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    UCRAINA:CONTE,ECONOMIA RECESSIVA,INTERVENIRE SU STIPENDI

    (ANSA) – ROMA, 03 GIU – “Lo dissi a Draghi quando lo
    incontrai per le questioni sull’aumento delle spese militari: si
    prefigurava una situazione economica drammatica, dalle bollette
    ai costi dei generi alimentari, con una prospettiva di severa
    recessione. Abbiamo già il 12% di lavoratori poveri con paghe da
    fame. In più c’è un ceto medio che continua ad impoverirsi.   
    Perciò dobbiamo intervenire sulle dinamiche salari.   
    L’extragettito dobbiamo utilizzarlo per alzare la soglia degli
    stipendi dei lavoratori”. Lo afferma il leader dei 5 stelle
    Giuseppe Conte parlando al Forum Ansa. (ANSA).   

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    Rai: Orfeo al Tg3, Di Bella al suo posto, Sala al Day time

    Mario Orfeo alla direzione del Tg3, Antonio Di Bella al suo posto alla Direzione Approfondimento e Simona Sala al posto di quest’ultimo alla direzione Day Time. E’ questa, secondo quanto si apprende la soluzione che l’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes porterà al cda in programma l’8 giugno, dopo la decisione di revocare le deleghe ad Orfeo.
    La soluzione individuata dall’ad Rai arriva dopo la scelta di revocare le deleghe al direttore dell’Approfondimento Mario Orfeo, giunta a poche settimane dalla presentazione dei palinsesti. Proprio i problemi insorti nell’iter della preparazione dei programmi di informazione, con la cancellazione all’ultimo momento dell’incontro chiesto dai consiglieri due giorni fa con i direttori di genere, avevano spinto Fuortes a revocare la fiducia a Orfeo. La notizia diffusa ieri ha messo in fibrillazione le forze politiche, dal Pd a Italia Viva a Forza Italia, per finire oggi a Fratelli d’Italia che parlano di “totale mancanza di controllo dell’azienda”. Da qui la spinta a individuare velocemente una soluzione che dovrebbe essere approvata dal consiglio di amministrazione in programma l’8 giugno. D’altronde la nuova organizzazione per generi e non più per reti, una delle principali innovazioni del piano industriale, entrerà pienamente in vigore a breve e un rallentamento nella strategica direzione Approfondimento, con possibili ripercussioni a cascata sugli altri settori, potrebbe inasprire ulteriormente la tensione. Orfeo dovrebbe tornare dunque al Tg3, che aveva già diretto prima di passare all’Approfondimento, diventando il primo giornalista a dirigere tutti e tre i principali tg della Rai. Al suo posto dovrebbe arrivare Di Bella, ricoprendo il ruolo che l’ad aveva ipotizzato di assegnargli già nel novembre scorso. Simona Sala passerebbe dal Tg3 alla direzione Day Time, guidata finora da Di Bella. L’interim dell’Approfondimento resterà a Fuortes fino alle nomine, ma, se la soluzione individuata dall’ad andrà in porto, si tratterà di un incarico talmente breve da non essere di fatto esercitato.

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    Ucraina: Salvini, Russia? Contatti proseguono

    “I contatti continuano”: il segretario della Lega Matteo Salvini ha risposto così a una domanda sul suo viaggio in Russia. “Se devo chiedere il cessate il fuoco, lo devo chiedere alla Russia che ha iniziato il conflitto. L’ho fatto – ha aggiunto – e lo rifarò con trasparenza senza chiedere nulla in cambio perché questo è l’interesse nazionale italiano. Chi lavora per la pace fa il bene dell’Italia chi insulta, critica e parla solo di armi e guerra fa il male dell’Italia”. “Io – ha rivendicato Salvini – ho il diritto dovere di incontrare tutti e spero che anche altri capi di partito lo stiano facendo”. Il ministro degli Esteri russo “dovevo incontrarlo. Non l’ho sentito. Sarebbe stato un’occasione e spero che sia un’occasione”, ha risposto Salvini a una domanda sulla sua missione in cui avrebbe dovuto vedere Sergei Lavrov.
    “È ridicolo e oltraggioso che ci sia chi minaccia e intimidire. Che il Copasir ritenga di indagare su cosa fa il segretario della Lega e chi incontra, peraltro avendolo raccontato in TV e sui giornali sono intimidazioni inaccettabili”, ha poi detto Salvini, dalla prefettura a Milano per la festa della Repubblica tornando sulle polemiche per il suo annunciato viaggio in Russia. “Oggi ho sentito i vertici dei servizi di sicurezza e smentiscono qualsiasi approfondimento, indagine, inchiesta. Fortunatamente – ha aggiunto – siamo in un Paese libero e per la pace a testa alta incontro tutti”.
    “Le critiche di Salvini? Mi sembra un film già visto. Ricordate quando fece cadere il governo Conte I? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri del governo fino a staccare la spina. Spero di non rivedere lo stesso film. Chi spiegherà poi agli italiani che, a causa di una crisi estiva immotivata, abbiamo bruciato i 200 miliardi del Pnrr?”: così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Lavoriamo tutti per la pace, rispettando alleanze e partner internazionali”, ha aggiunto il ministro.

