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    Ucraina: Mattarella, Italia chiamata ad assicurare la pace

    “Sul versante internazionale la guerra scatenata dalla Federazione russa contro l’Ucraina sta minando le basi della convivenza nel mondo. E’ un grande impegno quello cui siamo chiamati per assicurare pace, sicurezza progresso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i vertici dell’Arma dei Carabinieri in occasione del 208 anniversario dell’Arma.    “Sono certo – prosegue Mattarella – che l’Arma saprà costantemente confermare la propria opera ed essere parte significativa dello sforzo nazionale in atto”.    

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    Giornalisti: accordo Anci-Fnsi per uffici stampa Comuni

    (ANSA) – BARI, 06 GIU – Negli uffici stampa dei Comuni o di
    raggruppamenti di Comuni dovranno essere obbligatoriamente
    assunti giornalisti iscritti negli albi professionali (dei
    pubblicisti o professionisti), inquadrati con il contratto della
    pubblica amministrazione come categoria D se laureati, C se non
    laureati. Il requisito dell’iscrizione nell’albo non è invece
    obbligatorio per l’incarico di portavoce degli organi di vertice
    dell’ente. E’ quanto stabilisce il protocollo d’intesa
    sottoscritto oggi a Bari dal presidente dell’Associazione
    nazionale dei Comuni italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro
    e dal segretario generale della Federazione nazionale della
    stampa, Raffaele Lorusso. Tra gli impegni previsti dall’accordo,
    di durata triennale, Anci e Fnsi si impegnano a definire un
    percorso formativo e di aggiornamento, anche con impiego di
    risorse comunitarie.   
    “Per una pubblica amministrazione locale – ha detto Decaro –
    l’interlocuzione costante con i mezzi d’informazione è la
    premessa ineludibile di un corretto e trasparente contatto con i
    cittadini. In un’epoca di affollamento informativo e di
    difficoltà nel distinguere tra notizie attendibili e no, è
    importante che la funzione di ufficio stampa venga affidata a
    ogni livello della pubblica amministrazione a giornalisti
    professionisti, qualificati e preparati”. Lorusso ha ricordato
    che attualmente negli uffici stampa pubblici lavorando circa
    2.500 giornalisti. Il rinnovo del protocollo fra Anci e Fnsi
    rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la compiuta
    regolamentazione dell’attività degli uffici stampa nei Comuni
    grandi e piccoli. L’accordo recepisce anche i principi
    dell’intesa sottoscritta fra Aran, organizzazioni sindacali
    della pubblica amministrazione e Fnsi, entrata definitivamente
    in vigore ad aprile scorso. In questo modo sarà garantita ai
    giornalisti l’autonomia professionale e riconosciuta la
    possibilità di accedere all’assistenza sanitaria della Casagit”
    su base volontaria. (ANSA).   

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    Cosa si dice online sui 5 Referendum sulla Giustizia

