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    Sgarbi: 'Guiderò l'assessorato alla Bellezza a Viterbo'

    “Sono stato tra i primi a credere nelle potenzialità di Chiara Frontini. Sono l’unico politico ad averla sostenuta con la mia lista. Con lei alla guida del comune di Viterbo, guiderò l’assessorato alla Bellezza, monumenti e musei”. Lo annuncia all’ANSA l’ex parlamentare Vittorio Sgarbi, già sindaco di Sutri, sempre nella Tuscia, e da oggi dunque anche assessore del comune di Viterbo. “Sono già al lavoro sul Festival della Tuscia, in concorrenza con Spoleto – aggiunge -. Entro ottobre poi faremo una grande mostra su Michelangelo”. 

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    Verona: domani investitura nuovo sindaco Damiano Tommasi

    (ANSA) – VERONA, 28 GIU – Damiano Tommasi s’insedierà domani
    come nuovo sindaco di Verona. La cerimonia di investitura
    ufficiale, con il passaggio di consegne dal sindaco uscente
    Federico Sboarina è in programma alle ore 11 a Palazzo Barbieri,
    sede del municipio. (ANSA).   

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    M5s, Grillo: 'Calmi con Conte, noi perfettamente d'accordo'

    “State calmi con Conte perché andiamo d’accordo perfettamente”. Lo ha detto il garante del M5s Beppe Grillo, arrivando alla Camera per le riunioni con i deputati del Movimento delle varie commissioni. Parlerete di governo? “E certo”, ha risposto Grillo.
    Intanto, intervistato dalla Stampa, il segretario del Pd Enrico Letta fa il punto all’indomani dei ballottaggi: modello Ulivo per il campo largo, con la partecipazione ed espansione andando oltre alla classe politica. Ed avanti con l’agenda sociale: lotta alla precarietà, primo impiego per i giovani, salario minimo, riduzione delle tasse sul lavoro. ‘Nell’anno che abbiamo davanti dobbiamo elaborare un progetto, un nome, un programma e contenuti per una nuova coalizione’. E dare un segnale ‘a quelli che non ce la fanno’, altrimenti ‘arriveranno i gilet gialli italiani’. Lo Ius scholae è un grande obiettivo, è prioritario approvarlo.

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    Meloni pressa gli alleati: 'Subito un vertice per chiarirci'

    Centrodestra Litigioso, penalizzato dall’astensionismo, sconfitto. A partire da Verona, che diventa la fotografia degli errori da non ripetere. Con i leader a scambiarsi accuse. Avranno modo di parlarsi faccia a faccia, in un vertice che nelle intenzioni di Giorgia Meloni deve avvenire a stretto giro: “Chiederò a Berlusconi e Salvini di vederci il prima possibile per evitare ulteriori divisioni”. In quella sede, dovranno dimostrare che è possibile costruire una coalizione e riuscire lì dove a livello locale, divisi, hanno fallito. Il tempo a disposizione non è molto considerando che in autunno si vota per le regionali in Sicilia e la riconferma della corsa del governatore uscente Musumeci (sempre per divisioni interne al centrodestra) è tutt’altro che scontata.

    Agenzia ANSA

    Il centrodestra diviso non sfonda. Al centrosinistra sette sindaci (Verona, Parma, Piacenza, Alessandria, Catanzaro, Monza, Cuneo), quattro al centrodestra (Lucca, Frosinone, Barletta, Gorizia), due alle liste civiche (Como e Viterbo). E’ questo il risultato del turno di ballottaggio

    E’ vero che sono le elezioni locali, ed è opinione, tra i sondaggisti interpellati, che il voto di domenica non abbia nulla a che vedere con le elezioni politiche, ma è altrettanto evidente che l’esito delle urne ha avuto l’effetto di rimescolare gli equilibri delle coalizioni e disegnare gli scenari in vista dell’appuntamento nazionale del 2023. La vittoria netta del centrosinistra scuote i poli, mette in crisi il centrodestra, ma impone anche alle forze di centro di immaginare lo schema di gioco migliore per le urne del prossimo anno. Vince soprattutto il Partito democratico di Enrico Letta che oltre a Verona, città diventata il simbolo della debacle del centrodestra, strappa agli avversari sette capoluoghi su tredici : “L’unità e fondamentale ed è una lezione per le politiche”, osserva il leader Dem mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non ha dubbi: “Ha perso chi ha picconato il governo”. L’esito delle urne rappresenta una spinta indubbia per il progetto di campo largo del segretario del Pd, che ottiene risultati positivi sia quando si allea con il Movimento, sia quando corre con Carlo Calenda. Il leader di Azione però si chiama fuori dal progetto federatore del Pd: “Letta faccia il campo largo con i Cinque Stelle, noi facciamo un’altra strada”. Per Letta, a rafforzarsi non è soltanto la coalizione di centrosinistra, ma anche il governo di Mario Draghi. L’esecutivo è impegnato a chiudere tutti gli obiettivi del Pnrr entro il 30 giugno per incassare la seconda rata di fondi europei. Se a pesare nel cammino del campo largo ci sono le fibrillazioni interne al Movimento dopo l’addio di Luigi Di Maio, la situazione più complicata al momento resta in “casa” del centrodestra. Berlusconi, Salvini e Meloni per ora sono d’accordo solo su un punto e cioè che le urne, ed in particolare il dato dell’astensionismo certificano che “la sinistra non può cantare vittoria”. E’ evidente che un chiarimento dovrà esserci ma, nonostante Salvini si sia detto pronto ad incontrare “anche domani gli alleati” ed il Cavaliere si sia fatto promotore di un incontro al più presto, una data di convocazione ancora non c’è. Eppure di carne a fuoco ce n’è parecchia. Da un’analisi dell’Istituto Cattaneo così come per il presidente dell’Istituto Ixè Roberto Weber “è innegabile che a pesare sull’esito siano state anche le lacerazioni” della coalizione. Non solo, oltre a dover sciogliere il nodo Sicilia, i tre dovranno affrontare anche la questione Lombardia. ll candidato ufficiale è l’attuale presidente Fontana, ma l’ipotesi che Letizia Moratti possa considerare l’idea di candidarsi agita le acque. La diretta interessata smentisce ma resta alla finestra. E il rischio, secondo alcuni, è che un eventuale no di Lega e Fi a Musumeci in Sicilia possa avere come effetto immediato la messa in discussione di Fontana al Pirellone.

