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    Catanzaro: Fiorita sindaco, ha vinto col 58,24%

    (ANSA) – CATANZARO, 27 GIU – Nicola Fiorita, sovvertendo ogni
    pronostico, é il nuovo sindaco di Catanzaro. Il candidato del
    Pd, del Movimento 5 stelle e di alcune liste civiche ha vinto
    con una percentuale del 58,24%, superando con ampio margine il
    suo competitor Valerio Donato, espressione di un’aggregazione
    politica e civica che ha visto insieme rappresentanti del
    centrodestra e del centrosinistra, che si è fermato al 41,41%.   
    È evidente che ha giocato a favore di Fiorita, come si prevedeva
    alla vigilia del voto, il forte astensionismo. Mentre al primo
    turno, quando si era votato anche per il Consiglio comunale, si
    era recato ai seggi il 65,91% degli aventi diritto, gli elettori
    che si sono presentati alle urne per il ballottaggio sono stati
    il 42,22. È la dimostrazione netta di come al secondo turno
    siano stati più motivati a votare gli elettori di Fiorita,
    fermamente impegnati a consentirgli di superare la differenza di
    voti che il 12 giugno aveva accusato rispetto al suo avversario.   
    Donato, infatti, aveva ottenuto il 44,01%, mentre Fiorita aveva
    registrato il 31,71. Il recupero di Fiorita in termini di
    consensi rispetto al suo avversario é stato, dunque, notevole.   
    Improntato all’entusiasmo il primo commento di Nicola Fiorita
    dopo la sua elezione. “Un risultato straordinario. Per la prima
    volta Catanzaro – ha detto – apre una pagina totalmente nuova di
    partecipazione popolare, di gioia e di speranza, E’ una grande
    responsabilità, sicuramente, per noi e per me, ma è un fatto
    straordinario potere servire la propria città, da sindaco, per
    il bene d tutta la comunità catanzarese. Il mio primo pensiero,
    da primo cittadino, è per i tanti abitanti che vogliono delle
    risposte. E le vogliono presto. E’ una grande responsabilità.   
    Catanzaro ha il suo sindaco ed i suoi consiglieri comunali.   
    Adesso dovremo dare, tutti insieme, le risposte che la città si
    attende”. (ANSA).   

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    Ballottaggi: dati definitivi, crollo dell'affluenza al 42,16%

    (ANSA) – ROMA, 27 GIU – Il dato definitivo dell’affluenza per
    il voto dei 59 comuni al ballottaggio seguiti dal sito del
    Viminale (mancano quelli delle regioni a statuto speciale), è
    del 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno.   
    (ANSA).   

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    Crollo affluenza al 42,16%

    Il dato definitivo dell’affluenza per il voto dei 59 comuni al ballottaggio seguiti dal sito del Viminale (mancano quelli delle regioni a statuto speciale), è del 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno

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    Cuneo elegge prima sindaca, dem Manassero

    Patrizia Manassero è il primo sindaco donna nella storia di Cuneo. Al ballottaggio ha vinto agevolmente il confronto con lo sfidante Franco Civallero che per la prima volta in vent’anni ha portato il centrodestra al secondo turno: i 28 punti percentuali del solco scavato il 12 giugno sono ancora aumentati in una giornata caratterizzata anche da un tonfo nell’affluenza – precipitata al 36,73% al 54,51% del 12 giugno. Ex senatrice, la neo sindaca di Cuneo, succede a Federico Borgna, guida della città negli ultimi 10 anni. “Un tetto di cristallo è stato rotto”, ha commentato al fatto che la città avrà prima volta una guida femminile. “Sono molto contenta, questo risultato premia la nostra scelta in vista del secondo turno – ha aggiunto, appena avuta la certezza dell’elezione – . Una scelta non scontata, la nostra, di stare tra la gente, tornando nelle piazze, senza avere paura di temi complessi e difficili. La squadra sarà in continuità con il passato e con l’amministrazione uscente di Federico Borgna, ed è pronta ad affrontare le sfide di questo tempo”. Contrariamente alle altre due città piemontesi capoluoghi di provincia al voto in questa tornata elettorale, a Cuneo il centrosinistra ha corso senza il sostegno di M5s, rimasto escluso per la prima volta dal consiglio comunale. Sostenuta da Pd – 17,99% di voti il 12 giugno, miglior risultato di lista – e da tre liste civiche, Patrizia Manassero già al primo turno aveva ipotecato il successo. “La città è in buone mani. La squadra è forte, la sindaca è forte, il programma importante”, il commento di Federico Borgna.

