“Cosa ho imparato in 20 mesi? Troppe cose. È stata un’esperienza straordinaria di cui sono straordinariamente contento. Finisce in modo molto soddisfacente. Tutti noi abbiamo la buona coscienza del lavoro fatto”. Così il premier Mario Draghi in un saluto ai giornalisti a Palazzo Chigi.
“Vi rivolgo un ringraziamento sentito – ha detto Draghi -. Voi in questi 20 mesi, tra pandemia e crisi energetica, avete svolto un servizio straordinario a cittadini aiutandoli a seguire e comprendere ciò che avviene. Un servizio straordinario anche per la democrazia italiana. Voi, stampa libera, avete avuto dal presidente del consiglio, da me il rispetto che si deve a stampa libera, rispondendo alle domande nel modo più chiaro possibile”. Un atto dovuto ma anche un “segno di rispetto”.
“È stata una collaborazione piacevole, anche dal punto di vista umano. Nessuno si aspettava che avremmo fatto tante conferenze stampa che duravano ore indefinite. Poi io venivo rimproverato…perché non riuscivo a dire basta alle domande. Ringrazio anche tutto lo staff della comunicazione di Palazzo Chigi, sia per come ha seguito il dialogo tra voi e me, sia per la campagna di comunicazione sul Pnrr, che è stata e che sarà molto importante”. Draghi si presenta ai cronisti disteso e sorridente. Si fa ritrarre in qualche fotografia, con la stampa che lo ha seguito in questi 20 mesi e con il suo staff. Questa volta, scherza, non sono previste domande, solo un saluto. Anche a chi gli chiede se sia “ottimista sul futuro dell’Italia” si limita a replicare con un “grazie”, precisando che “non è una risposta eh”. A chi con ironia fa notare la gratitudine della stampa per i weekend lasciati ‘liberi’, perché Draghi li ha spesso trascorsi, anche lavorando, in Umbria nella sua casa di Città della Pieve, il premier risponde con altrettanta ironia che “insomma, eravate contenti quando non c’ero…”.
E poi, sempre con una battuta, a un giornalista che tenta una domanda risponde sorridendo “no no, che lei mi fa sempre la stessa”. A chi gli fa notare poi che “ci aspettavamo lo spritz”, Draghi risponde sorridendo “ora arriva, arriva”, giusto prima di lasciare la Sala Verde per fare posto a spumante e tramezzini. E, l’invito alla platea prima di andarsene, “mi raccomando: non applaudite”.
Il presidente Sergio Mattarella ha ringraziato il presidente del consiglio Mario Draghi e i ministri presenti alla colazione di lavoro al Quirinale – in vista del Consiglio europeo – per “l’eccellente lavoro svolto e i lusinghieri risultati ottenuti” in questi mesi. Il capo dello Stato ha chiesto al presidente Draghi di portare il suo saluto e il suo ringraziamento anche agli altri ministri non presenti alla colazione.
Il Consiglio Ue, tra le altre cose “mira” a “riaffermare l’unità dei 27 stati membri nel condannare il recente intensificarsi degli attacchi da parte russa” e “nel sostenere l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. “Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina comprende la dimensione politica – riporta la relazione del premier Mario Draghi trasmessa alle Camere in vista del prossimo Consiglio Ue -, finanziaria, militare, umanitaria e giuridica; l’attuazione delle sanzioni; il contributo alla piena attuazione delle iniziative internazionali volte ad assicurare l’esportazione di grano ucraino”.
IL CDM
Riunione del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno un decreto legge in materia di accise Iva sui carburanti, leggi regionali, varie ed eventuali.
Prorogato al 18 novembre il taglio delle accise sui carburanti. Lo prevede, secondo quanto si apprende, il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml