“Dopo il temporale viene sempre il sereno, fa parte delle regole della politica, non c’è niente di sorpredente. Se Salvini è contento io sono contento se Draghi è contento io sono contento, se entrambi sono contenti io sono felice”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, intervistato da Bruno Vespa all’evento Forum in masseria, “Economia e Vino”, che aveva domandato se sono finiti in via definitiva i malintesi con Draghi e nel governo e se è tornato il sereno. “Cosa sarebbe il governo senza la Lega? La risposta è contenuta nella domanda, credo che il presidente del consiglio apprezzi il nostro contributo di idee”. Così il ministro dello Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti – rispondendo ad alcune domande di Bruno Vespa – ricordando che “quando Bossi non andava d’accordo con Berlusconi c’era la cena del lunedì” e “vedersi una volta a settimana vuol dire che se ci saranno equivoci saranno chiariti subito, il confronto anche in questo caso aiuterà a risolvere i problemi a cui ci si trova di fronte”.
Le elezioni politiche “comunque saranno al massimo nel 2023”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, rispondendo durante il forum in Masseria con Bruno Vespa. E su Draghi al Quirinale : “È un timore ma per qualcuno è una garanzia, non lo so, si dice dalle mie parti. Basta aspettare 3 mesi e tutto si chiarirà. E’ chiaro – ha proseguito Giorgetti – che il nome Draghi, la figura, vale molto, è il brand dell’Italia all’estero. La voce del governo italiano è valutata in modo diverso, ha uno standing internazionale, c’è un bilanciamento europeo rispetto al passato”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti risponde a Bruno Vespa che gli chiede se Draghi al Quirinale sia un timore.
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