Addio ai catafalchi. In Aula a Montecitorio per la votazione del presidente della Repubblica entrano in scena le cabine. Sono tre, enormi, una più grande delle altre due per accedervi in sedia a rotelle, rivestite di rosso, campeggiano al centro dell’Emiciclo al posto dei ‘catafalchi’ con il tetto a volta e le tendine che prima dell’epoca Covid erano disposte trai banchi del governo e quello della presidenza. Al loro ingresso, presidiato dai commessi che distribuiscono le schede ai grandi elettori ci sono tre distributori di liquido disinfettante.
I grandi elettori in attesa si accomodano, a gruppi di cinquanta, sui banchi di sinistra. Vengono chiamati man mano con l’altoparlante dal Transatlantico dove c’è la folla delle grandi occasioni. A chiamare l’appello oggi è Alessandro Colucci (Nci), mentre verificare che il convocato risposìnda all’appello è Alessandro Amitrano (M5S). Ad accertarsi che gli elettori si sanifichino debitamente le loro mani è il questore di Palazzo Madama Antonio De Poli.
Il presidente Fico è assistito in Aula dal segretario generale della Camera, il consigliere Fabrizio Castaldi, e dai funzionari del servizio Assemblea di Montecitorio guidato dal consigliere Danilo Santoro.
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