    Mancano pochi giorni al 12 giugno quando gli italiani saranno chiamati ad esprimere la loro opinione sui cinque referendum, promossi da Lega e Radicali, relativi alla giustizia.
    Secondo un sondaggio, condotto da SWG per La7 tra il 18 e il 23 maggio, l’affluenza dovrebbe essere compresa tra il 26 e il 30% degli aventi diritto. Una percentuale che non consentirebbe di raggiungere il quorum. Tra coloro che hanno intenzione di andare a votare per quanto riguarda la limitazione della custodia cautelare e l’abolizione della “legge Severino” prevarrebbe il no, mentre per gli altri tre quesiti a vincere sarebbe il sì.
    Non solo la propensione ad andare a votare è molto scarsa ma dei cinque quesiti referendari si parla davvero poco, almeno in televisione. Infatti stando ai dati dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni tra il 22 ed il 28 maggio scorso i TG della RAI hanno dedicato l’1.10% del totale del tempo ai referendum, mentre nei programmi extra-TG si scende addirittura allo 0.33%. Maggiore il tempo dedicato dai TG Mediaset ma si resta comunque al 1.45% e all’1,19% per i talk show. Ancor più marginale il tempo dedicato dalle altre emittenti con Discovery che addirittura non ne parla mai.
    Insomma, parrebbe che gli italiani abbiano altri pensieri, a cominciare dalle conseguenze economiche e sociali del conflitto in Ucraina, e che anche l’informazione televisiva non spinga sull’argomento.
    Per approfondire ANSA e DataMediaHub hanno analizzato le conversazioni online (social + news online + blog e forum) negli ultimi trenta giorni relativamente appunto ai referendum.
    Dal 7 maggio al 5 giugno sono state poco più di 12omila le citazioni online, in italiano, di referendum, da parte di circa 38mila utenti unici, i cui contenuti hanno coinvolto (like + reaction + commenti e condivisioni) quasi 632mila persone. A partire dall’inizio di giugno si vede un incremento nelle conversazioni giornaliere sul tema ma si resta comunque su volumi relativamente scarsi rispetto ad altre analisi da noi condotte su altre tematiche.
    A parlare online di referendum sono in netta prevalenza uomini, di età compresa tra 25 e 34 anni, che si interessano più di altro a questioni legate ad aspetti legali e governativi appunto.
    Sul silenzio delle televisioni e la probabile vittoria dell’astensionismo si concentrano buona parte delle conversazioni online relative ai referendum. Polemiche in particolare per il monologo di Luciana Littizzetto andato in onda nell’ultima puntata di ‘Che Tempo Che Fa’ su Rai3, dove l’attrice ha dichiarato di andare al mare il 12 giugno invece di votare per il referendum Giustizia.
    È da intendersi in tal senso la prevalenza di sentiment negativo, di emozioni negative associate alleconversazioni online sul tema, come mostra la word cloud delle parole associate a referendum, con appunto Littizzetto, referendum e votare caratterizzate da sentiment negativo.
    Non a caso è il tweet di Piero Sansonetti, direttore de Il Riformista, che scrive che “La Rai ignora i referendum sulla giustizia. Immagino su indicazione dei partiti. Luciana Littizzetto addirittura propone il boicottaggio. Mamma mia, ragazzi altro che regime!” una delle dichiarazioni che ha coinvolto il maggior numero di utenti. E anche Carlo Cottarelli, che sempre su Twitter scrive che “Mancano 9 giorni al referendum sulla giustizia. Trovo incredibile che se ne parli così poco” ottiene un numero di retweet e di mi piace relativamente significativo.
    In conclusione, pare dunque che coloro che partecipano alle conversazioni online sui referendum abbiano in prevalenza intenzione di andare a votare e con tutta probabilità votare sì ai cinque quesiti ma, come abbiamo visto, le persone coinvolte al riguardo sono una piccola parte mentre la maggioranza sembra poco interessata alla questione a conferma di quanto emerge dal sondaggio di SWG. 

    Datamediahub e referendum

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    Governo: Salvini, larghe intese esperienza irripetibile

    Possibile un nuovo governo di larghe intese? “No basta. Lo abbiamo fatto per superare l’epidemia di Covid che ora spero sia alle spalle”: così ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini alla trasmissione Aria pulita su 7 gold.
    “Governare con Pd e Movimento 5 stelle che passano tutto il tempo ad insultare la Lega non è facile. Esperienza doverosa – ha concluso – ma assolutamente irripetibile”.
    “Spero – ha detto Salvini in un altro passaggio – che non ci sia bisogno di votare un nuovo invio di armi e che si voglia usare la diplomazia”. Prima possibile bisogna aprire “Il tavolo di dialogo, che potrebbe essere in Turchia, a me piacerebbe fosse in Vaticano, e poi – ha aggiunto – saranno Ucraina e Russia a decidere”.
    “Il taglio del cuneo fiscale è un abbassamento delle tasse e noi siamo entrati nel governo per questo, Figuratevi se non siamo d’accordo”. “Tagliare le tasse alle imprese significa poter aumentare gli stipendi ai dipendenti” ha spiegato aggiungendo che bisognerebbe cambiare radicalmente il reddito di cittadinanza che “andrebbe girato alle aziende come sconto fiscale se assumono”.