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    A Catanzaro Fiorita sindaco, ha vinto col 58,24%

    Nicola Fiorita, sovvertendo ogni pronostico, é il nuovo sindaco di Catanzaro. Il candidato del Pd, del Movimento 5 stelle e di alcune liste civiche ha vinto con una percentuale del 58,24% superando con ampio margine il suo competitor, Valerio Donato, espressione di un’aggregazione politica e civica che ha visto insieme rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra, che si è fermato al 41,41%. È evidente che ha giocato a favore di Fiorita, come si prevedeva alla vigilia del voto, il forte astensionismo. Mentre al primo turno, quando si era votato anche per il Consiglio comunale, si era recato ai seggi il 65,91% degli aventi diritto, oggi gli elettori che si sono presentati alle urne sono stati il 42,22. È la dimostrazione netta di come al ballottaggio siano stati più motivati a votare gli elettori di Fiorita, fermamente impegnati a consentirgli di superare la differenza di voti che al primo turno aveva accusato rispetto al suo avversario. Donato, infatti, il 12 giugno, aveva ottenuto il 44,01%, mentre Fiorita aveva registrato il 31,71. Il recupero di Fiorita in termini di consensi rispetto al suo avversario é stato, dunque, notevole. Per il nuovo sindaco di Catanzaro ci sarà adesso da gestire un Consiglio comunale la cui maggioranza è composta da elementi candidatisi con Donato. Anche se sin da ora si profilano possibili movimenti all’interno dell’Assemblea, con alcuni consiglieri che sarebbero già pronti a passare nelle fila dello schieramento di Fiorita. Se così non dovesse essere, ogni provvedimento della Giunta dovrà essere necessariamente frutto di compromessi tra la maggioranza del Consiglio, schierata con Valerio Donato, e la minoranza espressione del sindaco eletto. Il fenomeno, cosiddetto, dell'”anatra zoppa” che potrebbe provocare non pochi problemi nella gestione dell’ente. Improntato all’entusiasmo il primo commento di Nicola Fiorita dopo la sua elezione. “Un risultato straordinario. Per la prima volta Catanzaro – ha detto – apre una pagina totalmente nuova di partecipazione popolare, di gioia e di speranza, E’ una grande responsabilità, sicuramente, per noi e per me, ma è un fatto straordinario potere servire la propria città, da sindaco, per il bene d tutta la comunità catanzarese. Il mio primo pensiero, da primo cittadino, è per i tanti abitanti che vogliono delle risposte. E le vogliono presto.E’ una grande responsabilità. Catanzaro ha il suo sindaco ed i suoi consiglieri comunali. Adesso dovremo dare, tutti insieme, le risposte che la città si attende”.

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    A Barletta vince il centrodestra con Cannito

    Cosimo Damiano Cannito il sindaco di Barletta, capoluogo della provincia di Barletta – Andria – Trani, eletto con il 65% delle preferenze. Cannito, 71enne medico, è stato primario del pronto soccorso del locale nosocomio fino al 2018, quando fu eletto sindaco per la prima volta per poi essere sfiduciato in consiglio comunale a ottobre 2021. In questa competizione è stato sostenuto da una coalizione di centro destra, composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e cinque liste civiche e ha superato l’avversaria del centro sinistra, Santa Scommegna, 65enne e, fino a pochi mesi fa, dirigente del comune di Barletta, la quale si è fermata al 35% delle preferenze. Scommegna era sostenuta dal Partito Democratico e da cinque liste civiche, per lo più collegate al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, il quale si era speso in prima persona in questa competizione elettorale, fino al comizio di chiusura, venerdì scorso. Cannito era in vantaggio su Scommegna sin dal primo turno, quando aveva ottenuto il 42,27% dei voti contro il 36,63% della sua avversaria, che al ballottaggio si era presentata con una coalizione rafforzata dall’apparentamento con quella che, al primo turno, aveva sostenuto il candidato sindaco Carmine Doronzo, composta da Sinistra Italiana, Italia Viva e Italia in Comune, oltre a una lista civica, riunendo così il centro sinistra. Fuori è rimasto il Movimento 5 Stelle che, a Barletta, si è presentato alle elezioni per conto proprio, con un risultato, al primo turno, del 2,63%. “Dedico questa vittoria ai cittadini di Barletta e lavorerò per loro con grande senso di responsabilità”, ha detto Cannito sulla scalinata del teatro comunale si fronte al palazzo di città, attorniato da centinaia di persone che hanno fatto un tifo da stadio. “Da domani – ha aggiunto Cannito i dicendo il comune – quelle porte torneranno o ad essere sempre aperte a tutti”. 

