“Da quello che ho visto non possono dire che c’era alcuna situazione di crisi migratoria. Posso immaginare che nell’ultimo mese ci sia stata una situazione di maggiore pressione, ma per definire crisi direi che serve avere una situazione molto più grande e più improvvisa che renda uno stato membro completamente sovraccaricato al punto di non poter agire”. Lo ha detto l’eurodeputata olandese dei Verdi, Tineke Strik, durante una conferenza stampa in seguito alla sua visita a Lampedusa. “Sono rimasta piuttosto scioccata dalle cattive condizioni dell’hotspot di Lampedusa: le condizioni igieniche sono tremende”, ha aggiunto.
“Ho parlato con alcuni minori che sono lì già da 10 giorni e non hanno potuto nemmeno chiamare la loro famiglia perché non c’è nessuna connessione. Anche il personale medico è poco disponibile, il che ha portato alla morte di tre persone nell’ultimo mese”, ha spiegato
l’eurodeputata dei Greens in seguito alla sua visita sull’isola, che ha incluso un pattugliamento in mare con l’Ong Sea Watch.
“Già in passato avevo notato un atteggiamento negativo contro le Ong, ma il nuovo decreto rende davvero ancora più difficile per le organizzazioni unitarie salvare vite umane. Il loro lavoro è deliberatamente ostacolato”, ha aggiunto Strik. E sulla definizione di una crisi migratoria a Lampedusa ha puntualizzato: “Per definire lo stato di crisi occorre tenere anche conto di quanto il sistema di asilo di un Paese intero sia utilizzato realmente, al fine di evitare che qualcuno possa semplicemente aggiungere complicazioni normative che accumulano ritardi e poi affermare di avere una crisi migratoria”.
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