More stories

  • in

    Calderoli, credo poco al partito unico del centrodestra

    (ANSA) – ROMA, 09 GEN – “Credo poco a questa ipotesi. Ritengo
    poco prevedibile il realizzarsi del partito unico, anche perché
    dalle diversità per me nascono delle ulteriori potenzialità.   
    Della Federazione non saranno vent’anni che ne sento parlare, ma
    4 o 5 sì e poi non si è tradotto in nulla di fatto. Io credo che
    la Lega sia la Lega e Forza Italia sia Forza Italia ed è bene
    che così continui ad essere”. Lo ha detto Roberto Calderoli,
    parlamentare della Lega e Ministro per gli Affari regionali e le
    autonomie, ad Agorà Rai Tre, sull’ipotesi di partito unico o di
    Federazione tra le forze del centrodestra. (ANSA).   

  • in

    Letta, proposi a Sassoli di guidarci alle elezioni politiche

    (ANSA) – ROMA, 09 GEN – “L’ultimo giorno che” David Sassoli
    “è stato a Bruxelles, ebbi con lui un incontro ufficiale, e in
    quell’incontro gli feci una proposta: ‘Dopo aver fatto il
    presidente del Parlamento devi pensare al tuo Paese’. E gli
    proposi di guidarci alle elezioni, per costruire una coalizione
    larga. ‘Sono io che te lo propongo, saresti in grado di guidare
    una coalizione larga e far sì che il Paese possa avere una
    proposta europeista. Io faccio un passo indietro’. David rimase
    colpito e rispose: ‘Ci devo pensare’. Avremmo dovuto vederci per
    parlarne concretamente, ma purtroppo è andato via”. Lo ha detto
    il segretario Pd, Enrico Letta, alla presentazione del libro su
    David Sassoli “La saggezza e l’audacia”. (ANSA).   

  • in

    Autonomia, Calderoli 'Intesa in Parlamento, nessun blitz'

    “C’è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, dopodiché ci sarà un parere espresso dal Parlamento, l’intesa definitiva andrà in Parlamento e verrà votata dal Parlamento. Quindi non c’è nessuna fuga in avanti o rischio di blitz”. Queste le parole di Roberto Calderoli, parlamentare della Lega e ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ad Agorà Rai Tre, sulle modalità di approvazione delle intese sulle autonomie regionali.”Bisogna ritornare a spiegare che senza una linea unitaria non faranno nessun passo in avanti. Ma anzi, apriremo una guerra politica durissima”. Cosi’ il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sull’ autonomia differenziata alla cerimonia dei 150 anni del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II nella Reggia di Portici (Napoli). “La bozza del ministro Calderoli – dice – rappresenta un passo indietro preoccupante rispetto a valutazioni che abbiamo fatto solo qualche giorno fa. Credo che la bozza Calderoli sia molto influenzata dalla scadenza elettorale in Lombardia e in altre regioni”.”Se pensano di spaccare l’Italia ed aumentare le differenze tra Nord e Sud troveranno un muro”. Così, sull’autonomia differenziata, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, ad Avellino. “Siamo pronti al confronto però non è accettabile che si passi dal Consiglio dei ministri senza condividere con le Regioni lo schema, un progetto”.

  • in

    Prodi, Ucraina è momento più drammatico, anche di crisi Cuba

    (ANSA) – ROMA, 09 GEN – “Oggi è un momento estremamente
    difficile, è il più drammatico fra quelli che ho vissuto,
    perfino il momento della tensione dei missili di Cuba aveva un
    suo equilibrio, e ricordiamoci la saggezza del presidente
    americano che disse che gli Usa non dovevano convertire nessuno
    ma che erano necessarie regole per far convivere le diversità.   
    Invece la guerra ha fatto riemergere le diversità, la
    polarizzazione del mondo va aumentando”. Lo ha detto Romano
    Prodi, alla presentazione del libro su David Sassoli “La
    saggezza e l’audacia”.   
    “La guerra in Ucraina – prosegue – ha reso ancora più
    importante il passo in avanti dell’Europa”. (ANSA).   

  • in

    Zangrillo, vogliamo evitare ennesima riforma della pa

    (ANSA) – PERUGIA, 09 GEN – “C’è la volonta di evitare
    l’ennesima riforma della pubblica amministrazione e il mio
    obiettivo è di far funzionare, attraverso la semplificazione e
    la digitalizzazione, questa macchina complessa e motore del
    Paese”: lo ha detto il ministro Paolo Zangrillo stamani a
    Perugia da dove ha iniziato il viaggio con il Dipartimento della
    funzione pubblica per l’ascolto e il confronto con le realtà
    territoriali. “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”
    è il titolo della serie di incontri operativi in tutto il Paese
    “per sciogliere insieme i nodi che ancora legano” il
    territorio.   
    Dopo i primi due mesi di studio, il ministro ha sottolineato
    di avere trovato un progetto di Pa nel piano Pnrr “molto ben
    costruito”. “La mia missione – ha affermato – non è ripensarlo
    perché chi mi ha preceduto ha fatto un ottimo lavoro. La vera
    sfida è di trasformare la progettazione in fatti”.   
    Due quindi gli obiettivi prioritari rimarcati da Zangrillo:
    semplificazione e digitalizzazione. “Semplificare 600 procedure
    da qui al 2026 – ha detto – non significa fare la riforma
    Zangrillo ma far accadere le cose. Capire dove semplificare
    significa ascoltare voi e trovare soluzioni insieme. Allo stesso
    tempo metteremo un grande impegno dal punto di vista formativo
    sul versante della digitalizzazione”.   
    Obiettivo “ambizioso, complesso e difficile” da realizzare per
    il ministro “ma abbiamo le capacità per far funzionare questo
    Paese” ha poi aggiunto definendo l’avvio del tour come una
    giornata importante. (ANSA).   

  • in

    Prisco, scontri tra tifosi riportano a epoche buie

    (ANSA) – PERUGIA, 09 GEN – Gli scontri tra tifosi
    sull’Autosole “ci riportano a epoche buie del passato in cui la
    violenza fuori e dentro gli stadi era all’ordine del giorno”: a
    dirlo è il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco a margine
    di un’iniziativa a Perugia. “Credo vada usato il pugno duro con
    i violenti ma bisogna distinguerli dai veri tifosi e non fare di
    tutta un’erba un fascio” ha sottolineato rispondendo all’ANSA.   
    “Immagino – ha sostenuto ancora Prisco, FdI – che vadano
    valutati provvedimenti molto restrittivi”.   
    Riguardo a una possibile sinergia tra giustizia penale e
    quella sportiva il sottosegretario ha spiegato che “se ne
    parlerà in sede di Governo anche con il ministro”. “Ci sono però
    due punti fermi – ha concluso Prisco -, questi fatti non sono
    ammissibili e non si devono più ripetere ma bisogna distinguere
    i violenti dai tifosi che amano il calcio”. (ANSA).   

  • in

    Ucraina: Tajani, nuove armi? Prima si passa dalle Camere

    “Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un’informazione al Parlamento. Stiamo discutendo anche con i francesi per perfezionare dal punto di vista tecnico l’invio di sistemi di difesa aerea che si basano su tecnologie congiunte fra Roma e Parigi”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani parla degli aiuti all’Ucraina in un’intervista al Corriere della Sera; dopo la telefonata del Consigliere alla sicurezza Usa sottolinea che “i colloqui con Washington sono costanti e normali, noi siamo un interlocutore importante, ma non si è parlato di armi”.
    Secondo il titolare della Farnesina, “bisogna continuare a lavorare per la pace”, ma arrivano segnali che non autorizzano ad essere ottimisti: “reali manifestazioni di aperture da parte russa non ci sono al momento”.Nell’intervista, Tajani risponde anche sulla politica, sul dialogo tra Conservatori e Ppe in vista delle Europee del prossimo anno: “Ci può sicuramente essere un’alleanza, magari allargata ai liberali – sottolinea – , che è poi quella che portò alla mia elezione alla presidenza del Parlamento europeo nel 2017. Parliamo di qualcosa che è già consolidato”. “Saremo comunque noi – aggiunge – la forza trainante di un’alleanza alternativa alla sinistra”. Il partito unico in Italia? “È un’idea per il futuro, non per domani mattina”, risponde: “quella di Berlusconi è un’idea lungimirante che va costruita con un dialogo e senza pregiudizi”. A suo avviso , “sarebbe lo strumento ideale per consolidare una collaborazione che va avanti da tanti anni”.   

  • in

    Papa: un cristiano non giudica con durezza e non divide

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 GEN – “Noi pure, discepoli di
    Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia,
    nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con
    la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in
    buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie
    condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei
    fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma
    condividendo. Non dividere, ma condividere. Facciamo come Gesù:
    condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di
    chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione,
    aiutiamoci a vicenda”. Lo ha detto il Papa all’Angelus. (ANSA).