detenute: arriva la prima approvazione alla Camera con 241 voti favorevoli e 7 contrari. Va avanti l’iter della proposta di legge che punta a promuovere il modello delle case famiglia e ad escludere che le madri e i figli conviventi di età inferiore ai sei anni restino reclusi.

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    La proposta di “Tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori” – a prima firma del deputato dem Paolo Siani (relatore Walter Verini) – è stata oggi in discussione nell’Aula di Montecitorio. Lo scopo – come ha spiegato lo stesso Siani – è quello di superare la normativa in vigore, quella che una decina di anni fa istituiva gli Istituti di detenzione attenuata. Se la nuova norma avesse anche l’ok del Senato , le mamme che hanno con sé un bambino fino a 6 anni sarebbero collocate in case famiglia protette, “dove il bambino non ha alcuna percezione di vivere in un carcere, può crescere meglio e avere migliori rapporti con la sua mamma, che è sicuramente più serena e più pronta anche a cambiare e a redimersi”, perché “lo sviluppo del cervello di un bimbo è più veloce nei primi due anni di vita e molto influenzato dall’ambiente in cui vive. E sarà influenzato in maniera positiva se l’ambiente è stimolante, mentre se cresce in un carcere il suo cervello avrà solo effetti tossici”.
    In attesa dei passaggi al Senato e poi nuovamente alla Camera, si compie un ulteriore passo, quindi, verso la direzione indicata anche dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia: mai più bambini in carcere. Approvando la legge Siani sarebbe reso assoluto il divieto di applicazione di custodia cautelare in carcere anche per la donna incinta ma al contempo, in presenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, è comunque previsto il ricorso agli istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam).    

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    Giornalista francese ucciso da una granata russa

    Aveva 32 anni ed era lì per testimoniare la dura realtà della guerra. Il giornalista francese Frédéric Leclerc-Imhoff è stato ucciso oggi dalla scheggia di una granata lanciata contro un convoglio umanitario mentre copriva il conflitto in Ucraina. La morte del reporter di BFM-TV ha suscitato commosse reazioni in tutta la Francia mentre la ministra degli Esteri, Catherine Colonna, oggi in visita a Kiev, chiede la rapida apertura di un’inchiesta trasparente. A confermare l’uccisione dell’inviato di guerra è stato il presidente Emmanuel Macron. “Da giornalista Frédéric Leclerc-Imhoff era in Ucraina per mostrare la realtà della guerra. A bordo di un convoglio umanitario, al fianco di civili costretti a fuggire per scappare dalle bombe russe, è stato colpito mortalmente. Condivido il dolore della sua famiglia, dei suoi cari e dei colleghi a cui rivolgo le condoglianze”, ha scritto su Twitter il leader di Parigi, ribadendo il “sostegno incondizionato della Francia” a tutti “coloro che sui teatri di operazioni garantiscono la difficile missione di informare”. Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, “condanna fermamente questo assassinio”. La lista dei crimini russi contro i professionisti dei media in Ucraina non cessa di crescere”, avverte l’esponente di Kiev, secondo cui “l’esercito russo ha bombardato un veicolo che doveva evacuare dei civili dalla zona di guerra, vicino Severodonetsk”. La ministra degli Esteri, Catherine Colonna – in visita a sorpresa a Kiev – ha denunciato un “doppio crimine” contro un giornalista e contro un convoglio umanitario ed chiesto di aprire al più presto “un’inchiesta trasparente per fare piena luce sulle circostanze di questo dramma”. Esprimendo “immenso dolore” per quanto accaduto, la redazione di BFM-TV e il gruppo Altice média confermano che il giornalista è rimasto “vittima della scheggia di una granata mentre copriva un’operazione umanitaria a bordo di un veicolo blindato” lungo la strada di Lyssytchansk, nella regione di Severodonetsk. Fred – come lo chiamavano amici e colleghi – era accompagnato dal collega Maxime Brandstaetter, rimasto “lievemente ferito”, secondo l’emittente, e dalla fixer, Oksana Leuta, illesa. Leclerc-Imhoff lavorava da sei anni per la prima rete all news di Francia. Questa era la sua seconda missione in Ucraina dall’inizio della guerra. “Frédéric non era una testa calda. Soppesava ogni minuto della sua missione”, testimonia il direttore di BFM-TV, Marc-Olivier Fogiel, profondamente scosso da quanto accaduto. “La prima reazione della madre al telefono – ha raccontato – è stata di chiedere come stavano Maxime e la fixer. Sapeva qual era il mestiere del figlio”. In una nota diffusa su Twitter, la collega giornalista Julie Roeser rende omaggio alla memoria di “un grande giornalista” e “un grande umanista, sempre attento agli altri”. La scuola di giornalismo di Bordeaux Aquitaine, dove si era diplomato nel 2014, ricorda “uno studente appassionante e appassionato, rigoroso e sensibile. Secondo un conteggio di Reporters sans frontières (RSF), la morte di Leclerc-Imhoff porta ad 8 il numero di reporter uccisi dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio.