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    Verona: la più votata un'italiana di seconda generazione

    (ANSA) – VERONA, 27 GIU – Sarà Veronica Atitsogbe, 28 anni,
    in qualità di più votata, a presiedere il primo consiglio
    comunale dell’assemblea municipale post Sboarina. L’annuncio è
    stato dato oggi dalla portavoce del nuovo sindaco.   
    Nata a Verona da genitori originari del Togo, laureata in
    scienze politiche, figura tra le fondatrici dell’associazione
    Afroveronesi, lavora in banca, dopo uno stage più assunzione in
    prefettura, ed è la prima italiana di seconda generazione a
    entrare nel consiglio comunale di Verona. (ANSA).   

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    Del Vecchio: Draghi, è stato un grande italiano

    Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, fondatore del Gruppo Luxottica e presidente di EssilorLuxottica. “Per oltre sessant’anni – si legge in una nota – protagonista dell’imprenditoria italiana, Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio. Cavaliere del lavoro dal 1986, ha sempre coniugato l’apertura internazionale con l’attenzione per il sociale e per il territorio. Del Vecchio è stato un grande italiano: ha portato la comunità di Agordo e il Paese intero al centro del mondo dell’innovazione. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo e mie personali”    

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    M5s: a Roma l'incontro fra Grillo e Conte

    Ancora in corso a Roma l’incontro fra il garante del M5s Beppe Grillo e il presidente del Movimento Giuseppe Conte. Nell’hotel della capitale dove Grillo soggiorna come di consueto, anche Domenico De Masi, il sociologo che ha aderito alla scuola di formazione del M5s. Nel pomeriggio, a partire dalle 17 molto probabilmente alla Camera, Grillo ha in programma una serie di incontri, che proseguiranno anche domani mattina, con i parlamentari 5s delle varie commissioni.   

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    Ribaltone a Lucca, centrodestra unito vince con Pardini

    (ANSA) – FIRENZE, 27 GIU – Vince in volata in piena notte a
    Lucca – e provoca il ribaltone a favore del centrodestra -,
    l’imprenditore Mario Pardini, 49 anni, che in ore di polemiche
    sui moderati divisi e perdenti in Italia, qui dà l’eccezione che
    conferma la regola. Pardini ha saputo riunire con sé voti di
    centro, di destra e pure di estrema destra come Casapound. Erano
    consensi sparsi al primo turno in altre candidature. Pardini
    (51,03%) ha dato due punti di scarto sull’uomo Pd-Sinistra-
    Verdi Francesco Raspini (48,97%), che pure ha ricevuto energiche
    investiture sul campo dal suo leader di partito Enrico Letta e
    anche da Carlo Calenda, venuti a Lucca a sostenerlo di persona,
    oltreché da un appello di intellettuali. Invece Pardini porta in
    Comune una maggioranza molto connotata: oltre a Fdi, Lega, Fi,
    Udc, alla sua civica, dovrà tener conto del sostegno di
    candidati che si erano presentati con liste civiche di destra e
    di movimentismi trasversali della galassia No vax e No pass.   
    Inoltre Pardini aveva ricevuto indicazione di voto dal direttore
    di orchestra Alberto Veronesi, candidato con Rinascimento
    Sgarbi, Iv +Europa e Azione al primo turno.   
    A Carrara larga vittoria della sinistra con Pd, Pri, Europa
    Verde e Sinistra Civica Ecologista che hanno sostenuto
    dall’inizio Serena Arrighi, 50 anni, imprenditrice
    nell’informatica. Arrighi chiude la parentesi di una giunta
    comunale Cinque Stelle. Ha prevalso col 57,79% (12.468 voti) sul
    candidato del centrodestra Simone Caffaz (Lega, Fdi, Fi,
    Socialisti, liste civiche) fermo al 42,21% (9.106 voti), al
    quale non è servito il sostegno di Cosimo Ferri (sostenuto da
    Italia Viva-Psi aveva preso il 15% al primo turno), decisione
    che ha acceso polemiche nel centrosinistra. Il Movimento 5
    Stelle aveva lasciato libero il proprio elettorato di scegliere
    se andare o meno a votare e il Psi (scissosi da Cosimo Ferri di
    Italia Viva che aveva indicato di votare Caffaz) aveva
    formalmente dichiarato di preferire Serena Arrighi alla destra.   
    “Da oggi – ha detto Arrighi – iniziamo a scrivere insieme un
    nuovo capitolo di Carrara. Le persone hanno premiato la nostra
    coerenza, e quella di un progetto che non abbiamo voluto
    inquinare con logiche puramente matematiche”. (ANSA).