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    Conte: 'Basta riarmo Ucraina, Draghi sia protagonista pace'

      “Abbiamo dimostrato, durante i primi mesi della pandemia, che l’Italia ha le carte in regola per guidare e indirizzare l’Europa. Grazie a quel lavoro abbiamo il Recovery, invece del Mes e della troika”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nel suo tour elettorale per le amministrative. “Ora possiamo essere protagonisti sulla guerra: basta riarmo ed escalation militare. Vogliamo che Draghi sia protagonista in Europa: non per proporre la pace, ma per imporla”.    

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    Giornata mondiale dell'ambiente, Mattarella, severo richiamo a impegno comune

    “Destino dell’uomo e dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi. La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente che “suona più che mai come severo richiamo all’assunzione condivisa di un impegno comune alla pace e alla cooperazione internazionale”.
    “Celebriamo quest’anno la Giornata mondiale dell’Ambiente nel cinquantesimo dalla Dichiarazione di Stoccolma che per la prima volta affermò in modo solenne, insieme al diritto alla libertà, all’uguaglianza e a condizioni di vita dignitose per ogni persona, anche il dovere di proteggere e migliorare l’ambiente per garantire il futuro alle nuove generazioni. Fu l’avvio di un processo globale della responsabilità verso il domani del nostro pianeta, comune a ogni nazione, ogni società, ogni popolo”.
    “Il percorso di questi decenni – aggiunge – non è stato e non è tuttora lineare. Ha conosciuto battute d’arresto e colpevoli ritardi e, tuttavia, per dare futuro all’umanità dobbiamo essere capaci di governare i cambiamenti climatici, arrestare lo sfruttamento delle risorse non riproducibili, concepire lo sviluppo in termini di sostenibilità ecologica e sociale”. “Lo speciale significato di questa Giornata mondiale dell’Ambiente è sottolineato dal tema scelto, “Una sola Terra”, lo stesso tema della Conferenza di 50 anni or sono. Questo fa riflettere – sottolinea il Capo dello Stato – su quanto la società internazionale avverta la responsabilità di corrispondere ai suoi doveri. Destino dell’uomo e destino dell’ambiente – ricorda – non sono mai stati così strettamente connessi come nel nostro tempo. La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni assunti per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti. Ecco perché – conclude – la Giornata mondiale dell’Ambiente suona più che mai come severo richiamo alla assunzione condivisa di un impegno comune alla pace e alla cooperazione internazionale”.

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    “A subito”, in un documentario gli ultimi 100 giorni di Pannella

     “A subito”, come il saluto che rivolse al Dalai Lama. Si intitola così il documentario sugli ultimi cento giorni di Marco Pannella, che sarà presentato lunedì 6 giugno durante l’assemblea annuale a Roma del Global Committee for the Rule of Law, l’organizzazione fondata dal leader radicale, pochi mesi prima della sua scomparsa nel 2016, assieme a Giulio Terzi di Sant’Agata. Un incontro pubblico ai Musei di San Salvatore in Lauro, per rinnovare un’iniziativa a sostegno di un’informazione democratica e della conoscenza, l’ultima campagna lanciata da Pannella.
    “Nel giorno del 78mo anniversario dello sbarco in Normandia con cui ebbe inizio l’offensiva decisiva per liberare l’Europa dalla barbarie nazista, ci riuniamo per omaggiare il sacrificio di coloro che ci hanno permesso di vivere in una società libera e aperta e per ribadire il nostro sostegno a chi oggi è al fronte di una rinnovata contrapposizione tra democrazie e autocrazie – spiega il Presidente del GCRL, Giulio Terzi di Sant’Agata -. Nel lanciare il nostro appello per la promozione del Diritto alla Conoscenza, contro ogni disinformazione, sollecitiamo un sostegno forte e chiaro all’Ucraina attraverso sanzioni alla Federazione Russa, l’adesione all’UE dell’Ucraina, il sostegno militare e umanitario, la ricostruzione dell’Ucraina, e la giustizia internazionale.”

    ‘Conoscere e informare contro ogni violenza’

    Appuntamento dalle 10, interverranno fra gli altri Andrea Orlando, ministro del Lavoro, Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Gianni Letta, i parlamentari Valeria Fedeli, Federica Dieni, Gennaro Migliore, Andrea Romano, Roberto Giachetti, oltre a Rita Bernardini, Bakhtiar Amin, ex ministro per i Diritti Umani iracheno e Paul Strauss, senatore di Washington. L’obiettivo dell’incontro è lanciare una nuova iniziativa per l’adozione di misure a sostegno della Conoscenza, sensibilizzando parlamenti nazionali e istituzioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite.    Il pensiero di Pannella rivivrà poi attraverso le immagini inedite che volle fossero girate nei suoi ultimi mesi, raccolte in un documentario con la regia di Simona Ventura. Il titolo è ispirato a un dialogo con il Dalai Lama che lo salutò con un “a presto”. “Marco gli rispose ‘non a presto, ma a subito, perché sei dentro di me’ – ricorda Ventura -. Le immagini degli ultimi 100 giorni le registrò con l’aiuto di Matteo Angioli, con sua moglie Laura Harth e la compagna di una vita Mirella Parachini.    In quel periodo vennero tutti a rendergli omaggio, sono immagini toccanti. Mai come adesso abbiamo bisogno di vedere un politico che fa battaglie non pro domo sua ma per il bene della comunità.    Vengono fuori anche verità che non tutti conoscono. Si pensa che facesse la battaglia per la legalizzazione della cannabis perché si faceva le canne, ma non ha mai fumato uno spinello. Nel documentario si vede il Marco Pannella uomo pubblico ma anche quello fiaccato dalla malattia, e alla fine si vede come non ci sia mai stata alcuna differenza tra la vita pubblica e privata del leader radicale”. Nel corso dell’assemblea sarà anche presentato un giornale online sui diritti umani, The Global News, diretto da Giovanni Terzi, con un’edizione online e due uscite semestrali cartacee in abbonamento.   

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    Letta: 'Governo larghe intese termina con questo Parlamento'

    “Il governo delle larghe intese termina con questo Parlamento, dopo le prossime elezioni politiche saranno i cittadini a decidere la maggioranza e noi puntiamo ad avere la maggioranza di centrosinistra che posa governare il Paese secondo un progetto riformatore e progressista”. Così Enrico Letta, segretario del Pd, ha risposto stamani a Jesi alla domanda dei giornalisti sull’ipotesi di dover ricorrere tra un anno a un altro “governissimo”. Letta, parlando delle prossime consultazioni, ha evidenziato che “saranno molto incentrate sui temi del lavoro”. 
    “Il governo di responsabilità nazionale non è una possibilità nel 2023. Altri governi con il Pd, passata l’epidemia e finita la guerra, non ce ne saranno più”. Lo ha assicurato il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un evento elettorale a Lignano Sabbiadoro. Alle prossime elezioni, ha aggiunto, “la Lega sosterrà una coalizione di centro destra che ha idee ben diverse dalla sinistra” che “vuole la tassa patrimoniale, lo ius soli, il ddl Zan. Noi vogliamo lavoro, lavoro, lavoro, quindi flat tax, pace fiscale, taglio delle tasse, la difesa della famiglia fondata sulla mamma, sul papà e sui bambini e non su altre cose”.