Visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Palazzo della Sapienza a Pisa, sede storica dell’Ateneo da poco ristrutturata. Davanti al Palazzo Matturella ha salutato il governatore toscano Eugenio Giani, il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente della Provincia pisana Massimiliano Angori che lo attendevano all’esterno della Sapienza.
Il presidente della Repubblica ha poi inaugurato, alla Palacus, l’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pisa, il 678/mo dalla sua fondazione, dove è intervenuta anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. Presente il rettore Paolo Mancarella.
La visita a Pisa di Mattarella si chiude alla Villa del Gombo, nell’ex tenuta presidenziale di San Rossore, per l’iniziativa promossa per i 10 anni di Giovanisì, progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani di cui dal 2011 hanno complessivamente beneficiato in oltre 370mila.
“La comune cultura d’Europa nasce in larga misura dalle sue università. Soprattutto da quelle sorte dopo l’anno mille, che hanno creato un tessuto di interscambio su cui si è impiantata la comune civiltà europea. Tra queste anche l’Università di Pisa”, ha detto Mattarella.
C’è una “deriva antiscientifica che si registra un po’ ovunque, anche nel nostro paese, sia pure in piccole dosi”, “che porta a bloccare il futuro e riportare tutto al passato. Noi dobbiamo molto alla scienza. Abbiamo passato un periodo lungo, che non dobbiamo dimenticare, anche per rispetto ai morti. Tutto questo è alle spalle perché la scienza ci ha consegnato i vaccini, perché le misure di distanziamento e le mascherine hanno sconfitto, o almeno speriamo di averlo fatto, il contagio”.
“Sorprende e addolora che proprio adesso, non quando si temeva il crollo del paese, adesso che vediamo una ripresa incoraggiante, economicamente, socialmente, culturalmente, proprio ora esplodono fenomeni e iniziative con atti di violenza, di aggressiva contestazione, quasi a voler ostacolare la ripresa del Paese e che deve esser condotta a buon fine con fatica e con impegno”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
I comportamenti violenti “creano allarme, o meglio tristezza, non molto allarme perché si infrangono contro la determinazione, il senso di responsabilità civile della stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Questa è la vera forza del nostro Paese, il senso civico che la nostra gente pone in essere. Di questo senso civico gli atenei sono un punto di formazione, per questo è importante quanto fanno”.
“Voi non siete chiamati a essere protagonisti in futuro, siete già oggi protagonisti indispensabili del paese. Per questo nel rivolgere i complimenti al progetto GiovaniSì vi faccio gli auguri, non per il futuro ma per il presente”, prosegue il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’ex tenuta presidenziale di San Rossore (Pisa) dove partecipa a ‘SietePresente’, l’iniziativa per i dieci anni di GiovaniSì, progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
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