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    Berlusconi, ad Arcore il mausoleo dello scultore Pietro Cascella

    Silvio Berlusconi con ogni probabilità non potrà essere sepolto nel mausoleo che lo stesso leader di Forza Italia si fece costruire dallo scultore Pietro Cascella ad Arcore, all’interno del parco della sua Villa San Martino.
    Al momento al sindaco di Arcore, Maurizio Bono, non sono giunte richieste.
    Come già raccontato proprio dall’ANSA nel 2008, in occasione della morte dell’artista Cascella, il mausoleo rappresenta idealmente la volta celeste. Una scultura astratta all’esterno, di marmo bianco delle Alpi Apuane, fa da cornice alla scala in travertino che porta all’interno della struttura con un vestibolo e una porta scorrevole in pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe. Al centro c’è il sarcofago bianco realizzato per Berlusconi, intorno sulle pareti c’è invece un fregio che rappresenta delle catene, simbolo della famiglia, perché gli anelli sono legati uno all’altro.
    Ancora nessuno riposa nel mausoleo perché la legge al momento non lo permette. Anche la mamma adorata del premier, Rosa Berlusconi, è sepolta al cimitero Monumentale di Milano, vicino al marito Luigi, e non ad Arcore. Proprio la morte del padre, nel 1989, diede al fondatore di Forza Italia l’idea del mausoleo, del quale parlò subito con Pietro Cascella, suo amico e soprattutto artista di fama mondiale.
    “Mi disse: ‘non farmi una cosa mortuaria con le falci, i teschi’ – raccontò lo stesso Cascella in un’intervista – e allora ho pensato all’alto, al cielo e ho fatto questa cosa che si chiama volta celeste”. I lavori del mausoleo terminarono nel 1993.

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    Berlusconi, Mfe chiude in deciso rialzo, si specula sulla vendita

    Seduta in deciso rialzo per i titoli di Mfe, la holding di diritto olandese quotata a Piazza Affari cui fa capo il gruppo televisivo Mediaset. Nel giorno della scomparsa di Silvio Berlusconi il titolo in chiusura ha guadagnato nella categoria A il 5,86% a 0,5 euro riducendo la distanza rispetto all’azione di categoria B (+2,32% a 0,70) alla quale sono assegnati 10 diritti di voto. Il mercato scommette sull’ipotesi possa essere venduta dagli eredi anche se la volata vista in Borsa in mattinata (entrambe le categorie erano arrivate a un +10%) si è ridotta nel finale. Le stesse speculazioni non hanno riguardato Mondadori (+1,54%), né tanto meno la partecipata Mediolanum (+0,39%).
    “Non è difficile immaginare che se arrivassero le offerte giuste la famiglia Berlusconi si potrebbe disimpegnare da Mfe ed è questo il motivo per cui sale il titolo”, dicono gli analisti sulla reazione di Borsa alla morte di Silvio Berlusconi. La lunga malattia, i recenti ricoveri fanno immaginare che le aziende fossero preparate alla sua scomparsa e quindi non sono attesi scossoni e in generale il mercato si aspetta che tutto prosegua “in un’ottica di continuità”. Tuttavia anche se “oggi è prematuro immaginare un orizzonte temporale”, la Borsa specula sulle difficoltà di gestire una famiglia