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    Sorpresa a Monza, centrosinistra vince in rimonta

    Il secondo mandato resta un tabù a Monza. Dario Allevi, sindaco uscente del centrodestra che aveva chiuso il primo turno con un vantaggio di 7 punti percentuali, non è riuscito nell’impresa. Al ballottaggio ha vinto il candidato del centrosinistra Paolo Pilotto, che non ha atteso la conclusione dello spoglio per recarsi in Comune. “Immagino si debba aspettare la conferma ufficiale – afferma contattato telefonicamente dall’ANSA – ma da quello che sembra si sta delineando un risultato abbastanza netto, frutto di una campagna basata su idee e proposti”. Insegnante di 60 anni, attivo nel panorama politico monzese da sempre e già consigliere comunale d’opposizione, Pilotto ha vinto le elezioni appoggiato da una coalizione che comprende tutte le forze di sinistra dal Pd ad Articolo 1 e SI, oltre ad Azione, Italia Viva, Psi, Europa Verde e alcune liste civiche. “Sono con cento persone e stiamo salendo in sala stampa in Comune. Dopodiché ci abbracceremo e andremo a dormire, perché c’è bisogno di lavorare per la città”, commenta a caldo -. Durante la campagna elettorale ho cercato a tutti i costi il confronto”, senza mai “alzare i toni o aggredire verbalmente”. Sulla sconfitta del centrodestra ha pesato anche l’astensionismo, con i votanti in calo di 10 punti percentuali rispetto a due settimane fa. Pilotto parla comunque di una vittoria costruita “tenacemente, dalla costruzione del manifesto, passando per le primarie, al programma e alla campagna elettorale”. Uno sforzo che, evidentemente, “è stato compreso dai cittadini – conclude Pilotto – Negli ultimi giorni avevamo la sensazione che si sarebbe profilato un testa a testa siamo partiti dall’ascolto e da lì ripartiremo per governare”.

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    A Gorizia Ziberna si conferma sindaco

    Rodolfo Ziberna, sostenuto dal centrodestra unito in tutte le sue componenti, si conferma sindaco di Gorizia e va al suo secondo mandato riscuotendo un rotondo 52,23% delle preferenze. Non è, dunque, riuscita la rimonta all’ex senatrice Pd, Laura Fasiolo, che poteva contare sull’appoggio del centrosinistra e del MoVimento 5 stelle: si è fermata al 47,77% (6.372 voti a favore di Ziberna contro i 5.827 per la Fasiolo). Non ha pagato la scelta di non fare alcun apparentamento con uno degli altri cinque candidati sconfitti del primo turno. Almeno un paio avevano fatto degli abboccamenti, ma Fasiolo ha preferito tirare dritta, non volendo contrattare posti e incarichi, ma restando fedele alla coalizione iniziale. Al primo turno Ziberna aveva raggiunto il 42,56%, Fasiolo si era fermata al 31,37%; i due antagonisti erano separati da 1.664 voti. Raggiante il primo cittadino appena rieletto: “I prossimi cinque anni saranno i più importanti, per la nostra comunità, degli ultimi 20 anni vissuti ed anche per i 20 a venire – ha dichiarato all’ANSA – perché, nel 2025, saremo Capitale europea della cultura, assieme a Nova Gorica. Anche per questa ragione, dopo aver già annunciato che allargherò la compagine di governo alla presenza di un tecnico esterno, voglio fare subito un appello ai consiglieri di minoranza. Quelli che ritengono di poterlo e volerlo fare, dicano quali sono i punti dell’agenda sui quali possiamo fare delle condivisioni. Questo pur di aumentare il consenso in aula e della gente. Non un’operazione necessaria, ovviamente, ma simbolica per fare capire all’esterno qual è la sensibilità della città ai fondamentali anni che sta per accingersi a vivere”. Infine, il neo sindaco ha detto: “Mi hanno appena chiamato Tajani e Gasparri e i leader locali di Forza Italia Riccardo Riccardi e Sandra Savino: erano felici per il risultato del partito e della coalizione. Da parte mia, ringrazio tutti i cittadini e chi mi ha sostenuto materialmente in questa campagna elettorale, lunghissima ed estenuante, che si è conclusa a fine giugno. Giuro che sarà la mia ultima, sono sfiancato”.