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    Forum Ansa con Giuseppe Conte il 3 giugno

     Riprendono venerdì 3 giugno, dopo gli appuntamenti con Salvini e Tajani, i forum Ansa con i leader dei partiti.    Alle 9.30 il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte risponde in diretta  alle domande del direttore Luigi Contu e del collega della redazione politico-parlamentare Giampaolo Grassi. Diretta streaming su ANSA.it e sui canali social dell’Agenzia.    Nei prossimi giorni saranno fissate le date per i forum con gli altri leader politici.    

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    Strasburgo a Italia, stop porte girevoli in magistratura

     “L’Italia deve introdurre regole per limitare il passaggio dei magistrati in politica e viceversa”. Questa la sollecitazione giunta oggi da Greco, l’organo anti-corruzione del Consiglio d’Europa in occasione della presentazione del suo rapporto annuale. Nel documento si osserva anche che l’Italia “ha fatto progressi lenti sul fronte della prevenzione della corruzione tra i parlamentari”. 
    Sulla cosiddetta questione delle ‘porte girevoli’ tra magistratura e politica Greco è tornato quindi a sollecitare le autorità italiane a prendere iniziative per affrontare una questione sollevata ripetutamente già da alcuni anni. Per quanto riguarda poi la lotta alla corruzione nella politica, e in particolare nel Parlamento, il presidente dell’organismo del Consiglio d’Europa, Marin Mrcela, ha sottolineato che l’Italia dovrebbe “introdurre in entrambe le Camere un codice di condotta formalizzato”, mentre non si è invece voluto pronunciare sull’eventuale abrogazione della legge Severino attraverso il referendum del 12 giugno.
    I governi europei devono aumentare la trasparenza e la rendicontazione sulle attività di lobbying per garantire che i cittadini sappiano chi cerca d’influenzare le decisioni politiche in modo da ridurre il rischio di corruzione”. Lo afferma il Greco, l’organo anti corruzione del Consiglio d’Europa, in occasione della pubblicazione del suo rapporto annuale. “Negli ultimi tempi gli scandali messi in luce regolarmente dai media hanno messo alla prova, in alcuni casi duramente, la fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni”, sostiene Marin Mrcela, presidente di Greco. “I cittadini hanno il diritto di sapere chi influenza le decisioni politiche”, incalza Mrcela, sottolineando che “l’accesso a questo tipo d’informazione deve essere semplice e veloce”. I governi, conclude il presidente di Greco, devono adottare regole dettagliate per prevenire i rischi di corruzione.   

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    2 giugno, Mattarella all'Altare della Patria. Torna la parata, 'Insieme per la pace'

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 76° anniversario della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, ha reso omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro della difesa Lorenzo Guerini, i presidenti di Senato e Camera Fico e Casellati.Successivamente Mattarella riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei reparti schierati per la rivista e assisterà alla tradizionale Parata Militare dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali. Nel frattempo si assiste al sorvolo della pattuglia acrobatica: le Frecce Tricolori hanno disegnato una enorme bandiera nei cieli di Roma.Dopo 2 anni di stop per il Covid torna la parata per la festa della Repubblica. In testa i sindaci sotto lo slogan ‘Insieme a Difesa della pace’. Per la prima volta vi partecipano i rappresentanti della sanità.

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    Alla parata del 2 giugno professioni Sanità, è prima volta