allargata come quella del Cavaliere. La sua morte può quindi “aprire scenari tutti da scrivere” nei quali il mercato “vede la possibilità di uno sviluppo che generi valore”. E qualche considerazione su un possibile compratore porta a Vivendi (-0,64% alla Borsa di Parigi) che di Mfe è il secondo azionista. Il primo banco di prova per valutare la compattezza, dei cinque figli di Silvio Berlusconi verso le scelte aziendali sarà l’operazione di integrazione a livello europeo di Mediaset che rimane sul tavolo.Secondo altri analisti finanziari, invece, è la stabilità della governance di Mfe-Mediaset a stare alla base dell’andamento positivo.
    Le scommesse su Mfe, che detiene oltre alle attività italiane di Mediaset anche quelle spagnole, spingono a Francoforte pure Prosieben (+4,9%) di cui la holding olandese detiene il 29,9%. Secondo gli analisti la scomparsa del leader di Forza Italia può aumentare l’appeal speculativo sul titolo perché si riduce per i familiari, non più esposti all’arena politica, l’esigenza di mantenere il controllo di Mfe. E’ quindi centrale il tema della successione in Fininvest, la società che controlla Mfe.L’idea che si raccoglie sul mercato è che se il controllo passasse ai tre figli avuti da Berlusconi con Veronica Lario sarebbe maggiore la probabilità di cessione del controllo perché Barbara, Eleonora e Luigi non sono coinvolti nella gestione delle società del gruppo. Diverso il discorso per Piersilvio che è impegnato in prima persona come ceo di Mfe e per Marina Berlusconi, presidente di Mondadori.Silvio Berlusconi detiene il 61,2% di Fininvest, i figli di primo letto, Marina e Pier Silvio, il 7,65% ciascuno, mentre Barbara, Eleonora e Luigi il 21,42% congiuntamente. In attesa di conoscere le ultime volontà del fondatore, il ragionamento che si fa in Borsa è il seguente: se la quota di Silvio Berlusconi venisse assegnata in parti uguali ai cinque figli la maggioranza di Fininvest passerebbe a Barbara, Eleonora e Luigi. Se invece nel suo testamento Berlusconi avesse disposto diversamente sul terzo dell’eredità nella sua disponibilità Barbara, Eleonora e Luigi potrebbero fermarsi al 45% circa e quindi non avere il controllo.Nelle scommesse sui possibili compratori del gruppo televisivo il primo nome che circola è, come accennato sopra, quello di Vivendi. Il gruppo di Vincent Bolloré detiene il 23,8% di Mfe, rastrellato in occasione della fallita scalata di qualche anno fa e non ha ancora ceduto le azioni nonostante l’accordo di progressiva riduzione siglato con Fininvest. In caso di cambio di controllo, sempre che il governo non possa valutare la golden power per le attività italiane del gruppo di Cologno Monzese, chi vorrà l’ex Mediaset dovrebbe lanciare un’opa. Ed è questo aspetto su cui il mercato prova a scommettere.
    L’approdo sulle Borse spagnoleLe azioni ordinarie Mfe A, del valore nominale di 0,06 euro ciascuna che conferiscono 1 diritto di voto per azione, sono state ammesse alla quotazione sul mercato azionario spagnolo. La quotazione presso le Borse valori di Barcellona, Bilbao, Madrid e Valencia è atteso che sia per il 14 giugno.

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    Comunali: a Siracusa Francesco Italia riconfermato sindaco, ad Acireale vince Barbagallo

    Francesco Italia, di Azione, è stato riconfermato sindaco di Siracusa. E’ il dato che emerge dallo scrutinio ufficiale di 120 sezioni su 123. L’altro candidato nel ballottaggio, Ferdinando Messina, è al 44,57%. Italia era sostenuto da cinque liste civiche, le tre del primo turno più le due di Edy Bandiera, ex candidato sindaco che al ballottaggio ha scelto di sostenerlo. Bandiera, che per correre alla carica di primo cittadino si è autosospeso da Forza Italia, è stato designato vicesindaco. Ferdinando Messina, espressione della coalizione di centro destra, era sostenuto invece da undici liste: alle sette della coalizione si sono aggiunte la lista civica di Michele Mangiafico e le tre liste civiche che al primo turno hanno sostenuto l’ex sindaco Giancarlo Garozzo.
    Le prime parole di Italia”E’ stato un risultato netto, sono state importante tante cose per raggiungerlo. Il desiderio della città è dare continuità all’amministrazione che con tutte le difficoltà ha portato a termine cose storiche per la città, a portare la citta ad un livello di notorietà e su questa base noi continuiamo”. Sono le prime parole del neo sindaco Francesco Italia, giunto in piazza della Repubblica, dove – accolto da un boato – sta festeggiando la sua rielezione. “Io ci ho sempre creduto. Ho visto crescere attorno a me l’affetto della gente. E’ stata una candidatura delle persone che ci hanno riconosciuto coerenza e determinati valori. Le sfide sono tante e tali che dobbiamo rivolgerci a tutto il consiglio per trovare il giusto equilibrio per bene città. Un grazie a tutti coloro i quali hanno permesso questo risultato. Con il Pd le affinità ci sono e ringrazio gli esponenti che ci hanno scelto”. Il sindaco prima di andare in piazza ha salutato i suoi genitori. “E’ stata una settimana complicata anche sotto il profilo dei nervi”. Qualche parola anche per il suo avversario: “Desiderio confrontarmi: sarò il sindaco di tutti anche di coloro che non mi hanno votato e parto dalle cose che non hanno funzionato in questi anni”.
    I complimenti del leader nazionaleA congratularsi col neo-sindaco c’è Carlo Calenda, leader del partito di cui fa parte Italia: ‘Complimenti a Francesco Italia – ha detto Calenda – rieletto sindaco di Siracusa. Francesco ha fatto un grandissimo lavoro sul territorio, con competenza e tanta energia. Incarna perfettamente quello che Azione rappresenta e noi siamo orgogliosi di lui. Buona continuazione del lavoro”. 
    Gli altri comuniAd Acireale, invece, è stato eletto sindaco Roberto Barbagallo. Sostenuto da Forza Italia, che non ha presentato una propria lista, ha ottenuto 8.964 voti, equivalenti al 51,57%. Nel ballottaggio ha avuto la meglio su Antonino ‘Nino’ Garozzo, che con 8.417 preferenze si è fermato al 48,43%, appoggiato da tutto il centrodestra, a eccezione di Fi, e da Sud chiama Nord di Cateno De Luca. I due candidati hanno rivesito in passato l’incarico di sindaco di Acireale. E in quel ruolo Roberto Barbagallo è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per presunte richieste illecite a un vigile urbano, nel 2018, mentre era il primo cittadino in carica.A Piazza Armerina Nino Cammarata vince con il 58,67% il derby nel centrodestra: a sostenerlo le liste di FdI, Udc e una civica. Massimo Di Seri, appoggiato da Forza Italia, Dc e Sud chiama Nord, ottiene il 41,33%Ad Aci Sant’Antonio il nuovo sindaco con il 51,66% è Quintino Rocca, volto storico del Pd, appoggiato da quattro liste civiche. Lo sfidante del centrodestra Giuseppe Santamaria, spinto da nove liste di cui tre con i simboli di partito, ottiene il 48,34%..
    L’affluenza bassaAffluenza in calo nei quattro comuni della Sicilia dove ieri e oggi si è votato per i ballottaggi delle elezioni amministrative (Siracusa, Piazza Armerina, Acireale e Aci Sant’Antonio). Alla chiusura definitiva dei seggi, alle ore 15, ha votato il 40,84% degli aventi diritto, con una flessione del 18,76% rispetto alle precedenti consultazioni in cui si era registrata un’affluenza del 58,61%.In particolare a Siracusa, l’unico capoluogo interessato dal turno di ballottaggio, ha votato il 38,74% degli elettori, con un calo del 16,10% rispetto alle amministrative precedenti che avevano visto il 54,84% degli elettori recarsi alle urne.

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    Meloni e l’ultima telefonata, Berlusconi fiero del mio lavoro

    (ANSA) – ROMA, 12 GIU – “Averlo, potersi confrontare con lui
    era un elemento che ti tranquillizzava in tante cose. Lui c’era
    passato prima e aveva fatto bene. Sono molto fiera anche del
    fatto che ultimamente, soprattutto, spesso mi chiamava e mi
    diceva ‘stai lavorando bene’. E non era facile insomma per un
    uomo con quella esperienza. E anche l’ultima telefonata che
    abbiamo avuto m’ha detto: ‘Guarda te lo voglio dire sono molto
    fiero del lavoro che stai facendo, di come lo stai facendo'”.   
    Così la premier Giorgia Meloni nell’estratto di un’intervista
    che andrà in onda nell’edizione delle 20 del Tg5 e poi nello
    speciale su Canale 5 dove, tra le altre cose, le viene chiesto
    se ora, senza di lui, il centrodestra riuscirà a non litigare:
    “Penso che glielo dobbiamo” perchè avere oggi un governo di
    centrodestra – “una delle sue tante grandi eredità” – porta con
    sè “una responsabilità in più”. (ANSA).   

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    L’impero di Silvio, da Fininvest a Mondadori

    Con un fatturato delle società controllate o fortemente partecipate superiore ai 5 miliardi di euro e circa 20mila dipendenti totali, il gruppo che fa riferimento alla Fininvest fondata da Silvio Berlusconi è una delle maggiori realtà imprenditoriali italiane e si pone tra i protagonisti internazionali della comunicazione, dell’intrattenimento e della finanza.
    La galassia di Berlusconi, già prima dell’ingresso in politica del Cavaliere, aveva il suo cuore in Fininvest, controllata con un sistema di 7 holding di cui quattro sono riconducibili a Silvio Berlusconi con una quota complessiva del 61,21%. Nelle altre 3 holding ha fatto entrare con una quota ciascuno i cinque figli: Marina e Piersilvio con il 7,65% rispettivamente nelle holding IV e V; Barbara, Luigi ed Eleonora con una quota complessiva del 21,42% nella holding XIV. Nel suo portafoglio figurano le partecipazioni nelle tre quotate Mfe (47,9%), Mondadori (53,3%), Banca Mediolanum (30%), ed altri investimenti tra cui il Teatro Manzoni (100%). La storica quota del 2% in Mediobanca è invece stata ceduta nel maggio 2021, raccolta soprattutto da Delfin.
    La gran parte del patrimonio immobiliare, incluse le residenze più famose è invece custodito nella società Dolcedrago, di proprietà esclusiva del Cavaliere. Nel 1994 all’interno di Fininvest c’erano già il Milan, Mondadori e le televisioni. Nel 1995 nacque la società di distribuzione cinematografica Medusa, nel 1996 Mediaset, in cui confluirono le tv e Publitalia, venne quotata in borsa, seguita a ruota da Mediolanum, società di risparmio gestito di cui è comproprietaria la famiglia Doris.
    MEDIASET: il gruppo vede al vertice Pier Silvio Berlusconi come A.d. e Fedele Confalonieri come presidente: è quotato alla Borsa di Milano dal 1996. Nel novembre del 2021 l’assemblea ha approvato definitivamente la trasformazione in MediaforEurope, trasferendo la sede legale ma non fiscale in Olanda. I conti del 2022 non sono ancora stati approvati, ma nel 2021 Mediaset-Mfe ha registrato ricavi netti per 2,9 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 2020, con un utile netto di 374 milioni, in aumento del 169% rispetto all’anno precedente e circa il doppio del 2019 pre-Covid.
    Mediaset opera in Italia attraverso due concessionarie pubblicitarie televisive, entrambe controllate al 100%: Publitalia ’80 (tv free) e Digitalia ’08 (tv pay). In Spagna l’attività di raccolta pubblicitaria è affidata a Publiespana.Per le attività pubblicitarie all’estero c’è Publieurope, società con sede a Londra. Le attività online del Gruppo sono gestite da Mediamond, concessionaria costituita pariteticamente con Mondadori. Mfe, inoltre, possiede il 40% di 2i Towers, controllante di Ei Towers, ed è salita fino al 29,9% del gruppo media tedesco Prosieben.
    MONDADORI: al vertice del gruppo Marina Berlusconi (presidente) e Antonio Porro (amministratore delegato). Si tratta del maggiore editore di libri e magazine in Italia e possiede inoltre uno dei più estesi network di librerie sul territorio nazionale. Il gruppo ha registrato nel 2022 ricavi netti a 903 milioni, in crescita del’11,8% rispetto all’anno precedente, e un utile di 52 milioni, il miglior risultato netto degli ultimi 15 anni. L’anno scorso Mondadori era tornata a distribuire il dividendo dopo 10 anni di assenza della cedola per gli azionisti. Oltre 600 i punti vendita in gestione diretta e in franchising con le insegne. A questi canali si aggiunge il sito mondadoristore.it per l’attività di e-commerce, in un sistema multipiattaforma di presidio di tutti i canali di vendita.
    BANCA MEDIOLANUM: controllata da Fininvest e dal gruppo Doris, è leader del mercato finanziario italiano con oltre un milione di clienti. L’anno scorso ha registrato un utile netto di 521 milioni, ottenendo buoni risultati nonostante la forte correzione dei mercati. E anche questa volta non ha deluso gli azionisti, a partire appunto dalle famiglie Doris e Berlusconi, distribuendo nel complesso 369 milioni di dividendi. E le previsioni economiche del gruppo per il 2023 sono nettamente migliori dei risultati dell’anno scorso.
    TEATRO MANZONI: un’ampia proposta di spettacoli ha contrassegnato le stagioni del Teatro Manzoni fin da quando, nel marzo 1978, Silvio Berlusconi aveva preso l’impegno di preservare la storica sala dalla minacciata trasformazione in un supermarket, affidandone la direzione a un appassionato di teatro come Luigi Foscale.
    IL CALCIO: il gruppo Fininvest è ancora presente anche nel mondo del calcio. Nell’aprile del 2017, dopo 30 anni dall’acquisto del pacchetto di maggioranza, il gruppo ha ceduto il Milan ad una cordata cinese, che poi l’ha ceduta al fondo Elliott. Nel settembre 2018 Silvio Berlusconi intraprese una nuova avventura calcistica con l’acquisizione del 100% della Società Sportiva Monza 1912.   

