“Sia il Parlamento sia il governo si sono insediati da poco. Sull’Ucraina, è giusto che il governo venga a riferire in Parlamento e che il Parlamento dia il proprio indirizzo. Noi presenteremo una nostra risoluzione, arriveremo in Aula con una nostra posizione”. Lo ha detto il senatore e responsabile Sicurezza del Pd, Enrico Borghi
“Il tema del cessate il fuoco e di una conferenza di pace – spiega Borghi – deve partire dal riconoscimento che questa vicenda ha una responsabilità precisa: c’è un’invasione da parte di uno Stato, la Russia, contro un altro Stato, l’Ucraina”.
“Dobbiamo operare per la pace – ha aggiunto Borghi – sfruttando gli spiragli che si sono aperti dopo la condanna unanime dell’invasione russa e dopo l’incontro tra Biden e Xi”.
“Per noi – ha continuato – è poi indispensabile l’attivazione del Copasir: c’è stato un incontro fra il direttore della Cia e il suo omologo russo, serve quindi un’audizione con i vertici del nostro apparato di sicurezza”.
In tema di fornitura di nuove armi all’Ucraina: “Noi – risponde Borghi – diremo che dobbiamo rimane nell’alveo degli accordi internazionali, non ci si deve discostare dalle intese raggiunte con gli alleati”. Per Borghi, “nell’ambito della riflessione con gli alleati, è poi necessario chiedere di riconoscere il ruolo d’Italia nel rapporto con i Paesi dell’Africa. Non dobbiamo sottovalutare ciò che sta accadendo in Africa e nel Mediterraneo, che è teatro di esercitazione russe”.
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