Con il cuore oltre l’ostacolo, ovvero ben oltre lo svolgimento del proprio dovere e senza esitare ad anteporre il bene collettivo a quello individuale. E’ questo l’atteggiamento che è prevalso tra gli operatori della sanità durante l’emergenza del Covid-19 e che oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto premiare con il conferimento delle medaglie al “merito della sanità pubblica” ed ai “benemeriti della salute pubblica”. Un riconoscimento che arriva in un momento di acceso dibattito sulla gestione della pandemia, questione in merito alla quale il prossimo 10 maggio i giudici interrogheranno l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Dalla Marina militare ai Carabinieri, dall’Aeronautica militare alla Guardia di finanza e l’Esercito, Mattarella ha conferito la medaglia d’oro per l’impegno dimostrato dai Corpi nella difesa della salute pubblica in una situazione di “grave rischio sanitario”, con la costruzione di ospedali da campo, il trasporto in urgenza dei pazienti e la complessa gestione della campagna vaccinale.
Ad essere premiati anche l’Istituto superiore di sanità (Iss), gli oltre 100mila volontari della confederazione nazionale Misericordie d’Italia, la Croce rossa italiana, la Protezione civile. E poi L’ordine dei medici Fnomceo, i farmacisti, gli infermieri, gli psicologi, le ostetriche, gli assistenti sociali, i chimici ed i tecnici sanitari. Tra le medaglie d’oro “ai benemeriti della salute pubblica” quella ad Andrea Piccioli, direttore dell’Iss, per aver coordinato, “offrendosi come volontario, il team sanitario incaricato dell’evacuazione aeromedica in alto contenimento biologico di un gruppo di cittadini italiani ed europei provenienti dalla città di Wuhan”, ciò “andando ben oltre i propri obblighi, doveri e compiti, nel momento in cui la pandemia era ancora agli inizi”.
Vari i volontari cui è stato assegnato il riconoscimento, come Claudio Filippi del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta che, dismessa la propria divisa di agente della polizia municipale, durante la prima ondata pandemica faceva da ‘ponte’ tra i malati ricoverati sulla nave ospedale Splendid, ancorata nel porto di Genova, ed i familiari: il suo compito era trasportare medicinali, tamponi, provette per analisi, ma anche ritirare e consegnare effetti personali per i degenti. E Claudio non dimentica quei bigliettini di carta consegnati a mano, unico legame tangibile tra i malati ed i loro cari. A ringraziare sanitari e volontari per l’impegno durante la pandemia anche il ministro della salute Orazio Schillaci (“hanno anteposto la salute collettiva a quella individuale”), il quale ha ricordato la psichiatra Barbara Capovani, uccisa da un ex paziente, assicurando che ogni strada sarà percorsa per fermare la violenza contro i sanitari. L’impegno, ha detto, è anche quello di garantire a tutti le migliori cure in tempi congrui: “Per i meno abbienti le attese si traducono in rinunce alle cure, non lo possiamo più consentire”.
La ferita della pandemia, tuttavia, non si è ancora rimarginata ed in molti chiedono di fare maggiore chiarezza sulla gestione dell’emergenza. In questo contesto, Giuseppe Conte e Roberto Speranza saranno interrogati dal Tribunale dei ministri di Brescia il prossimo 10 maggio nell’ambito dell’inchiesta che vede entrambi indagati per la gestione della prima fase della pandemia nel febbraio 2020. Slitta invece in commissione Affari sociali della Camera il voto agli emendamenti del testo unico per l’istituzione della commissione di inchiesta sulla gestione dell’emergenza da Covid-19. L’esame è stato infatti rinviato ad una prossima seduta della commissione, in data da definirsi. Per l’esame del provvedimento si potrebbero però preannunciare tempi non immediati. Sono infatti oltre 100 gli emendamenti presentati al testo all’esame.
Le onorificenze per il Merito della Sanità pubblica
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