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    Berlusconi: a Napoli manifesti funebri “Ciao Silvio”

    “Ciao Silvio…buon viaggio” e accanto una frase attribuita a Silvio Berlusconi che recita: “Spero che questa mia esistenza terrena possa terminare mentre io sono teso a raggiungere un altro traguardo oltre la siepe”.
    E’ il testo del manifesto funebre affisso in numerose copie nel centro storico di Napoli ad opera dell’agenzia di pompe funebri Salvatore Kaiser. Sul manifesto – sullo sfondo le date 1936-2023 – anche due foto dell’ex premier di cui una in bianco e nero e l’altra a colori.
    “Facemmo la stessa cosa – ricorda il titolare della ditta Salvatore Kaiser parlando con l’ANSA – quando è scomparsa la Regina Elisabetta. Berlusconi, al di la’ di come la si pensi in politica, è stato un grande uomo, un grande imprenditore che ha dato lavoro a tanti e ci sembrava giusto ricordarlo. Poi lui aveva un rapporto speciale con Napoli al punto da definirsi un napoletano nato a Milano ed era quella la frase che in un primo momento avremmo voluto scrivere per ricordarlo. Berlusconi a Napoli lascia tanti amici”.
    Diversi i passanti incuriositi che si fermano a fotografare il manifesto. Qualcuno, a distanza di poche ore dall’affissione, appare già deteriorato perché strappato.   

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    Berlusconi, in Calabria nel 1991 la laurea ‘honoris causa’

    (ANSA) – RENDE, 12 GIU – Dal novembre del 1991 Silvio
    Berlusconi poteva fregiarsi anche del titolo di ingegnere.   
    All’allora imprenditore, nel novembre del 1991, tre anni prima
    cioè della sua “discesa” in politica, venne conferita la laurea
    honoris causa in ingegneria gestionale dall’Università della
    Calabria. Una cerimonia, svoltasi nel campus dell’ateneo di
    Arcavacata di Rende, alle porte di Cosenza, caratterizzata dalle
    lodi del Senato accademico e dalla presenza di molti studenti,
    ma non senza qualche contestazione.   
    Un riconoscimento, venne motivato nella circostanza dalle
    autorità accademiche dell’ateneo calabrese, assegnato ‘per le
    numerose attivita’ imprenditoriali che spaziano dalla
    televisione alla pubblicita’, dall’edilizia alle assicurazioni,
    dal cinema alla grande distribuzione”. Ma anche la presa d’atto
    del contributo dato da Berlusconi alla “scienza
    economico-manageriale”, per la dimostrazione delle “grandi
    capacita’ organizzative in grado di anticipare le piu’ moderne
    concezioni organizzative e manageriali”. E, ancora, per il fatto
    di “avere intuito velocemente le complessità evolutive dei
    sistemi produttivi”.   
    Dopo gli interventi del rettore dell’epoca, Giuseppe Frega,
    del preside della facoltà di ingegneria, Jacques Guenot, e dei
    professori Francesco Del Monte e Antonio Borghesi, Berlusconi
    tenne una lezione magistrale incentrata sulla sua attività di
    imprenditore televisivo, non mancando di fare riferimenti alle
    potenzialità della Calabria e ai suoi giovani, ai quali rivolse
    l’invito a “rifuggire dal pessimismo”. (ANSA).   

