(ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 10 OTT – La Marcia della pace dei
60 anni è anche quella caratterizzata dalle mascherine
anti-Covid indossate dalle migliaia di partecipanti. Sarà
ricordata anche per questo la PerugiAssisi di quest’anno.
Diecimila gli iscritti ufficiali ma tante migliaia in più le
persone che si sono unite spontaneamente creando il solito lungo
serpentone di 24 chilometri cha ha legato idealmente i Giardini
del Frontone di Perugia alla Rocca Maggiore di Assisi.
Penultima tappa è stata quella nella Piazza inferiore di San
Francesco con i saluti di padre Marco Moroni, custode del Sacro
Convento di San Francesco d’Assisi, e di mons. Vincenzo
Sorrentino, vescovo di Assisi, che ha letto il messaggio di Papa
Francesco.
Consegnata anche la lampada della pace al coordinatore della
Marcia per la pace, un commosso Flavio Lotti che rivolgendosi
alle persone sul sagrato ha detto: “Il primo grazie è a tutti
voi che avete realizzato il sogno di ritrovarci insieme, perché
solo insieme si costruisce la pace”.
Una partecipazione soprattutto di giovani e di enti locali,
presenze su cui gli organizzatori hanno lavorato, arrivando così
a replicare quasi le circa 20 mila presenze che si registrarono
nel 1961 durante la prima marcia voluta da Aldo Capitini.
Una Marcia tornata alla normalità dopo quella senza precedenti
del distanziamento dello scorso anno che si era trasformata in
una “Catena umana della pace e della fraternità” creata
contemporaneamente nelle sue storiche città di arrivo e partenza
della Marcia, quelle di Aldo Capitini e di San Francesco.
Intorno alle 15 la testa del corteo con lo striscione con in
evidenza lo slogan “I Care – Cura è il nuovo nome della pace”,
scelto per questa edizione che celebra i 60 anni, è poi arrivato
alla Rocca Maggiore, proprio dove Capitini concluse la prima
marcia per la pace nel 1961. (ANSA).
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