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    Pd, su Mosca Salvini chiarisca a Camere e Draghi

    Nuovo attacco del Pd a Salvini sul viaggio a Mosca. I responsabili Sicurezza ed Esteri, Borghi e Quartapelle, parlano di “scenario inquietante” e chiedono al leader leghista di chiarire “al Presidente del Consiglio, al Parlamento e agli italiani la natura della propria iniziativa”. Il leader del M5s Conte ribadisce: “solo il governo è legittimato”. Dura la replica di Salvini: “Il Pd riesce a far polemica perfino sulla ricerca della pace”. Letta apre alle primarie con il M5s per il candidato a governatore in Sicilia.
    “È profondamente inquietante lo scenario che si apre sulla visita di Salvini a Mosca, dopo le interviste concesse dall’organizzatore, Antonio Capuano, che non lavora a nessun titolo formale nello staff di Salvini, né ha incarichi di natura pubblica, ma ha una consulenza con l’ambasciata russa”. Lo dichiarano in una nota Enrico Borghi e Lia Quartapelle, rispettivamente responsabile Sicurezza ed Esteri del Pd. “In tutti i casi, il buon nome dell’Italia e del suo governo non possono essere offuscati: Salvini chiarisca al Presidente del Consiglio, al Parlamento e agli italiani la natura della propria iniziativa”.
    “Ho letto l’intervista del diplomatico di Salvini, che lavora contestualmente per l’ambasciata russa: mi chiedo come si fa a fare politica in una dinamica fuori qualunque regola”, ha detto Enrico Letta a Messina per appoggiare il candidato sindaco Franco De Domenico. “Questa maggioranza – prosegue – con la quale sosteniamo il governo è unica e irripetibile: non andremo mai piu’ al governo con le destre”.
    “Sono delle proposte suggestive, però bisogna muoversi di concerto col governo. Sono questioni di portata mondiale, quindi ciascuno deve dare il suo contributo, ma all’interno di percorsi che sono molto molto complicati”. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha risposto così, a margine dell’assemblea degli industriali di Parma, a chi gli chiedeva un commento sul proposito di Salvini di andare in Russia.
    “Abbiamo cominciato una discussione molto produttiva sul tema del metodo di scelta del candidato a presidente della Regione – ha poi detto Letta a Messina -. Per noi le primarie e questa forma di coinvolgimento e di apertura ai cittadini siciliani è il modo migliore per scegliere un candidato che sia vincente a livello regionale, lo faremo tutti insieme”. “Dalla Sicilia – ha aggiunto – viene e verrà un grande messaggio di unità a livello nazionale per i progressisti. Alle regionali noi costruiamo una coalizione larga sul modello di quella di Messina. Vinceremo regionali e saremo più forti in vista delle nazionali”. 

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    Concorrenza: ok dell'aula del Senato con 180 sì, ddl passa alla Camera

    Il disegno di legge sulla concorrenza è stato approvato dall’aula del Senato. Il testo ha avuto 180 voti favorevoli, 26 contrari e un astenuto. E’ il primo via libera. Ora passerà alla Camera, dopo un iter iniziato a dicembre e un pressing anche del premier Mario Draghi per sbloccarlo e mettere un primo punto fermo. A causa la vastità dei temi affrontati nel provvedimento, le Camere hanno deciso di suddividersi il lavoro in modo coordinato, secondo un piano del ministro Federico D’Incà. Perciò, l’approvazione alla Camera è prevista a inizio luglio e, dopo ulteriori modifiche, l’ok definitivo è atteso al Senato entro fine luglio.

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    Napolitano dimesso dal reparto, post operatorio regolare

    Il presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è stato dimesso questa mattina dal reparto di chirurgia Generale e trapianti dell’Istituto Spallanzani di Roma. Il decorso post operatorio, informa l’ospedale, è stato regolare. Napolitano proseguirà la terapia riabilitativa in ambiente dedicato. Il Presidente Emerito era stato sottoposto il 21 maggio scorso ad un intervento chirurgico dall’equipe del Prof. Giuseppe Maria Ettorre presso il Dipartimento Interaziendale dell’Azienda San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani.