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    Il dolore di Putin per Berlusconi, ‘una perdita irreparabile’

    Da Mosca a Budapest, da tel Aviv a Bruxelles, si rincorrono i messaggi di cordoglio dei leader mondiali per la morte di Silvio Berlusconi. Fra i primi a rendere omaggio alla figura dell’ex premier è il presidente russo Vladimir Putin, amico storico del leader di Forza Italia: la morte di Berlusconi è “una perdita irreparabile e un grande dolore”, afferma in un messaggio di condoglianze inviato al presidente Sergio Mattarella. “Ho sempre sinceramente ammirato – scrive ancora il presidente russo nel messaggio, postato sul sito del Cremlino – la sua saggezza, la sua capacità di prendere decisioni equilibrate e lungimiranti anche nelle situazioni più difficili. In ognuno dei nostri incontri mi trasmetteva la sua incredibili vitalità, il suo ottimismo e il suo senso dell’umorismo. Per me Silvo è stata una persona cara e un vero amico” e ha dato “un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa”.
    Anche l’ambasciata russa a Roma, postando una foto in bianco e nero del Cavaliere, scrive in un tweet: “Siamo sconvolti dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Un grande statista che ha lasciato un segno profondo nella storia dell’Italia, del mondo e dei rapporti italo-russi. Un visionario, un uomo dalle grandi capacità e dal grande cuore. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici, al popolo italiano”.

    Berlusconi, Putin: ‘Grande perdita per la politica mondiale’

    Sempre su twitter, il presidente ungherese Victor Orban afferma che “se ne è andato il grande combattente” e pubblica una foto che lo ritrae con Silvio Berlusconi con scritto, in italiano, “riposa in pace amico mio!”. 
    “Silvio era un grande amico di Israele e ci è stato vicino in ogni momento. Riposa in pace amico mio”, twitta a sua volta il premier israeliano Benyamin Netanyahu che aggiunge: “Sono profondamente rattristato dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, l’ex primo ministro italiano. Le mie più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia e al popolo italiano”.
    Da Berlino, il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz commenta: “Abbiamo appreso della morte dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed esprimiamo al popolo italiano e al governo italiano la nostra partecipazione”. 
    Dalla Spagna, il leader del Partito Popolare spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, ricorda l’ex premier italiano: “Silvio Berlusconi ha segnato diversi decenni della storia politica italiana. Condoglianze alla sua famiglia e al suo partito”.
    Dalla Francia il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella scrive. “Facendo irruzione nella vita politica italiana, con la sua schiettezza e il suo stile inedito, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha segnato un’epoca del suo Paese. Tutte le mie condoglianze ai cari del nostro ex collega deputato europeo, il Cavaliere”. E Marine Le Pen omaggia “un personaggio atipico, con una vita fuori dal comune e dal percorso folgorante, Silvio Berlusconi ha innegabilmente segnato la vita politica italiana. All’Italia in lutto, rivolgo le mie condoglianze”.
    Cordoglio è espresso anche dalle istituzioni europee, a partire dalla Commissione Ue: “Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi e al popolo italiano”, ha detto un portavoce, precisando che un comunicato più esteso sarà emesso “in seguito”, dato che la presidente Ursula von der Leyen è impegnata nella sua visita in America Latina.
    Per la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola Berlusconi è stato “il combattente che ha guidato il centro-destra e che è stato protagonista della “politica in Italia e in Europa per generazioni. Padre, imprenditore, eurodeputato, Presidente del Consiglio, senatore. Ha lasciato il segno e non sarà dimenticato. Grazie Silvio”. 
    “Oggi piangiamo la scomparsa di Silvio Berlusconi. È stato il fondatore e leader di Forza Italia, il più longevo Presidente del Consiglio italiano nel dopoguerra e una forza trainante nella nostra famiglia politica. Il nostro cordoglio e le nostre condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari”, scrive invece il Partito popolare europeo (Ppe) su Twitter. E il leader Manfred Weber si dice “Addolorato per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento difficile. Non dimenticheremo l’energia e la dedizione con cui ha lavorato per la sua amata Italia, per la sua famiglia politica e per i suoi ideali europei. Riposa in pace”.