“Sono fiera di te, ricorda che vinceremo”. Lo ha scritto Masha Moskaliova, 12 anni, al padre Alexei Moskalev, l’uomo russo condannato ieri a due anni di reclusione per avere screditato l’esercito per i suoi post sui social dopo che la figlia aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. La lettera è stata diffusa dall’avvocato di Moskalev, Dmitry Zakhvatov, su richiesta del suo cliente e pubblicata oggi dal sito d’opposizione Novaya Gazeta. “Tutto quello che fai è giusto”, aggiunge Masha, che prima di questa vicenda viveva da sola con il padre e che dall’inizio di marzo è in un orfanatrofio. L’uomo è latitante.
Intanto Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha detto di giudicare “ingiusta” la condanna di un uomo a due anni di reclusione per avere “screditato” l’esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato oggi suoi suoi canali Telegram, Prigozhin chiede di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, “specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio”.
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