Nel pacchetto fisco del decreto bollette “abbiamo calato la disciplina attuale” della non punibilità per chi si mette in regola per gli omessi versamenti “entro la prima udienza dibattimentale” in quello “che è stato fatto nella legge di bilancio”, cioè la possibilità di pagare in 5 anni. “Dove stanno i condoni? Chi parla di condoni non sa quello di cui si parla, o studia il diritto tributario o parla a vanvera”. Così il viceministro Maurizio Leo interpellato in Transatlantico alla Camera, spiegando che si tratta non di un “favore agli evasori” ma di un “aiuto” a chi “per necessità si è trovato a non riuscire a pagare le tasse”.
“L’articolo 13 comma 1 del decreto 74 del 2000 dice che in caso di omessi versamenti se entro il termine della prima udienza dibattimentale si paga non c’è la punibilità, non c’è reato, questa è la norma a regime. Nella legge di bilancio abbiamo detto che gli omessi versamenti possono essere regolarizzati in 5 anni. Che cosa abbiamo fatto quindi di diverso rispetto alla disciplina attuale? L’abbiamo calata in quello che è stato fatto nella legge di bilancio”, spiega Leo.
Nel decreto approvato in Consiglio dei ministri, che “stanno bollinando” in queste ore, “si dice quindi che se tu hai regolarizzato rispettando le scadenze non c’è la punibilità. Mi meraviglia che dicano che vogliamo aiutare gli evasori: non è vero la norma già esiste l’abbiamo calata nell’attualità della legge di bilancio”.
“Dicono che andiamo a fare i regali per gli omessi versamenti? Andiamo a vedere chi è che non ha pagato, è chi ha presentato la dichiarazione e ha esposto l’imposta in dichiarazione e non l’ha potuta pagare. Per quali cause? Per il Covid, perché molti non hanno pagato le imposte perché hanno pagato i lavoratori dipendenti, molti perché avevano crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Questi sono casi di gente che purtroppo non ce la faceva, noi dobbiamo distinguere gli evasori che è chi omette la dichiarazione, quello che fa le frodi, che fa fatture false: quelli non vanno salvati, sono evasori. Ma quelli che per necessità” si trovano a non riuscire a pagare e si espone alle sanzioni non è un evasore incallito, perché se fossi un evasore incallito non metterei niente” in dichiarazione dei redditi. “E’ giusto” che chi non riesce a pagare “paghi tutte le sanzioni amministrative. ma devono andare pure in galera?”.
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