     Per la prima volta nella storia della Repubblica alla parata del 2 giugno parteciperanno anche le professioni sociosanitarie, con in testa il ministero della Salute. Un modo per celebrare la rinascita del paese con la manifestazione che torna ai Fori imperiali dopo due anni di stop per il Covid. Ma c’è un’altra emergenza in corso, la guerra in Ucraina, e lo slogan scelto per la parata è “Insieme a Difesa della pace”. Sfileranno in oltre cinquemila, tra personale militare e civile, ma anche 170 cavalli e 22 elicotteri e mezzi pesanti. Non mancherà il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori.    Alla festa della Repubblica si uniscono dunque i rappresentanti di oltre 1,5 milioni di professionisti della sanità – medici, medici veterinari, infermieri, farmacisti, ostetriche, tecnici sanitari, professioni della riabilitazione e della prevenzione, chimici, fisici, biologi, psicologi, assistenti sociali – un centinaio in tutto, che sfileranno davanti alle massime autorità nazionali a testimonianza del loro impegno nel combattere il Covid. Un’altra forza, spiega la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) che rappresenta “la tutela della salute, della qualità della vita, e la difesa della nostra nazione da nemici subdoli come i virus, ma anche da patologie che provocano ogni anno oltre 600mila decessi”. La pandemia “è costata la vita a oltre 166mila persone, a fronte di più di 16 milioni e mezzo di guariti: è solo grazie all’impegno, alla professionalità e all’abnegazione dei professionisti della salute se il Servizio sanitario nazionale ha retto”, ricorda Fnomceo. “Presi alla sprovvista dalla pandemia – aggiunge – non si sono mai tirati indietro: dall’inizio del 2020 a oggi hanno salvato milioni di vite e aiutato milioni di persone”. “Abbiamo saputo affrontare tutti i livelli di bisogni, rischi e assistenza, in tutti i momenti, in tutti i contesti – dicono i rappresentanti delle oltre 30 professioni sociosanitarie – su questo dovremo continuare a lavorare per migliorare tali livelli e renderli sempre più concreti e attuali e sempre più nell’ottica proattiva della prevenzione”. E’ una “decisione che non può non vederci d’accordo, dal momento che fu proprio il Nursind il 3 marzo del 2020, e quindi in piena pandemia, a lanciare questa proposta in una lettera inviata al presidente Mattarella”, sottolinea il sindacato delle professioni infermieristiche. “Un onore per la Professione che sottolinea il ruolo svolto nella vita della nazione per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini”, spiega la Federazione degli Ordini dei Farmacisti.    “Siamo orgogliosi che il Presidente Matterella abbia voluto, per la prima volta nella storia della Repubblica, che un’ampia delegazione dei rappresentanti delle professioni socio-sanitarie partecipasse alla parata del 2 giugno. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica e al Ministro della Difesa. Questa presenza valorizza, una volta ancora, l’impegno profuso nella lotta al Covid e il ruolo fondamentale che i professionisti sanitari svolgono nella vita della nazione, rappresentando i pilastri portanti del sistema sanitario, a tutela della salute di tutti gli italiani”. Lo dichiara Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Itali ani (FOFI), alla vigilia delle celebrazioni per il 76° anniversario della proclamazione della Repubblica.    La giornata del 2 giugno inizierà con l’alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica che, successivamente, passerà in rassegna i Reparti lungo viale delle Terme di Caracalla. Alle 10 partirà la sfilata, che sarà aperta da una rappresentativa di sindaci con la fascia tricolore; l’altra novità di quest’anno è il passaggio di un elicottero del 118, proprio a simboleggiare tutti coloro che sono stati impegnati in prima linea contro la pandemia. Dalle tribune, sempre affollate, assisteranno le più alte cariche istituzionali, a cominciare dal presidente Sergio Mattarella e dal premier Mario Draghi, all’esordio ai Fori. Osservatori particolarmente attenti proveranno ad indovinare se tra i veicoli e le armi che passeranno in rassegna ce ne sia qualcuno della famosa lista ‘top secret’ del materiale inviato a sostegno della resistenza di Kiev che sta combattendo contro l’invasione russa.    

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    2 giugno: il discorso integrale di Mattarella agli ambasciatori

    Domani, 2 giugno, celebreremo la Festa della nostra Repubblica, nata, per volontà del popolo italiano, settantasei anni or sono. Rivolgo un saluto a quanti seguiranno questo momento di incontro attraverso la radio, la tv, la rete del web. È per me un piacere – unitamente ai rappresentanti delle istituzioni qui convenuti – esprimere, in questa occasione, alla comunità degli ambasciatori accreditati a Roma i sentimenti di amicizia che caratterizzano da sempre i rapporti internazionali della Repubblica Italiana. Li ringrazio per l’attenzione e la cooperazione che manifestano e invito a trasmettere questi sentimenti ai rispettivi governi. Ho adoperato – non a caso e con un senso di auspicio – il termine comunità per definire l’insieme dei diplomatici presenti in Italia.
    Con la Costituzione l’Italia ha imboccato con determinazione la strada del multilateralismo, scegliendo di non avere Paesi nemici e lavorando intensamente per il consolidamento di una collettività internazionale consapevole dell’interdipendenza dei destini dei popoli, nel rispetto reciproco, per garantire universalmente pace, sviluppo, promozione dei diritti umani. Ci ha spinto e ci spinge il solenne impegno alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Oggi, l’amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina. Non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti.
    A cerchi concentrici le sofferenze si vanno allargando, colpendo altri popoli e nazioni. Accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro, la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica. Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali, intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti. La comunità internazionale vede pesantemente messi in discussione risultati faticosamente raggiunti negli ultimi decenni. Sembra l’avverarsi di scenari che vedono l’umanità protagonista della propria rovina. Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace. L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti. Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica.