(ANSA) – LONGOBUCCO, 04 MAG – “Queste cose non devono più
succedere, ma bisogna impegnarsi nel vigilare maggiormente
affinché non si ripetano. Sull’ambiente ho investito molto tempo
e molte risorse in questo anno e mezzo di governo. Certo, ho
coscienza di governare una Regione difficile, complicata, ma non
risparmio energie, nonostante non passi giorno in cui si non si
verifichi un’emergenza”. Lo ha detto il presidente della
Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti
nel corso del sopralluogo effettuato nell’area nella quale ieri
è crollato il viadotto “Ortiano 2”.
“Ho chiesto agli uffici regionali, i quali però non hanno
avuto un ruolo nella realizzazione di questa strada – ha
aggiunto Occhiuto – di fare degli accertamenti. Ho sentito ieri
l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, e anche loro
faranno degli accertamenti. Ma mentre si fa tutto questo
dobbiamo pretendere dal governo nazionale che risarcisca anche
questa parte della Calabria che è stata condannata
all’isolamento per tanti anni e che ha dovuto registrare
soltanto promesse. Questo è l’emblema di come sia complicato e
difficile realizzare le opere pubbliche in Italia, e di come sia
ancora più complicato farle in Calabria”.
“Sono anni ormai – ha sostenuto il governatore calabrese –
che i cittadini di Longobucco aspettano un strada che possa
congiungere il loro paese al mare, ma hanno ascoltato soltanto
promesse e registrato soltanto disastri. La soluzione non è
quella di non fare la strada, ma quella di pretendere che i
lavori vengano fatti bene. È una buona cosa che la strada,
realizzata dalla Comunità montana, sia ora nella gestione di
Anas. Per questo credo che sia doveroso chiedere alla società di
verificare la qualità dei lavori sui lotti già realizzati e di
accertare, come farà anche la Procura, se ci siano state
responsabilità. La risposta ad un disastro non può essere quella
di accettare l’isolamento. La risposta deve essere quella di
fare le opere pubbliche evitando che avvengano i disastri. Per
fortuna ieri il tratto di strada era chiuso, altrimenti oggi
commenteremmo una tragedia”. (ANSA).
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