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    Papa: 27/8 Concistoro, 21 nuovi cardinali, 16 elettori

    Il prossimo sabato 27 agosto papa Francesco terrà un Concistoro in cui creerà 21 nuovi cardinali, di cui 16 elettori e cinque ultra-ottantenni. Lo ha annunciato lo stesso Pontefice al Regina Coeli.
    “Preghiamo per i nuovi cardinali affinché confermando la loro adesione a Cristo mi aiutino nel mio ministero di vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio”, ha detto papa Francesco dopo aver letto l’elenco dei 21 nuovi cardinali, di cui 16 elettori in un futuro Conclave, che creerà nel Concistoro – il nono del suo Pontificato – annunciato per il prossimo 27 agosto. Nei giorni successivi, ha sempre annunciato il Pontefice, “lunedì e martedì 29 e 30 agosto si terrà una riunione di tutti i cardinali per riflettere sulla nuova costituzione apostolica Praedicate Evangelium”, che riforma la Curia romana. 
    Saranno cinque i nuovi cardinali italiani che papa Francesco creerà nel Concistori annunciato per il prossimo 27 agosto: di questi due saranno gli elettori e tre gli ultra-ottantenni. Nuovi cardinali elettori saranno mons. Osacr Cantoni, vescovo di Como, e mons. Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulan Bator (Mongolia). Gli over80 sono invece il vescovo emerito di Cagliari Arrigo Miglio, l’ex rettore della Gregoriana padre Gianfranco Ghirlanda, e mons. Fortunato Frezza, canonica di San Pietro.
    Ecco i nomi dei nuovi Cardinali: 1. S.E.R. Mons. Arthur Roche – Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. 2. S.E.R. Mons. Lazzaro You Heung sik – Prefetto della Congregazione per il Clero. 3. S.E.R. Mons. Fernando Vérgez Alzaga L.C. – Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. 4. S.E.R. Mons. Jean-Marc Aveline – Arcivescovo Metropolita di Marseille (Francia). 5. S.E.R. Mons. Peter Okpaleke – Vescovo di Ekwulobia (Nigeria). 6. S.E.R. Mons. Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M. – Arcivescovo Metropolita di Manaus (Brasile). 7. S.E.R. Mons. Filipe Neri António Sebastião di Rosário Ferrão – Arcivescovo di Goa e Damão (India). 8. S.E.R. Mons. Robert Walter McElroy – Vescovo di San Diego (U.S.A) 9. S.E.R. Mons. Virgilio Do Carmo Da Silva, S.D.B. – Arcivescovo di Dili (Timor Orientale). 10. S.E.R. Mons. Oscar Cantoni – Vescovo di Como (Italia). 11. S.E.R. Mons. Anthony Poola – Arcivescovo di Hyderabad (India). 12. S.E.R. Mons. Paulo Cezar Costa – Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Brasília (Brasile). 13. S.E.R. Mons. Richard Kuuia Baawobr M. Afr – Vescovo di Wa (Ghana). 14. S.E.R. Mons. William Goh Seng Chye – Arcivescovo di Singapore (Singapore). 15. S.E.R. Mons. Adalberto Martínez Flores – Arcivescovo Metropolita di Asunción (Paraguay). 16. S.E.R. Mons. Giorgio Marengo, I.M.C. – Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar (Mongolia). Insieme ad essi unirò ai membri del Collegio Cardinalizio: 1. S.E.R. Mons. Jorge Enrique Jiménez Carvajal – Arcivescovo Emerito di Cartagena (Colombia). 2. S.E.R. Mons. Lucas Van Looy sdb – Arcivescovo Emerito di Gent (Belgio). 3. S.E.R. Mons. Arrigo Miglio – Arcivescovo Emerito di Cagliari (Italia). 4. R.P. Gianfranco Ghirlanda sj. – Professore di Teologia. 5. Mons. Fortunato Frezza – Canonico di San Pietro”.   

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    Lombardia: Fontana, parole Salvini passo avanti, valuterò

    (ANSA) – MILANO, 29 MAG – “Penso che veramente il valore sia
    quello della coalizione, per cui è un passo avanti. Ci troveremo
    e parleremo”. È il commento del presidente della Regione
    Lombardia, Attilio Fontana, a margine della consegna dei premi
    ‘Rosa Camuna’, sulle parole del leader della Lega, Matteo
    Salvini che ieri ha affermato che Fontana è “il nostro candidato
    alle regionali”.   
    Il presidente si è detto “contento delle affermazioni di
    Salvini così come sono contento del sostegno che il mio
    movimento mi ha dato sempre in questi mesi molto difficili”. In
    merito alla sua effettiva candidatura ha aggiunto: “Valuteremo.   
    Ascoltiamo tutti e poi valutiamo. Mi sono reso disponibile a
    discuterne”. (ANSA).   

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    Prima nave russa a Mariupol, carica metalli e va a Rostov sul Don

    Una nave russa è entrata nel porto ucraino di Mariupol per la prima volta da quando la Russia ha completato la conquista della città per caricare 3.000 tonnellate di prodotti siderurgici e portarli a Rostov sul Don.
    Lo ha scritto su Telegram la commissaria per i diritti umani della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, Liudmyla Denisova.
    “Il saccheggio da parte dei russisti nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina continua. Dopo il furto del grano ucraino, gli occupanti sono ricorsi all’esportazione di prodotti in metallo da Mariupol. Per fare ciò, hanno sminato parte del porto marittimo della città”, ha scritto Denisova spiegando che prima dell’occupazione, nel porto c’erano fino a 200.000 tonnellate di metallo e ghisa per un valore di 170 milioni di dollari.