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Primo (di quattro) via libera in Ue a Di Maio come inviato speciale per il Golfo Persico

Bruxelles – Comitato politico e di sicurezza

I rappresentanti speciali dell’Ue promuovono le politiche e gli interessi dell’UE in regioni e paesi specifici e svolgono un ruolo attivo negli sforzi per consolidare la pace, la stabilità e lo stato di diritto. Attualmente esistono nove figure del genere che sostengono il lavoro dell’alto rappresentante Ue nel mondo: in Bosnia-Erzegovina, in Asia centrale, nel Corno d’Africa, una figura specifica per i diritti umani, una per il Kosovo, una per il processo di pace in Medio Oriente, poi ancora nel Sahel, nel Caucaso meridionale e la crisi in Georgia e infine una per il dialogo Belgrado-Pristina e altre questioni regionali dei Balcani occidentali.

Il nuovo incarico di inviato speciale per il Golfo è stato pensato soprattutto nell’ottica di rafforzare e approfondire i rapporti energetici con la regione del Golfo, una scelta motiva dalla difficoltà che l’Europa ha incontrato dall’inizio della guerra in Ucraina a diversificare l’approvvigionamento di gas dalla Russia e a cercare nuovi fornitori di idrocarburi. La Commissione aveva affidato la selezione a un panel di tecnici indipendenti che hanno presentato a Borrell una rosa finale di quattro nomi: oltre al nome dell’ex ministro degli Esteri nel governo Conte 2 e poi nell’esecutivo Draghi, in lizza c’erano l’ex inviato dell’Onu in Libia, lo slovacco Jan Kubis, l’ex ministro degli Esteri della Grecia e ex commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, e il cipriota Markos Kyprianou. Nella nota consegnata a Borrell, i tecnici avrebbero suggerito il nome di Di Maio per la nomina “sulla base delle prestazioni fornite dai candidati”. La scelta di Borrell è infine ricaduta sull’ex vicepremier, tra le polemiche in Italia.

Primo via libera dagli ambasciatori Ue al Comitato politico e di sicurezza, senza discussione, all’incarico per l’ex vicepremier e ministro degli Esteri Di Maio. Ora il passaggio al gruppo dei Consiglieri per le relazioni esterne (Relex), poi in Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti) e, infine in un qualsiasi formato del Consiglio per l’approvazione definitiva


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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