“Non ho mai fatto parte di alcuna corrente e sono stato il primo a dire che se le correnti volevano appoggiarmi io quell’appoggio non lo avrei voluto e questo ha fatto sì che veramente abbiamo sparigliato”, afferma il presidente dell’Emilia Romagna e candidato alla guida del Pd Stefano Bonaccini ad Agorà, su Rai Tre.
“Dopodiché, non è un caso che tutti i dirigenti o quasi che hanno guidato il partito non sostengano Bonaccini, perché costruirò un nuovo gruppo dirigente partendo dai territori. Quando si viene da tante sconfitte è giusto che si cambi il gruppo dirigente”.
“Vorrei che le alleanze si facessero a partire dall’idea di Italia che abbiamo e non su accordicchi fatti solo per battere l’avversario con qualche punto percentuale”, aggiunge Bonaccini. “Tre anni fa qua ho costruito un’alleanza che va da Calenda a Fratoianni e governiamo la regione senza una mezza giornata di crisi, fa fede il programma, non la politologia”.
“Se divento segretario chiedo a Elly” Schlein, a Paola De Micheli e a Gianni Cuperlo “di darmi una mano, saranno loro a decidere in quali forme e modi, non potrei mai decidere per loro”. Chiederà a Schlein di fare la sua vice? “Posso dirle che se vincerò le chiederò di darci una mano,
deciderà lei in che modo e modi, se vincerà lei, se vorrà le darò una mano”
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