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Ucraina, il punto alle 16. I negoziati continuano ma prevale lo scetticismo

 Mentre viene annunciato un nuovo coprifuoco a Kiev e Odessa denuncia bombardamenti dal mare che hanno colpito edifici residenziali, i negoziati vanno avanti senza sosta anche se prevale, da entrambe le parti, lo scetticismo.
    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass” ha detto, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, che “sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile”. “Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell’Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito”, ha sottolineato Peskov parlando con i giornalisti. E Kiev definisce non seri i colloqui in corso per bocca del consigliere di Zelensky: “La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace” dice Alexander Rodnyansky alla Bbc. Secondo il consigliere, i colloqui mirano a “intrappolare l’Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l’attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala”, aggiunge.
    I negoziati comunque vanno avanti. Oggi sono durati un’ora e mezzo tra le due delegazioni per continuare poi nel formato dei gruppi di lavoro. “L’incontro è durato dalle 10.30 alle 12 con le delegazioni ufficiali, poi sono arrivati di nuovo i gruppi di lavoro. Oggi lavoriamo tutto il giorno”, ha detto un membro della delegazione ucraina e capo della fazione Sn David Arahamiya, citato dall’agenzia Unian. Non sono state fornite ulteriori informazioni sull’andamento dei colloqui.
    Sul terreno, dopo l’ennesima notte di bombardamenti russi che hanno colpito un centro commerciale nella zona nordovest della capitale ucraina, con un bilancio di almeno otto morti, e le navi da da guerra russe che hanno bombardato edifici residenziali a Odessa, secondo il portavoce dell’ amministrazione militare dell’oblast di Odessa, Serhiy Bratchuk, a Kharkiv è stato ucciso un sopravvissuto ai lager di 96 anni.
    “Boris Romanchenko, ex prigioniero dei lager nazisti, sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante ‘l’operazione di denazificazione’. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler”, ha scritto sul suo canale Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj. A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all’artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe. Lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche della città vengono deportati con la forza in Russia, i loro passaporti vengono confiscati. Ma secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata. “Sono sicura che morirò presto. È questione di giorni. In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa”. E’ la testimonianza su Facebook di una cittadina di Mariupol, Nadezda Sukhorukova, rilanciata su Twitter da una giornalista ucraina del Kiev Indipendent. Solo ieri Nadezda è riuscita a fuggire da Mariupol attraverso uno dei corridoi umanitari. “Potrebbe non bastare una settimana per prendere il controllo della città di Mariupol”, ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax. “Non sono così ottimista sul fatto che bastino due o tre giorni o anche una settimana per chiudere la questione. Sfortunatamente no, la città è grande”, ha spiegato. E il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato che 2.389 bambini del Donbass occupato sono stati condotti illegalmente in Russia. “I casi di rapimento di bambini e di altri crimini commessi dagli occupanti russi contro i civili in Ucraina sono oggetto di indagine”, ha aggiunto il governo di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
    L’Unione europea aumenterà il suo aiuto finanziario all’Ucraina per l’acquisto di armi a un miliardo di euro. Lo ha indicato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, arrivando al Consiglio Affari esteri a Bruxelles. “È impossibile” per l’Europa al momento fare a meno del gas russo, mentre per quanto riguarda il greggio le compagnie petrolifere russe hanno iniziato a reindirizzare i flussi verso Est: lo sostiene il vicepremier russo Aleksandr Novak citato dalla Tass. Il possibile embargo dell’Occidente al petrolio russo potrebbe causare una fiammata dei prezzi dell’oro nero che potrebbero schizzare “a 300 dollari al barile”, ha ribadito Novak.
    Sono 59.589 i profughi ucraini entrati in Italia dall’inizio della guerra: secondo i dati del Viminale, aggiornati ad oggi, 30.499 sono donne, 23.877 minori e 5.213 uomini. Il premier Mario Draghi ha parlato dal centro di accoglienza per ucraini in fuga di Palmanova (Udine): “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere” anche “nell’accoglienza dei 60mila” cittadini ucraini “ad oggi, e chissà quanti dopo. Sarà fondamentale”.

   


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